Ringraziamenti
Oramai a pochi giorni dalla laurea, mi fermo, rallento il ritmo accelerato dalla confusione e dello stress creatisi per la scrittura e la impaginazione della tesi. Rifletto su cosa sento veramente, penso che sono alla fine di una percorso che ho affrontato con fatica e sudore per vedere il traguardo desiderato; o non voglio più finire questa strada per non perdere qualcosa che mi ha accompagnato in essa?
Beh, per essere sincero con me stesso e con Dio, la sensazione di felicità e orgoglio di aver compiuto un passo desiderato a lungo si fa sconfiggere dalla sensazione di paura e dalla preoccupazione. Preoccupazione di cambiare. Non per l’odio del cambiamento, ma per la paura di perdere ciò che mi ha spinto avanti nelle belle e nelle brutte situazioni. Di certo se fosse dipeso solo dalle mie forze sarei rimasto vittima, caduta in qualche buca del sentiero tortuoso senza mai uscirne. Se sono arrivato alla meta è perché qualcuno mi teneva ritta la schiena e mi tirava avanti con la sua mano.
Sinceramente parlando, non so da dove cominciare né come fare a ringraziare tutte le persone che hanno fatto parte della mia vita, che hanno contribuito al successo di questo passo. Se devo proprio cominciare a ringraziare qualcuno, la prima persona meritevole del ringraziamento è il professore Marco Beghini. Ricordo quando sono arrivato in Italia, ero entusiasta di parlare con qualcuno del settore didattico, lui fu il primo. Quando gli chiesi se pensasse davvero che ce la avrei fatta a portare a termine gli studi in Italia, cominciando con qualche frase di inglese grammaticalmente distrutta, mi rispose: “Se comincia con una domanda così stupida, allora le consiglio di non cominciare proprio”. Una frase che mi ha fatto capire che se voglio arrivare da qualche parte, tutto parte da me. Con umiltà e sincerità mi inchino a lei dicendo: “Grazie professore”. Ne approfitto per ringraziare anche il professor Bertini e il professor Santus che non hanno esitato a darmi il loro sopporto negli studi riguardanti la tesi.
Ricordo il mio arrivo in Italia, appena arrivato all’aeroporto mi ricevette un ragazzo italo palestinese con una delegazione del comune di Pisa. Non solo mi accolse,ma mi insegnò anche tanto su come vivere in Italia, mi ha fatto conoscere i suoi amici che poi sono diventate persone a me assai care. Grazie Shady, Cristiana, Maria e tutto l’harim di Shady!
C’è una persona che mi ha fatto da vera e propria seconda madre. Sorrideva quando ero felice e mi consolava quando mi sfogavo con lei. Mi ha insegnato anche come e quando comportarmi in modo formale e quando devo essere un amico, a Giulia Lacerra devo veramente tanto e spero che arrivi un giorno in cui posso ripagare almeno una parte di tutto ciò che ha fatto per me.
Se sono qui a godermi questo successo sarei proprio ingrato se non mi ricordassi di chi mi ha portato fisicamente qui. Chi ha finanziato il mio progetto e che sta godendo ora di un passo compiuto con successo, un passo chiamato gemellaggio tra comune di Pisa e comune di Gerico.
Quindi ringrazio con franchezza e trasparenza il comune di Pisa insieme al comune di Gerico per avermi regalato il futuro. Ne approfitto per ringraziare anche l’azienda Eurovinil che mi ha permesso di fare la tesi nel suo organico e mi ha aiutato a realizzarla con gli esperimenti necessari.
Non dimentico i miei compagni di strada, Emanuele e Tommaso, ragazzi, vi voglio bene e mi scuso se ogni tanto vi provocavo. Scusa Tommy se non mi sta simpatico il Papa e perdonami Emanuele se penso che Moggi è una testa di c**o.
Una persona che mi ha fatto da compagno di strada sincero e fedele, anche se non fisicamente, vera amica e grande sorella, grazie Evy.
I miei compagni di casa, quante ne abbiamo passate insieme, quante gioie e quanti litigi. Beh, sarebbe scandaloso se vi ricordassi per cosa si litigava. Vi voglio solo dire grazie, sincero e semplice, grazie fratello, Mattia, Isma, Nizar, Ciccio e Matteo.
In questi anni di studio e non solo, sono stato affiancato da persone che mi hanno regalato tanta felicità, gioia e serenità. Tanti sorrisi e prese per il …. Cominciando dalle persone della casa dello studente Don Bosco, soprattutto Maria e i suoi gatti, passando per la casa dello studente Praticelli soprattutto Consuela, Chiara, Lorena, Luisa e Arianna.
C’è un gruppo di persone il cui incontro è stato un po’ strano, una credenza si chiama fede Baha’i. Era una cosa totalmente sconosciuta per me, ma poi ho scoperto che è un modo di vivere che accoglie persone davvero meravigliose come Marjan, Shiva, Neda, Sara e Marco. Siete davvero speciali ragazzi. Ah, non dimentico Marco Conti che vi prende in giro, posso dire grazie anche a lui? Un grazie piccolo piccolo a Marco.
Un grazie a tutti i ragazzi arabi, miei connazionali e miei amici, grazie a tutti e smettetela di prendere in giro Mohammad Shawar solo perché………. Beh, lo sapete voi.
Non pensare che mi sia scordato di te Fé. Era una specie di scherzo ( penso tra l’altro che non sia riuscito!). A te sinceramente non so che dire, la lingua mi si congela, le parole smettono di scorrere e la mente si blocca, una incapacità totale di espressione. Quando stavo per piangere per via della tesi, tu mi tenevi la testa tra le braccia e stingendomi a te mi dicevi:“E’ un momento che passerà velocemente”. Questa è un’ immagine che non abbandona la mia mente.
Mi hai consolato e mi hai fatto sorridere sperando di riuscire a farmi smettere di pensare alla laurea, almeno per un istante. Beh, sai che ti dico? Ci sei riuscita alla grande! Sono davvero le piccole cose che fanno battere il cuore per una persona, ed il mio non smetterà di battere per te, ti amo fiorellino! Ah dimenticavo, grazie per avermi fatto conoscere una persona fantastica come Mina, che ringrazio anche per tutti i consigli professionali che mi ha dato.
Ci saranno ovviamente delle persone che mi sarò scordato di ringraziare specificatamente, quindi a tutte quelle persone che ad un certo punto mi hanno fatto sentire a mio agio dico
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