Fisica Generale I Gianluca Ferrari Termodinamica
Tema d’Esame del 3 giugno 2014 – Secondo parziale
Esercizio 3
𝑨 𝑩 𝑪 𝑫
𝑝𝐴 𝑝𝐵 𝑝𝐶 𝑝𝐷
𝑉𝐴 = 0,05 𝑚3 𝑉𝐵 𝑉𝐶 = 𝑉𝐵 𝑉𝐷 = 𝑉𝐴 = 0,05 𝑚3
𝑇𝐴 = 400 𝐾 𝑇𝐵 = 𝑇𝐴 = 400 𝐾 𝑇𝐶 = 230 𝐾 𝑇𝐷 𝑛 = 3 𝑚𝑜𝑙; 𝑙 = 5; 𝑄𝐴→𝐵 = 8000 𝐽; 𝑄𝐶→𝐷 = 0; 𝑊𝐶→𝐷 = −6000 𝐽
i. 𝑝𝐶 = ?;
Conoscendo il numero di moli del gas e tutte le altre coordinate termodinamiche nello stato A, è possibile determinare subito la pressione 𝑝𝐴.
𝑝𝐴 = 𝑛𝑅𝑇𝐴
𝑉𝐴 ≈ 2,00 ⋅ 105 𝑃𝑎
Inoltre possiamo calcolare, mediante l’applicazione del primo principio della termodinamica, il lavoro 𝑊𝐴→𝐵
Δ𝑈𝐴→𝐵 = 0 = 𝑄𝐴→𝐵 − 𝑊𝐴→𝐵
Esso sarà semplicemente pari al calore scambiato nel corso della trasformazione.
𝑊𝐴→𝐵 = 𝑄𝐴→𝐵 ≈ 8000 𝐽
Isoterma Rev. Isocòra Irr. Adiabatica Irr. Isocòra Rev.
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Esprimendo il lavoro come l’integrale della pressione nella variazione infinitesima del volume, possiamo calcolare il volume 𝑉𝐵. Infatti
𝑊𝐴→𝐵 = ∫ 𝑝𝐵
𝐴 𝑑𝑉 = ∫ 𝑛𝑅𝑇 𝑉
𝐵
𝐴 𝑑𝑉 = 𝑛𝑅𝑇𝐴∫ 𝑑𝑉 𝑉
𝑉𝐵
𝑉𝐴 = 𝑛𝑅𝑇𝐴log (𝑉𝐵 𝑉𝐴)
da cui
𝑉𝐵 = 𝑉𝐴exp (𝑊𝐴→𝐵
𝑛𝑅𝑇𝐴) ≈ 0,112 𝑚3
Siccome la trasformazione 𝐵 → 𝐶 è isocòra, si avrà 𝑉𝐶 = 𝑉𝐵, da cui possiamo determinare 𝑝𝐶 tramite l’equazione di stato del gas perfetto.
𝑝𝐶 = 𝑛𝑅𝑇𝐶
𝑉𝐶 ≈ 5,12 ⋅ 104 𝑃𝑎
Per completezza, determiniamo anche tutte le altre coordinate termodinamiche, nonostante non siano richieste. Facciamo questo anche perché alcune di esse saranno necessarie per la risoluzione dei punti successivi.
Sfruttando ancora il primo principio della termodinamica nel tratto 𝐶 → 𝐷 si ha Δ𝑈𝐶→𝐷 = −𝑊𝐶→𝐷 ≈ 6000 𝐽
Δ𝑈𝐶→𝐷 = 𝑙
2𝑛𝑅(𝑇𝐷 − 𝑇𝐶) ⟹ 𝑇𝐷 = 2Δ𝑈𝐶→𝐷
𝑙𝑛𝑅 + 𝑇𝐶 ≈ 326 𝐾 Infine, sempre sfruttando l’equazione di stato si ha
𝑝𝐷 = 𝑛𝑅𝑇𝐷
𝑉𝐷 ≈ 1,63 ⋅ 105 𝑃𝑎 ii. 𝜂 = ?;
Ricordando la definizione di rendimento, esso sarà dato dal rapporto tra il lavoro compiuto nel ciclo e il calore assorbito. Calcoliamo quindi i valori dei calori e dei lavori scambiati nel corso delle varie trasformazioni.
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Siccome 𝐵 → 𝐶 è isocòra si avrà che 𝑊𝐵→𝐶 = 0, da cui 𝑄𝐵→𝐶 = Δ𝑈𝐵→𝐶 = 𝑙
2𝑛𝑅(𝑇𝐶 − 𝑇𝐵) < 0
Siccome 𝑇𝐶 < 𝑇𝐵, il calore 𝑄𝐵→𝐶 è ceduto dal sistema, quindi negativo.
Anche la trasformazione 𝐷 → 𝐴 è isocòra, dunque 𝑊𝐷→𝐴 = 0, da cui 𝑄𝐷→𝐴 = Δ𝑈𝐷→𝐴 = 𝑙
2𝑛𝑅(𝑇𝐴− 𝑇𝐷) ≈ 4614 𝐽 Dalla definizione di rendimento, otteniamo
𝜂 = 𝑊𝐴→𝐵 + 𝑊𝐶→𝐷
𝑄𝐴→𝐵 + 𝑄𝐷→𝐴 ≈ 16 % iii. Δ𝑆𝑢 = ?;
La variazione di entropia dell’universo può essere vista come la somma tra la variazione di entropia del ciclo (che è pari a 0 per definizione) e la variazione di entropia dell’ambiente esterno, costituito dall’ambiente proprio e dalle sorgenti con cui il sistema scambia calore.
Δ𝑆𝑢 = Δ𝑆𝐶𝑖𝑐𝑙𝑜 + Δ𝑆𝐴𝑚𝑏 = Δ𝑆𝐴𝐵𝑆𝑜𝑟𝑔 + Δ𝑆𝐵𝐶𝑆𝑜𝑟𝑔 + Δ𝑆𝐶𝐷𝐴𝑚𝑏 + Δ𝑆𝐷𝐴𝐴𝑚𝑏
Ora, siccome la trasformazione 𝐶 → 𝐷 è adiabatica, non viene scambiato calore con l’ambiente, quindi Δ𝑆𝐶𝐷𝐴𝑚𝑏 = 0. Quindi
Δ𝑆𝑢 = Δ𝑆𝐴𝐵𝑆𝑜𝑟𝑔 + Δ𝑆𝐵𝐶𝑆𝑜𝑟𝑔 + Δ𝑆𝐷𝐴𝐴𝑚𝑏
Per quanto riguarda le sorgenti si ha che esse subiscono una variazione di entropia pari all’opposto del calore scambiato con il gas nei tratti considerati, fratto la temperatura a cui si trovano le sorgenti stesse. Dunque si ha
Δ𝑆𝑢 = −𝑄𝐴→𝐵
𝑇𝐵 −𝑄𝐵→𝐶
𝑇𝐶 + Δ𝑆𝐷𝐴𝐴𝑚𝑏
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Infine, siccome la trasformazione 𝐷 → 𝐴 è reversibile, si ha che la variazione di entropia dell’ambiente Δ𝑆𝐷𝐴𝐴𝑚𝑏 è uguale e opposta a quella del gas Δ𝑆𝐷𝐴𝑔𝑎𝑠 nello stesso tratto 𝐷 → 𝐴.
Δ𝑆𝑢 = −𝑄𝐴→𝐵
𝑇𝐵 −𝑄𝐵→𝐶
𝑇𝐶 − Δ𝑆𝐷𝐴𝑔𝑎𝑠
Giacché la trasformazione è isocòra, applicando il primo principio della termodinamica a livello infinitesimo si ha
𝑑𝑈𝐷→𝐴 = 𝑑𝑄𝐷→𝐴 − 𝑑𝑊𝐷→𝐴 = 𝑑𝑄𝐷→𝐴 poiché in una trasformazione isocòra il gas non compie lavoro.
Quindi, sempre a livello infinitesimo, si ha 𝑑𝑄𝐷→𝐴 = 𝑙
2𝑛𝑅𝑑𝑇
che possiamo sostituire nella formula per il calcolo di Δ𝑆𝐷𝐴𝑔𝑎𝑠.
Δ𝑆𝑢 = −𝑄𝐴→𝐵
𝑇𝐵 −𝑄𝐵→𝐶 𝑇𝐶 − 𝑙
2𝑛𝑅 ∫ 𝑑𝑇 𝑇
𝑇𝐴 𝑇𝐷
= −𝑄𝐴→𝐵
𝑇𝐵 −𝑄𝐵→𝐶 𝑇𝐶 − 𝑙
2𝑛𝑅 log (𝑇𝐴 𝑇𝐷)
≈ 13,4 𝐽/𝐾 > 0