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Pensieri, sentimenti, esperienze del paziente trapiantato di fegato: uno studio qualitativo fenomenologico

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Academic year: 2021

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Testo completo

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Master in Evidence-Based Practice e Metodologia della Ricerca Clinico-assistenziale

Protocollo studio qualitativo

Pensieri, sentimenti, esperienze del paziente trapiantato di fegato:

uno studio qualitativo fenomenologico

AUTORI

Gesualdi Enza Anna, Negrello Fabio, Ridolfi Chiara, Severi Federico

Centro Studi EBN

Azienda Ospedaliero - Universitaria di Bologna Policlinico S. Orsola - Malpighi

Direttore del corso: Dott. Paolo Chiari

DOCENTE

B.Sc.N., Ph. D. Susan Jack

McMASTER University - School of Nursing

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Scopo

Questo lavoro vuole essere un’indagine riguardo la sfera emotiva del paziente sottoposto al trapianto di fegato; in particolare vogliamo focalizzare l’attenzione sul significato e le esperienze provate nel periodo post operatorio.

Motivazione dello studio

In letteratura risultano numerosi gli studi quantitativi eseguiti da diversi professionisti sanitari sull’assistenza erogata al paziente nel periodo post operatorio, come ad

esempio in merito ai farmaci antirigetto da somministrare o a parametri ematochimici da controllare, dispositivi più appropriati da utilizzare ecc.

Per quanto concerne invece i sentimenti ben poco sappiamo sul reale stato emotivo del paziente; possiamo solo immaginarlo. Sono persone che arrivano al trapianto per cause diverse, spesso con un vissuto storico molto travagliato, fatto per lo più di ricoveri frequenti e di lunga durata, e con l’ansia dell’attesa di una chiamata.

Tutto questo molto probabilmente è la punta dell’iceberg, solo un prologo a ciò che avverrà.

Dopo una ricerca sviluppata nelle banche dati generali PubMed e CINAHL abbiamo constatato che gli studi qualitativi inerenti al paziente trapiantato di fegato risultano essere esigui; inoltre nessuno di questi indaga il significato che la persona attribuisce ad esso.

Disegno dello studio

Essendo il nostro intento andare a sondare come il paziente vive il trapianto di fegato e in particolar modo il significato che attribuisce ad esso, possiamo affermare che il nostro lavoro adotta il disegno di studio fenomenologico di tipo interpretativo.

In un secondo momento pensiamo di condurre un ulteriore studio “grounded theory”

per formulare, in base a quanto emerso dal primo lavoro, una teoria che descriva le varie fasi del processo di adattamento della persona alla nuova vita post trapianto e le strategie adottate da essa.

Domanda dello studio

Cosa significa per te l’esperienza del trapianto di fegato? In particolar modo qual è il significato di aver ricevuto un altro organo?

Criteri di inclusione

• Persone adulte

• sottoposte a trapianto di fegato (in seguito a traumi, intossicazioni acute,

malattie degenerative croniche, patologie autoimmuni ecc)

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• lingua italiano Campionamento

Essendo il nostro uno studio qualitativo fenomenologico facciamo riferimento al Campionamento di tipo omogeneo.

La grandezza del campione si dovrebbe aggirare tra i 5-20 soggetti, fino a raggiungere la saturazione delle informazioni ricavate.

Strategia di raccolta dei dati

Pensiamo di raccogliere i dati intervistando i singoli pazienti separatamente (60 minuti ciascuno) e registrando le sedute su cassetta allo scopo di non perdere alcuna informazione che potrebbe risultare rilevante. Tutto questo chiedendo prima il consenso scritto della persona a fare parte della nostra indagine.

Domande presenti nel modulo di intervista:

1. Cosa significa per te l’esperienza del trapianto di fegato?

2. In particolar modo qual è il significato di aver ricevuto un nuovo organo?

3. Qual è l’aspetto positivo più importante che attendi ? 4. Perché?

5. E quello peggiore?

6. Perché?

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