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La Camera, premesso che: la demenza è una malattia cronica neurodegenerativa caratterizzata dalla progressione più o meno rapida dei

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Academic year: 2021

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La Camera, premesso che:

la demenza è una malattia cronica neurodegenerativa caratterizzata dalla progressione più o meno rapida dei deficit cognitivi, dei disturbi del comportamento e del danno funzionale con perdita dell'autonomia e dell'autosufficienza con vari gradi di disabilità e conseguente dipendenza dagli altri;

tale patologia è stata definita secondo il rapporto dell'Organizzazione mondiale della sanità e dell’Alzheimer's Disease International (Adi) del 2012 «una priorità mondiale di salute pubblica»;

in Italia, il numero totale dei pazienti con demenza è stimato in oltre un milione e circa 3 milioni sono le persone direttamente o indirettamente coinvolte nell'assistenza dei loro cari;

il maggior fattore di rischio associato all'insorgenza della demenza è l'età e, per questo motivo, il progressivo incremento della popolazione anziana comporterà un aumento della prevalenza dei pazienti affetti da demenza; secondo proiezioni elaborate dall'Istat nel 2050 ne saranno colpiti circa due milioni di cittadini, in prevalenza donne;

il «piano nazionale demenze – strategie per la promozione ed il miglioramento della qualità e dell'appropriatezza degli interventi assistenziali nel settore delle demenze» approvato con accordo del 30 ottobre 2014 dalla Conferenza unificata tra il Governo, le regioni e le province autonome, e pubblicato in Gazzetta Ufficiale n. 9 del 13 gennaio 2015, fornisce indicazioni strategiche per la promozione e il miglioramento degli interventi nel settore, non soltanto con riferimento agli aspetti terapeutici specialistici, ma anche al sostegno e all'accompagnamento del malato e dei familiari lungo tutto il percorso di cura;

il piano focalizza la propria attenzione sulle misure di sanità pubblica che possano promuovere interventi appropriati e adeguati, di contrasto allo stigma sociale, garanzia dei diritti, conoscenza aggiornata, coordinamento delle attività, finalizzati alla corretta gestione della demenza;

a partire da febbraio 2015 la realizzazione del piano viene monitorata attraverso il «Tavolo di monitoraggio dell'implementazione del Piano nazionale per le demenze (Pnd)», coordinato dal Ministero della salute, che ha lo scopo di rendere in azioni concrete gli obiettivi del Piano stesso;

l'Istituto superiore di sanità, su mandato e con il finanziamento del Ministero della salute, sta conducendo delle attività che riflettono questo approccio e vengono pubblicate sul sito internetdedicato;

il morbo di Alzheimer è la patologia neurodegenerativa più frequente: ne soffrono 50 milioni di persone a livello globale di cui seicentomila in Italia, viene definita malattia «familiare» perché coinvolge il nucleo familiare dell'individuo che ne soffre;

dal G8 di Londra (2013), interamente dedicato all'Alzheimer, si è diffuso un forte orientamento a considerare le demenze una priorità, orientamento confermato dal piano globale sulle demenze dell'organizzazione mondiale della sanità del 2017;

sono passati 5 anni dall'approvazione del piano e si è fatto troppo poco per metterlo in pratica;

gli enti competenti hanno implementato alcuni servizi assistenziali come i centri di residenzialità e diurni e l'assistenza domiciliare, ma l'assistenza rimane limitata e permangono differenziazioni territoriali in termini di quantità di offerta e di qualità degli standard dei servizi;

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in Italia esistono centri di eccellenza nati soprattutto grazie alla volontà di soggetti privati; tra gli altri, ad esempio, nella città di Monza, «Il Paese Ritrovato» rivoluziona il modo di intendere la cura e l'assistenza di persone con demenza o Alzheimer, garantendo loro di vivere l'autonomia residua in libertà e al tempo stesso di usufruire della necessaria assistenza e protezione. Il progetto, nato su iniziativa della cooperativa sociale La Meridiana ed avviato un anno e mezzo fa in collaborazione con gli enti pubblici: comune di Monza, regione Lombardia, Ats Brianza e Asst Monza, ha richiesto un investimento di oltre 10 milioni di euro di cui la maggior parte sono stati raccolti attraverso libere donazioni operate da famiglie, cittadini, imprese ed associazioni, impegna il Governo:

1) ad adottare iniziative per garantire le misure previste nel piano nazionale demenze, approvato con accordo in conferenza unificata del 30 ottobre 2014, attraverso appositi finanziamenti che, al momento, risultano assolutamente insufficienti;

2) a prevenire e contrastare la diffusione di demenze nella popolazione, con particolare riferimento alla malattia di Alzheimer;

3) a sostenere la ricerca scientifica sulle demenze, con particolare riferimento alla malattia di Alzheimer;

4) ad adottare le iniziative di competenza per incrementare, in maniera capillare sul territorio nazionale, la diffusione di centri ad alta specializzazione, come le unità di valutazione Alzheimer, necessari per supportare i medici di medicina generale – oltre ai pazienti – nelle fasi di diagnosi;

5) ad adottare iniziative per sostenere e formare adeguatamente le famiglie dei soggetti affetti da demenza, con particolare riferimento alla malattia di Alzheimer;

6) ad incentivare la diffusione di progetti pubblici o privati che garantiscano assistenza continuativa ai pazienti affetti da patologie neurodegenerative e loro familiari.

(1-00237) «Mandelli, Gelmini».

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