1.2 Apprendimento e Argomentazione
1.2.3 A Suon di Parole (P Sommaggio, C Tamanini)
Il progetto A suon di parole nasce nel 2010 dalla collaborazione fra la Facoltà di Giu- risprudenza dell’Università di Trento, nella persona del Professor Paolo Sommaggio, e l’Iprase trentino (Istituto Provinciale per la Ricerca e la Sperimentazione Educa- tiva)36, con referente Chiara Tamanini37. Esso consiste, come le appena esaminate palestre di botta e risposta patavine, in un torneo di dibattito regolamentato a cui so- no invitati a partecipare gli studenti delle scuole secondarie di secondo grado38delle 34È giusto rilevare che quest’opera di convincimento è affidata, nel dibattito, non solo al verbale ma anche al para-verbale e al non verbale: tono, ritmo, gestualità, postura, sguardo, volume della comunicazione, sono tutti elementi che i partecipanti al torneo devono tenere in conto se vogliono che la loro esposizione dei propri argomenti sia efficace, e quindi convincere la giuria e possibilmente gli avversari e vincere. Essi contribuiscono, infatti, in maniera significativa a rendere il messaggio più o meno comprensibile a chi ascolta, più o meno chiaro, più o meno emotivamente colorito e sono anch’essi importanti per raggiungere il fine del dibattito regolamentato, ossia creare "oratori preparati e capaci d’affrontare un contraddittorio nel rispetto delle regole della ragione e della ragionevolezza e che siano capaci di far comprendere il proprio messaggio." (De Conti, 2015, p. 114). Agli aspetti retorici viene dato, infatti, nei tornei patavini - e in questo tipo di tornei di dibattito regolamentato in generale - un peso rilevante: come scrive Cattani (Cattani, 2011b) "bisogna avere ragione e bisogna saperla esprimere, ma non basta; bisogna riuscire a farsela riconoscere" (p. 17) e "Parlare bene è indice e causa del pensare bene35" (p. 28).
36Negli anni si sono aggiunti come soggetti promotori anche il Comune di Trento e quello di Rovereto.
37Per questa breve introduzione si seguiranno da vicino il testo di Sommaggio, Schiavon e Maz- zocca (2018) e "A Suon di Parole". Il Gioco del Contraddittorio. Regolamento e breve guida per gli studenti. Anno 2018. dell’Iprase, Indicato in bibliografia come Iprase (2018a).
38Principalmente studenti delle classi terze e quarte, con recenti aperture a quelli delle classi seconde.
zone limitrofe39 e che mira alla promozione delle loro abilità argomentative e di ra- gionamento, del pensiero logico-critico, così come delle loro competenze linguistiche, sociali e civiche.
Vediamo come si articola il loro protocollo specifico: il format del torneo preve- de che al dibattito partecipino sei speakers per squadra, tre addetti all’esposizione delle argomentazioni a favore della propria tesi e tre invece responsabili delle contro- argomentazioni da portare in risposta alle argomentazioni della squadra avversaria, per un totale di dodici studenti speakers autorizzati a prendere la parola. Sommag- gio e colleghi sottolineano (cfr., Sommaggio, Schiavon & Mazzocca, 2018, p. 260) come in realtà gli studenti effettivamente coinvolti siano di più: anche nel caso di questo torneo, infatti, il resto della classe risulta coinvolta attivamente nel periodo di preparazione al dibattito, nel mettere insieme le migliori ragioni per sostenere la tesi comunicata alla squadra dieci giorni prima del confronto con la squadra avversaria. Essa risulta, inoltre, molto d’aiuto anche al momento del dibattito vero e proprio, nella pausa fra argomentazioni e contro-argomentazioni, quando gli speakers posso- no consultarsi con i loro compagni di squadra/classe, il cui compito era agire come osservatori durante il momento dell’esposizione delle argomentazioni, per compren- dere meglio le criticità delle argomentazioni altrui al fine di individuare con maggior chiarezza i punti deboli dove attaccare durante la fase contro-argomentativa. Le fasi in cui si articola in dibattito sono, infatti, tredici:
• sei momenti costruttivi di esposizione delle ragioni a favore della propria tesi (tre per squadra, tre minuti per ogni speaker);
• sei momenti contestativi di esposizione delle contro-argomentazioni a confutazione della tesi avversaria (tre per squadra, tre minuti per ogni speaker);
• un momento centrale di pausa fra la fase argomentativa e la contro-argomentativa, della durata di venti minuti, in cui i membri della squadra possono consultarsi fra loro e consultare risorse elettroniche e non per decidere come contrattaccare.
Alla fine della fase contro-argomentativa, i giudici - almeno tre ed estranei alle due squadre - avranno una quindicina di minuti per decidere la squadra vincitrice e anche lo speaker migliore, e poi ci sarà la restituzione alle squadre.
La fase espositiva iniziale è quella su cui si focalizza maggiormente il lavoro di preparazione una volta che è stata assegnata la tesi da sostenere - solitamente tesi opposte su questioni sociali, filosofiche, economiche o politiche - mentre la fase confutativa, in quanto strettamente legata a quanto affermato dagli avversari nella fase precedente, risulta essere più spontanea e, secondo gli autori, "è in questa fase che impari a gestire i disaccordi40"(Sommaggio, Schiavon & Mazzocca, 2018, p. 263). Sommaggio e colleghi spiegano che questo lavoro di preparazione beneficia, inol- tre, di alcune ore di traning promosse dal Gruppo di Coordinamento del progetto, durante le quali vengono spiegate le regole del gioco/dibattito e vengono parimenti delineate alcune delle principali tecniche argomentative e contro-argomentative che potrebbero essere messe in campo dagli studenti durante il torneo, sebbene gli au- tori sottolineino come i formatori tendano solitamente in queste occasioni a porre 39Sebbene, recentemente, oltre ad essersi espanso alla città di Rovereto e alla provincia di Bolzano, il torneo sia giunto anche in Veneto, a Chioggia.
in evidenza come il modo migliore per imparare a dibattere sia proprio dibattere - e quindi propongano delle sessioni di simulazione piuttosto che soffermarsi su presen- tazioni astratte - e ad enfatizzare la naturale e spontanea capacità degli studenti di argomentare (cfr., Sommaggio, Schiavon & Mazzocca, 2018, p. 264).
Come esempio di come questa formazione si svolge risulta utile portare l’esempio recente del torneo 2018/2019: la formazione rivolta ai docenti prevedeva, in questo caso, un incontro iniziale in cui definire/condividere date e procedure relative alla realizzazione del torneo e un corso in quattro incontri41, così impostato42:
• I incontro - Strutture dei dibattiti: Fenomenologia del dibattito, la retorica antica, la svolta argomentativa, il modello "A suon di parole", il modello del World Schools Debate, confronto tra modelli; laboratorio.
• II incontro - Public Speaking: linguaggio verbale, linguaggio paraverbale (uso della voce), linguaggio non verbale; laboratorio.
• III incontro - Il docente tutor: Aspetti di novità della figura del formatore: model- li di formazione basati sul concetto, modelli di formazione basati sul problema, modelli di formazione basati sulla scelta, modello formativo socratico; la gestione dell’emotività; laboratorio.
• IV incontro - La valutazione del dibattito: il ruolo dei giudici, i criteri di valutazione in "A suon di parole", dall’argomentazione all’etica; laboratorio.
Questi incontri di preparazione sono poi utili ai docenti nel momento in cui devo- no organizzare la fase interna del torneo, che è una fase di selezione interna alle varie scuole, e il training degli alunni iscritti al torneo. Sebbene gli autori sottolineino che gli allenamenti interni "devono essere autogestiti dagli studenti"(Sommaggio, Schiavon & Mazzocca, 2018, p. 264)43, che sono incoraggiati ad essere autonomi e a decidere loro stessi chi assumerà quale ruolo durante il dibattito, nella breve guida messa a disposizione di docenti e studenti dall’Iprase ("A Suon di Parole". Il Gioco del Contraddittorio. Regolamento e breve guida per gli studenti. Anno 2018., pp. 1-544) si possono trovare i seguenti suggerimenti per svolgere un buon allenamento ed arrivare alla competizione preparati45:
• Argomenti del dibattito: Non dare per assodata/scontata/ dimostrata la giu- stezza della propria posizione né quella dei propri argomenti, bensì, già in questa fase antecedente al torneo vero e proprio, iniziare a pensare la propria argomentazione come inserita in un contesto dibattimentale, cercando non solo di capire quali potrebbero essere le ragioni migliori per giustificare la propria tesi, ma anche le obiezioni che potrebbero essere sollevate contro la propria tesi e rispetto a quali fragilità del proprio discorso (cfr., sito Iprase).
41Si veda il sito web dell’Iprase, i link e gli allegati alla pagina Ricerca e valutazione. A suon di parole: il gioco del contraddittorio, Indicato in bibliografia come Iprase (2018b).
42Per non appesantire il testo, non sono stati indicati di seguito date degli incontri, svoltisi tutti nel mese di novembre con cadenza settimanale, e nomi dei relatori, ossia Paolo Sommaggio, Chiara Tamagnini, Alvise Schiavon, Annalisa Morsella, Manuela Valle, Marco Mazzoca.
43Traduzione ad opera di chi scrive.
44Attenzione ai numeri delle pagine: sebben la breve guida si trovi nella parte finale del documento, la numerazione delle pagine ricomincia da capo!
45Quanto segue riprende da vicino quanto riportato in "A Suon di Parole". Il Gioco del Contrad- dittorio. Regolamento e breve guida per gli studenti. Anno 2018. dell’Iprase alle pagine indicate, ma non è una citazione letterale dal testo.
• Come costruire il discorso: Cercare di pensare la costruzione del proprio di- scorso, della propria argomentazione, in termini di passi da fare e corrispettivi esercizi da svolgere (cfr., sito Iprase).
1. Cercare i materiali: Cercare di comprendere al meglio il significato della tesi assegnata, anche in quei casi in cui sembri di sapere già tutto: do- cumentarsi, dunque, quanto più approfonditamente possibile, cercando fonti e materiali in internet o su altri canali, così da evitare anche, se possibile, durante il dibattito con l’altra squadra, di ricorrere ai "secondo me" (cfr., sito Iprase).
2. Organizzare gli argomenti: Comprendere quali argomenti rilevati nelle fonti considerate possono essere utilizzati a sostegno della propria posizio- ne e valutarli, cercando di comprendere quali sono più forti (per quantità e qualità di prove e dati portati), e quindi più difficilmente attaccabili, e quali invece più deboli, potenzialmente atti ad essere più facilmente criticati ed eventualmente confutati, o semplicemente irrilevanti o ovvi. Bisogna inoltre prestare attenzione agli elementi di ambiguità e all’e- ventuale presenza di premesse implicite nel discorso, ad evitare fallacie, circoli viziosi e contraddizioni interne (cfr., sito Iprase).
3. Prevedere le contro-argomentazioni: Una buona padronanza delle pro- prie ragioni sarà di certo d’aiuto nel replicare alle argomentazioni portate dall’altra squadra, inoltre bisogna prestare attenzione anche alle ragio- ni a favore della tesi opposta alla propria nel momento della ricerca dei materiali, perché questo permette di immaginare con anticipo quello che è possibile che gli avversari sostengano ed immaginare come controbat- tere alle loro affermazioni, evidenziando eventuali errori e contraddizioni nella linea argomentativa altrui o cercando di renderla inconsistente. Va tenuto in conto, però, che per quanto questo lavoro di preparazione possa essere fatto bene, non è detto che poi la squadra avversaria non opti per una linea argomentativa completamente diversa da quella immaginata, e che quindi anche le obiezioni debbano prendere strade differenti per strutturarsi in maniera più adeguata a quelle specifiche argomentazioni. Bisogna ascoltarle con cura! (cfr., sito Iprase)
4. Scegliere il percorso: Decisi gli argormenti da utilizzare, si deve decidere anche l’ordine secondo cui presentarli, come concatenarli fra loro e legarli alla conclusione che si deve, attraverso di essi, sostenere. Il modo suggeri- to per compiere la scelta migliore è confrontarsi fra compagni di squadra e con il/la docente tutor, e testando le linee argomentative pensate in delle simulazioni di dibattito, che permettano di capire quando e come convenga spendere un determinato argomento (cfr., sito Iprase).
5. Stendere il discorso: Il tempo a disposizione degli speakers è di tre minu- ti, bisogna dunque decidere come presentare le proprie argomentazioni in modo chiaro, preciso e convincente nel tempo assegnato, ponendo atten- zione non solo al rigore logico di quanto si sostiene, ma anche alla forma con cui lo si propone a chi ascolta, ossia all’eventuale uso di esempi e
immagini e espedienti retorici che potrebbero servire ad trasmetterlo ed imprimerlo più nitidamente nella mente altrui (cfr., sito Iprase).
6. Esporre il discorso: È necessario, infine, perché il discorso steso risulti efficace, porre attenzione anche al fatto che esso non è pensato per essere letto o recitato mnemonicamente, ma esposto ad un pubblico in maniera convincente e coinvolgente: aspetti quali lo sguardo, la gestualità, la dizione, il tono di voce, le movenze del corpo, ecc. sono tutti afferenti un abilità retorica che bisogna anch’essa acquisire e sviluppare esercitandosi (cfr., sito Iprase)!
• La definizione dei ruoli: Il percorso di preparazione è un percorso di squadra: insieme al tutor è dunque necessario individuare per quale ruolo si è più portati e si può dunque essere di maggior aiuto alla squadra: cercare i materiali, stendere il discorso, fare gli speakers, ecc. (cfr., sito Iprase)
Per quanto concerne il momento della valutazione, i criteri secondo cui ogni speaker viene valutato dalla giuria, assegnandogli un punteggio da 1 a 5 - 0 assenza di prestazione; 1 livello carente; 2 livello sufficiente; 3 livello discreto; 4 livello buono; 5 livello ottimo - sono i seguenti46:
1. Contenuto:
• Qualità argomentativa (o contro-argomentativa): capacità dell’inter- vento di apportare argomenti utili alla discussione, che si presentino in sé come coerenti, sufficienti, convergenti, resistenti ma che siano altresì in grado di scalzare le tesi altrui, individuandone imprecisioni, incongruenze e contraddizioni.
(a) Coerenza: legame di non contraddittorietà che si attua tra l’argo- mento costituente la premessa e la conclusione che si vuole portare a supporto della propria posizione.
(b) Sufficienza: illustrazione delle ragioni necessarie per raggiungere la conclusione.
(c) Convergenza: connessione logica che si manifesta quando le diverse ragioni illustrate (argomenti) si dirigono verso la stessa conclusione e mirano al raggiungimento dello stesso scopo confutatorio.
(d) Resistenza: attitudine degli argomenti proposti a porsi come infran- gibili perché potenzialmente in grado di resistere alle obiezioni. • Quantità argomentativa (o contro): numero di argomenti, dati e fonti
portati a supporto della propria tesi.
• Pertinenza: attinenza dell’intervento all’oggetto specifico della discus- sione; focalizzazione del tema.
2. Modo o forma:
• Lucidità espositiva: chiarezza nell’esposizione; concatenazione ordinata degli argomenti.
• Lessico: proprietà di linguaggio; capacità di padroneggiare la lingua italiana, anche eventualmente nei linguaggi settoriali.
46La seguente è una citazione dei criteri riportati in "A Suon di Parole". Il Gioco del Contrad- dittorio. Regolamento e breve guida per gli studenti. Anno 2018. dell’Iprase, pp. 10 - 11, ma il layout dell’elencazione è stata modificata rispetto all’originale per maggior chiarezza.
• Actio: efficacia della performance dal punto di vista scenico e retorico- persuasivo, intesa come capacità di reagire agli argomenti di controparte e di coinvolgere l’uditorio (attraverso l’adeguatezza del tono di voce e la chiarezza della dizione, lo sfruttamento di fattori di comunicazione non verbali quali la postura, la direzione dello sguardo, la padronanza dello spazio circostante; l’uso di espedienti retorici per catturare o tenere de- sta l’attenzione dell’ascoltatore o per imprimere il proprio discorso nella memoria dell’ascoltatore, ad esempio battute o slogan)
(Iprase, "A Suon di Parole". Il Gioco del Contraddittorio. Regolamento e breve guida per gli studenti. Anno 2018., pp. 10 - 11)
A partire dall’anno scolastico 2014/2015 sono stato inoltre proposte e promos- se anche la versione in lingua inglese, WordGames, e quella in lingua tedesca, WortBeweb, di A suon di parole.
Queste versioni in lingua straniera del torneo di argomentazione mirano in ma- niera più marcata, oltre che al raggiungimento degli obiettivi di apprendimento precedentemente menzionati, allo sviluppo delle competenze linguistiche riferite al- l’utilizzo e alla padronanza di una lingua straniera - in un contesto come quello italiano dove queste competenze rimangono spesso molto teoriche e non vengono offerte sufficienti opportunità all’interno del normale contesto scolastico per im- pratichirsi con l’uso effettivo dei nuovi strumenti comunicativi (cfr., "A Suon di Parole". Il Gioco del Contraddittorio. Regolamento e breve guida per gli studenti. Anno 2018., p. 12) - e a favorire, attraverso tale sviluppo, l’occupazione e il con- fronto civile-democratico a livello internazionale (cfr., "A Suon di Parole". Il Gioco del Contraddittorio. Regolamento e breve guida per gli studenti. Anno 2018., pp. 13-14).
Il diverso accento in termini di obiettivi di apprendimento porta anche a delle differenze nella strutturazione della competizione: gli speakers addetti per ciascuna squadra all’argomentazione sono due invece di tre, così come per la fase contro- argomentativa sono previsti due oratori invece di tre (sempre però della durata di tre minuti per intervento) e al termine della fase argomentativa e prima del momento di pausa è previsto un momento, circa cinque minuti, in cui le due squadre possono confrontarsi, chiedendo chiarimenti su termini ed espressioni usate durante questa prima fase e sulle fonti citate (cfr., "A Suon di Parole". Il Gioco del Contraddittorio. Regolamento e breve guida per gli studenti. Anno 2018., p. 19).
Anche per quanto concerne la valutazione i parametri di giudizio sono lievemente differenti:
• Parametri contenutistici (Content - Inhalt) volti a consentire di valutare gli argomenti proposti dal punto di vista dei loro contenuti (aderenza al tema proposto; adeguatezza rispetto alla tesi che si intende dimostrare/confutare; loro esaustività e ricchezza, anche per quanto attiene alla dovizia di informazioni rese o ai dati che le supportano). Essi sono così articolati47:
47Essendo che i criteri risultano i medesimi e sono articolati in maniera equivalente in entrambi i tornei in lingua straniera, non si è ritenuto opportuno riportare due volte il medesimo elenco e si è deciso invece di riportarlo una volta sola ma di indicare i nomi dei parametri in entrambe lingue. Tuttavia è necessario notare che nel testo originale da cui è stato tratto il seguente estratto sono presenti in realtà due versioni, con le medesime descrizioni dei parametri, ma con i nomi di essi in un caso in lingua inglese e in uno in lingua tedesca.
1. Adequacy/Consistency - Angemessenheit/Qualität (adeguatezza/coerenza degli argomenti rispetto al thema probandum).
2. Richness/ Exhaustiveness - Quantität/Informationsvielfalt (ricchezza, esau- stività degli argomenti proposti).
• Parametri relativi alla qualità argomentativa (Argumentative quality - Argumentationsqualität): volti a consentire una valutazione della capacità ar- gomentativa dei singoli argomenti e della loro correlazione rispetto alla tesi da proporre, o anche della loro capacità logica interna. Essi sono così articolati:
1. Argumentative Performance - Sprechweise/Darstellung (qualità oratorie: tono di voce, espressioni verbali e non verbali, gestualità).
2. Argumentative Progression/Development - Argumentationsaufbau (progres- sione del discorso vista nel suo insieme, dal punto di vista della qualità logico argomentativa; costruzione dell’argomentazione).
• Parametri Linguistici (Language & Speech - Sprache): coniugano una valu- tazione di tipo strettamente linguistico (vocabolario, grammatica) con il profilo retorico dell’uso della lingua (ovvero della sua efficacia comunicativa ma anche della correttezza della pronuncia). Essi sono così articolati:
1. Grammar/Vocabulary - Grammatik/Wortschatz(correttezza grammaticale e lessicale).
2. Pronunciation - Aussprache (pronuncia, utilizzo di espressioni e interca- lare idiomatici - pronuncia, intonazione, costruzione delle frasi).
(Iprase, "A Suon di Parole". Il Gioco del Contraddittorio. Regolamento e breve guida per gli studenti. Anno 2018., pp. 21 - 24)
Per quanto concerne invece la valutazione dell’efficacia del progetto, Sommaggio e colleghi (cfr., Sommaggio, Schiavon e Mazzocca, 2018, p. 266) sottolineano la diffusione crescente che esso ha conosciuto negli anni - al torneo 2016/2017 hanno partecipato 12 scuole, 1000 studenti e 200 insegnanti - e si propongono per il futuro di a) fornire questionari ai docenti, di modo da valutare se tra prima e dopo la partecipazione al progetto si possano notare cambiamenti nel comportamento sociale degli studenti coinvolti; b) proporre questionari prima e dopo il torneo agli studenti coinvolti, per sondare interesse al progetto e sua influenza sulle loro scelte per il futuro; c) collezionare delle report cards, pre e post torneo, per indagare se vi sono stati cambiamenti nelle performances agli esami orali degli studenti. Il sito web dell’Iprase48riporta inoltre che su un campione di 212 studenti coinvolti nel progetto, ai quali è stato chiesto di prendere posizione rispetto alle seguenti questioni con un sì o con un no:
• Grazie al torneo ho imparato a ragionare in modo argomentato. • Ho imparato a presentare le mie opinioni attraverso un ragionamento. • Questa esperienza mi è servita per imparare a parlare in pubblico.
L’89,4% ha risposto di sì alla prima, alla seconda ha risposto affermativamente l’86,0%, alla terza il 70,7%.
Tamanini (cfr., Tamanini, 2014) riporta poi che, in base alle esperienze fatte e dalle affermazioni (scritte) degli partecipanti e dai risultati di alcuni questionari 48Si veda quanto indicato in bibliografia come Iprase 2018b, al link Alcune caratteristiche del torneo di dibattito.
proposti loro per cercare di migliorare di anno in anno il programma, parrebbero emergere i sei seguenti concetti chiave49: 1. confronto civico (ovvero, si può discutere di tematiche di attualità senza accapigliarsi!); 2. analizzare temi complessi (ovvero, la discussione aiuta a comprendere che vi sono problemi multiformi e controversi); 3. attivare competenze (le si agisce e si dimostrano le proprie capacità); 4. orien- tamento (ovvero, mettere sul tavolo e testare i propri talenti e attitudini favorisce l’orientamento personale e professionale); 5. lavoro di squadra (collaborazione e non personalismi!); 6. imparare un metodo (ovvero, imparare ad esporre, confrontare, sintetizzare, ecc.).
I percorsi sinteticamente ricostruiti in questa sezione presentano alcuni tratti in comune e alcune differenze. Per cominciare, tutti parrebbero porre in evidenza la