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Il controllo delle caratteristiche fisiche e ambientali delle infrastrutture di trasporto di un’area produttiva ecologicamente attrezzata deve essere considerato uno strumento per prevenire i comportamenti a rischio e migliorare i livelli di sicurezza stradale all’interno e all’esterno dell’area.

Una delle prime azioni da realizzare consiste in un’analisi in grado di: a. individuare una graduatoria dei tratti e dei nodi della rete più

critici e programmare la priorità degli interventi di risanamento;

b. coordinare le strategie dei piani locali del traffico in funzione del miglioramento della sicurezza, e dell’accesso all’area;

In particolare, i requisiti più importanti da considerare nelle operazioni infrastrutturali nuove e/o di adeguamento, sono rappresentate da:

x adeguatezza della segnaletica;

x intersezioni e attraversamenti pedonali e ciclabili; x controllo delle velocità di esercizio e di progetto;

x eventuali interventi di moderazione fisica (self enforcing) sulle strade di accesso ed interne all’area o di gestione delle velocità; x adeguamento delle fasce di pertinenza e di rispetto stradale;

x coordinamento urbanistico in relazione agli insediamenti

prospicienti (parcheggi, accessi, percorsi);

x controllo delle caratteristiche della sezione stradale (carreggiate separate, verde e alberi, protezione degli ostacoli, etc).

La previsione di piani e infrastrutture all’interno di nuovi insediamenti o a completamento di aree già esistenti rappresenta un’azione di rilievo per garantire flessibilità e velocità anche nei brevi spostamenti. Si tratta di una serie di azioni, progetti ed interventi coordinati tra loro per lo sviluppo della qualità della mobilità.

Gerarchizzazione dei flussi

La gerarchizzazione dei flussi veicolari, pedonali e ciclabili deve avvenire attraverso la separazione del traffico di distribuzione da quello di penetrazione e di accesso all’insediamento, differenziando la geometria delle carreggiate e la velocità massima consentita.

Figura 7. Parcheggio tipo

Inoltre è opportuno prevedere all’interno dell’area produttiva la differenziazione tra i percorsi destinati esclusivamente al trasporto merci e quelli invece percorribili esclusivamente dalle persone, attraverso:

x realizzazione di carreggiate ristrette ad uso esclusivo di

autovetture, ciclomotori, biciclette e pedoni, separando i percorsi con filari di alberi, barriere verdi, etc. (vedi scheda Habitat e Paesaggio e scheda Protezione dall’inquinamento);

x previsione di parcheggi, transit point, zone di carico e scarico merci raggiungibili con percorsi ad anello;

x selezione delle aziende che devono insediarsi in maniera da

favorire la concentrazione degli ambiti produttivi in determinate aree con l’obiettivo di contribuire a localizzare il traffico merci in porzioni specifiche del territorio.

Parcheggi interni all’ambito produttivo

I parcheggi interni all’area produttiva dovranno essere opportunamente dimensionati ed attrezzati secondo la loro funzione e localizzati in modo

strategico (preferibilmente nelle aree residuali dell’insediamento).

Tali aree di sosta devono essere progettate per agevolare la circolazione interna e preferibilmente in maniera tale da non interferire con il traffico veicolare. In particolare, i parcheggi per la sosta dei mezzi pesanti dovrebbero essere realizzati in maniera da ottimizzare

Figura 8. Mezzi ad idrogeno l’impiego delle aree pubbliche esistenti e dotati di una zona di ristoro per i conduttori dei veicoli, comprensiva di docce e sistemi di lavaggio per gli autoveicoli.

I parcheggi scambiatori inoltre devono prevedere pensiline coperte per l’attesa dei mezzi pubblici e delle navette. E dovrebbero essere opportunamente illuminati, adeguando quelli già esistenti, unitamente a quelli necessari per la sosta delle biciclette, da localizzare nelle immediate vicinanze degli ingressi agli stabilimenti.

Stazioni di rifornimento per mezzi elettrici o carburante meno inquinante

La presenza delle stazioni di rifornimento di carburanti ecologici (distributori di gpl, metano e punti di ricarica per mezzi elettrici, ecc.) sensibilizza ed incentiva l’adozione di mezzi meno inquinanti non solo da parte dei dipendenti, ma anche degli abitanti delle zone attigue all’area industriale. In particolare le stazioni di rifornimento per mezzi elettrici potrebbero sfruttare l’apporto dell’energia solare, eolica e/o ad idrogeno ad impatto nullo, qualora una quota parte della produzione di energia elettrica proveniente da fonti rinnovabili realizzata nell’area potesse essere destinata a questo scopo.

Riorganizzazione della viabilità esistente (percorsi pedonali, ciclabili e carrabili)

Le misure da adottare in fase di riqualificazione di un’area produttiva esistente riguardano prevalentemente la riorganizzazione della mobilità interna all’area. A seguito di un’accurata valutazione della rete esistente, che metta in evidenza l’uso e le funzioni delle singole strade, e con la creazione di una classificazione funzionale interna (strade di collegamento interne principali, strade secondarie, ecc…) dovranno essere aumentate la gradevolezza, l’accessibilità ed il livello di sicurezza dell’area; in particolare dovranno essere privilegiate azioni di miglioramento nella percezione della strada da parte degli utenti mediante la corretta illuminazione, una cartellonistica adeguata, la rimozione dei punti di conflitto tra le diverse modalità di trasporto e sistemi di moderazione del traffico motorizzato.

Per garantire ulteriormente la sicurezza, il sistema viario esistente dovrebbe essere organizzato secondo fasce a velocità stabilita, mantenendo preferibilmente le strade a scorrimento veloce ai margini dell’area, e incentivando la presenza di percorsi carrabili di attraversamento all’insediamento a velocità ridotta.

Presenza di un centro servizi

All’interno dell’area produttiva deve essere prevista la realizzazione di un centro servizi a destinazione terziaria e/o commerciale per soddisfare alcuni bisogni collettivi delle imprese quali ad esempio sale riunioni, uffici, laboratori, ecc.. Analogamente, al fine di migliorare la qualità della vita degli operatori, ed in senso più esteso della comunità che accoglie l’APEA, dovrebbero essere attivate, nel centro servizi o in qualsiasi altra sede interna all’area, alcune utilità di portata generale quali: asilo interaziendale, mensa, sportello bancomat, ufficio postale, supermercato, etc.

APEA Borghetto, Monte San Vito. Studio della mobilità

Il progetto dell’ampliamento dell’area produttiva Borghetto di Monte San Vito con caratteristiche APEA ha previsto un attento studio del sistema della viabilità interna e di collegamento all’area. In particolare il progetto ha previsto: x la riduzione degli impatti negativi del traffico motorizzato a favore del trasporto pubblico e della ciclo-pedonalità

x il contenimento e funzionalità degli spazi al servizio della mobilità e della sosta

x la concentrazione dei posti auto x la realizzazione di una rete ciclopedonale

x la messa in sicurezza delle strade secondarie con il declassamento della Sp 13

x il miglioramento dell’accessibilità con i mezzi

pubblici grazie alla creazione di una fermata dedicata del servizio autobus di linea.

APEA Ponte Rizzoli. Centro Servizi

All’interno dell’area è previsto un Centro Servizi, destinato ad ospitare funzioni terziarie, direzionali e commerciali. Si mette a disposizione dell’intero insediamento un “contenitore” in grado di ospitare le funzioni necessarie a supportare l’attività delle aziende insediate (es. banche, assicurazioni, ecc), oltre a garantire alcuni servizi agli addetti (es. mensa, piccolo commercio, ecc). Qui saranno localizzati anche gli spazi necessari all’attività del Soggetto Gestore. Lo scopo è rompere la monofunzionalità che spesso penalizza gli insediamenti produttivi, identificando nel Centro Servizi una nuova centralità per l’intero ambito di Ponte Rizzoli, e allo stesso tempo offrire una ricca gamma di servizi agli imprenditori e ai lavoratori presenti. Il Centro Servizi risulta collocato in prossimità dell’accesso alla nuova area, si affaccia su una piazza pubblica, è servito dalle fermate dei mezzi pubblici, e attorno ad esso si concentra la maggior parte dei parcheggi pubblici (sia per auto che per biciclette).