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Abitudini e preferenze di lettura degli alunni

5. La biblioteca scolastica: luogo d’incontro linguistico

5.5. Abitudini e preferenze di lettura degli alunni

Per ottenere qualche ulteriore dato concreto sull’attitudine alla lettura degli alunni, ho formulato un breve questionario, che la bibliotecaria ha distribuito agli alunni che più spesso frequentano la biblioteca.

Il questionario89, distribuito in 20 copie, è formato da 5 quesiti a risposta chiusa.

Grazie alle risposte ottenute, è stato possibile capire quali sono i volumi più amati dagli alunni, la loro opinione sulla biblioteca scolastica, nonché concludere se gli alunni considerino utili o meno i libri nella propria madrelingua o bilingui.

Le domande sono state completate da 8 alunni frequentanti le classi terze, 4 alunni della classe quarta, 1 alunno della sesta, 4 della settima e 3 delle classi none.

Le risposte date al primo quesito corrispondono a quanto affermato dalla bibliotecaria e dall’insegnante. Tra i libri più interessanti letti dagli alunni compaiono per le classi settime e none romanzi con protagonisti adolescenti e trattanti principalmente il rapporto tra pari. Interessante il fatto che nella maggior parte di tali romanzi compaia anche il tema del trasferimento che, sebbene non si tratti di migrazione all’estero, affronta le difficoltà derivanti dall’inserimento in una nuova comunità ed in una nuova scuola, aspetti appartenenti all’esperienza personale di molti alunni della scuola. Tra gli alunni delle classi inferiori sono invece molto popolari libri illustrati e favole con protagonisti del mondo animale.

Tutti i libri elencati come preferiti dagli alunni sono in lingua slovena, nessuno in lingua materna. Di questi, quattro sono di autori sloveni, tre romanzi rivolti a pubblico adolescente avendo come protagoniste delle ragazzine: Lažniva Suzi di Desa Muck, Punčka, kje si doma? di Dragica Gračner, Super punca di Neža Gregorčič Zgombič ed un romanzo di fantascienza: Drejček in trije Marsovčki di Vid Pečjak.

Tutti gli alunni sono da un lato concordi nell’affermare che la biblioteca scolastica possieda abbastanza libri, dall’altro vorrebbero avere a disposizione più volumi in lingue diverse dallo sloveno. Tra le lingue straniere vengono elencate l’inglese ed il tedesco mentre tra le lingue materne degli frequentanti la scuola Livada, un alunno vorrebbe più volumi a disposizione in

                                                                                                               

lingua albanese, due alunni libri in macedone, cinque alunni libri in lingua serba, otto in lingua bosniaca, mentre un alunno indica la combinazione serbo e croato e due serbo, croato e bosniaco.

Durante il colloquio con la bibliotecaria sui volumi presenti nella biblioteca è emersa la curiosità se potesse fare piacere o meno agli alunni avere a disposizione libri bilingui ovvero in sloveno e nella propria madrelingua, oppure in sloveno ed inglese. La maggior parte degli intervistati, 18 su 20, leggerebbe volentieri libri bilingui sloveno/madrelingua mentre solamente 8 alunni leggerebbero libri bilingui sloveno/inglese.

L’ultimo quesito è stato formulato per capire se gli alunni avessero già letto qualche libro nella propria madrelingua presente nella biblioteca scolastica.

Quattordici alunni hanno fornito una risposta negativa. Di questi, otto affermando di preferire i libri in sloveno, quattro sostenendo che non ci siano volumi nella propria madrelingua e due rispondendo di non leggere libri (sebbene avessero risposto a tutte le domande precedenti). Sei alunni hanno invece risposto alla domanda positivamente.

Conclusioni

Come possibile osservare da quanto descritto fino a questo punto, la biblioteca scolastica della scuola Livada si ripropone non solo come un luogo adibito al ‘prestito libri’, bensì altrettanto come punto d’incontro e come centro dove è possibile coltivare la lingua slovena tramite la lettura e le attività organizzate e dove molti alunni della scuola possono avere la possibilità di visionare e prendere in prestito volumi nella propria madrelingua, possibilità questa molto importante nell’ottica di un corretto mantenimento della propria lingua materna.

Il maggiore ostacolo, come riportatomi sia dall’insegnante coordinatrice dell’iniziativa Bralna značka, sia dalla bibliotecaria, permane il sempre minor interesse degli alunni nei confronti della lettura. Risvegliare l’interesse tra gli alunni è un compito molto complesso ma allo stesso tempo estremamente importante per lo sviluppo linguistico di quest’ultimi. Come sottolineato dall’insegnante, la lettura svolge un ruolo chiave nell’integrazione linguistica. Grazie ad essa gli alunni possono arricchire il proprio repertorio lessicale, entrare in contatto direttamente con la sintassi della lingua slovena. Spesso l’insegnante consiglia la lettura ad alta voce per comprendere al meglio alcune regole grammaticali, come ad esempio l’uso della virgola. Al momento

dell’esposizione di quanto letto di fronte all’insegnante per concorrere alla Bralna značka, gli alunni vengono lasciati liberi di esprimersi, l’insegnante cerca di non correggere ogni errore commesso per non bloccare del tutto l’esposizione, soprattutto di chi è entrato da poco in contatto con la lingua slovena. Il discorso degli alunni che, invece, hanno raggiunto un livello di lingua sloveno migliore, viene interrotto dall’insegnante per la spiegazione ed il commento di alcuni degli errori commessi.

Oltre al lavoro svolto in classe nelle ore curriculari e nella Pripravljalnica, la lettura durante il tempo libero rafforzerebbe la comprensione e l’espressione nella lingua slovena.

Come ricordato da Balboni (2012:142) la lettura, con l’ascolto, il monologo, la scrittura e il dialogo è una delle abilità linguistiche di base. Con l’ascolto essa dà luogo alla comprensione, ricoprendo quindi un ruolo molto importante anche per l’apprendimento dello sloveno come lingua seconda.

Per questo motivo, come abbiamo visto, il personale scolastico si adopera nel promuovere l’educazione letteraria, mirando a far scoprire il piacere ed il bisogno di letteratura. Data la tipologia di alunni di cui trattiamo, il piacere alla letteratura può derivare in prima istanza dal tipo di trama del romanzo, dal vedere rappresentata sulla scena le proprie paura e le proprie difficoltà (come ad esempio il ritrovarsi ad affrontare una nuova scuola, un nuovo ambiente); meno invece dalle forme e dagli espedienti linguistici utilizzati. Far scoprire agli alunni il bisogno di letteratura è compito molto complesso per gli insegnanti, che devono far nascere nei bambini e nei ragazzi la consapevolezza di poter ritrovare nella lettura una risposta alle loro domande.

Accanto alla figura degli insegnanti compare di nuovo quella della famiglia che deve incentivare le attività di lettura anche in ambiente domestico, essendo dimostrato come attività interattive, quali la lettura di libri di racconti, abbiano un grande impatto nello sviluppo linguistico scritto ed orale dei bambini (Verhoeven 1998:397).

Come osservato, la biblioteca della scuola Livada non è solamente un luogo dove è possibile prendere in prestito dei volumi, bensì anche uno spazio dove percepire la presenza di diverse lingue e culture. Quasi tutti gli alunni possono vedervi rappresentata la propria lingua e trovarvi libri sul proprio paese d’origine, elemento questo molto importante per favorire il dialogo multiculturale, rendendo gli alunni, da un lato curiosi di scoprire le origini dei compagni, dall’altro fieri di veder rappresentate la propria lingua ed il proprio paese potendo così coinvolgere anche i compagni nella scoperta di questi ultimi.

Come abbiamo visto il personale scolastico cerca di coinvolgere il più possibile le famiglie anche nelle attività della biblioteca scolastica, tuttavia senza un particolare successo. Gli stessi problemi si riscontrano da anni. Barbara Hanuš (2009), bibliotecaria della scuola fino a qualche anno fa, riporta nell’articolo Medkulturni dijalog v šolski knjižnici, Il dialogo multiculturale nella biblioteca scolastica, la propria esperienza in tal senso.

Durante gli anni trascorsi alla scuola Livada anche lei ha rilevato forti difficoltà nel coinvolgimento delle famiglie, dovute, secondo la sua opinione, principalmente alla mancanza di conoscenze e capacità da parte del personale scolastico nell’instaurare efficaci forme di collaborazione con le famiglie immigrate.

Nel 2010 Hanuš ha organizzato a cadenza mensile delle ore pomeridiane dedicate alle favole rivolte agli alunni ed ai genitori ed un incontro letterario con i genitori. Mentre gli incontri dedicati alle favole hanno riscosso un buon successo, lo stesso non è possibile affermare, nuovamente, per gli incontri letterari rivolti ai genitori che hanno visto una scarsa partecipazione, esclusivamente di chi possedeva un buon livello di lingua slovena (Hanuš 2010).

La sfida maggiore permane dunque quella di riuscire ad instaurare un rapporto di fiducia e di collaborazione con le famiglie che presentano una più debole conoscenza della lingua slovena. Come suggerito da Hanuš (2010) ideale sarebbe attuare presso la scuola un programma per i genitori il quale potrebbe includere corsi di lingua slovena, necessaria per aiutare i propri figli durante il percorso scolastico ma non solo e una preparazione oggettiva alla vita quotidiana nella società slovena, come ad esempio orientare i genitori verso colloqui di lavoro, aiutarli ad esempio nella scrittura del curriculum vitae, nella ricerca d’informazioni su internet, nel creare i contatti con le associazioni culturali.

In generale vi è la mancanza di linee guida ministeriali in tal senso, non vi sono sufficienti fondi per figure professionali ormai indispensabili in un tale contesto come traduttori e mediatori culturali ed il personale scolastico spesso non conosce a sufficienza le culture d’origine degli alunni.                

ALLEGATO III

Questionario per la biblioteca scolastica

Classe: _____________________________

1. Qual è il titolo del libro più interessante che hai letto finora?

_________________________________________________________________________ _  

2. Pensi che nella biblioteca scolastica ci siano abbastanza libri? SI NO

3. Vorresti avere a diposizione più libri in qualche altra lingua (ovvero non in sloveno)?  

SI In che lingua? inglese tedesco bosniaco serbo croato macedone albanese altro: _________________ NO

4. Vorresti leggere libri bilingui, come ad esempio:

- libri, scritti in sloveno E nella tua madrelingua? SI NO - libri, scritti in sloveno E in inglese? SI NO

5. Se la tua lingua materna non è lo sloveno: hai già letto qualche libro nella tua madrelingua posseduto dalla biblioteca scolastica?

SI Quale? _____________________________ NO perché ☐non mi interessa

☐ preferisco leggere libri in sloveno ☐ non ci sono libri nella mia madrelingua.

Anketa za šolsko knjižnico

Razred: ___________________

1. Kateri je naslov najbolj zanimive knjige, ki si jo do zdaj prebral/a?

2. Misliš, da je v šolski knjižnici dovolj knjig? DA NE

3. Ali bi rad imel/a na razpolago več knjig v nekem drugem jeziku (t. j. ne v slovenščini)? DA v katerem? v angleščini v nemščini v bosanščini v srbščini v hrvaščini v makedonščini v albanščini v drugem jeziku: __________________ NE

4. Rad/a bi bral/a dvojezične knjige kot na primer:

- knjige, napisane v slovenskem IN v tvojem maternem jeziku? DA NE - knjige, napisane v slovenskem IN v angleškem jeziku? DA NE

5. Če tvoj materni jezik ni slovenščina: ali si že prebral/a kakšno knjigo v tvojem maternem jeziku, ki je v šolski knjižnici?

DA katero? _________________________ NE ker me ne zanima

raje berem knjige v slovenščini ni knjig v mojem maternem jeziku

Hvala za sodelovanje!