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BIOPROFILE: ANNAMARIA PARENTE

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Academic year: 2021

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BIOPROFILE: ANNAMARIA PARENTE

Attuale incarico

Senatrice di Italia Viva, Presidente della Commissione Igiene e Sanità del Senato. Dati biografici

Nata a Napoli il 17 settembre 1960. Formazione e carriera professionale

Nel 1985 si è laureata in Filosofia presso l’Università degli Studi di Napoli Federico II.

Nel 1988 è entrata in Poste Italiane, presso la cui sede di Napoli è stata, per 19 anni fino al 2007, impiegata amministrativa.

Ha iniziato il suo percorso di attività sindacale nel 1986. Tra il 2000 e il 2007 è stata componente della segreteria regionale del SLP (Sindacato Lavoratori Poste) della Campania e Responsabile Formazione dell’UST (Unione Sindacale Territoriale) di Napoli. Dal 1995 al 2007 è stata nominata responsabile del Coordinamento Nazionale donne della CISL Confederale.

Nel corso della sua carriera professionale, stata Vicepresidente della Commissione Nazionale Parità. In qualità di rappresentante del sindacato è stata inoltre membro del Comitato Pari Opportunità del Ministero del Lavoro. È stata inoltre membro del Comitè des femmes della Confederazione Europea dei Sindacati (CES) e del Comitè des femmes della Confederazione Internazionale dei Sindacati Liberi

Politica

Partito – Nel 2007 è entrata nell’esecutivo del Partito Democratico, venendo scelta come Responsabile Lavoro nella Segreteria nazionale dal Segretario Walter Veltroni (fonte), ruolo confermato nel 2009 dal Segretario Pier Luigi Bersani (fonte).

A seguito della scissione del PD, il 7 ottobre 2019 ha aderito a Italia Viva, il partito fondato da Matteo Renzi.

Politica locale – Tra il 2011 e il 2014 è stata Assessore alla Cultura del comune di Forano in provincia di Rieti.

Politica nazionale – Alle politiche del 2013 è stata eletta al Senato in quota PD nella circoscrizione Lazio. È stata Capogruppo del Partito Democratico in commissione Lavoro durante la XVII legislatura. Dal 7 maggio 2013 al 9 gennaio 2014 è stata Vicepresidente della medesima Commissione.

Nel corso della legislatura si è occupata di diritti delle donne, tematiche sociali (reddito di inclusione e la legge sul “Dopo di Noi”), e lavoro, con particolare riferimento alle politiche attive e al lavoro agile. Nel marzo 2018 è rieletta al Senato, nuovamente tra le file del PD (fonte) e da giugno 2018 a ottobre 2019 è stata Vicepresidente della Commissione Lavoro. Dopo il passaggio a Italia Viva, ha temporaneamente sospeso il suo ruolo, per poi essere rieletta Vicepresidente il 5 febbraio 2020.

Il 29 luglio 2020 è stata eletta Presidente della 12ª Commissione (Igiene e sanità) al Senato. Varie

Nel 2004 è stata nominata Ambasciatrice di Pace del Centro internazionale per la Pace tra i popoli di Assisi.

Focus

Infermieri – durante la scorsa legislatura, in merito al disegno di legge n. 2858 sull’equo compenso, ha dichiarato che l’assistenza infermieristica alla non autosufficienza corrisponde – al pari di altre professioni – a servizi professionali resi sempre più qualificati dall'oneroso impiego di tecnologie e dal continuo investimento nell'aggiornamento delle competenze”, con conseguente necessità di una adeguata informazione al mercato circa i costi corrispondenti alle buone prestazioni (fonte).

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discussione in Senato. Intervenendo nello specifico sulla definizione di caregiver, ha esplicitato la necessità di includervi i caregiver che assistono una persona con una malattia degenerativa, come il Parkinson o l’Alzheimer (fonte).

A marzo 2018 ha cofirmato il disegno di legge (A.S. 55) in materia di caregiver presentato dal PD, il cui esame è proseguito per diversi mesi all’interno del Comitato ristretto e i cui lavori sono scaturiti poi nel testo unificato presentato a prima firma della Sen. Nocerino (M5S) e cofirmato dalla stessa Sen. Parente. A maggio 2018, commentando sulle proprie pagine social la sua partecipazione al Congresso FISM 2018 “Research is bringing us closer”, realizzato da AISM e della Fondazione Italiana Sclerosi Multipla, ha rinnovato il proprio impegno sul fronte dell’approvazione della legge sui caregiver in Senato (fonte). Nella seduta della Commissione Lavoro del 15 gennaio ha sollecitato la ripresa dei lavori sul disegno di legge e ha evidenziato l’esiguità delle risorse stanziate dal provvedimento per la copertura dei contributi figurativi dei caregiver (fonte).

Il 30 gennaio 2020, in seguito all’incontro svoltosi in Senato con le associazioni e i rappresentanti delle famiglie che hanno in cura persone con disabilità o non autosufficienti, insieme al collega di partito Davide Faraone ha affermato che la legge sui caregiver è un’urgenza per Italia Viva, in quanto “riguarda migliaia di persone che vivono ogni giorno in mezzo a mille difficoltà”. Ha affermato la necessità di andare oltre l’istituzione del Fondo risalente al 2017, approvando una legge organica in materia. In particolare, ha sottolineato i sacrifici dei caregiver in termini di vita professionale, data la scelta obbligata tra le attività di cura e il lavoro. Alla luce di questa considerazione, ha sottolineato la necessità di assistenza e sostegno da parte dello Stato e ha chiesto una procedura di urgenza per l’approvazione della legge sui caregiver (fonte).

Legge “Dopo di Noi” – è stata relatrice di maggioranza del disegno di legge “Dopo di Noi” (A.S. 2232, poi Legge n. 112 del 2016). Nel dicembre 2017 ha guidato la nascita del “Comitato Officina Dopo di noi”, al fine di monitorare l’attuazione della Legge da parte delle Regioni, favorire il confronto e lo scambio tra istituzioni e tutti coloro che operano in questo ambito (fonte).

Sanità – Nel maggio del 2018 ha indicato come temi su cui lavorare per la sanità la carenza dei posti letto negli ospedali, le liste d’attesa e la prevenzione della obesità, diabete e alcolismo nei giovani, annunciando poi la costituzione di due comitati “per la salute” (fonte).

È cofirmataria del ddl “Disposizioni in materia di diffusione dei defibrillatori semiautomatici o automatici esterni” (A.S. 1410), richiamando la priorità della gestione delle malattie cardiovascolari e la necessità sanitaria di coloro i quali sopravvivono ad una forma acuta di cardiovasculopatia diventando così malati cronici.

Medicina territoriale – Ha indicato la medicina territoriale tra i temi su cui concentrare il lavoro durante il suo mandato da Presidente della Commissione Igiene e Sanità, evidenziando la necessità di “preparare il Sistema sanitario ad avere una medicina di prossimità efficiente” e proponendo l’adozione di un modello di base nazionale, basato su task force composte da professionalità differenti (fonte). Sulla regionalizzazione della sanità, ha indicato come strada da seguire l’uniformità dei Livelli Essenziali di Assistenza piuttosto che la ricentralizzazione.

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BIOPROFILE: PAOLA BOLDRINI

Attuali cariche istituzionali

Vicepresidente della Commissione Igiene e Sanità. Dati biografici

Nata a Occhiobello (RO), l'8 agosto 1960.

Carriera professionale

Laureata in Pedagogia nel 1985 presso l’Università di Ferrara, ha prestato a lungo servizio nello stesso Ateneo, dove ha maturato una rilevante esperienza in ambito amministrativo. Ha ricoperto, in particolare, l’incarico di operatore amministrativo presso l’Istituto di Neurochirurgia (1984-1991), la Clinica psichiatrica (1991-1996) e la Clinica Ematologica (1997-2001). In seguito, è stata Segretario del Dipartimento di Scienze della Terra (2001) e di quello di Scienze Storiche (2001-2004), è stata Coordinatore delle Segreterie di Plesso (2008) e responsabile dell’Ufficio Job Centre (2008-2012); infine, è stata responsabile amministrativo del Dipartimento di Studi Umanistici (2012 - 2014).

Nel 2014 è stata nominata Presidente dell’Azienda Servizi alla Persona (ASP) di Ferrara, ente che gestisce i servizi pubblici di carattere sociale e sociosanitario rivolti alla persona, alla famiglia e alla rete di relazioni in cui la stessa è inserita.

Carriera Politica

Partito - Nel dicembre 2012 si è candidata alle primarie parlamentari del PD nella provincia di Ferrara, ottenendo 3.563 voti e posizionandosi appena dietro l’On. Alessandro Bratti e la Sen. Maria Teresa Bertuzzi. Politica locale – Ha partecipato come componente esterno proveniente dalla società civile a varie Commissioni di lavoro nel Consiglio della Circoscrizione Nord Ovest del Comune di Ferrara fino al 2004, anno in cui è stata eletta Consigliere circoscrizionale. Successivamente, è stata nominata Presidente di Circoscrizione, incarico che ha ricoperto fino al 2014.

Dal 2004 al 2015 è stata membro del RAB - Residential Advisory Board (Consiglio Consultivo della Comunità Locale), organismo di consultazione tra le imprese e la cittadinanza locale con funzione di monitoraggio e scambio di informazioni sugli indicatori ambientali.

Nel maggio 2014 è stata eletta al Consiglio Comunale di Ferrara per il Partito Democratico, a sostegno del Sindaco Tiziano Tagliani. Tuttavia, a causa della nomina a Presidente dell’ASP di Ferrara, ha rassegnato le proprie dimissioni dal ruolo di consigliere comunale ancor prima di cominciare la propria attività amministrativa.

Politica nazionale – Alle elezioni politiche del marzo 2013 è stata la prima dei non eletti alla Camera dei Deputati nella circoscrizione Emilia-Romagna. Ciononostante, nel gennaio 2015 è diventata Deputato per il PD a seguito delle dimissioni dell'Onorevole Emma Petitti, a sua volta nominata Assessore al bilancio nella Giunta regionale dell’Emilia-Romagna, guidata da Stefano Bonaccini. Nel corso della XVII Legislatura è stata membro delle Commissioni Affari sociali e Difesa e Segretario della Commissione parlamentare di inchiesta sugli effetti dell'utilizzo dell'uranio impoverito.

In occasione delle elezioni politiche del marzo 2018, è stata eletta Senatrice per il PD in Emilia-Romagna e assegnata alla Commissione Igiene e Sanità, dove è stata capogruppo fino a luglio 2020. È inoltre membro della Commissione parlamentare per l’infanzia e l’adolescenza. Mercoledì 29 luglio 2020

Focus

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bisogni di salute dei cittadini, ha sottolineato l’importanza del ruolo dell’infermiere di comunità. Tale figura, per la Senatrice, sarebbe in particolar modo importante per i territori ad area vasta con bassa densità di popolazione in quanto, grazie alla professionalità e al bagaglio esperienziale, l’infermiere sarebbe in grado di rispondere alle varie necessità (fonte). Intervistata dopo l’evento, ha ribadito la cresciuta professionalità dell’infermiere e l’importanza del traguardo raggiunto con la costituzione del relativo Ordine. Ha quindi dichiarato di voler lavorare insieme alla Federazione nel raggiungimento politico del riconoscimento dell’infermiere di comunità, unitamente a quello della figura dell’infermiere di famiglia e della libera professione (fonte).

La Senatrice ha quindi presentato un disegno di legge, il n. S. 1751 per la disciplina dell’infermiere di famiglia e di comunità (si tratta però della seconda versione del DDL e che presenta leggere modifiche rispetto la versione precedente, ritirata). Il testo non è ancora stato assegnato ad una Commissione in sede referente, probabilmente sarà abbinato al provvedimento presentato in materia dal Sen. Marinello (M5S) e su cui la Commissione Igiene e Sanità ha già avviato l’esame. A gennaio 2020, nel corso dell’audizione di FNOPI, la Sen. Boldrini ha è intervenuta sottolineando la necessità di introdurre una disposizione ad hoc per consentire la formazione specialistica (fonte).

A marzo 2020, in piena fase pandemica da COVID-19, considerato che il virus ha una forte incidenza sulla popolazione anziana, si è appellata affinché le figure dell’infermiere di famiglia e di comunità venissero introdotte nell’ordinamento. In particolare, ne ha sottolineato l’importanza non soltanto in ambito ospedaliero ma anche domiciliare (fonte).

DDL Incontinenti e stomizzati – Ha presentato il disegno di legge n. 300 in favore di soggetti incontinenti e stomizzati. In particolare, all’articolo 4 si prevede che il personale infermieristico debba essere in possesso di idonea certificazione in stomaterapia, incontinenza uro-fecale e colonproctologia. Deve essere conseguita all’esito di corsi di formazione, organizzati da università o enti riconosciuti.

Fibromialgia – Il 12 giugno 2018 ha presentato un’interrogazione a risposta scritta nella quale ha chiesto al Ministro della Salute di attivarsi per includere la sindrome fibromialgica nell'elenco delle malattie croniche che rientrano nei nuovi LEA e per il riconoscimento della sindrome quale malattia ad elevato impatto sociale e sanitario (n. 4-00223, trasformata poi in interrogazione a risposta orale n.3/00036). Il 17 luglio 2018, il Sottosegretario per la Salute Armando Bartolazzi ha risposto all’interrogazione della Senatrice, confermando l’intenzione del Governo Conte di voler proseguire nel percorso di attento esame delle problematiche connesse alla fibromialgia. Il Sottosegretario, inoltre, ha segnalato l’iniziativa della Società Italiana di Reumatologia grazie alla quale sono stati presi contatti con alcuni esperti dell'Università di Ancona, che hanno svolto uno studio multicentrico per determinare i "cut-off" di severità della malattia, al fine di consentire una razionale stratificazione terapeutica e prognostica dei pazienti (Fonte).

Il 30 aprile 2018 ha presentato come prima firmataria il disegno di legge recante “Disposizioni in favore delle persone affette da fibromialgia” (S.299), attualmente in corso di esame in Commissione Sanità del Senato. Il disegno di legge solleva l’attenzione sul fenomeno della fibromialgia rilevando la necessità di:

➢ Riconoscere la sindrome fibromialgica come malattia invalidante e prevedere l’esenzione, per le persone affette da tale patologia, dalla partecipazione alla spesa per le correlate prestazioni sanitarie; ➢ Predisporre specifici protocolli terapeutici e riabilitativi e la rilevazione statistica dei soggetti affetti; ➢ Istituire il Registro nazionale della fibromialgia;

➢ Prevedere idonei corsi di formazione del personale medico e paramedico;

➢ Promuovere studi e di ricerche per identificare criteri diagnostici validati capaci di individuare la fibromialgia;

➢ Prevedere idonee campagne di informazione.

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Breast Unit – è tra le principali proponenti in ambito parlamentare dell’implementazione di una rete dei centri di senologia in Italia. Sul tema ha partecipato ad una conferenza stampa di Europa Donna Italia alla Camera il 29 maggio 2017 (fonte) oltre ad essere intervenuta nell’ottobre 2016 alla presentazione della Breast Unit in Emilia Romagna (fonte).

Processi trasfusionali – è la prima firmataria dell’emendamento alla Legge di Bilancio 2018 (legge n. 205 del 2017) che ha stanziato 1,5 milioni di euro al Centro Nazionale Sangue per rafforzare la qualità e la sicurezza dei processi produttivi attinenti alle attività trasfusionali (fonte).

Danni cagionati da emotrasfusioni infette – Il 19 marzo 2019 ha presentato un’interrogazione a risposta orale in cui chiedeva al Ministro della Salute di rivedere l’atto di indirizzo per il 2019 che aveva richiesto di considerare l’attualità dei requisiti sulla cui base sono stati riconosciuti gli indennizzi per danni cagionati alle persone da emotrasfusioni infette dal momento che si sono resi disponibili i nuovi farmaci curativi dell’epatite C (fonte). La Senatrice sottolineava, in contrasto con l’opinione del Ministero, che “i danni epatici subiti dal contagio sono danni biologici permanenti che non si cancellano con l’eliminazione del virus”.

Riordino della rete ospedaliera – È la prima firmataria della mozione depositata a luglio 2019 che chiede al Governo di rendere pienamente operativo il “Regolamento recante definizione degli standard qualitativi, strutturali, tecnologici e quantitativi relativi all'assistenza ospedaliera” previsto dal decreto ministeriale 2 aprile 2015, n. 70 e attivare una ricognizione, in tutte le regioni, in merito allo stato di attuazione del processo di riorganizzazione della rete ospedaliera nazionale (fonte). È stata co-firmataria di un’interrogazione a risposta orale rivolta al Ministro della Salute, depositata il 9 giugno 2020, in cui chiede al Ministro di rendere conto rispetto alle iniziative in programma per uniformare sul territorio nazionale l’applicazione delle misure previste in materia di riordino della rete ospedaliera (fonte).

Oncologia – È a sua prima firma la mozione depositata dal Partito Democratico sul tema dell’oncologia (fonte) che, tra le altre cose, impegnava a dare effettiva attuazione alle reti oncologiche ed ematologiche regionali, nonché garantire l’adozione di un piano oncologico, mantenere un adeguato e sostenibile finanziamento del fondo per i farmaci oncologici innovativi e favorire la diffusione e l'accesso ai test diagnostici molecolari che permettono di accedere a terapie target personalizzate utilizzando in modo appropriato le risorse del SSN. La mozione è stata poi abbinata a quelle presentate dagli altri gruppi parlamentari nel testo dell’ordine del giorno approvato il 6 marzo 2019 (fonte).

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BIOPROFILE: MARIA CRISTINA CANTU’

Attuale incarico

Senatrice della Lega, Vicepresidente della Commissione Igiene e sanità del Senato. Dati biografici

Nata a Varese il 21 dicembre 1964. Formazione e carriera professionale

Si è laureata in Giurisprudenza nel 1986 all’Università di Milano con una tesi in diritto commerciale ed anche in Scienze politiche (nel 1998), con specializzazione in controllo di gestione negli enti pubblici. Dal 1988 al 1992 ha lavorato come collaboratore amministrativo presso la Segreteria Generale dell’USSL n. 2 di Cittiglio (VA). Dal 1992 al 1997 è stata Dirigente capo sezione dello Stato giuridico delle Risorse umane degli “Istituti Milanesi Martinitt e Stelline e Pio Albergo Trivulzio” di Milano. Dal 1997 al 2001 è stata Dirigente del Settore Affari Generali e Legali del Trivulzio, per poi diventarne, dal 2001 al 2002, Direttore degli Approvvigionamenti. Dal 2002 al 2015 è stata Direttore Generale di diverse Aziende Sanitarie e Ospedaliere della Regione Lombardia. Dal 2015 è Dirigente dell’Area provveditorato e contratti del Trivulzio di Milano.

Partito – Nel 1994 è stata eletta consigliere del comune di Laveno-Mombello (VA) con la Lega Nord. Nello stesso comune, ha ricoperto l’incarico di Amministratore all’Ecologia e i Servizi Sociali, fino al 1996.

Dal 1998 al 2000 è stata Assessore all’Urbanistica del comune di Varese. Nel 2013 è stata nominata Assessore alla Famiglia, Solidarietà sociale e Volontariato nella giunta della Regione Lombardia guidata da Roberto Maroni. Ha ricoperto la carica fino al 2015.

Politica nazionale – Il 4 marzo 2018 è stata eletta al Senato della Repubblica tra le fila della Lega, divenendo Vicepresidente della Commissione Igiene e Sanità. Il 29 luglio, a seguito della turnazione degli uffici di Presidenza biennale, è stata rieletta Vicepresidente.

Varie

Ha collaborato al libro “Lo sviluppo del telelavoro nelle aziende sanitarie locali. Un’esperienza in Regione Lombardia” (ed. 2006).

Focus

Infanzia e non autosufficienza – ha presentato un disegno di legge per la modifica del testo unico sull’imposta sui redditi per la riduzione dell’aliquota IVA al 5% relativa ai beni e servizi essenziali per la prima infanzia, la disabilità e la non autosufficienza (A.S. 774). L’esame del provvedimento non è mai iniziato.

Tutela salute materno-infantile – a novembre 2019 ha organizzato un convegno in Senato sulla tutela della salute materno-infantile, in cui si è parlato del ruolo dell’importanza di una corretta formazione degli operatori sanitari in termini di sicurezza e promozione della salute (Fonte).

Plasma e test sierologici – a giugno 2020 ha presentato una mozione (ritirata in quanto è stato approvato un ordine del giorno bipartisan) sulla strategia da adottare per la gestione, il contenimento e la prevenzione delle pandemie. Nello specifico si impegnava il Governo a:

➢ creare una centrale nazionale dell’emergenza sul modello CDC, che sia incardinata nel Centro controllo Malattie (CCM) del Ministero della salute, con al vertice una cabina di regia composta da CCM, ISS e una rappresentanza delle Regioni, che dia indicazione d’azione alla Protezione Civile; ➢ Prevedere, parallelamente, un potenziamento della capacità diagnostica con linee guida e un uso

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donatori per l’estensione della terapia del plasma immune nella cura del COVID-19, attivando anche in accordo con le Regioni centri territoriali trasfusionali dedicati alla donazione del plasma-

➢ aggiornare le linee guida e protocolli per definire regole certe per gli operatori;

➢ potenziare la rete dei laboratori di sanità pubblica per standardizzare l’uso dei test sierologici e molecolari e coordinare la diffusione dei dati raccolti, anche in relazione alla loro utilità per la creazione di una banca nazionale del plasma immune.

Disabilità – intervistata nel 2013, nelle vesti di Assessore alla Famiglia, dal “Corriere dei ciechi” ha indicato le policy da attuare per migliorare la qualità della vita delle persone disabili (fonte):

➢ assicurare una corretta presa in carico integrata, una condivisione del progetto di vita e la messa in atto delle azioni conseguenti;

➢ garantire specifici interventi volti a sostenere le famiglie con minori affetti da gravi disabilità ampliando l'attuale rete della riabilitazione territoriale extra-ospedaliera e realizzando servizi diurni “aperti” e “flessibili” capaci di rispondere ai bisogni di socialità e di risposte specifiche ai bisogni delle persone disabili in tale fascia d’età e delle loro famiglie;

➢ orientare la rete delle Unità d'Offerta già oggi esistente verso specifiche disabilità, oggi non sufficientemente trattate, o verso nuovi bisogni;

➢ sostenere percorsi e progetti di vita autonoma di persone disabili.

Durante il suo mandato in Regione è stata la promotrice del Fondo per le famiglie per realizzare interventi e programmi di sostegno rivolti ai componenti fragili del nucleo familiare, con particolare riguardo per le persone non autosufficienti, con gravi disabilità, affette da ludopatie o vittime di violenze.

Ospedalità – Ha presentato il disegno di legge “Istituzione di contratti di formazione Teaching Hospital per le specializzazioni mediche” (A.S. 1106). L’articolo 1, nel fissare le finalità del disegno di legge, si prefigge in via sperimentale e per il decennio 2019-2029, lo scopo di sopperire all’attuale mancanza di medici specialisti, attraverso l’istituzione di un percorso alternativo di formazione professionale rispetto a quello attualmente vigente. Verranno pertanto attivati percorsi negli IRCCS e nei presìdi ospedalieri di secondo livello. La proposta si applica solo agli specializzandi medici.

Fase 2 Covid – a chiusura dell’esame dell’Affare Assegnato sui profili sanitari della Fase 2 (giugno 2020) ha presentato, come prima firmataria, una risoluzione conclusiva (poi respinta) volta a:

➢ a implementare un modello sanitario basato sul modello ‘home care’ team integrato (composto dal medico di famiglia (MMG, PdF, MCP), case manager clinico e dall’infermiere di famiglia, case manager assistenziale);

➢ a riprogettare la Rete ospedaliera integrandola con la lungo degenza e istituendo il ruolo professionale dell’infermiere di famiglia;

➢ a implementare o potenziare la Rete:

o territoriale, integrando l’azione di medici con quella degli infermieri di famiglia; o nazionale, di ospedali Covid e post Covid;

o delle strutture Long Term Care, superando la logica della dicotomia intra ed extraospedaliera e investendo in occupazione e riqualificazione del sistema con il lavoro di assistenza e cura al domicilio;

o dei Laboratori di Sanità Pubblica che rispetti parametri minimi dedotti nei Livelli Essenziali di Assistenza quali Centri di effettuazione diagnostica in emergenza dei test microbiologici per la ricerca diretta virologica.

➢ a realizzare il modello di assistenza territoriale integrata H/T con la telemedicina e la digitalizzazione, implementando strutturalmente il fascicolo sanitario e socio-sanitario elettronico dell’assistito quale LEA informativo non più eludibile del sistema nazionale di medicina digitalizzata

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