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Capitolo 2 Lo Xiru ermu zi 《西儒耳目資》

2.3. Incontri delle diverse tradizioni linguistiche

2.3.1 La tradizione linguistica cinese

2.3.1.1 Lo Zishu 字書

Nella dinastia Zhou orientale 東周 (770 - 256 a.C.), i filosofi Confucio e Mencio espressero già i propri pensieri politici con l’uso dei caratteri omofoni. 234 Successivamente, Xunzi 荀 子 raccontò nello Zhengming pian 正 名 篇 (Sulla

rettificazione dei nomi) la propria comprensione del linguaggio, indagando la relazione

fra linguaggio e pensiero; fra linguaggio e società; fra dialetto e lingua comune.235 Le prime tracce di studi linguistici si possono trovare nello xungu 訓詁 «esegesi», ovvero la disciplina che studia il significato della parola dei testi tradizionali cinesi, analizzando, al contempo, la grammatica e la retorica del libro antico. Tale disciplina rappresenta una branca dello xiaoxue. L’esegesi germogliò dall’epoca Primavere e Autunni (Chunqiu 春 秋, 770 - 476 a.C.), e si formò nell’epoca Han 漢 (206 a.C. - 220 d.C.). Lo Erya 爾雅

jiaoyu chubanshe, Zhaoqing, 1995, pp. 1-4, e Pu Zhizhen 濮之珍, Zhongguo yuyanxue shi 中國語言學 史 (Storia della linguistica cinese), Shanghai guji chubanshe, Shanghai, 2002, pp. 3-8.

233 Wang, Zhongguo yuyanxue shi, p. 2. 234 Wang, Zhongguo yuyanxue shi, pp. 1-2.

235 Pu Zhizhen 濮之珍, “Xunzi de yuyanxue sixiang” 荀子的語言學思想 (Il pensiero linguistico di

Xunzi), in Xueshu yuekan 學術月刊, (11) 1980, pp. 77-80, e Lu Liu 魯六, “Qiantan Xunzi de yuyanxue sixiang” 淺談荀子的語言學思想 (Brevi cenni sul pensiero linguistico di Xunzi), in Yuwen zhishi 語文 知識, (4) 2008, pp. 50-53.

fu la prima monografia sistematica sull’esegesi. Fu probabilmente compilato nel III secolo a.C.236 E vi si trovano elencati più di 4300 caratteri ordinati per materia secondo diciannove categorie: e costituisce un punto di riferimento per i dizionari posteriori.

Sotto il dominio della dinastia Han sono nate tre importanti opere di linguistica. Il

Fangyan 方言 (Parlate locali) venne compilato da Yang Xiong 楊雄 (53 a.C. - 18 d.C.)

negli Han Occidentali ed è un’opera sullo studio della dialettologia.237 Lo 釋名 Shiming (Spiegazione dei nomi) compilato da Liu Xi 劉熙 (?) negli Han Orientali è un’opera sullo studio dell’etimologia.238 Infine, lo Shuowen jiezi 說文解字 (Spiegazione dei caratteri

semplici e analisi dei caratteri composti) completato da Xu Shen 許慎 (ca. 58 - ca.148)

negli Han Orientali, è il primo dizionario cinese.

Xu Shen distinse due grandi categorie di caratteri: gli wen 文 caratteri semplici che non possono essere suddivisi in componenti, e gli zi 字 caratteri composti mediante la combinazione di più elementi.239 Egli classificò ulteriormente i caratteri, distribuendoli in sei categorie corrispondenti liu shu 六書 «sei categorie»,240 le quali sono: Zhi shi 指

236 Per quando riguarda la datazione della compilazione, esistono diverse opinioni. Wang Li e altri

linguisti ritengono lo Erya un’opera risalente agli Han Occidentali. Cfr. Wang, Zhongguo yuyanxue shi, pp. 9-10 e Hu Qiguang 胡奇光, Zhongguo xiaoxue shi 中國小學史 (Storia della filologia cinese), Shanghai renmin chubanshe, Shanghai, 1987, p. 56, mentre He Jiuying e altri studiosi la collocano alla fine dei Regni Combattenti, intorno al III sec. a. C.. Cfr. He, Zhongguo gudai yuyanxue shi, pp. 17-19 e Zhao Zhenduo 趙 振鐸, Zhongguo yuyanxue shi 中國語言學史 (Storia della linguistica cinese), Hebei jiaoyu chubanshe, Shijiazhuang, 2000, p. 35.

237 Cfr. Pu, Zhongguo yuyanxue shi, pp. 86-113 e He, Zhongguo gudai yuyanxue shi, pp. 43-56. 238 Cfr. He, Zhongguo gudai yuyanxue shi, pp. 72-85.

239 Xu Shen 許慎, Shuowen jiezi 說文解字 (Spiegazione dei caratteri semplici e analisi dei caratteri

composti), Zhonghua shuju, Pechino, 1978 (1963), p. 314.

240 L’espressione fa la sua comparsa per la prima volta nel Zhouli 周禮 «Riti di Zhou», in riferimento

ai doveri del baoshi 保氏 «istitutore», il quale, tra gli altri compiti, era tenuto ad insegnare ai bambini appartenenti alla nobilità Zhou le liuyi 六藝 «sei arti»: 乃教之六藝:一曰五禮,二曰六樂,三曰五射,

«indicazione della cosa», Xiang xing 象形 «imitazione della forma», Xing sheng 形 聲 «composti ideofonetici», Hui yi 會意 «riunione di significati», Zhuan zhu 轉註 «notazione intercambiabile» e Jia jie 假借 «prestito».

Lo Shuowen jiezi consta di 14 capitoli (juan 卷) più un capitolo comprendente la postfazione ed un elenco dei radicali; conteneva un totale di 540 radicali e 9353 caratteri (poi ci furono altri 1163 caratteri scritti nello stile del grande sigillo). Il primo radicale è

yi 一 «uno», mentre l’ultimo radicale è hai 亥.241 Questa disposizione dei radicali fu probabilmente influenzata dalla speculazione dello Yijing 易經 (Libro dei Mutamenti).

四曰五馭,五曰六書, 六曰九數 «Venivano insegnate loro sei arti quali, rispettivamente, i cinque riti, le sei musiche, i cinque tiri con l’arco, le cinque guide del carro, le sei calligrafie, le aritmetiche». Cfr. Li Xueqin 李學勤 (a cura di), Zhouli zhushu 周禮註疏 (Commentario ai Riti di Zhou), in Shisanjing zhushu 十三經註疏 (Commentario ai Tredici Classici), Pechino daxue chubanshe, Pechino, 1999, p. 352. Nel

Hanshu 漢書 «Libro degli Han» si trova la descrizione del liushu: 教之六書,謂象形、象事、象意、

象聲、轉注、假借,造字之本也 «Venivano insegnate loro sei categorie quali imitazione della forma,

imitazione della cosa, imitazione del significato, imitazione del suono, notazione intercambiabile e prestito». Cfr. Ban Gu 班固, Hanshu 漢書 (Libro degli Han), Zhonghua shuju, Pechino, 1964 (1962), p. 1720.

241 Hai 亥: l’ultimo ramo dei 12 rami terrestri. Infatti gli ultimi 12 radicali dello Shuowen jiezi sono

appunto i 12 rami terrestri. I rami terrestri (dizhi 地支) sono 12 elementi (zi 子, chou 丑, yin 寅, mao 卯,

chen 辰, si 巳, wu 午, wei 未, shen 申, you 酉, xu 戌, hai 亥) e sono utilizzati tradizionalmente, insieme

ai 10 tronchi celesti (tiangan 天干: jia 甲, yi 乙, bing 丙, ding 丁, wu 戊, ji 己, geng 庚, xin 辛, ren 壬,

gui 癸), per numerare giorni ed anni già dall’epoca Zhou. Questo sistema viene detto ganzhi 干支. Cfr.

Narike Tetsuro 成 家 徹 郎 e Wang Zhenzhong 王 震 中 (trad.), “Ganzhi de qiyuan” 干 支 的 起 源 (L’origine del ganzhi), in Yindu Journal 殷都學刊, (03) 2001, pp. 21-24.

Secondo questo pensiero, i Diecimila esseri sono nati da Uno242 e finiscono in hai.243 L’ordine dei radicali è basato generalmente sulla loro forma:244 vengono infatti accostati radicali formalmente somiglianti, ad esempio: 一,上,示,三,王 e 頁,面,首, ecc. Sotto i singoli radicali sono raggruppati i caratteri in base al loro collegamento semantico. Ad esempio sotto il radicale rou 肉 «carne» si trovano i caratteri shen 腎 «rene», fei 肺 «polmone», pi 脾 «milza», gan 肝 «fegato», dan 膽 «cistifellea», wei 胃 «stomaco»,245 ecc. Lo Shuowen jiezi è stato molto studiato dagli studiosi nelle dinastie successive, ed influenzò la redazione di molti dizionari, ad esempio lo Zilin 字林 (La

foresta dei caratteri) compilato da Lü Chen 呂忱 (?) nell’epoca Jin (265-420), e lo Yupian 玉篇 (Libro di giada) scritto da Gu Yewang 顧野王 (519-581) nel 543.

Il Longkan shoujing 龍 龕 手 鏡 (Specchio a portata di mano della nicchia del

drago)246 fu completato dal monaco Xingjun 行均 (?) nel 997 nello Stato dei Liao 遼. L'autore usò un metodo particolari di ricerca dei caratteri. Egli fissò il numero dei radicali

242 Secondo l’antica cosmogonia cinese, esisteva in origine il Grande culmine, il Grande estremo da cui

nacque il Grande Uno, in seguito trasformatosi in Due principi (lo Yin 陰 e lo Yang 陽) da cui nacquero i Cinque elementi fondamentali (il legno, il fuoco, la terra, il metallo, l’acqua), i quali vengono chiamati anche il Wuxing 五行 «cinque fasi», che a loro volta diedero origine ai Diecimila esseri. L’Uno è perciò il completo e il perfetto. Cfr. Lavagnino Alessandra C. e Pozzi Silvia, Cultura cinese. Segno, scrittura e civiltà, Carocci, Roma, 2013, p. 44.

243 Cui Shuhua 崔樞華, “Shuowen bu fen 540 bianyi -- jianlun Zhouyi dui Shuowen de yingxiang”《說

文》部分 540 辨疑 -- 兼論《周易》對《說文》的影響 (Sciogliere i dubbi sulla divisione dei radicali

nello Shuowen jiezi in 540 - una discussione sull’influenza dello Zhouyi allo Shuowen jiezi), in Journal of

Inner mongolia teacher’s college for the nationalities 內蒙古民族師院學報, (01) 1991, pp. 43-46.

244 Xu, Shuowen jiezi, p. 319. 245 Ivi., p. 87.

246 Il titolo fu cambiato nella dinastia Song 宋 (960-1279) in Longkan shoujian 龍龕手鑒 per non

incorrere nel tabù che colpiva il carattere jing, omofono di un carattere del nome del nonno dell’imperatore Taizu dei Song.

a 242, e li raggruppò in quattro toni. I caratteri in ciascun radicale vennero classificati sempre in quattro toni. L’opera consta di 26.430 caratteri e raccoglie nel frattempo tanti varianti grafiche popolari (suti zi 俗體字).247

Nell’epoca Jin 金 (1115-1234) nacque il libro di caratteri Pianhai 篇海 (Il mare dei

tomi).248 Autori furono Han Xiaoyan 韓孝彥 (?), che lo iniziò nel 1196, e il figlio Han Daozhao 韓道昭 (?) che lo rivide nel 1208.249 I 444 radicali furono elencati in base alle 36 iniziali tradizionali (zimu 字母). I radicali che appartenevano alla stessa iniziale furono classificati in quattro toni. I caratteri di ciascun radicale vennero elencati in base al numero dei tratti richiesti per tracciarli. Era un sistema simile a quello tuttora in uso.

Lo Zihui 字匯 (Raccolta di lemmi), completato nel 1615, scritto da Mei Yingzuo 梅 膺祚 (?), è un’opera che presenta molti aspetti innovativi. L’opera è suddivisa in 12 volumi (juan 卷) e raccoglie 33.179 caratteri. Il numero dei radicali in quest’opera è ridotto a 214 e furono elencati in base al numero dei tratti richiesti per tracciarli; così i 214 radicali vennero elencati da uno a diciassette tratti. I caratteri di ciascun radicale vennero elencati sempre in base al numero dei tratti richiesti per tracciarli. Secondo i linguisti contemporanei, lo Zihui viene considerato importante perché è una delle opere che ebbero una notevole influenza sulla compilazione del Kangxi zidian 康熙字典 (Dizionario dell’era Kangxi), il dizionario più importante e insigne redatto sotto la dinastia Qing.250

247 Cfr. Wang, Zhongguo yuyanxue shi, p. 85, e He, Zhongguo gudai yuyanxue shi, p. 194.

248 L’opera è nota anche con i titoli di Wuyin pianhai 五音篇海 «Il mare dei tomi nei cinque suoni»,

di Sisheng pianhai 四聲篇海 «Il mare dei tomi nei quattro toni», oppure di Wuyin zenggai bing leiju

sisheng pianhai 五音增改並類聚四聲篇海 «Il mare dei tomi nei cinque suoni e nei quattro toni, raccolti

per categoria, integrati e migliorati».

249 Ji Fu 忌浮, “Zidian shi shang de yikuai fengbei -- Sisheng pianhai” 字典史上的一塊豐碑 --《四

聲篇海》(Un monumento della storia del dizionario - il Sisheng pianhai), in Lexicographical Studies 辭 書研究, (01) 1987, pp. 124-130. Cfr. anche He, Zhongguo gudai yuyanxue shi, p. 197-198,