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Mitigazione del rischio relativo ai dissesti dei corsi d’acqua e dei versanti

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Academic year: 2021

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(1)

PC

Mitigazione del rischio relativo ai

dissesti dei corsi d’acqua e dei versanti

(2)

PC 2

Criteri di approccio sistemico

Da R. Rosso

(3)

PC 3

Misure Strutturali di

Manutenzione Straordinaria

OBIETTIVI:

riparazione, ricostruzione, miglioramento e completamento delle opere, nonché recupero e ripristino di condizioni

ambientali naturali dei corsi d’acqua, delle relative pertinenze e dei versanti

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PC 4

Manutenzione straordinaria dei corsi d’acqua: Esempi

ü  Rimozione dei rifiuti solidi e taglio di alberature in alveo

ü  Rinaturazione delle sponde (protezione ai piede delle sponde con strutture flessibili spontaneamente rinaturabili;

ü  Ripristino della sezione di deflusso (eliminazione nei tratti critici dei materiali litoidi, trasportati e accumulati)

ü  Sistemazione e protezione spondale (risagomatura, sostituzione di elementi di gabbionata metallica deteriorata od instabile)

ü  Ripristino della funzionalità di tratti tombati, tombini stradali, ponticelli …

ü  Manutenzione delle arginature e loro accessori (chiaviche, scolmatori, etc.),

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PC 5

Manutenzione straordinaria sui versanti

ü  Miglioramento del patrimonio forestale esistente (rimboschimento, reimpianti di cespugliamento, semina di prati e opere a verde);

ü  Sistemazioni idraulico-agrarie e idraulico-forestali sul reticolo idrografico minuto;

ü  Disgaggio massi;

ü  Opere di sostegno a carattere locale e di modeste dimensioni;

ü  Sistemazione di versanti in erosione e ripristino della stabilità con interventi di ingegneria naturalistica.

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PC 6

Interventi di ingegneria naturalistica

La sistemazione idraulica dei versanti di un bacino produce benefici di diversa natura: (stabilità dei pendii, riduzione del trasporto solido, ecc.) ed ha influenza sul fenomeno di formazione dei deflussi in quanto:

a)  Incrementa la capacità di infiltrazione del suolo, consentendo di limitare i deflussi superficiali

b)  Consente di ridurre le velocità di scorrimento del deflusso superficiale sui versanti, incrementando il tempo di corrivazione: l’onda di piena risulta pertanto più appiattita e la portata al colmo inferiore

c)  Previene l’instabilità e l’erosione delle coltri superficiali, limitando il trasporto solido

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PC 7

TRATTO MEDIO-VALLIVO

TRATTO VALLIVO

- sezione generalmente stretta e profonda - dimensioni rilevanti del materiale solido - carattere spiccatamente torrentizio

- alveo poco inciso, piuttosto ampio, spesso ramificato e con un andamento planimetrico variabile nel tempo

- dimensioni del materiale solido ridotte rispetto al tratto montano

- pendenza del fondo contenuta - tortuoso, spesso meandriforme

- sezione in genere larga e poco profonda - dimensioni contenute del materiale solido

(8)

PC

Pericolosità idraulica collegata al trasporto di sedimenti (dai versanti):

l  Instabilità coltri superficiali

l  Colate detritiche

l  Elevati tiranti causati da trasporto solido consistente (possibile per elevate velocità)

8 ZONA DI PRODUZIONE DEL SEDIMENTO (versanti)

Bacino di alimentazione di materiale solido

(9)

PC

Pericolosità idraulica collegata ad instabilità del profilo o delle sponde

l  Erosione del fondo

l  Erosione spondale

l  Erosione pile di ponti

l  Possibilità di occlusione di fornici di ponti per materiale flottante

9 ZONA DI TRASPORTO (tronchi torrentizi “di trasporto”)

Zona di trasporto del materiale solido

(10)

PC

Pericolosità idraulica collegata a:

l  Fenomeni connessi al

sovralluvionamento (deposito materiale per cambio pendenza)

l  Carattere effimero del tracciato fluviale

10 ZONA DI DEPOSITO (Conoidi)

Conoide di deiezione

(11)

PC

Bacino di produzione e conoide

11

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PC

SISTEMAZIONI IDRAULICHE

Collegate al trasporto di sedimenti

l  Riduzione dell’erosione nei versanti con sistemazioni idraulico-forestali

l  Costruzione di briglie di trattenuta del materiale solido (o briglie

selettive per protezione conoidi)

l  Creazione di piazze di deposito

Collegate ad instabilità del profilo o delle sponde

l  Riduzione della forza erosiva dell acqua (correzione della

pendenza mediante soglie o briglie di consolidamento)

l  Rivestimento di tratti d alveo o protezioni spondali

12

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PC 13

PIAZZE DI DEPOSITO

Camere di Venetz Labirinto di Gras

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PC 14

SISTEMAZIONE DI UN CORSO D ACQUA

“di trasporto”

• Briglie

• Soglie e cunettoni

• Rivestimento dei canali

• Opere di difesa spondale con massi sciolti

• Rampe di massi

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PC 15

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PC 16

SOGLIE

RIVESTIMENTO DEI CANALI

(17)

PC 17

Briglie: Classificazione ed aspetto

(18)

PC 18

(19)

PC 19

gàveta

Briglie “Standard”

(20)

PC 20

(21)

PC 21 21

(i i )T

H = a e Δ

H n ΔH Numero di briglie, di altezza fuori terra H, necessarie per la =

sistemazione del tratto di lunghezza T

Relazione geometrica tra le grandezze evidenziate

(22)

PC

(23)

PC

Desert_Check_Dams

23

(24)

PC 24

BRIGLIE DI TRATTENUTA (O DI CONSOLIDAMENTO)

• Legname, legname e pietrame, muratura con malta di cemento

• Gabbioni

• Calcestruzzo semplice

• Cemento armato

TIPOLOGIE COSTRUTTIVE:

(25)

PC 25

(26)

PC

(27)

PC

(28)

PC

(29)

PC

Da Deppo et al., 2004

Pietrame grosso Φ =20-30 cm

H ~ 2 m

Tronchi larice-castagno Φ =20-40 cm

(30)

PC 30

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PC 31

(32)

PC

s h

(33)

PC 33

(34)

PC 34

(35)

PC 35

(36)

PC 36

Briglie di Trattenuta

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PC 37

(38)

PC 38 38

BRIGLIE SELETTIVE:

Da Deppo et al. 1997

(39)

PC 39

Briglia a Fessura

(40)

PC 40

(41)

PC 41

(42)

PC 42

(43)

PC 43

(44)

PC 44

(45)

PC 45

CLASSIFICAZIONE

(46)

PC 46

CALCOLO DI STABILITÀ DELLE BRIGLIE

• Scorrimento

• Ribaltamento

• Schiacciamento

 Sifonamento

(47)

PC 47 47

Dimensionamento idraulico della gaveta di una briglia Funzionamento idraulico di uno stramazzo a larga soglia

Scala delle portate di stato critico (sezione trapezia)

( )

( s )1 2

2 2 3 2 s

1

sk 2 L

sk k

g L Q

+

= +

Ls

scarpa Portata di progetto

(

L k sk

)

f

g 2 k Q

f e

h 2

p2 p

s

2 p

k

s +

+ +

= +

=

kp

f= franco variabile tra 25 e 30 cm

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