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Academic year: 2021

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Supplemento al n. 4, aprile 2016 di Pasticceria Internazionale- Sped. in A.P. - D.L. 353/2003 (Conv. in L. 27/02/2004 n° 46) art. 1 comma 1 DCB TO - n. 02 anno 2016 - IP

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direttore responsabile Livia Chiriotti redazione

Milena Novarino, Cristina Quaglia web editor

Chiara Mancusi direttore marketing Monica Pagliardi

pianificazioni pubblicitarie Francesco Coppola assistente commerciale Pietro Bucci

progetto grafico Tommaso Torelli www.ttdesign.it stampa

Tipolitografia Giuseppini proprietà letteraria riservata

© Chiriotti Editori viale Rimembranza, 60 10064 Pinerolo - Torino Italia

www.chiriottieditori.it www.pasticceriaextra.it

Tutti i diritti sono riservati, in Italia e all’estero, per tutti i Paesi. Nessuna parte di questo libro può essere riprodotta, memorizzata o trasmessa con qualsiasi mezzo e in qualsiasi forma (fotomeccanica, fotocopia, elettronica, chimica, su disco o altro, compresi cinema, radio, televisione) senza autorizzazione scritta da parte dell’editore. In ogni caso di riproduzione abusiva si procederà d’ufficio a norma di legge.

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La stagione estiva si sta avvicinando e il nostro sincero augurio è che siano mesi caldi e proficui, capaci di far “venir voglia” di gelato e di dolci freddi ogni giorno, dal matti- no al dopo cena. E l’augurio è anche di saper proporre e raccontare il gelato in tutte le sue più invitanti sfumature e varianti, valorizzandolo nei suoi aspetti nutritivi e nella sua golosità, trasformandolo anche in veste salata o in semifreddo o in dessert al piatto o al bicchiere, così da renderlo sempre più amato e “bramato”!

la redazione

sommario

Il respiro dell’oceano...2

Gelatieri si nasce!...14

Bicchieri vincenti ...22

L’arte dell’ikebana...26

Formazione, preparazione e conservazione per un sano gelato...32

Le forme del freddo...41

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“Il mare: un’esplosione di vita, infinita varietà di for- vita, infinita varietà di for- vita, infinita varietà di for me e colori. Lo spettacolo del contrasto stridente tra le ar- contrasto stridente tra le ar- contrasto stridente tra le ar monie delle forme, dei colori e la potenza del mare. Un mondo crudele, dove la vita e la morte si toccano e addirit- tura si abbracciano.”

IL RESPIRO DELL’OCEANO

Questo il tema esplorato dalla squadra italiana vinci- trice dell’edizione 2016 della Coppa del Mondo della Gelateria, seguita nell’ordine da Spagna ed Australia.

L’équipe era composta dal pasticciere nonché capi- tano Antonio Capuano, dallo scultore del ghiaccio Amelio Mazzella Di Regnella, dal gelatiere Luigi Tira- bassi, dallo chef Alberto Carretta, con il supporto del team manager Diego Crosara. Lavorando sui misteri, i contrasti e la bellezza del mare, i nostri (con le altre 12 squadre nazionali in gara) hanno presentato in sette prove, da svolgere in tre giorni, tre entrée con gelato gastronomico e quattro mignon di gelato al cioccola- to (qui la ricetta); coppa decorata e torta gelato; pez- zo artistico in croccante e scultura in ghiaccio, nonché il gelato della prova di abilità mystery box, che ha visto i concorrenti inventare un gelato ottenuto con ingredienti segreti, sorteggiati e comunicati solo al momento, da presentare su cono stampato tradizio- nale. A coronamento, l’allestimento del Gran Buffet Finale con tutti i lavori, incluse le sculture.

Ricordiamo che la competizione internazionale si

svolge ogni due anni a Rimini, durante il Sigep, ed è

organizzata da Gelato e Cultura insieme a Rimini Fiera.

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I GIOIELLI

DELL’OCEANO

mignon di gelato al cioccolato presentati su alzata in croccante mignon di gelato al cioccolato presentati su alzata in croccante mignon di gelato al cioccolato

La conchiglia, nella sua sim- metrica armonia, dolcemente nasconde e protegge il conte- nuto… La delicatezza della vita.

Mignon n. 1

Finanziere al cioccolato

mandorle pelate. . . g 80 zucchero a velo . . . g 75 burro. . . g 112 albumi. . . g 112 passata d’albicocca. . . g 12 zucchero a velo. . . g 7 farina. . . g 37 cacao 22/24. . . g 12 Macinare in raffinatrice le mandorle e 75 g di zucchero a velo. Aggiungere altri 7 g di zucchero a velo, burro fuso, albumi e passata di albicocca. Incorporare deli- catamente farina e cacao setacciati assieme. Stendere allo spessore di 2 mm e cuocere a 220°C a valvola chiusa per 8 minuti.

Gelato al cioccolato Guanaja 70% e lampone

Gelato al cioccolato Guanaja 70% e lampone

Gelato al cioccolato Guanaja 70% e

latte. . . g 500 purea di lampone Ravifruit . . . g 150 saccarosio. . . .g 88 destrosio. . . g 22 glucosio 42 de. . . g 23 zucchero invertito. . . g 24 latte in polvere magro. . . g 18 base Giubileo Crema Comprital. . . g 35 Guanaja 70% Valrhona. . . g 125 cacao 22/24. . . g 15 Miscelare le polveri. Scaldare i liquidi e, a 40°C, versar- vi le polveri. Cuocere il tutto a 82-85°C. Aggiungere il cioccolato, emulsionare e lasciare freddare. A 35°C, unire la purea di lamponi e lasciare maturare a +4°C per 12-24 ore.

Gelatina al lampone

purea di lampone Ravifruit. . . g 125 destrosio. . . g 6 saccarosio. . . g 31 glucosio disidratato. . . g 6 gelatina. . . g 1 Riscaldare metà purea di lamponi, unire gelatina e zuccheri. Miscelare. Aggiungere la restante purea di lamponi.

Crema di base

latte . . . g 116 saccarosio . . . g 24 zucchero invertito . . . g 3 destrosio. . . g 3 tuorli . . . g 45 gelatina . . . .g 2 Bollire il latte e versare sui tuorli precedentemente mescolati con gli zuccheri. Cuocere a 82°C e aggiunge- re la gelatina.

Bavarese al pistacchio

crema di base. . . g 106 pasta pistacchio. . . g 35 panna 35% mg. . . g 83 Aggiungere alla crema di base la pasta pistacchio ed emulsionare. Far raffreddare ed incorporare la panna lucida.

Mignon n. 2

Pasta frolla al limone e cacao

burro. . . g 75 zucchero di canna. . . g 60 farina di mandorle. . . g 60 farina. . . g 50 cacao . . . g 10 zeste di limone . . . n 1/2 fior di sale . . . g 1 pailleté feuilletine. . . .. . . g 20 Impastare insieme tutti gli ingredienti eccetto il pail- leté feuilletine, da incorporare alla fine. Far riposare la frolla in frigorifero. Stendere allo spessore di 2 mm e formare dei dischi. Cuocere a 170°C per circa 10 minuti.

Gelato al cioccolato Opalys e zafferano

Gelato al cioccolato Opalys e zafferano

Gelato al cioccolato Opalys

latte. . . g 500

acqua. . . g 133

saccarosio. . . g 71

panna 35% mg. . . g 63

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glucosio 42 de. . . g 43 latte in polvere magro. . . g 12 destrosio. . . g 25 Base Giubileo crema Comprital. . . g 35 zafferano. . . .g 25 cioccolato Opalys Valrhona. . . .g 118 Portare a bollore la panna e fare un’infusione con lo zafferano in pistilli per 10 minuti. Miscelare le polve- ri. Scaldare latte ed acqua; a 40°C, versarvi le polveri.

Cuocere il tutto a 82°-85°C. Aggiungere il cioccolato, emulsionare e lasciare freddare. Filtrare la panna con lo zafferano ed unirla alla miscela. Lasciare maturare a +4°C per 12-24 ore.

Gelatina all’amarena

purea di amarena. . . g 125 destrosio. . . g 6 saccarosio . . . .g 31 glucosio disidratato . . . g 6 gelatina . . . g 1 Maraschino. . . g 2 succo di limone. . . g 5 Riscaldare metà purea di amarene, unire gelatina e zuccheri. Miscelare. Aggiungere la restante purea di lamponi, il Maraschino ed il succo di limone.

Crema di base

latte. . . g 116 saccarosio . . . g 24 zucchero invertito . . . g 3 destrosio . . . g 3 tuorli . . . g 45 gelatina . . . g 2 Bollire il latte e versare sui tuorli precedentemente mescolati con gli zuccheri. Cuocere a 82°C e aggiunge- re la gelatina.

Bavarese alla mandorla

crema di base. . . g 106 pasta alla mandorla. . . .g 50 panna 35% mg. . . g 83 liquore Amaretto. . . .g 15 Aggiungere alla crema di base pasta alla mandorla e liquore Amaretto; emulsionare. Far raffreddare ed incorporare la panna lucida.

Mignon n. 3

Pan di Spagna al cioccolato

tuorli . . . g 150 zucchero . . . g 80

zucchero invertito. . . g 20 albumi . . . g 180 zucchero . . . g 60 farina . . . g 35 amido di riso . . . g 25 cacao . . . g 20 cioccolato Macaé 62% Valrhona. . . g 90 burro. . . .g 80 Montare i tuorli con 80 g di zucchero e lo zucchero invertito. A parte montare gli albumi con la secon- da parte di zucchero. Setacciare le polveri. Sciogliere il cioccolato a 54°C, aggiungere il burro a pomata e mescolare. Incorporare il cioccolato ai tuorli montati e, alternando, incorporare gli albumi montati e le polveri.

Stendere a 2 mm e cuocere a 210°C per 2 minuti.

Croccante

pailleté feuilletine. . . g 300 cioccolato Bahibe Lactée 46% Valrhona. . . g 150 pralinato alle nocciole . . . g 150 Sciogliere il cioccolato ed incorporare pralinato e pailleté feuilletine. Stendere sottile, far cristallizzare e ritagliare.

Gelato al cioccolato Bahibe Lactée 46%

latte. . . g 500 acqua. . . .g 150 panna 35% mg. . . g 30 saccarosio. . . g 70 destrosio . . . g 22 glucosio 42 de. . . g 50 latte in polvere magro . . . g 13 Base Giubileo Crema Comprital. . . .g 35 Bahibe Lactée 46% Valrhona. . . g 130 Miscelare le polveri. Scaldare i liquidi e, a 40°C, versar- vi le polveri. Cuocere il tutto a 82-85°C. Aggiungere il cioccolato, emulsionare e lasciare freddare. Lasciar maturare a +4°C per 12-24 ore.

Ganache al caffè

saccarosio . . . g 20 destrosio . . . g 20 acqua . . . g 150 cacao 22/24 . . . g 40 caffè liofilizzato . . . .g 4 zucchero invertito . . . g 100 gelatina . . . g 6 Mescolare tutto assieme, tranne la gelatina, e portare a bollore. Unire la gelatina e miscelare.

Crema di base

latte . . . g 116

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saccarosio. . . g 24 zucchero invertito . . . .g 3 destrosio . . . g 3 tuorli . . . g 45 gelatina . . . g 2 Bollire il latte e versare sui tuorli precedentemente mescolati con gli zuccheri. Cuocere a 82°C e unire la gelatina.

Bavarese alla liquirizia

crema di base. . . g 106 pasta alla liquirizia . . . g 14 panna 35% mg. . . g 83 Aggiungere alla crema di base la pasta alla liquirizia ed emulsionare. Far raffreddare ed infine incorporare la panna lucida.

Mignon n. 4

Sablé breton

burro. . . g 75 zucchero. . . g 70 sale . . . g 1 tuorli . . . g 30 farina . . . g 100 lievito chimico . . . g 5 Lavorare il burro assieme a zucchero e sale. Aggiungere tuorli e farina setacciata con lievito chimico. Conserva- re in frigorifero. Stendere e ritagliare. Cottura a 170°C.

Gelato al cioccolato Guanaja 70%

latte. . . g 500 acqua. . . .g 150 saccarosio. . . g 100 destrosio . . . g 32 glucosio 42 DE . . . .g 20 zucchero invertito . . . .g 20 latte in polvere magro. . . g 18 Base Giubileo Crema Comprital. . . g 35 Guanaja 70% Valrhona. . . g 125 Miscelare le polveri. Scaldare i liquidi e, a 40°C, versarvi le polveri. Cuocere a 82°-85°C. Aggiungere il cioccolato, emulsionare e freddare. Lasciar maturare a +4°C per 12-24 ore.

Mou alla nocciola

saccarosio. . . g 80 glucosio. . . g 50

fior di sale. . . g 1 panna 35% mg. . . g 160 pasta di nocciole Igp. . . g 150 gelatina. . . g 2 Caramellare lo zucchero a secco, aggiungere glucosio e sale. Decuocere con la panna. Unire pasta nocciola e gelatina. Emulsionare e raffreddare rapidamente.

Crema di base

latte . . . g 116 saccarosio . . . g 24 zucchero invertito . . . g 3 destrosio . . . g 3 tuorli . . . g 45 gelatina . . . g 2 Bollire il latte e versare sui tuorli precedentemente mescolati con gli zuccheri. Cuocere a 82°C e unire la gelatina.

Bavarese alla vaniglia

crema di base . . . g 106 bacca di vaniglia . . . n 1/2 panna 35% mg. . . g 83 Aggiungere alla crema di base la vaniglia ed emulsio- nare. Far raffreddare ed incorporare la panna lucida.

Gelatina al mango e frutto della passione

Gelatina al mango e frutto della passione

Gelatina al mango e frutto della

purea di frutto della passione. . . g 104 purea di mango. . . g 86 zucchero invertito . . . g 35 saccarosio . . . g 50 pectina. . . g 6 Unire la pectina allo zucchero e mescolare. Portare a bollore lo zucchero invertito con la purea di frutta.

Aggiungere lo zucchero con la pectina. Far cuocere per 2 minuti.

Allergeni

Mandorle, nocciole, burro, latte, panna, uova, farina

Antonio Capuano

Amelio Mazzella Di Regnella

Luigi Tirabassi

Alberto Carretta

team manager Diego Crosara

foto Enrico Minasso, Mattia Serratore

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A parità di residuo secco, il potere anticongelante è quasi il doppio del sacca- rosio (1,9 volte maggiore).

Pertanto è consigliato il suo utilizzo, in parziale so- stituzione dello zucchero, sia in tutti i gelati che ten- dono a “tirare” in vaschet- ta (ovvero ricchi di solidi

“altri”, quali cioccolato, nocciola, pistacchio...), sia nei semifreddi che riman- gono più morbidi anche a basse temperature.

Rispetto al saccarosio, inoltre, lo sciroppo di zuc- chero invertito garantisce miglior potere aerante e maggior aumento di volume, nonché miglior potere anticristallizzante opponendosi alla ricristal- lizzazione del lattosio ed eliminando il rischio di

“gelato sabbioso”. Il potere dolcificante è maggiore di quello del saccarosio di circa 20-30% (se usato a

basse temperature) e ciò permette, in alcuni casi, di ridurre il contenuto zuccherino, mantenendo inalterata la dolcezza originale.

Il prodotto è disponibile nei formati in secchio da 5 kg ed in tanica da 15 kg.

www.lapeditalia.com Una soluzione acquosa di

saccarosio, in presenza di acidi, si idrolizza e la mole- cola di saccarosio si scinde per formare una mole- cola di destrosio e una di fruttosio. Il prodotto che si ottiene è lo sciroppo di zucchero invertito. Que- sta reazione è ben nota ai gelatieri ed è il motivo per cui i sorbetti (soprat- tutto quello di limone), col tempo, in vetrina, fanno il

“pozzetto”.

Lo sciroppo di zucchero invertito Laped, ottenu- to per inversione acida, ha un residuo ottico di 70 Brix. Il suo grado di inversione pressoché totale (superiore al 99%) garantisce una purezza che non sarebbe raggiun- gibile preparandolo in la- boratorio con un normale pastorizzatore. Si presen- ta come uno sciroppo sufficientemente denso, chiaro e trasparente. Va conservato a temperatura

Sciroppo di zucchero invertito

lo GX4 è di 40 kg, mentre quella del più compatto GX2 è di 20 kg. Il pannello di controllo intuitivo e i programmi automatici di mantecazione e conser- vazione consentono una selezione immediata delle funzioni di utilizzo.

Tra i punti di forza di que- ste macchine ci sono inol- tre un sistema di pulizia dei cilindri, collegato alla rete idrica sia per il carico che per lo scarico dell’ac- qua di lavaggio; spatole brevettate che, tramite un sistema di aggancio/

sgancio rapido, introdu-

cono un nuovo standard d’igiene che protegge dalle contaminazioni;

un sistema a lama d’aria che impedisce l’appan- namento e la condensa sui coperchi. Le macchine possono essere corredate da tendalino, mensole, portaoggetti, vetro protet- tivo, portaconi.

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Da Longarone alla Westfalia, dalla Costa del Sol fino

ad Heidelberg con Gianni Piucco, all’insegna della dolce arte del freddo che si scioglie in bocca.

Ho incontrato Gianni Piucco per la prima volta a Paler- mo, durante l’ultima edizione dello Sherbeth Festival.

Ricordo che mi diede la piacevole sensazione di un uomo realizzato, nel senso più bello della parola: una persona felice del lavoro, della famiglia e della vita. Il suo segreto non è segreto: ha vissuto e vive compien- do le scelte più importanti con amore, naturalezza e in assoluta libertà. Dopo avere ascoltato la sua storia, mi è sembrato quasi di sentire il patto che egli ha fat- to con il destino: “Io ti vengo incontro, ma tu compor- tati bene e aiutami quando ne avrò bisogno”. Piucco è nato 54 anni fa a Longarone, la “capitale mondiale del gelato artigianale”, figlio di Attilio Piucco e di Remigia Mazzucco, entrambi gelatieri.

Diciamo la verità Gianni: se tu avessi fatto un altro mestiere, forse il famoso destino si sarebbe un po’

avessi fatto un altro mestiere, forse il famoso destino si sarebbe un po’

avessi fatto un altro mestiere, forse arrabbiato…

il famoso destino si sarebbe un po’

arrabbiato…

il famoso destino si sarebbe un po’

In effetti, nascere in una famiglia di gelatieri e in un territorio dove da sempre si celebra la storia e la cultura del gelato artigianale è stato determinante.

Non ho avuto neanche il bisogno di scegliere: io sono nato gelatiere!

Raccontami allora la tua vita e la tua carriera professionale.

Mio padre, che lavorava alle dipendenze di uno zio, qualche anno dopo il disastro del Vajont nel 1966, si mise in proprio rilevando una gelateria in Germa-

GELATIERI SI NASCE!

Gianni

Piucco

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nia a Ochtrup, in Westfalia. Già a partire dagli anni Cinquanta, numerosi gelatieri longaronesi, zoldani e cadorini avevano colonizzato il nord della Germania, dell’Olanda e del Belgio. Partivano a fine febbraio e ritornavano dopo la prima domenica di ottobre: un lavoro stagionale di 7-8 mesi. A Ochtrup l’attività andò benissimo, la gelateria era sempre piena. Mio padre lavorò per 28 anni rinnovando periodicamente il locale. Nel 1994 gli subentrai io: comprai la gelateria contribuendo così alla sua pensione. Per sei anni, fino al 2000, ne sono stato il titolare.

E poi cosa è successo?

Nel frattempo sono diventato padre di Luca e Matteo.

Con Mercedes – mia moglie, un’argentina di origine siciliana – abbiamo pensato bene di interrompere l’organizzazione stagionale Ochtrup-Longarone e di trasferirci in un luogo più adeguato alle esigenze del- la famiglia e in grado di potervi risiedere tutto l’anno.

In poche settimane abbiamo venduto tutto, caricato le poche cose che avevamo e siamo andati a vivere in Spagna ad Estepona, una ridente città della Costa del Sol, vicino a Malaga.

Come avete scelto il posto?

Quando sei padrone del tuo lavoro, capisci che te lo puoi portare ovunque. Conoscevo l’Andalusia per fama; andai a fare giusto un paio di sopralluoghi.

Esclusi Malaga perché troppo grande e troppo turi- stica, e Marbella mi sembrò troppo chic. La scelta di

Estepona fu indovinata: inaugurammo la stagione del 2001 e il bilancio fu subito molto positivo. I bambini si inserirono facilmente a scuola e nell’arco di poco tem- po ci ambientammo tutti. Qualche anno dopo nacque Fabio… e Mercedes si rassegnò al ricordo di tutti quelli che, abbracciandola, le avevano detto: “Auguri e figli maschi!”.

Quanto tempo siete rimasti in Spa- gna e perché

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Quanto tempo siete rimasti in Spa siete andati via?

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A Estepona siamo stati 15 anni e, anche questa volta, la molla che ha fatto scattare la decisione di trasfe- rirci sono stati i figli e il futuro della famiglia. E poi ci eravamo stancati di continuare a vivere in un luogo incorniciato sempre e comunque da un’artificiosa atmosfera vacanziera: volevamo cambiare vita! Solo che, rispetto al Duemila, questa volta, la scelta è stata più complessa perché, nel frattempo, il mondo si era trasformato ancora di più in “villaggio globale”

e quindi le opzioni si erano moltiplicate a dismisura.

Ho volato persino in Australia, a Sydney e Melbourne;

poi c’è stato un momento in cui avevamo tirato in ballo il Canada e la California. Ma alla fine, abbiamo fatto prevalere il buon senso e onorato il principio del

“cerchio che si chiude”, ritornando in Germania.

Com’è venuta fuori Heidelberg?

Abbiamo viaggiato più di due mesi, nel 2014. Heidel-

berg possedeva i primi tre requisiti della città ideale

che stavamo cercando: universitaria, turistica e con

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un clima accettabile. E poi abbiamo avuto la fortu- na di trovare i locali in pieno centro: nella principale Hauptstraße, la strada pedonale più lunga della Ger- mania, 1 km e 700 m! L’aspetto impegnativo è rappre- sentato dalla concorrenza alta, ma questo fattore più che preoccuparmi, mi stimola a fare sempre meglio.

Intanto abbiamo inaugurato il 21 aprile 2015 e com- pletato la prima stagione con un ottimo bilancio. E adesso si riparte con l’entusiamo a mille.

Come si chiama la gelateria?

La gelateria l‘ho chiamata Eis Puro – Gelato artigia- nale. Il locale è di grandezza media e può vantare 10 tavoli e posti a sedere all’interno e 6 fuori. Il progetto e l’arredamento sono stati curati da mia moglie (che è architetto), in collaborazione con i tecnici dell’azienda Lamas di Belluno, che hanno svolto un lavoro eccezio- nale. Sono molto soddisfatto del risultato. Il labora- torio è Carpigiani, tutte le macchine sono provenienti dal laboratorio di Estepona.

Quali gusti proponi?

La produzione non è molto cambiata; punto sempre sul patrimonio di ricette antiche, ereditate da mio pa- dre, e su quelle nuove e sperimentali, frutto della mia ricerca e dei corsi frequentati negli anni con gelatieri Pino Scaringella, Angelo Grasso, Donata Panciera…

Un gusto che mi sta gratificando molto è lo Strudel di mele: ho preso il dolce più rappresentativo della

cultura tedesca, l’ho scomposto ed è venuto fuori un

gelato che si mangia già con gli occhi. È consigliabile

adoperare varietà di mele dal sapore po’ acidulo, tipo

l’Imperatore. Si mettono le mele al forno un’oretta

circa, fino a che si disfano, con cannella e zucchero e

poi si aggiungono alla base bianca. Quando il gelato

esce dalla macchina, si aggiungono le noci, i pinoli e

l’uvetta a strati.

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L I N E A F L A S H . L A S E M P L I C I T À D À I S U O I F R U T T I . E L E S U E C R E M E .

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Velocità, varietà e leggerezza insieme?

Impossibile, ma non per Giuso. La linea Flash permette di ottenere squisiti gelati alla frutta, alle creme o light con l’aggiunta di semplice acqua o latte.

L’utilizzo dei prodotti Flash, inoltre, semplifi ca notevolmente le modalità di stoccaggio e fa aumentare la rotazione delle vaschette in vetrina.

Reperimento delle materie prime e complessità di preparazione non toglieranno più il sonno a nessun

gelatiere, grazie a Giuso. Ideale per i gelatieri che vogliono sempre soddisfare anche i clienti più diffi cili, i prodotti della Linea Flash possono essere usati anche per la realizzazione di gelato soft.

La linea Flash presenta 3 tipologie:

Linea Flash Frutta: con frutta liofi lizzata e fi bra.

La fi bra impiegata è l’inulina che, oltre a garantire una bella struttura asciutta al gelato, lo rende digeribile e con alcune importanti valenze prebiotiche.

Linea Flash Creme: sono prodotti realizzati utilizzando

i migliori, veri ingredienti caratterizzanti i diversi gusti.

Perfettamente solubilizzati nella miscela, garantiscono come risultato un gelato perfetto, dal sapore e colore unici.

Linea Flash Light: completamente priva di zuccheri e

grassi. La gamma impiega fruttosio o maltitolo per dare

dolcezza al gelato e fi bre per bilanciarne la struttura.

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Quali differenze hai notato tra la clientela spagnola e quella Quali differenze hai notato tra la clientela spagnola e quella Quali differenze hai notato tra tedesca?

la clientela spagnola e quella tedesca?

la clientela spagnola e quella

A proposito di cambiamenti, pensavo che certi atteggiamenti fossero legati alla Spagna e invece li ho ritrovati anche in Germania. Oggi il cliente, prima di scegliere, guarda con attenzione, chiede e si informa; ci vuole molto più tempo pure a vende- re. Anche i rappresentanti mi hanno confermato questo orientamento: i clienti sono diventati più esigenti e mangiano di meno.

Hai due desideri che vorresti

si realizzassero subito per migliora- re il tuo lavoro?

si realizzassero subito per migliora re il tuo lavoro?

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Il primo è quello di riuscire ad assumere un personale che faccia bene il proprio lavoro: è veramente difficile trovare persone motivate che ti garantiscano profes- sionalità e continuità. Il secondo desiderio è quello di educare e far capire ai clienti che c’è una profonda differenza tra vendere il gelato con le palline e servir- lo invece con la spatola. In tutta la Germania siamo forse solo in due a rispettare la modalità corretta!

Salvatore Farina www.puroeis.de

dustria e del Commercio della Repubblica Domini- cana ha riconosciuto il pre- gio con un Certificato di Denominazione d’Origine.

FONDENTE GRAND CRU LOS BEJUCOS 70% ha intenso profilo aromatico, con gusto di cacao dall’a- marezza equilibrata e aci- dità delicata, mentre LATTE GRAND CRU LOS BEJUCOS 46% ha note dolci e di caramello bilanciate dal cacao. Le due ricette, cali- brate per resa organolet- tica, fluidità, lucentezza e ottimale cristallizzazione, permettono l’utilizzo in cioccolateria, pasticceria e gelateria.

Le paste di cacao sono molto adatte per perso- nalizzare gelati e sorbetti:

PASTA GRAND CRU LOS BEJUCOS è la più intensa delle tre proposte, con

acidità ed amarezza im- portanti ma in equilibrio e aroma appena fruttato;

PASTA MONORIGINE UGANDA è meno amara, con un gusto cacaotè pieno e pulito; PASTA ARRIBA 3S - MONORIGI- NE ECUADOR è aromatica, con una nota floreale con acidità controllata.

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www.icamprofessionale.it Il 70° anniversario di Icam

Cioccolatieri è celebrato con il successo di Ago- stoni, nuovo marchio che prende il nome dalla famiglia fondatrice, completando così l’offerta di Icam Linea Professio- nale. Agostoni racchiude una selezione di prodotti premium, frutto della gestione della filiera integrata: cacao grand cru e monorigine, sotto forma di coperture, pasta e polvere. Per l’importan- za e la complessità del profilo aromatico, offrono al professionista una performance speciale in gelateria, con grande resa di gusto anche nel freddo.

L’esperienza di 70 anni si esprime innanzitutto con Grand Cru Los Bejucos - Monorigine Dominicana, di cui il Ministero dell’In-

Cioccolato e cacao premium per il 70° anniversario

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La linea Smart è dotata inoltre di numerosi plus:

50 programmi persona- lizzabili dall’utente, tem- peratura regolabile fino a 115°C, doppio coperchio per l’inserimento degli

ingredienti con l’agitatore in movimento, modulo di cottura multifunzio- ne da 15 litri dotato di inverter con frigorifero per trattamenti termici di pastorizzazione. Infine, l’integrazione tra elettro- nica di base ed inverter permette di controllare la velocità dell’agitatore, la giusta consistenza dei gelati e di realizzare qualsiasi ricetta.

www.staff1959.com Smart Gel e Smart Mix

sono le ultime nate nei la- boratori Staff Ice System, azienda riminese specia- lizzata nelle apparecchia- ture per il freddo dal 1959.

Due esempi di tecnolo- gia che si distinguono sia per design e dettagli, sia per le innovazioni tec- niche, essendo frutto di scelte progettuali finaliz- zate a facilitare il lavoro delle donne in laboratorio, grazie al cruscotto in

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che e gelato; Mini Tulip, coppette in cialda rico- perte di cacao (diametro 5,5 cm – 0,35 € al pezzo);

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Sono disponibili anche vassoietti in cartoncino colorato, tondi e rettan- golari (da 0,6 € al pezzo), e blister take away per mignon da 12 pezzi, im- pilabili (1,00 € al pezzo), per proteggere al meglio le piccole prelibatezze durante il trasporto.

La linea semilavorati

include Mini Sweet cones,

parigine in cialda rico-

perte di cacao (h 7,5 cm

– 0,30 € al pezzo), friabili e

ottime con creme, gana-

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L’Italia e i suoi chef pasticceri Sara ACCORRONI e Luigi Bruno D’ANGELIS hanno vinto il Mondial des Arts Sucrés 2016 al Salone Europain.

Les vergers Boiron si congratulano con tutta la squadra per questa vittoria e sono fieri di essere al fianco di giovani talenti nel loro cammino verso l’eccellenza.

Lo sapevate?

Nelle loro creazioni, i due chef hanno dato ampio spazio ai nostri semicanditi che hanno superato ogni aspettativa.

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BICCHIERI VINCENTI

Due concorsi, due vincitori, due ricette

Il tema coreutico ha ispirato le aspiranti “regine della pasticceria” in gara per il titolo The Pastry Queen 2016, vinto da Silvia Federica Boldetti. Indet- to da Rimini Fiera, il concorso internazionale tutto al femminile si è tenuto al Sigep nel contesto dei Pastry Events e ciascuna concorrente aveva il com- pito di presentare una tarte moderna, un dessert al bicchiere al caffè (qui la ricetta di Silvia), una mono al cioccolato, una mignon gioiello e una scultura in zucchero e pastigliaggio.

L’ARTE DELLA DANZA

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Il bicchiere gelato al caffè di Silvia Boldetti. La ricetta è nella pagina seguente.

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e mixare. Cuocere a 84°C, incorporare il mascarpone, il caffè micronizzato e la vaniglia e mantecare. Dres- sare negli stampi utilizzando il sac à poche.

Mousse al cioccolato Guanaja 70%

latte intero fresco. . . g 108 sciroppo di glucosio. . . g 81 tuorli . . . g 63 zucchero semolato. . . g 63 panna fresca 35% mg. . . g 170 copertura Guanaja 70%. . . g 117 grué in polvere. . . .g 20 Portare il latte a bollore e stemperarlo sui tuorli mescolati con lo zucchero. Aggiungere il glucosio e cuocere a 82°C. Versare la crema inglese sulla coper- tura e il grué ed emulsionare. Unire il composto alla panna semimontata e dressare negli stampi. Abbat- tere.

Gelatina di caffè

zucchero invertito. . . g 100 trealosio. . . g 40 espresso. . . g 200 acqua. . . g 170 xantano. . . g 1 massa di gelatina 1:5 200 Bloom. . . g 12 glucosio atomizzato. . . g 60 Unire l’espresso all’acqua. Aggiungere il trealosio, lo zucchero invertito, il glucosio atomizzato e mixare.

Aggiungere lo xantano e mixare. Portare a circa 70°C e unire la massa di gelatina. Dressare negli stampi ed abbattere di temperatura.

Copertura al Dulcey

copertura Dulcey. . . g 500 burro di cacao. . . g 500 sablé al cioccolato sbriciolato. . . g 75 polvere oro. . . g 1 Sciogliere il cioccolato e il burro di cacao a 45°C.

Aggiungere la polvere di sablé, la polvere oro ed utilizzare come copertura per il gelato.

Decorazione

cioccolato fondente

Silvia Federica Boldetti

chiacchieredipasticceria.blogspot.com foto Bononi, Ferrara e ufficio stampa Rimini Fiera

Bicchiere gelato al caffè

Sablé al cioccolato

burro. . . g 220 cacao. . . g 40 lievito chimico. . . g 3,8 bicarbonato. . . g 3,8 zucchero di canna. . . g 179 zucchero vagliato medio. . . g 70 copertura Guanaja 70%. . . g 218 farina frolla macinata a pietra. . . g 256 fior di sale. . . g 4 vaniglia Bourbon in polvere. . . g 3,3 Sabbiare il burro con le polveri. Aggiungere il cioc- colato fuso, la vaniglia, il fior di sale ed impastare.

Aggiungere infine gli zuccheri e terminare l’impasto.

Lasciare riposare una notte, cutterizzare e cuocere a 160°C per 10 minuti.

Crema alla vaniglia della Polinesia

latte fresco intero. . . g 300 tuorli. . . g 40 zucchero vagliato fine. . . g 43 amido di mais. . . g 17 burro. . . g 100 mascarpone. . . g 100 bacca di vaniglia della Polinesia . . . n 1 Portare il latte a bollore e versarlo sui tuorli mescola- ti con zucchero e amido. Cuocere a 85°C ed emulsio- nare con il burro e la vaniglia. Abbattere a tempera- tura positiva.

Gelato al mascarpone e caffè

acqua. . . g 1.130

caffè . . . g 168

grué. . . g 48

latte in polvere. . . .g 183

zucchero semolato. . . g 267

glucosio atomizzato. . . g 88

zucchero invertito. . . g 46

neutro. . . g 12

mascarpone. . . g 650

vaniglia Bourbon in polvere. . . g 2

caffè micronizzato. . . g 10

Lasciare in infusione per 40 minuti il caffè e il grué

nell’acqua tiepida. Filtrare, aggiungere gli zuccheri, il

neutro ed emulsionare. Aggiungere il latte in polvere

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Dolce al bicchiere

Gelato alla nocciola

destrosio. . . g 210 zucchero . . . g 300 glucosio disidratato . . . g 70 stabilizzante. . . g 12 sale . . . g 0,5 latte intero. . . g 1.560 panna fresca 35% mg. . . g 310 zest d’arancia . . . g 20 latte magro in polvere. . . g 125 pasta di nocciole. . . g 300 Miscelare a secco gli zuccheri con lo stabilizzante, portare latte e panna a circa 40°C, aggiungere il lat- te in polvere e portare a 50°C, unire zuccheri, zest e sale, poi pastorizzare a 85°C. Raffreddare ed incorpo- rare la pasta di nocciole. Filtrare. Fare maturare per 12 ore e mantecare.

Camicia alla nocciola

cioccolato al latte Equatoriale 35%. . . g 250 burro di cacao. . . g 120 pasta di nocciole . . . g 20 nocciole caramellate calibrate. . . g 50 Fondere il burro di cacao ed aggiungerlo al cioccola- to fuso, aggiungere la pasta di nocciole e le nocciole calibrate. Utilizzare a 45°C.

Croccante a freddo alla nocciola

zucchero. . . g 112 latte intero . . . .g 40 destrosio . . . .g 45 burro 82% mg. . . g 75 granella di nocciole calibrata. . . .g 150 sale. . . g 0,5 Miscelare gli zuccheri e scioglierli con il latte, unire il burro morbido e la granella di nocciole calibrata. Con l’aiuto di un telaio, stendere a 2 mm su carta da forno, cuocere a 160°C per 15-18 minuti. Tagliare la forma desi- derata quando è ancora caldo.

Gelatina esotica

purea di lampone. . . g 130 purea d’arancia rossa . . . g 130 purea di frutto della passione. . . g 60 zest di lime. . . g 0,5 zucchero. . . g 40 destrosio. . . g 20 miele di acacia. . . g 10 gelatina . . . g 3 acqua . . . g 15 colorante rosso in polvere. . . g 0,2 Reidratare la gelatina. Portare zuccheri, purea di frutta e zest di lime a 60°C. Aggiungere la gelatina fusa ed emul- sionare per 3 minuti, filtrare e versare nei bicchieri.

Andrea Restuccia Andrea Restuccia

foto Ufficio Stampa Rimini Fiera

L’ARTE DELL’IKEBANA

Andrea Restuccia è il ventitreenne romano in forze presso la Pasticceria Beddini di Foligno, vincitore del Campionato Italiano Pasticceria e Cioccolateria Se- niores ed autore di questo dessert. Svoltosi a Sigep ed incentrato sul tema dell’antica arte giapponese della disposizione dei fiori recisi, prevedeva la realizzazione di un elaborato artistico in zucchero, pastigliaggio o in cioccolato, in armonia con le altre preparazioni richie- ste, cioè un dessert al piatto al cioccolato, praline su stecco (chocopop) ed un dessert al bicchiere. La giuria, presieduta dal Campione del Mondo Emmanuele For- cone, ha assegnato a Restuccia anche i premi speciali per la “Miglior pralina su stecco” e la “Migliore pulizia e lavorazione”. Inserito nel novero dei Pastry Events Sigep, il campionato è promosso da Conpait in colla- borazione con Sigep, Ampi e Cast Alimenti ed è sotto la direzione tecnica di Leonardo Di Carlo e artistica di Roberto Rinaldini, coadiuvati dal presidente Conpait, Federico Anzellotti.

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Andrea Restuccia

rio e/o vetrina di vendita, sono di semplice utilizzo e non richiedono perso- nale esperto. Sono ca- ratterizzate dalla grande visibilità del prodotto in movimento durante la lavorazione, eseguono

nuti vengono serviti dal cilindro di mantecazione.

Facili da lavare e sanifica- re, sono disponibili in più versioni: Gelshow 2 (con cilindro di mantecazio- ne da 2 litri di prodotto) Gelshow 4 (da 4 litri);

Gelshow 2 x 3 (3 cilindri da 2 litri); Gelshow 4 x 3 (3 cilindri da 4 litri).

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omogeneizzata prodotta dal miglior latte italiano che le dona il colore bianco che la caratterizza. Grazie al processo di produzione naturale che non prevede l’utilizzo di additivi artifi ciali il suo gusto è pieno, fresco e naturale. Ottima per la preparazione di gelati morbidi e cremosi, mousse e bavaresi. Disponibile nei formati da 1 e 2 litri.

Tenutapiù, la panna 100% piemontese, senza additivi e caratterizzata da una stabilità eccezionale. Perfetta per preparare gelati e semifreddi in modo effi ciente senza rinunciare al gusto del vero latte fresco italiano. Disponibile nel formato da 1l o nel pratico bag in box da 5l.

Con Debic l’arte gelatiera ha trovato la giusta dimensione: qualità ed effi cienza per un gusto e una cremosità

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espressamente per la produzione artigianale di gelato secondo lo stile italiano.

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Ha un’ottima lavorabilità che permette di aumentare l’effi cienza produttiva grazie anche a un punto di fusione molto basso (28°C) e una consistenza morbida. Molto pratico anche il formato professionale da 2,5 Kg.

Ice Cream Butter va ad ampliare la gamma di prodotti da gelato dell’azienda che già comprendeva tre panne ideali per preparare la base bianca. Tutte prodotte da latte di raccolta giornaliera e sottoposte a uno

stretto regime di controllo lungo la fi liera produttiva per garantire il rispetto degli standard igienici e di sicurezza.

Panna 35%, una deliziosa panna multiuso al 35% di grassi che unisce il gusto pieno della panna fresca alla comodità della lunga durata di una panna UHT. Di facile utilizzo, perfetta da abbinare a ingredienti più pesanti come il cacao amaro. Panna 35% è disponibile in due versioni: quella ottenuta da latte di origine belga – disponibile nel formato da 2 e da 5 litri - e quella ottenuta da latte di origine piemontese – disponibile nel formato da 2 litri.

Prima Blanca e Tenutapiù, due panne tecniche al 38% di grassi, con un alto contenuto di servizio, che permettono di incorporare meno aria durante la preparazione garantendo un gelato strutturato e gustoso.

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I cicli di raffreddamento abbassano la temperatu- ra al cuore degli alimenti fino a +3°C e attraversano velocemente la fascia di massima prolifera- zione batterica (da +40°

a +10°C), causa del loro naturale invecchiamento.

Due sono i cicli dedi- cati: Delicate + 3°C, per mousse, creme, pesce, riso, verdure e alimenti di spessore ridotto; Strong

3 volte numero 1 3 volte numero 1 3 volte numero 1

I topping Agrimonta- na sono salse di frutta ottenute utilizzando gli sciroppi di canditura naturalmente ricchi di zuccheri invertiti, che rispettano la struttura del gelato: sono utiliz- zabili sia in gelateria che in pasticceria per decorazioni. Disponibili al caffè (con caffè illy), al cioccolato (con cioccola- to Domori), al caramello, agli agrumi, all’amarena e la nuova versione ai frutti di bosco.

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I cicli di surgelazione I cicli di surgelazione trasformano l’acqua con trasformano l’acqua con- tenuta negli alimenti in tenuta negli alimenti in microcristalli, che preser microcristalli, che preser- vano struttura e qualità vano struttura e qualità nel tempo. Due sono nel tempo. Due sono anche i cicli di surgelazio anche i cicli di surgelazio- ne: Delicate -18°C lavora ne: Delicate -18°C lavora in due fasi, una a tempe in due fasi, una a tempe- ratura positiva e l’altra ratura positiva e l’altra negativa, ed è consigliato per lievitati da forno o pane; Strong -18°C surgela rapidamente i prodotti di medio-grande pezzatura fino a -18°C al cuore, con temperatura dell’aria che raggiunge i -30°C, ed è ideale anche per fissare la struttura del gelato.Per garantire le migliori performance e la massima efficienza, Icy si distingue per l’IrinoxBa- lanceSystem®, il perfetto dimensionamento dei principali componenti frigoriferi (condensato- re, evaporatore e com- pressore) ed è dotato di Multi Rack®, portateglie brevettato regolabile che consente di raddoppia- re la capacità di teglie inserite per ogni modello.

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con un’apparente sot- tosquadra che consente di creare dolci ricercati, ma facili da smodellare.

Attenzione particolare è stata data all’ottimizza- zione del tempo in labo- ratorio, con la volontà di mettere a disposizione del professionista stampi che ne aumentassero l’efficienza, garantendo risultati ottimali.

E per accrescere l’impat- to visivo delle creazioni, ampio spazio è lasciato alla decorazione: le glas- se colorate garantiscono un effetto moderno che

esalta forme e volumi, mentre gli spray del- la linea Dolce Velluto conferiscono ulteriore eleganza.

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Informare per formare!

Informare per formare!

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Questo detto ci porta a consi- derare quelle che sono le ra- gioni di un ritorno al passato.

La ricerca continua dei gusti perduti legati alla conoscenza delle nuove tecnologie. Il gela- tiere artigianale che sa tra- smettere un prezioso bagaglio di conoscenze altro non fa che conservarci un pezzo di storia.

Il carburante della Gelateria Italiana parte dalla corretta formazione, anche se la figura

dell’apprendista di un tempo è stata soppiantata da nor- è stata soppiantata da nor- è stata soppiantata da nor mative inadeguate che ren- dono più difficile il percorso formativo.

Ancor oggi ci possiamo van- tare di avere ottimi maestri dell’arte della pasticceria e ge- lateria; apprendisti di labora- torio di ieri che sapientemente hanno conservato i valori, le valori, le valori tecniche e la passione che tra- smettono ai giovani assetati di apprendere.

FORMAZIONE, PREPARAZIONE E CONSERVAZIONE

PER UN SANO GELATO

Martino Liuzzi

Da anni Martino Liuzzi è in prima linea per formare ed informare sulla cultura del gelato artigianale italiano.

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Latte fresco alta qualità, panna, zuccheri o miele, ba- gne alcoliche o succhi di frutta, frutta al naturale…

sono questi i temi fondamentali che determinano la qualità di un prodotto, che fanno grande una gela- teria ed il nome che la rappresenta, ma che oggi, con l’interesse del dietologo nutrizionista, riesce a dare una giusta valutazione su come, cosa e quanto sia importante un gelato nella terapia clinica.

Il gelatiere è l’affascinante artista che nel suo labo- ratorio crea, trasforma e valorizza i prodotti che più ci attirano e ci consolano. Bambini, donne, anziani e uomini d’affari, tutti uniti ad appagare il palato ed i sensi. Sì, perché il gelato artigianale è tornato in auge anche grazie agli interventi dei vari nutrizionisti che hanno approfondito la conoscenza e la ricerca delle materie prime utilizzate in laboratorio, unitamente alla metodologia di produzione.

Nella preparazione gli ingredienti fondamentali si rin- corrono in tutto l’arco dell’anno lavorativo: latte fresco, acqua, uova, panna fresca, grassi, latte in polvere, inte- gratori, distillati di erbe e frutta (bagna alcolica), frutta fresca, frutta al naturale, frutta candita, frutta secca, zuccheri (saccarosio, miele, sciroppo di glucosio, frut- tosio, zuccheri d’uva)… Con questi elementi, con molta fantasia ed un bel bagaglio di esperienza, il gelatiere riesce a creare il gelato artigianale.

Ma andiamo ad esaminare gli aspetti nutrizionali di ogni singolo elemento. Nozioni che fanno parte della formazione del professionista.

Latte fresco

Deve avere una sua caratteristica: l’alta qualità. La sta- bilità e la struttura nel gelato sono determinate dalla presenza di solidi del latte non grassi (slng). Questo consente inglobamento d’aria e sofficità unita a cre- mosità e leggerezza (fenomeno strutturale).

Panna fresca vaccina 35-38% mg Zuccheri

Hanno un ruolo importante nel bilanciamento delle miscele del gelato 15-19%. Il saccarosio la fa da padrone, essendo utilizzato in misura del 70% rispetto al destro- sio (20%) e allo sciroppo di glucosio (10%) nelle ricette tradizionali. Novità degna di nota sono gli zuccheri d’u- va che, con il loro potere anticongelante e dolcificante, migliorano la struttura sostituendosi egregiamente a destrosio e fruttosio proveniente dai cereali, permetten- do di abbassare i valori del saccarosio in ragione del 25%.

Distillati di erbe e frutta

Quella che viene definita bagna alcolica ha una fun- zione determinante. Si è parlato molto di crisi delle sostanze alcoliche e di ragazzi schiavi dell’alcool, ma tutto ciò non ha niente a che vedere con il consumo di un pasticcino, di una fetta di torta o di un babà inzup- pato con un ottimo rum. Troppo spesso si assiste alle richieste di un dolce senza alcool, magari inzuppato con acqua e zucchero, succhi di frutta o, peggio, col liquido di governo della frutta sciroppata.

Fibre

Altra innovazione è l’introduzione di fibre, come l’inuli- na, che aiutano a conferire struttura al prodotto finito, apportando un vantaggio al consumatore a livello di attività intestinale. L’utilizzo deve rimanere al di sotto del 3% sul totale della miscela, in quanto potrebbero determinare un senso di pesantezza intestinale.

Proteine del siero di latte

Altra novità: apprezzate sin dagli Egizi e dai Romani, le loro notevoli capacità di migliorare le qualità struttu-

Lo zucchero d’uva Naturalia alla CMG

Tutte le squadre parte- cipanti dalla Coppa del Mondo della Gelateria vinta dall’Italia hanno avuto come technical sponsor i rivoluziona- ri zuccheri naturali in forma cristallina estratti dall’uva di Naturalia Ingredients.

crystalFRUCTOGrape e crystalGRAPESugar sono

adatti per la produzione di gelati e sorbetti, men- tre crystalDEXTROGrape rappresenta un’alterna- tiva priva di OGM al co- mune glucosio o ad altri

zuccheri invertiti, usati come eccipienti in molte ricette. “Caratterizzato da cristalli dalla strut- tura fine e dalla forma irregolare, lo zucchero 100% da frutta cristalli- no permettere di avere un gelato morbido e spatolabile – commenta Maurizio Cambrea, diret- tore generale –. Capace di esaltare il gusto e gli aromi naturali del gelato, Naturalia si è rivelato un ottimo alleato della squadra italiana!”.

naturaliaingredients.com

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rali, organolettiche e nutritive del prodotto le pongono tra gli ingredienti naturali d’eccellenza, oggi sempre più impiegate dall’industria e dall’artigianato alimen- tare, in particolare nel segmento dietetico ed in quello della nutrizione sportiva e salutistica. Tali proteine rap- presentano una componente preziosa, perché sono in grado di apportare nuove performance o di migliorare quelle esistenti. Controllano le proprietà strutturali, ritardando la formazione dell’umidità, preservando in- tatte ed esaltando le qualità organolettiche: profumo, gusto, colore, consistenza, conservazione. E sostituisco- no molto bene l’azione dei grassi vegetali idrogenati, conferendo alta digeribilità. Hanno un alto potere antiossidante. Positiva l’azione della cisteina e del CLA (acido linoleico coniugato), aminoacidi essenziali che contribuiscono a tonificare il muscolo ed ottimizzare la resistenza allo sforzo.

Possiamo quindi affermare che grazie al gelato arti- gianale si apportano miglioramenti nel campo della nutrizione. Il perfetto equilibrio delle materie prime naturali lo rende oggi protagonista nella produzione di una crescente gamma di prodotti, che trovano applica- zione nella normale dieta o alimentazione giornaliera del bambino, dello sportivo, dell’anziano.

Martino Liuzzi

leve. Si può così erogare da un cilindro un ricco gelato di crema, dall’altro un deli- cato sorbetto di frutta e il bigusto con la leva centrale.

Le pistole dosatrici sono due, paragonabili a due sac à poche continui, per la ra- pida realizzazione di torte gelato a più strati e gelati su stecco farciti. È anche possibile produrre prodotti di pasticceria di gelato, come mono e semifreddi, e di pasticceria fresca, come mousse e bavaresi.

www.carpigiani.it Mister Art Plus è il doppio

laboratorio artigianale continuo di Carpigiani che va ad aggiungersi alla famiglia composta da Mi- ster Art e Master Stick, che nel 2015 hanno innovato il modo di produrre molte specialità di gelateria e pa- sticceria. La novità ha due vasche di pastorizzazione affiancate e due cilindri di mantecazione con motori indipendenti, per realizzare contemporaneamente due gelati diversi, e il gruppo di erogazione dispone di tre

Il laboratorio creativo completo

miscela di ingredienti già bilanciata, omogeneizzata ad alta pressione e ma- turata: basta versarla nel mantecatore per ottenere in 12 minuti un gelato cremoso e spatolabile.

Si amplia anche la gamma delle creme anidre Bru- nelle, dalla consistenza morbida, con ottima spa- tolabilità a temperature negative. Ai tre gusti clas- sici – Nocciola, Fondente, Bianca – si aggiungono 7

nuove referenze: Arancia e Fragola, ottenute con aromi e coloranti naturali, Caramello, Latte e Noccio- le, Latte e Cacao, Yogurt e Pistacchio.

Prive di grassi idrogena- ti e conservanti, sono

versatili da usare: in va- schetta servite come gelato, per la farcitura a strati delle vaschette, come salsa per coni, come topping o ripieno per torte gelato, semifreddi e praline.

www.gelateduepuntozero.it Novità in casa Gelat’é2.0

di Unigrà. L’offerta delle basi liquide UHT si arric- chisce con BiancoPanna, base 100% da derivati del latte. Ottenuta con latte e panna freschi e priva gras- si vegetali, è adatta per tutte le tipologie di gelato alle creme, esaltandone il gusto, e con l’aggiunta delle variegature, consen- te infinite personalizza- zioni. Come le altre basi liquide Gelat’é2.0, è una

L’innovazione si fa gelato

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coni di qualità per gela- terie, curando il sapore e la particolare consistenza della cialda.

Tra le più importanti aziende italiane del settore, oggi Cono Artic è in grado di soddisfare esigenze sia industriali che artigianali con la sua vasta gamma di cialde dolci arrotolate,

declinata in svariati sapori e dimensioni. Forti quando il gelato è spatolato, friabili nella degustazione, i coni sono prodotti come in passato, provenendo da ri- cette tramandate e metodi di produzione artigianali, realizzati con ingredienti selezionati.

“Ma i nostri prodotti sono anche profumati di innova- zione: siamo costantemen- te impegnati nella speri- mentazione e lo sviluppo di nuovi sapori, forme e profili per soddisfare ed anticipa- re le esigenze dei gelatieri e dei loro consumatori.

Siamo sempre pronti ad offrire nuove proposte dolci e croccanti”.

www.conoartic.com

“A coronare la magia ed il piacere di un gelato solo un cono arrotolato di buona qualità può servire. Questa è la nostra idea, che stiamo sostenendo con passione e impegno da oltre 65 anni”.

Nasce infatti nel 1951 la Cono Artic, dall’iniziativa di due imprenditori lombardi emigrati a Torino per offrire

La magia del cono

sapore sono le caratteri- stiche di questi prodotti che contengono frutta liofilizzata e inulina, una fibra che, oltre a garan- tire struttura asciutta, rende digeribile il gelato svolgendo funzione pre- biotica ed apportando effetti positivi sulla flora intestinale. Le referenze Flash alle Creme (Cioc- colato Extra Dark senza derivati del latte, Cioc- colato, Cocco, Fiordilatte con lattosio e senza lat- tosio ad alta digeribilità, Liquirizia con purissima liquirizia calabrese, Noc- ciola, Peryò Omega 3 da usare con il latte, Peryò, Pistacchio, Vaniglia) con- sentono la preparazione

di gusti classici utilizzan- do gli autentici ingre- dienti, peculiarità che ha richiesto, in alcuni casi, l’inserimento degli stessi attraverso il complesso processo di microincap- sulazione.

Indicati per i consuma- tori attenti agli aspetti

salutistici, i prodotti Flash Light (Ace, Aloe Vera Tropical, Ananas, Cacao, Fiordilatte, Fragola, Limo- ne, Peryò, Vaniglia) sono senza zuccheri e senza grassi (impiegano frutto- sio o maltitolo e fibre per bilanciare la struttura).

www.giuso.it La linea Flash di Giuso

riunisce in tre catego- rie oltre 30 prodotti bilanciati da usare con l’aggiunta di acqua o latte, che azzerano le difficoltà di reperimento e la lavorazione di alcuni gusti, consentendo agevole stoccaggio e rotazione delle vaschette in vetrina.

Flash alla Frutta (Anguria, Arancia rossa, Banana, Bellolimone, Fragola, Lampone, Lime, Manda- rino, Mela verde, Melone, Pesca gialla, Pompelmo rosa, Tropical) include referenze utili per inte- grare l’offerta soprattut- to nel periodo estivo. La cremosità ed il marcato

Velocità, semplicità, sicurezza

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