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LA FINE DEL MONDO GLOBALE

Nel documento riassunto le porte del mondo (pagine 44-47)

L’ETIOPIA

CAPITOLO 18: LA FINE DEL MONDO GLOBALE

cinesi e persiani, noti come "panni tartarici", hanno suscitato grande fascino tra le corti, le famiglie nobili e le chiese europee, tanto da spingere le manifatture italiane a imitare il loro stile e la loro qualità. Inoltre, anche la pittura europea è stata influenzata dai colori, dai temi e dallo stile dei tessuti orientali. Tuttavia, non tutte le influenze dell'Oriente sono state positive: la diffusione della peste, le guerre e la tratta di schiavi sono solo alcuni esempi di spiacevoli

conseguenze degli scambi tra Europa e Oriente.

12. Studio delle lingue orientali in Europa

Nel corso del Due e Trecento, l'Europa si è trovata di fronte a una sfida intellettuale e linguistica: l'acquisizione delle lingue orientali. I mercanti

occidentali, già dal XII secolo, avevano imparato l'arabo, ma con l'espansione dei territori asiatici, si è reso necessario l'apprendimento di nuove lingue come il persiano e il cumano. Per far fronte a questa esigenza, nel 1312 il concilio di Vienne ha disposto la creazione di cattedre universitarie per l'insegnamento delle lingue orientali. Tuttavia, già prima di questa organizzazione ufficiale, missionari e mercanti avevano dato vita ad iniziative autonome, come la creazione del Codex Cumanicus, un libro trilingue che traduceva in latino, persiano e cumano espressioni comuni e termini relativi all'attività mercantile.

Nonostante i successi dei mercanti genovesi nel gestire le loro relazioni con le potenze mongole, essi non potevano fare nulla contro le lotte intestine che affliggevano i vari potentati mongoli. Infatti, le crisi interne, causate da problemi di successione, rivalità e competizioni fra gruppi aristocratici, portarono al declino del predominio mongolo in Asia attorno alla metà del Quattrocento. Il primo khanato a crollare fu quello di Persia, seguito da altri come l'Il-khanato e l'impero asiatico degli Yuan.

4. La crisi dell'Il-khanato e le conseguenze per i mercanti italiani

La crisi dell'Il-khanato ebbe pesanti conseguenze per i mercanti italiani, che si trovavano a operare in quei territori. Dopo una serie di guerre civili per la successione al trono, la Persia cadde nelle mani del capo militare Hassan nel 1340-1341. Questi saccheggiò i possedimenti dei mercanti occidentali,

costringendo i genovesi a indire un embargo commerciale verso la Persia.

Anche se furono richiamati nel 1344, i genovesi subirono nuovamente il sequestro dei loro beni. Di conseguenza, la comunità italiana abbandonò definitivamente Tabriz e dovette allontanarsi dal territorio mongolo, con gravi ripercussioni sul commercio europeo.

5. La guerra tra genovesi e veneziani contro l'Orda d'oro

Durante lo stesso periodo, genovesi e veneziani si trovarono coinvolti in una guerra contro l'Orda d'oro. La scintilla che innescò il conflitto fu probabilmente una lite avvenuta a Tana nel 1343, quando un mercante veneziano uccise un nobile mongolo che lo aveva offeso. Le autorità veneziane in Crimea si

rifiutarono di consegnare il loro concittadino, scatenando così una dura

battaglia contro gli occidentali. La città di Caffa, dove si trovavano numerose galee italiane, resistette all'assedio per tre anni, fino al 1347, quando la pace fu conclusa a causa dell'arrivo della peste nera. Nel frattempo, tutti i mercanti italiani si erano dovuti allontanare dal territorio mongolo, causando gravi danni al commercio europeo.

6. La crisi dell'impero asiatico degli Yuan

Anche l'impero asiatico degli Yuan, governato dalla dinastia mongola, entrò in un periodo di instabilità e lotte intestine dopo la morte di Kubilai Khan nel 1294.

La vita sfarzosa della corte e le lotte per la successione al trono portarono a una crisi interna che indebolì l'impero. Ciò ebbe ripercussioni anche sul

commercio, poiché gli scambi con l'Europa si interruppero a causa delle lotte intestine e delle instabilità politiche. Questo contribuì al declino del predominio mongolo in Asia attorno alla metà del Quattrocento.

7. Le rivolte in Cina e la nascita della dinastia dei Ming

Nel XIV secolo, la Cina fu scossa da una serie di rivolte popolari causate dalla cattiva gestione delle finanze pubbliche e dalla trascuratezza delle

infrastrutture, come i canali di irrigazione e navigabili. Questo portò a frequenti inondazioni, siccità e carestie, che causarono la rabbia della popolazione e una

serie di ribellioni. Alla fine, un capo carismatico, l'intellettuale buddista Zhu Yuanzhang, riuscì a unire gli insorti e a conquistare Pechino nel 1368,

rovesciando l'ultimo imperatore Yuan e dando inizio alla dinastia dei Ming.

8. L'instabilità politica dell'Orda d'oro e la sua influenza sulla Russia

Nel XIV secolo, l'Orda d'oro, un khanato mongolo che governava gran parte della Russia, fu colpita da una serie di guerre di successione che portarono al potere ventuno khan diversi in soli ventuno anni. Questa instabilità politica permise ai principati russi di guadagnare una maggiore indipendenza e di espandersi a scapito del khanato. Nel 1336, un nuovo impero indiano, Vijayanagara, nacque con l'obiettivo di unire le forze indigene per fermare l'espansione islamica. Questo impero riuscì a sottrarre al sultanato di Delhi il controllo del Deccan e a ridurre la sua forza territoriale, militare e politica.

9. La guerra dei cento anni tra Francia e Inghilterra

Nel 1337, la guerra dei cento anni ebbe inizio a causa di una disputa tra il re di Francia, Filippo VI, e il re d'Inghilterra, Edoardo III. Filippo confiscò i feudi inglesi nel Bordeaux, provocando la rivendicazione della corona di Francia da parte di Edoardo, che sosteneva di avere diritto al trono per discendenza materna.

Questa guerra durò fino al 1453 e causò gravi conseguenze non solo per le due nazioni coinvolte, ma anche per le potenze confinanti.

10. Le lotte per il trono a Costantinopoli e la minaccia ottomana

Nel XIV secolo, Costantinopoli fu scossa da una serie di lotte per il trono a causa della minore età dell'erede Giovanni V Paleologo. Questo indebolì

l'impero bizantino e lo rese vulnerabile all'avanzata degli ottomani, che alla fine lo conquistarono nel 1453. Questa instabilità politica e la minaccia esterna contribuirono alla caduta dell'impero bizantino e alla diffusione dell'Islam nella regione.

11. Le cause delle crisi e dei conflitti nel XIV secolo

Nel XIV secolo, il mondo fu colpito da una serie di crisi e conflitti, sia a livello interno che internazionale. Tra le cause principali di questi eventi vi furono le lotte dinastiche, le rivolte popolari, le difficoltà economiche e le carestie causate da eventi climatici estremi. Inoltre, l'espansione dei mercati e delle relazioni commerciali a livello globale portò anche a una maggiore

competizione per le risorse disponibili, contribuendo all'accendersi delle rivalità tra le diverse potenze.

12. La globalizzazione economica nel XIV secolo

Nel XIV secolo, la globalizzazione economica era un fenomeno in pieno

sviluppo, con scambi commerciali sempre più estesi e intensi tra Europa, Asia e Africa. Tuttavia, questa globalizzazione non era equamente distribuita e spesso

causava problemi economici e sociali. Ad esempio, in Egitto, l'importazione di prodotti come tessuti latini e ceramiche cinesi a prezzi più bassi aveva creato difficoltà per la produzione locale e causato rivolte represse nel sangue. In Europa, invece, l'esportazione di grandi quantità di argento in Asia aveva portato a una forte deflazione e a difficoltà per gli imprenditori nell'ottenere crediti. Inoltre, la globalizzazione economica aveva anche un impatto sulla politica interna di molte regioni, come dimostrato dai conflitti interni nelle città- stato italiane e dalla dominazione di ex schiavi turcocircassiani in Egitto.

Tuttavia, nonostante questi problemi, la globalizzazione economica continuava a espandersi e a influenzare le relazioni tra i diversi continenti.

13. La "fame d'argento" in Europa

Nel periodo compreso tra il 1345 e il 1370, l'Europa fu colpita da una crisi economica nota come "fame d'argento". Questo fenomeno fu causato

dall'esportazione di grandi quantità di argento in Asia da parte dei mercanti occidentali, che portò a una forte deflazione e a una carenza di contanti. Ciò rese difficile per gli imprenditori ottenere crediti e causò problemi per i

mercanti che ragionavano in termini di fiorini d'oro. Tuttavia, questa crisi economica non colpì tutti allo stesso modo: i salariati, pagati in argento, ne trassero vantaggio, mentre i mercanti ebbero difficoltà. Inoltre, la "fame d'argento" si verificò in un momento in cui molte regioni europee erano già deboli e instabili, come dimostrato dai conflitti interni nelle città-stato italiane e dalla minaccia dei pirati turchi nell'Egeo. Questa crisi economica ebbe un

impatto significativo sulla globalizzazione economica del XIV secolo e portò a un ripiegamento delle attività commerciali sull'area del Mediterraneo e del Mar Nero.

14. La peste nera e le sue conseguenze

Tra il 1346 e il 1352, l'Europa fu colpita dalla peste nera, la prima grande epidemia globale dall'epoca antica. Questa malattia si diffuse inizialmente nell'Asia centrale, dove la siccità aveva spinto molti topi (portatori sani) nelle città in cerca di cibo. Da qui, la malattia si diffuse attraverso le pulci ai topi locali e poi all'uomo. I viaggiatori che percorrevano le vie carovaniere portarono la peste in tutto il mondo, causando devastazione in Eurasia e in Africa del nord. In Europa, la peste si diffuse anche attraverso le navi genovesi che

portarono la malattia dai porti mediterranei. Questa epidemia ebbe un impatto significativo sulla società del XIV secolo, causando la morte di un terzo o

addirittura della metà della popolazione. Tuttavia, nonostante la devastazione, la società dimostrò una notevole capacità di ripresa, con la ripresa delle attività economiche, artigianali e intellettuali subito dopo la fine dell'epidemia.

Tuttavia, la peste ebbe anche un impatto duraturo sulla globalizzazione

economica, portando a un ripiegamento delle attività commerciali sull'area del Mediterraneo e del Mar Nero.

CAPITOLO 19: IL MONDO VISTO DALLA

Nel documento riassunto le porte del mondo (pagine 44-47)