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Università degli Studi di Siena Facoltà di Economia

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Academic year: 2021

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(1)

Università degli Studi di Siena

Facoltà di Economia

Correzione Prova intermedia di Matematica Generale (A.A. 11-12)

19 novembre 2011 Compito 

") I METODO (con la tavola di appartenenza)

E F G E ∩ F ÐE ∩ FÑ ÐGÑ E ∪ F

− − − − Â Â −

− − Â − Â − −

− Â − Â − Â −

− Â Â Â −

 − −  −  −

 −   −

  −  −  Â

    −

V V

Per l'ipotesi posta VÐE ∩ FÑ © G dobbiamo escludere le righe ove per VÐE ∩ FÑ compare il simbolo − e per l'insieme compare il simbolo G Â; nelle restanti cinque righe all'unico caso in cui abbiamo − per l'insieme VÐGÑ è associato il simbolo

−per E ∪ F, pertanto l'inclusione VÐGÑ © E ∪ F è vera.

II METODO (con il ragionamento logico)

L'inclusione VÐE ∩ FÑ © G è equivalente alla VÐGÑ © E ∩ F, ma E ∩ F © E ∪ F, pertanto si avrà VÐGÑ © E ∪ F.

III METODO (con i diagrammi di Eulero-Venn):

Considera il seguente diagramma dove con il rosso abbiamo indicato E ∩ F e con il verde VÐE ∩ FÑ, se VÐE ∩ FÑ © G tutto la parte in verde appartiene all'insieme eG quindi la parte interna al bordo giallo è VÐGÑ.

Nel diagramma seguente indichiamo con il blu E ∪ F, come è chiaramente evidenziato risulta verificato che VÐGÑ © E ∪ F.

(2)

#) RIFLESSIVA: la relazione è riflessiva in quanto aÐBß CÑ −‘‚‘, si ha B  C œ B  C# # # #, quindi aÐBß CÑß ÐBß CÑ ÐBß CÑe .

SIMMETRICA: la relazione è simmetrica in quanto

a ÐBß CÑß Ð?ß @Ñ −  ‘‚‘ ‚ ‘‚‘ , si ha che da  B  C œ ?  @# # # # discende banalmente l'uguaglianza ?  @ œ B  C# # # #, quindi

a ÐBß CÑß Ð?ß @Ñ ß ÐBß CÑ Ð?ß @Ñ Ê Ð?ß @Ñ ÐBß CÑ  e e .

ANTISIMMETRICA: la relazione non è antisimmetrica, per dimostrarlo basta considerare le coppie Ð"ß !Ñ Ð  "ß !Ñ e ; per tali coppie vale "  ! œ  "# #  # !#, ma Ð"ß !Ñ Á Ð  "ß !Ñ.

TRANSITIVA: la relazione è transitiva in quanto

a ÐBß CÑß Ð?ß @Ñß ÐAß DÑ −  ‘‚‘ ‚ ‘‚‘ ‚ ‘‚‘ , si ha che da B  C œ ?  @# # # # e ?  @ œ A  D# # # # discende banalmente l'uguaglianza B  C œ A  D# # # #, quindi

a ÐBß CÑß Ð?ß @Ñß ÐAß DÑ ß ÐBß CÑ Ð?ß @Ñ • Ð?ß @Ñ ÐAß DÑ Ê ÐBß CÑ ÐAß DÑ  e e e .

COMPLETA: la relazione è completa in quanto scelta una arbitraria coppia ÐBß CÑ risulta: se almeno un elemento della coppia è diverso da , ! ÐBß CÑ Á Ð  Bß  CÑ e B  C œ  B# #  #   C  , se entrambi gli elementi della coppia sono nulli,# Ð!ß !Ñ Á Ð"ß "Ñ !  ! œ "  " e # # # #, quindi aÐBß CÑß bÐ?ß @Ñ Á ÐBß CÑÀ ÐBß CÑ Ð?ß @Ñe .

$ E œ ÖB −) ‘À 691 ÐB  "Ñ € # × œ ÖB −‘À B  " € % × œ ÖB −‘À B € & × œ

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# # %

') La definizione di limite proposta è quella di

637

0 ÐBÑ œ  &. Di seguito il

B Ä ( ∞

grafico di una funzione che ammette tale limite.

(3)

-10 -5 0 5 10 15 20

-4 -3 -2 -1 0 1 2 3 4

grafico funzione

Compito 

") I METODO (con la tavola di appartenenza)

E F G E ∩ F ÐGÑ E ∪ F ÐE ∪ FÑ

− − − − Â

− − Â − − − Â

− Â − Â Â − Â

− Â Â Â − − Â

 − −   − Â

 −   − − Â

  −    −

    −  −

V V

Per l'ipotesi posta E ∩ F © ÐGÑV dobbiamo escludere le righe ove per E ∩ F compare il simbolo − e per l'insieme VÐGÑ compare il simbolo Â; nelle restanti sette righe in due casi abbiamo − per l'insieme a cui è associato il simbolo G Âper VÐE ∪ FÑ, pertanto non possiamo concludere con certezza che l'inclusione

G © ÐE ∪ FÑV è vera.

II METODO (con il ragionamento logico)

L'inclusione E ∩ F © ÐGÑV è equivalente alla G © ÐE ∩ FÑV , ma in generale VÐE ∩ FÑ ©Î ÐE ∪ FÑV , pertanto non è certo che si abbia G © ÐE ∪ FÑV .

III METODO (con i diagrammi di Eulero-Venn):

Considera il seguente diagramma dove con il rosso abbiamo indicato E ∩ F, se E ∩ F © ÐGÑV la parte interna al bordo giallo è VÐGÑ e la parte esterna in verde è l'insieme .G

(4)

Nel diagramma seguente indichiamo con il blu VÐE ∪ FÑ, come è chiaramente evidenziato non tutta la parte esterna al bordo giallo è blu, quindi G ©Î ÐE ∪ FÑV .

#) RIFLESSIVA: la relazione è riflessiva in quanto aÐBß CÑ −‘‚‘, si ha B ( C œ B ( C# # # #, quindi aÐBß CÑß ÐBß CÑ ÐBß CÑe .

SIMMETRICA: la relazione è simmetrica in quanto

a ÐBß CÑß Ð?ß @Ñ −  ‘‚‘ ‚ ‘‚‘ , si ha che da  B ( C œ ? ( @# # # # discende banalmente l'uguaglianza ? ( @ œ B ( C# # # #, quindi

a ÐBß CÑß Ð?ß @Ñ ß ÐBß CÑ Ð?ß @Ñ Ê Ð?ß @Ñ ÐBß CÑ  e e .

ANTISIMMETRICA: la relazione non è antisimmetrica, per dimostrarlo basta considerare le coppie Ð"ß !Ñ Ð  "ß !Ñ e ; per tali coppie vale " ( ! œ  "# #  #( !#, ma Ð"ß !Ñ Á Ð  "ß !Ñ.

TRANSITIVA: la relazione è transitiva in quanto

a ÐBß CÑß Ð?ß @Ñß ÐAß DÑ −  ‘‚‘ ‚ ‘‚‘ ‚ ‘‚‘ , si ha che da B ( C œ ? ( @# # # # e ? ( @ œ A ( D# # # # discende banalmente l'uguaglianza B ( C œ A ( D# # # #, quindi

a ÐBß CÑß Ð?ß @Ñß ÐAß DÑ ß ÐBß CÑ Ð?ß @Ñ • Ð?ß @Ñ ÐAß DÑ Ê ÐBß CÑ ÐAß DÑ  e e e .

COMPLETA: la relazione non è completa in quanto scelta la coppia Ð!ß !Ñ non esiste coppia Ð?ß @Ñ Á Ð!ß !Ñ tale per cui ! ( ! œ ? ( @# # # #.

$ E œ ÖB −) ‘À 691 ÐB  "Ñ € " × œ ÖB −‘À B  " € # × œ ÖB −‘À B € $ × œ

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Ò$ß ( ∞Ò F œ ÖB −. ‘À # Ÿ )× œ ÖB −B ‘À # Ÿ # × œ ÖB −B $ ‘À B Ÿ $× œ Ó  ∞ß $Ó E ∩ F œ Ö$× FÎE œ Ó  ∞ß $Ò. ; ; WÐE ∩ FÑ œ g e $ÐFÎEÑ œ Ö$×.

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') La definizione di limite proposta è quella di B Ä  ∞

637

0 ÐBÑ œ &. Di seguito il grafico di una funzione che ammette tale limite.

(5)

0 5 10 15 20 25 30

-4 -3 -2 -1 0 1 2 3 4

grafico funzione

Compito ‚

") I METODO (con la tavola di appartenenza)

E F G E ∪ F ÐE ∪ FÑ ÐGÑ E ∩ F

− − − − Â Â −

− − Â − Â − −

− Â − − Â Â Â

− Â Â − Â − Â

 − − −   Â

 −  −  − Â

  −  −  Â

    −

V V

Per l'ipotesi posta VÐE ∪ FÑ © G dobbiamo escludere le righe ove per VÐE ∪ FÑ compare il simbolo − e per l'insieme compare il simbolo G Â; nelle restanti sette righe in due casi abbiamo − per l'insieme VÐGÑ a cui è associato il simbolo Âper E ∩ F, pertanto non possiamo concludere con certezza che l'inclusione

VÐGÑ © E ∩ F è vera.

II METODO (con il ragionamento logico)

L'inclusione VÐE ∪ FÑ © G è equivalente alla VÐGÑ © E ∪ F, ma in generale E ∪ F ©Î E ∩ F, pertanto non è certo che si abbia VÐGÑ © E ∩ F.

III METODO (con i diagrammi di Eulero-Venn):

Considera il seguente diagramma dove con il rosso abbiamo indicato VÐE ∪ FÑ, se VÐE ∪ FÑ © G la parte interna al bordo giallo è VÐGÑ.

Nel diagramma seguente indichiamo con il blu E ∩ F, come è chiaramente evidenziato non tutta la parte interna al bordo giallo è blu, quindi VÐGÑ ©Î E ∩ F.

(6)

#) RIFLESSIVA: la relazione è riflessiva in quanto aÐBß CÑ −‘‚‘, si ha B † C œ B † C# # # #, quindi aÐBß CÑß ÐBß CÑ ÐBß CÑe .

SIMMETRICA: la relazione è simmetrica in quanto

a ÐBß CÑß Ð?ß @Ñ −  ‘‚‘ ‚ ‘‚‘ , si ha che da  B † C œ ? † @# # # # discende banalmente l'uguaglianza ? † @ œ B † C# # # #, quindi

a ÐBß CÑß Ð?ß @Ñ ß ÐBß CÑ Ð?ß @Ñ Ê Ð?ß @Ñ ÐBß CÑ  e e .

ANTISIMMETRICA: la relazione non è antisimmetrica, per dimostrarlo basta considerare le coppie Ð"ß !Ñ Ð#ß !Ñ e ; per tali coppie vale " † ! œ # † !# # # #, ma Ð"ß !Ñ Á Ð#ß !Ñ.

TRANSITIVA: la relazione è transitiva in quanto

a ÐBß CÑß Ð?ß @Ñß ÐAß DÑ −  ‘‚‘ ‚ ‘‚‘ ‚ ‘‚‘ , si ha che da B † C œ ? † @# # # # e ? † @ œ A † D# # # # discende banalmente l'uguaglianza B † C œ A † D# # # #, quindi

a ÐBß CÑß Ð?ß @Ñß ÐAß DÑ ß ÐBß CÑ Ð?ß @Ñ • Ð?ß @Ñ ÐAß DÑ Ê ÐBß CÑ ÐAß DÑ  e e e .

COMPLETA: la relazione è completa in quanto scelta una arbitraria coppia ÐBß CÑ risulta: se almeno un elemento della coppia è diverso da , ! ÐBß CÑ Á Ð  Bß  CÑ e B † C œ  B# #   # †  C , se entrambi gli elementi della coppia sono nulli,# Ð!ß !Ñ Á Ð!ß "Ñ ! † ! œ ! † " e # # # #, quindi aÐBß CÑß bÐ?ß @Ñ Á ÐBß CÑÀ ÐBß CÑ Ð?ß @Ñe .

$ E œ ÖB −) ‘À 691 ÐB ( "Ñ € # × œ ÖB −‘À B ( " € % × œ ÖB −‘À B € $ × œ

#

Ò$ß ( ∞Ò F œ ÖB −. ‘À #$B Ÿ %× œ ÖB −‘À #$B Ÿ # × œ ÖB −# ‘À B Ÿ #Î$× œ Ó  ∞ß #Î$Ó E ∩ F œ g FÎE œ F. ; ; WÐE ∩ FÑ œ g e $ÐFÎEÑ œ ÐFÑ œ Ö#Î$×$ .

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$B B $

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.

(7)

') La definizione di limite proposta è quella di B Ä  ∞

637

0 ÐBÑ œ ( ∞. Di seguito il grafico di una funzione che ammette tale limite.

-10 -5 0 5 10 15 20

-4 -3 -2 -1 0 1 2 3 4

grafico funzione

Compito ƒ

") I METODO (con la tavola di appartenenza)

E F G E ∪ F ÐGÑ E ∩ F ÐE ∩ FÑ

− − − − Â

− − Â − − − Â

− Â − − Â

− Â Â − − Â −

 − − − Â

 −  − −  −

  −    −

    −  −

V V

Per l'ipotesi posta E ∪ F © ÐGÑV dobbiamo escludere le righe ove per E ∪ F compare il simbolo − e per l'insieme VÐGÑ compare il simbolo Â; nelle restanti cinque righe all'unico caso in cui abbiamo − per l'insieme è associato il simboloG

−per VÐE ∩ FÑ, pertanto l'inclusione G © ÐE ∩ FÑV è vera.

II METODO (con il ragionamento logico)

L'inclusione E ∪ F © ÐGÑV è equivalente alla G © ÐE ∪ FÑV , ma da

E ∩ F © E ∪ F deriva VÐE ∪ FÑ © ÐE ∩ FÑV , pertanto si avrà G © ÐE ∩ FÑV . III METODO (con i diagrammi di Eulero-Venn):

Considera il seguente diagramma dove con il rosso abbiamo indicato E ∪ F e con il verde VÐE ∪ FÑ, se E ∪ F © ÐGÑV tutto la parte in rosso appartiene all'insieme VÐGÑ che è la parte interna al bordo giallo.

(8)

Nel diagramma seguente indichiamo con il blu VÐE ∩ FÑ, come è chiaramente evidenziato l'insieme (parte esterna al bordo giallo) risulta tutta contenuta nellaG parte di colore blu, pertanto è verificato che G © ÐE ∩ FÑV .

#) RIFLESSIVA: la relazione è riflessiva in quanto aÐBß CÑ −‘‚‘, si ha B  B œ C  C# # # #, quindi aÐBß CÑß ÐBß CÑ ÐBß CÑe .

SIMMETRICA: la relazione è simmetrica in quanto

a ÐBß CÑß Ð?ß @Ñ −  ‘‚‘ ‚ ‘‚‘ , si ha che da  B  ? œ C  @# # # # discende banalmente l'uguaglianza ?  B œ @  C# # # #, quindi

a ÐBß CÑß Ð?ß @Ñ ß ÐBß CÑ Ð?ß @Ñ Ê Ð?ß @Ñ ÐBß CÑ  e e .

ANTISIMMETRICA: la relazione non è antisimmetrica, per dimostrarlo basta considerare le coppie Ð"ß "Ñ Ð  "ß  "Ñ e ; per tali coppie vale sia

"   "#  # œ "   "#  # che  "# " œ  "#  # "#, ma Ð"ß "Ñ Á Ð  "ß  "Ñ.

TRANSITIVA: la relazione è transitiva in quanto

a ÐBß CÑß Ð?ß @Ñß ÐAß DÑ −  ‘‚‘ ‚ ‘‚‘ ‚ ‘‚‘ , si ha che da B  ? œ C  @# # # # e ?  A œ @  D# # # # discende banalmente l'uguaglianza B  A œ C  D# # # #, quindi

a ÐBß CÑß Ð?ß @Ñß ÐAß DÑ ß ÐBß CÑ Ð?ß @Ñ • Ð?ß @Ñ ÐAß DÑ Ê ÐBß CÑ ÐAß DÑ  e e e .

COMPLETA: la relazione è completa in quanto scelta una arbitraria coppia ÐBß CÑ risulta: se almeno un elemento della coppia è diverso da , ! ÐBß CÑ Á Ð  Bß  CÑ e B   B#  # œ C   C#   , se entrambi gli elementi della coppia sono nulli,# Ð!ß !Ñ Á Ð"ß "Ñ !  " œ !  " e # # # #, quindi aÐBß CÑß bÐ?ß @Ñ Á ÐBß CÑÀ ÐBß CÑ Ð?ß @Ñe .

$ E œ ÖB −) ‘À 691 ÐB  "Ñ € " × œ ÖB −‘À B  " € # × œ ÖB −‘À B € $ × œ

#

Ò$ß ( ∞Ò F œ ÖB −. ‘À ##B 9 %× œ ÖB −‘À ##B 9 # × œ ÖB −# ‘À B 9 "× œ Ó"ß ( ∞Ò E ∪ F œ F EÎF œ g. ; ; $ÐE ∪ FÑ œ ÐFÑ œ Ö"×$ e WÐEÎFÑ œ g.

(9)

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B Ä ∞ŒB ( # B Ä ∞ŒŒ #   

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$B B $

# $ '

.

') La definizione di limite proposta è quella di

637

0 ÐBÑ œ ( ∞. Di seguito il grafico

B Ä !

di una funzione che ammette tale limite.

0 20 40 60 80 100 120

-4 -3 -2 -1 0 1 2 3 4

grafico funzione

Compito „

") I METODO (con la tavola di appartenenza)

E F G ÐFÑ E ∪ ÐFÑ ÐEÑ ÐEÑ ∩ F

− − − Â − Â Â

− − Â Â −

− Â − − − Â Â

− Â Â − −

 − −   − −

 −    − −

  − − − − Â

   − −

V V V V

Per l'ipotesi posta E ∪ ÐFÑ © GV dobbiamo escludere le righe ove per E ∪ ÐFÑV compare il simbolo − e per l'insieme compare il simbolo G Â; nelle restanti cinque righe in tre caso in cui abbiamo − per l'insieme è associato il simbolo G Âper VÐEÑ ∩ F, pertanto non possiamo concludere con certezza che l'inclusione G © ÐEÑ ∩ FV è vera.

II METODO (con il ragionamento logico)

(10)

L'inclusione E ∪ ÐFÑ © GV è equivalente alla VÐGÑ © ÐE ∪ ÐFÑÑ œ ÐEÑ ∩ FV V V , pertanto si può concludere che VÐGÑ © ÐEÑ ∩ FV ma non che G © ÐEÑ ∩ FV .

III METODO (con i diagrammi di Eulero-Venn):

Considera il seguente diagramma dove con il rosso abbiamo indicato E ∪ ÐFÑV e con il verde VÐEÑ ∩ F, se E ∪ ÐFÑ © GV tutto la parte in rosso appartiene all'insieme G e quindi la parte interna al bordo giallo è VÐGÑ, come è chiaramente evidenziato non risulta verificato che G © ÐEÑ ∩ FV , ma è invece verificata l'inclusione VÐGÑ © ÐEÑ ∩ F.V

#) RIFLESSIVA: la relazione non è riflessiva, per dimostrarlo basta considerare la coppia Ð"ß !Ñ; per tale coppia non vale " ( " œ ! ( !# # # #.

SIMMETRICA: la relazione è simmetrica in quanto

a ÐBß CÑß Ð?ß @Ñ −  ‘‚‘ ‚ ‘‚‘ , si ha che da  B ( ? œ C ( @# # # # discende banalmente l'uguaglianza ? ( B œ @ ( C# # # #, quindi

a ÐBß CÑß Ð?ß @Ñ ß ÐBß CÑ Ð?ß @Ñ Ê Ð?ß @Ñ ÐBß CÑ  e e .

ANTISIMMETRICA: la relazione non è antisimmetrica, per dimostrarlo basta considerare le coppie Ð"ß "Ñ Ð!ß !Ñ e ; per tali coppie vale sia " ( ! œ " ( !# # # # che

! ( " œ ! ( "# # # #, ma Ð"ß "Ñ Á Ð!ß !Ñ.

TRANSITIVA: la relazione non è transitiva, per dimostrarlo basta considerare le coppie Ð"ß !Ñ Ð!ß "Ñ Ð"ß !Ñ, e ; per tali coppie vale sia " ( ! œ ! ( "# # # # che

! ( " œ " ( !# # # #, ma " ( " Á ! ( !# # # #.

COMPLETA: la relazione è completa in quanto scelta una arbitraria coppia ÐBß CÑ risulta: se B ( C Á ! ÐBß CÑ Á Ð  Cß  BÑ B (  C, e #  # œ C (  B#  #, se B ( C œ ! ÐBß CÑ Á Ð"ß "Ñ B ( " œ C ( ", e # # # #, quindi

aÐBß CÑß bÐ?ß @Ñ Á ÐBß CÑÀ ÐBß CÑ Ð?ß @Ñe .

$ E œ ÖB −) ‘À 691 ÐB ( #Ñ € $ × œ ÖB −‘À B ( # € ) × œ ÖB −‘À B € ' × œ

#

Ò'ß ( ∞Ò F œ ÖB −. ‘À #B" 9 %× œ ÖB −‘À #B" 9 # × œ ÖB −# ‘À B 9 $× œ Ó$ß ( ∞Ò E ∪ F œ F EÎF œ g. ; ; $ÐE ∪ FÑ œ ÐFÑ œ Ö$×$ e WÐEÎFÑ œ g.

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(11)

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637 637

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B Ä ! B Ä !

B("

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637 637

B Ä ∞ŒB  $ B Ä ∞ŒŒ $   

B œ "  B œ Ä / œ /

#B B #

$ # '

.

') La definizione di limite proposta è quella di

637

0 ÐBÑ œ  ∞. Di seguito il grafico

B Ä !

di una funzione che ammette tale limite.

-120 -100 -80 -60 -40 -20 0

-4 -3 -2 -1 0 1 2 3 4

grafico funzione

Compito …

") I METODO (con la tavola di appartenenza)

E F G ÐEÑ ÐEÑ ∪ F ÐFÑ E ∩ ÐFÑ

− − − Â − Â Â

− − Â Â −

− Â − Â Â − −

− Â Â Â Â − −

 − − − −  Â

 −  − −

  − − − − Â

   − −

V V V V

Per l'ipotesi posta VÐEÑ ∪ F © G dobbiamo escludere le righe ove per VÐEÑ ∪ F compare il simbolo − e per l'insieme compare il simbolo G Â; nelle restanti cinque righe troviamo un caso in cui abbiamo i simboli  per l'insieme e G − per

E ∩ ÐFÑV , pertanto non possiamo concludere che in generale vale l'inclusione G © E ∩ ÐFÑV .

II METODO (con il ragionamento logico)

L'inclusione VÐEÑ ∪ F © G è equivalente alla VÐGÑ © Ð ÐEÑ ∪ FÑ œ E ∩ ÐFÑV V V , pertanto si può concludere che VÐGÑ © E ∩ ÐFÑV ma non che G © E ∩ ÐFÑV .

III METODO (con i diagrammi di Eulero-Venn):

Considera il seguente diagramma dove con il rosso abbiamo indicato VÐEÑ ∪ F e con il verde E ∩ ÐFÑV , se VÐEÑ ∪ F © G tutto la parte in rosso appartiene all'insieme G e quindi la parte interna al bordo giallo è VÐGÑ, come è chiaramente evidenziato non risulta verificato che G © E ∩ ÐFÑV , ma è invece verificata l'inclusione VÐGÑ © E ∩ ÐFÑ.V

(12)

#) RIFLESSIVA: la relazione non è riflessiva, per dimostrarlo basta considerare la coppia Ð"ß !Ñ; per tale coppia non vale " † " œ ! † !# # # #.

SIMMETRICA: la relazione è simmetrica in quanto

a ÐBß CÑß Ð?ß @Ñ −  ‘‚‘ ‚ ‘‚‘ , si ha che da  B † ? œ C † @# # # # discende banalmente l'uguaglianza ? † B œ @ † C# # # #, quindi

a ÐBß CÑß Ð?ß @Ñ ß ÐBß CÑ Ð?ß @Ñ Ê Ð?ß @Ñ ÐBß CÑ  e e .

ANTISIMMETRICA: la relazione non è antisimmetrica, per dimostrarlo basta considerare le coppie Ð"ß "Ñ Ð!ß !Ñ e ; per tali coppie vale sia " † ! œ " † !# # # # che

! † " œ ! † "# # # #, ma Ð"ß "Ñ Á Ð!ß !Ñ.

TRANSITIVA: la relazione non è transitiva, per dimostrarlo basta considerare le coppie Ð"ß !Ñ Ð!ß !Ñ Ð"ß !Ñ, e ; per tali coppie vale sia " † ! œ ! † !# # # # che

! † " œ ! † !# # # #, ma " † " Á ! † !# # # #.

COMPLETA: la relazione è completa in quanto scelta una arbitraria coppia ÐBß CÑ risulta: se almeno un elemento della coppia è diverso da , ! ÐBß CÑ Á Ð!ß !Ñ e B † ! œ C † !# # # #, se entrambi gli elementi della coppia sono nulli, Ð!ß !Ñ Á Ð"ß "Ñ e

! † " œ ! † "# # # #, quindi aÐBß CÑß bÐ?ß @Ñ Á ÐBß CÑÀ ÐBß CÑ Ð?ß @Ñe .

$ E œ ÖB −) ‘À 691 ÐB  $Ñ € #× œ ÖB − ‘À B  $ € % × œ ÖB −‘À B € ( × œ

#

Ò(ß ( ∞Ò F œ ÖB −. ‘À #B(" 9 % × œ ÖB −" ‘À #B(" 9 # × œ#

ÖB − ‘À B 9  $× œ Ó  $ß ( ∞Ò E ∪ F œ F EÎF œ g. ; ;

$ÐE ∪ FÑ œ ÐFÑ œ Ö  $×$ e WÐEÎFÑ œ g.

% 1 ‰ 0 œ 1Ð0 ÐBÑÑ œ 1 " œ # œ #

) ÊB ŠÉ"B#(" "B(";

1 ‰ 1 ‰ 0 œ 1Ð1Ð0 ÐBÑÑÑ œ 1 #Š "B ‹œ # "B (" œ #

# "

B ("

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"  # Ä 691 #

)

637 637

.

B Ä ! B Ä !

B("

B

% "

B

# "

B

B

B #

 

 

637 637

B Ä ∞ŒB  $ B Ä ∞ŒŒ $   

B œ "  B œ Ä / œ /

 B 

$ 

B

#

"

# "

# $

#.

') La definizione di limite proposta è quella di

637

0 ÐBÑ œ  #. Di seguito il grafico

B Ä !

di una funzione che ammette tale limite.

(13)

-4 -3 -2 -1 0 1 2 3 4 5

-2,5 -2 -1,5 -1 -0,5 0 0,5 1 1,5 2 2,5

grafico funzione

Compito †

") I METODO (con la tavola di appartenenza)

E F G ÐEÑ ÐEÑ ∩ F ÐFÑ E ∪ ÐFÑ

− − − Â Â Â Â

− − Â Â Â Â −

− Â − Â Â − −

− Â Â Â Â − −

 − − − −  Â

 −  − −

  − −  − −

   −  − −

V V V V

Per l'ipotesi posta VÐEÑ ∩ F © G dobbiamo escludere le righe ove per VÐEÑ ∩ F compare il simbolo − e per l'insieme compare il simbolo G Â; nelle restanti sette righe abbiamo due casi in cui gli insiemi e G E ∪ ÐFÑV presentano

contemporaneamente e rispetivamente i simboli − e Â, pertanto non possiamo concludere che in generale vale l'inclusione G © E ∪ ÐFÑV .

II METODO (con il ragionamento logico)

L'inclusione VÐEÑ ∩ F © G è equivalente alla VÐGÑ © Ð ÐEÑ ∩ FÑ œ E ∩ ÐFÑV V V , pertanto si può concludere che VÐGÑ © E ∩ ÐFÑV ma non che G © E ∪ ÐFÑV .

III METODO (con i diagrammi di Eulero-Venn):

Considera il seguente diagramma dove con il rosso abbiamo indicato VÐEÑ ∩ F e con il verde E ∪ ÐFÑV , se VÐEÑ ∩ F © G tutto la parte in rosso appartiene all'insieme G che è la parte interna al bordo giallo, come è facilmente verificabile non possiamo concludere che G © E ∪ ÐFÑV perché la parte interna al bordo giallo non è

totalmente contenuta nella parte in verde, ma vale VÐGÑ © E ∩ ÐFÑV .

(14)

#) RIFLESSIVA: la relazione è riflessiva in quanto aÐBß CÑ −‘‚‘, si ha B  C œ B  C# # # #, quindi aÐBß CÑß ÐBß CÑ ÐBß CÑe .

SIMMETRICA: la relazione è simmetrica in quanto

a ÐBß CÑß Ð?ß @Ñ −  ‘‚‘ ‚ ‘‚‘ , si ha che da  B  @ œ ?  C# # # # discende banalmente l'uguaglianza ?  C œ B  @# # # #, quindi

a ÐBß CÑß Ð?ß @Ñ ß ÐBß CÑ Ð?ß @Ñ Ê Ð?ß @Ñ ÐBß CÑ  e e .

ANTISIMMETRICA: la relazione non è antisimmetrica, per dimostrarlo basta considerare le coppie Ð"ß !Ñ Ð  "ß !Ñ e ; per tali coppie vale sia

"  ! œ  "# #  #  !# che  "# ! œ "  !# # #, ma Ð"ß !Ñ Á Ð  "ß !Ñ. TRANSITIVA: la relazione è transitiva in quanto

a ÐBß CÑß Ð?ß @Ñß ÐAß DÑ −  ‘‚‘ ‚ ‘‚‘ ‚ ‘‚‘ , si ha che da B  @ œ ?  C# # # # e ?  D œ A  @# # # # discende banalmente l'uguaglianza B  D œ A  C# # # #, quindi

a ÐBß CÑß Ð?ß @Ñß ÐAß DÑ ß ÐBß CÑ Ð?ß @Ñ • Ð?ß @Ñ ÐAß DÑ Ê ÐBß CÑ ÐAß DÑ  e e e .

COMPLETA: la relazione non è completa in quanto scelta la coppia Ð!ß !Ñ non esiste coppia Ð?ß @Ñ Á Ð!ß !Ñ tale per cui !  @ œ ?  !# # # #.

$ E œ ÖB −) ‘À 691 ÐB ( $Ñ €  #× œ ÖB − ‘À B ( $ € "Î"' × œ

%

ÖB − ‘À B €  %(Î"' × œ Ò  %(Î"'ß ( ∞Ò F œ ÖB −. ‘À ##B Ÿ )× œ ÖB − ‘À ##B Ÿ # × œ ÖB −$ ‘À B €  $Î#× œ Ò  $Î#ß ( ∞Ò E ∩ F œ F. ; EÎF œ Ò  %(Î"'ß  $Î#Ò; $ÐE ∩ FÑ œ ÐFÑ œ Ö  $Î#×$ e

WÐEÎFÑ œ Ò  %(Î"'ß  $Î#Ó.

% 1 ‰ 0 œ 1Ð0 ÐBÑÑ œ 1 " œ # B ( "

) Œ  ˆB("" #(";

1 ‰ 0 ‰ 1 œ 1 ‰ 0 Ð1ÐBÑÑ œ 1 ‰ 0   Š#B ("# ‹œ # #B ("#" (" ("

Š #

.

& $  " œ " † œ " † Ä 691 $ œ " 691 $ œ 691 $

%  # % % Ä 691 # %

)

637 637

.

B Ä ! B Ä !

B

B(#

$ "

B

# "

B

B

B # #

  %

  È

637 637

B Ä ∞ŒB ( " B Ä ∞ŒŒ "   

B œ " ( B œ Ä / œ /

B

%

"

% "

% "

%

B

.

') La definizione di limite proposta è quella di

637

0 ÐBÑ œ !. Di seguito il grafico di

B Ä &

una funzione che ammette tale limite.

0 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10

0 1 2 3 4 5 6 7 8 9

grafico funzione

Compito ‡

") I METODO (con la tavola di appartenenza)

(15)

E F G ÐFÑ E ∩ ÐFÑ ÐEÑ ÐEÑ ∪ F

− − − Â Â Â −

− − Â Â Â Â −

− Â − − − Â Â

− Â Â − −

 − −   − −

 −    − −

  − −  − −

   −  − −

V V V V

Per l'ipotesi posta E ∩ ÐFÑ © GV dobbiamo escludere le righe ove per E ∩ ÐFÑV compare il simbolo − e per l'insieme compare il simbolo G Â; nelle restanti sette righe abbiamo un caso in cui gli insiemi e G E ∪ ÐFÑV presentano

contemporaneamente e rispetivamente i simboli − e Â, pertanto non possiamo concludere che in generale vale l'inclusione G © ÐEÑ ∪ FV .

II METODO (con il ragionamento logico)

L'inclusione E ∩ ÐFÑ © GV è equivalente alla VÐGÑ © ÐE ∩ ÐFÑÑ œ ÐEÑ ∪ FV V V , pertanto si può concludere che VÐGÑ © ÐEÑ ∪ FV ma non che G © ÐEÑ ∪ FV .

III METODO (con i diagrammi di Eulero-Venn):

Considera il seguente diagramma dove con il rosso abbiamo indicato E ∩ ÐFÑV e con il verde VÐEÑ ∪ F, se E ∩ ÐFÑ © GV tutto la parte in rosso appartiene all'insieme G che è la parte interna al bordo giallo, come è facilmente verificabile non possiamo concludere che G © ÐEÑ ∪ FV perché la parte interna al bordo giallo non è

totalmente contenuta nella parte in verde, ma vale VÐGÑ © ÐEÑ ∪ FV .

#) RIFLESSIVA: la relazione è riflessiva in quanto aÐBß CÑ −‘‚‘, si ha B ( C œ B ( C# # # #, quindi aÐBß CÑß ÐBß CÑ ÐBß CÑe .

SIMMETRICA: la relazione è simmetrica in quanto

a ÐBß CÑß Ð?ß @Ñ −  ‘‚‘ ‚ ‘‚‘ , si ha che da  B ( @ œ ? ( C# # # # discende banalmente l'uguaglianza ? ( C œ B ( @# # # #, quindi

a ÐBß CÑß Ð?ß @Ñ ß ÐBß CÑ Ð?ß @Ñ Ê Ð?ß @Ñ ÐBß CÑ  e e .

ANTISIMMETRICA: la relazione non è antisimmetrica, per dimostrarlo basta considerare le coppie Ð"ß !Ñ Ð  "ß !Ñ e ; per tali coppie vale sia

" ( ! œ  "# #  # ( !# che  "#( ! œ " ( !# # #, ma Ð"ß !Ñ Á Ð  "ß !Ñ. TRANSITIVA: la relazione è transitiva in quanto

a ÐBß CÑß Ð?ß @Ñß ÐAß DÑ −  ‘‚‘ ‚ ‘‚‘ ‚ ‘‚‘ , si ha che da B ( @ œ ? ( C# # # # e ? ( D œ A ( @# # # # discende banalmente l'uguaglianza B ( D œ A ( C# # # #, quindi

a ÐBß CÑß Ð?ß @Ñß ÐAß DÑ ß ÐBß CÑ Ð?ß @Ñ • Ð?ß @Ñ ÐAß DÑ Ê ÐBß CÑ ÐAß DÑ  e e e .

(16)

COMPLETA: la relazione è completa in quanto scelta una arbitraria coppia ÐBß CÑ risulta: se almeno un elemento della coppia è diverso da , ! ÐBß CÑ Á Ð  Bß  CÑ e B (  C#  # œ  B # ( C#, se entrambi gli elementi della coppia sono nulli, Ð!ß !Ñ Á Ð"ß "Ñ ! ( " œ " ( ! e # # # #, quindi aÐBß CÑß bÐ?ß @Ñ Á ÐBß CÑÀ ÐBß CÑ Ð?ß @Ñe .

$ E œ ÖB −) ‘À 691 ÐB ( $Ñ € #× œ ÖB − ‘À B ( $ € "' × œ ÖB −‘À B € "$ × œ

%

Ò"$ß ( ∞Ò F œ ÖB −. ‘À ##B Ÿ $#× œ ÖB −‘À ##B Ÿ # × œ ÖB −& ‘À B Ÿ &Î#× œ Ó  ∞ß &Î#Ó E ∩ F œ g EÎF œ E. ; ; $ÐE ∩ FÑ œ g e WÐEÎFÑ œWÐEÑ œ E.

% 1 ‰ 0 œ 1Ð0 ÐBÑÑ œ 1 " œ # B ( "

) Œ #  ;

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"

B ("#

1 ‰ 1 ‰ 0 œ 1 1Ð0 ÐBÑÑ œ 1 #  Š B ("#" ("‹œ ##B ("#" ("(".

& $  " œ  " † œ  " † Ä 691 $ œ  " 691 $ œ

%  # ) ) Ä 691 # )

)

637 637

B Ä ! B Ä !

B

#B(#

$ "

B

# "

#B

B

#B #

 

 

691 " B ( & œ " ( & œ /

$ B B

# È) . B Ä ∞

637

Œ  B Ä ∞

637

Œ  .

B B

&

') La definizione di limite proposta è quella di

637

0 ÐBÑ œ ( ∞. Di seguito il grafico

B Ä &

di una funzione che ammette tale limite.

0 20 40 60 80 100 120

0 1 2 3 4 5 6 7 8 9

grafico funzione

Compito ˆ

") I METODO (con la tavola di appartenenza)

E F G E ∩ F ÐE ∩ FÑ E ∪ F ÐE ∪ FÑ

− − − − Â − Â

− − Â − Â − Â

− Â − Â − − Â

− Â Â Â −

 − −  − − Â

 −   −

  −  −  −

    −

V V

Per l'ipotesi posta VÐE ∩ FÑ © G dobbiamo escludere le righe ove per VÐE ∩ FÑ compare il simbolo − e per l'insieme compare il simbolo G Â; nelle restanti cinque righe abbiamo tre casi in cui gli insiemi e G VÐE ∪ FÑ presentano

contemporaneamente e rispetivamente i simboli − e Â, pertanto non possiamo concludere che in generale vale l'inclusione G © ÐE ∪ FÑV .

II METODO (con il ragionamento logico)

(17)

VÐE ∪ FÑ œ ÐEÑ ∩ ÐFÑ © ÐE ∩ FÑV V V e per l'ipotesi posta VÐE ∩ FÑ © G, pertanto si può concludere che VÐE ∪ FÑ © G ma non che G © ÐE ∪ FÑV .

III METODO (con i diagrammi di Eulero-Venn):

Considera il seguente diagramma dove con il rosso abbiamo indicato VÐE ∩ FÑ, se VÐE ∩ FÑ © G tutto la parte in rosso appartiene all'insieme e quindi la parteG interna al bordo giallo è VÐGÑ.

Nel diagramma seguente indichiamo con il blu VÐE ∪ FÑ, come è chiaramente evidenziato non tutta la parte esterna al bordo giallo è contenuta nella parte in blu, pertanto non risulta verificato che G © ÐE ∪ FÑV .

#) RIFLESSIVA: la relazione è riflessiva in quanto aÐBß CÑ −‘‚‘, si ha B † C œ B † C# # # #, quindi aÐBß CÑß ÐBß CÑ ÐBß CÑe .

SIMMETRICA: la relazione è simmetrica in quanto

a ÐBß CÑß Ð?ß @Ñ −  ‘‚‘ ‚ ‘‚‘ , si ha che da  B † @ œ ? † C# # # # discende banalmente l'uguaglianza ? † C œ B † @# # # #, quindi

a ÐBß CÑß Ð?ß @Ñ ß ÐBß CÑ Ð?ß @Ñ Ê Ð?ß @Ñ ÐBß CÑ  e e .

ANTISIMMETRICA: la relazione non è antisimmetrica, per dimostrarlo basta considerare le coppie Ð"ß !Ñ Ð  "ß !Ñ e ; per tali coppie vale sia " † ! œ  "# #  #† !# che  "#† ! œ " † !# # #, ma Ð"ß !Ñ Á Ð  "ß !Ñ.

TRANSITIVA: la relazione non è transitiva, per dimostrarlo basta considerare le coppie Ð"ß !Ñ Ð!ß !Ñ Ð!ß "Ñ, e ; per tali coppie vale sia " † ! œ ! † !# # # # che

! † " œ ! † !# # # #, ma " † " Á ! † !# # # #.

COMPLETA: la relazione è completa in quanto scelta una arbitraria coppia ÐBß CÑ risulta: se almeno un elemento della coppia è diverso da , ! ÐBß CÑ Á Ð  Bß  CÑ e B †  C#  # œ  B # † C#, se entrambi gli elementi della coppia sono nulli, Ð!ß !Ñ Á Ð"ß "Ñ ! † " œ " † ! e # # # #, quindi aÐBß CÑß bÐ?ß @Ñ Á ÐBß CÑÀ ÐBß CÑ Ð?ß @Ñe .

$ E œ ÖB −) ‘À 691 ÐB  $Ñ € $ × œ ÖB −‘À B  $ € %) × œ ÖB −‘À B € &" × œ

%

Ò&"ß ( ∞Ò F œ ÖB −. ‘À ##B 9 $#× œ ÖB −‘À ##B 9 # × œ&

(18)

ÖB − ‘À B 9 &Î#× œ Ó&Î#ß ( ∞Ò E ∩ F œ E EÎF œ g. ; ;

$ÐE ∩ FÑ œ ÐEÑ œ Ö&"×$ e WÐEÎFÑ œ g.

% 1 ‰ 0 œ 1Ð0 ÐBÑÑ œ 1 B  " œ #) ˆ # B " (" #  œ ##B# ; 1 ‰ 1 ‰ 0 œ 1Ð1Ð0 ÐBÑÑÑ œ 1 #Š #B#‹œ ###B#(".

& $  " œ  " † œ  " † Ä 691 $ œ  " 691 $ œ

#  # % % Ä 691 # %

)

637 637

B Ä ! B Ä !

B

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B

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B

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691 " B  & œ "  & œ /

$ B B

# È% . B Ä ∞

637

Œ  B Ä ∞

637

Œ  .

B B

&

') La definizione di limite proposta è quella di

637

0 ÐBÑ œ  ∞. Di seguito il

B Ä  "

grafico di una funzione che ammette tale limite.

-120 -100 -80 -60 -40 -20 0

-5 -4 -3 -2 -1 0 1 2 3

grafico funzione

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