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A1 M ISURE PER IL MIGLIORAMENTO DELLA QUALITÀ DELL ’ ARIA

Come noto, certi processi produttivi possono determinare emissioni gassose inquinanti, e possono quindi pregiudicare la qualità dell'aria tanto a livello locale (fino a costituire un pericolo per la salute degli addetti e delle persone che risiedono nelle vicinanze di una area industriale), quanto a livello globale. Ma tutto ciò investe la responsabilità del singolo sito produttivo, l’approccio promosso da queste Linee Guida riguarda invece, per così dire, il “contenitore”, ovvero l’area destinata ad accogliere un insieme di imprese. Le soluzioni proposte, in questa come nelle altre sezioni, intervengono in una fase a monte della piena operatività produttiva e per lo più in modo indiretto. Nel caso delle emissioni in atmosfera ben poco si potrà fare per limitare i volumi ed i carichi inquinanti delle sostanze emesse al camino, mentre i risultati significativi si otterranno nella razionalizzazione degli spostamenti di persone e merci, nell’uso di veicoli a basso impatto ambientale, nel miglioramento del l’efficienza energetica, ecc.. Gli esempi non mancano, ma basterebbe porre attenzione a come un'oculata realizzazione o riqualificazione dell’area, che preveda di schermare i flussi là dove sono localizzati obiettivi sensibili ed evitando in generale il ristagno degli inquinanti, possa concorrere in modo significativo a garantire idonee condizioni di qualità dell’aria.

Di seguito si riportano alcune delle azioni necessarie per raggiungere il citato obiettivo.

Pianificazione in sede di progetto delle modalità di gestione (abbattimento e/o contenimento) delle polveri derivanti dalle opere di cantierizzazione

Obiettivo della presente azione è quello di fissare in fase di progettazione dell’area le modalità di gestione del cantiere che consentano di diminuire e/o prevenire la produzione di polveri nell'esecuzione dei lavori.

Adozione di reti di teleriscaldamento e di centrale/i di cogenerazione alimentate con combustibili fossili a basso fattore di emissione e/o integrate con sistemi che sfruttano fonti di energia rinnovabile

Il teleriscaldamento offre molti vantaggi in termini di sicurezza, risparmio e tutela dell’ambiente. La maggior sicurezza è legata all'assenza di combustibili e di fiamme libere all'interno dell'edificio teleriscaldato. La combustione, infatti, viene realizzata presso la centrale di cogenerazione, ubicata in luogo periferico dell’area e comunque sotto il controllo di personale specializzato; si evita in questo modo il pericolo di avvelenamento da fumi, fughe di gas o

esplosioni. Il risparmio per le aziende dell’area è legato alla riduzione al minimo degli oneri di manutenzione e gestione dei propri impianti (centrali termiche tradizionali con caldaie, bruciatori, ecc.). Dal punto di vista ambientale, singoli camini di emissione controllati in una

unica centrale, contribuiscono concretamente alla tutela ambientale poiché vengono eliminati gli scarichi di molti camini, spesso collegati a caldaie poco efficienti e molto inquinanti e soprattutto collocati in corrispondenza dei luoghi abitati. Il vantaggio in questo caso è duplice: grazie alla maggiore efficienza di un unico sistema di produzione centralizzato rispetto a tante piccole centrali, si ha globalmente una riduzione delle emissioni di anidride carbonica (CO2) ed altri gas responsabili dell'effetto serra (causa dell'attuale riscaldamento globale del pianeta), nonché di

sostanze inquinanti come ossidi di azoto (NOX) e di zolfo (SOX) e il tanto temuto monossido di carbonio (CO); in più c'è il vantaggio che il punto in cui i fumi di combustione vengono espulsi, si trova in corrispondenza della centrale cogenerativa (produzione combinata di energia termica ed elettrica partendo da una unica fonte primaria), localizzata generalmente in zona periferica dell’area. Per queste ragioni le norme attuative degli accordi internazionali miranti alla riduzione dei gas serra (Protocollo di Kyoto) indicano proprio nel teleriscaldamento uno degli strumenti più efficaci ai fini della riduzione delle emissioni di anidride carbonica.

Utilizzo di piante ed arbusti con funzione di riduzione/ assorbimento/abbattimento delle emissioni di CO2

La dotazione di verde arboreo ed arbustivo rappresenta un interessante strumento di mitigazione dell’effetto serra poiché capace, grazie all’attività di fotosintesi, di assorbire la CO2 presente in atmosfera per produrre materia organica. Conoscere la capacità di assorbimento delle varie tipologie di piante e di arbusti è importante per stimare in maniera corretta il loro contributo al contenimento delle emissioni di gas serra.

Consorzio ambientale Castello di Lucento: l’area localizzata nel comune di Torino ed estesa per circa 7 ha prevede la realizzazione di un sistema di teleriscaldamento - integrato con gli altri sistemi di teleriscaldamento esistenti e programmati sul territorio comunale - alimentato da una centrale di cogenerazione di nuova costruzione

Progetto Pilota di Ponte Rizzoli (BO): area ubicata nel Comune di

Ozzano Emilia che copre una superficie di 105 ha in cui sono insediate circa 170 imprese. L’area contribuisce alla riduzione dell’impatto sulla qualità dell’aria attraverso un impianto di cogenerazione e rete di teleriscaldamento

Utilizzo di materiali a nulla o bassa emissioni di gas e COV (composti organici volatili)

L’obiettivo è quello di ridurre le emissioni di composti organici volatili, contenuti nelle pitture, adesivi, materiali per pavimentazioni e materiali di finitura. È necessario arrivare alla identificazione di quali preparati, in termini di concentrazione e livello di esposizione dell’operatore, possono risultare pericolosi e quindi scegliere, per le situazioni individuate e laddove risulti operativamente possibile, sostanze e preparati certificati a bassa emissione di COV.

Iniziative mirate a ridurre gli effetti di qualsiasi forma di inquinamento dell’aria proveniente da fonti sia diffuse che localizzate nell’area

Si devono garantire buone condizioni di qualità dell’aria esterna ed interna agli ambienti lavorativi. Ad esempio è buona regola schermare i flussi d’aria, che si prevede possano trasportare sostanze inquinanti, con fasce vegetali composte da piante ed arbusti efficaci nell’assorbire le sostanze stesse. In alternativa è possibile utilizzare barriere artificiali, con analoghe funzioni di schermatura o, in fase progettuale, disporre gli edifici e le strutture in modo da favorire la dispersione degli inquinanti anziché il loro ristagno.