6. Le lezioni di madrelingua
6.4. Insegnare lingua e cultura macedone in Slovenia
Grazie alla direzione scolastica, ho potuto seguire alcune lezioni di lingua macedone presso la scuola Livada.
Il macedone in Slovenia è insegnato in diverse scuole da uno stesso insegnante madrelingua, con anni di esperienza proprio nell’insegnamento della lingua macedone sia nella scuola dell’obbligo in Macedonia, sia all’estero. Dopo aver insegnato lingua macedone per quindici anni nella scuola in Macedonia dalla quinta all’ottava classe, diciotto anni fa si è trasferito a Lubiana, dopo aver ottenuto l’incarico di insegnante di macedone per la Slovenia tramite l’Ambasciata macedone in Slovenia.
Anche in questo caso, come per l’insegnamento della lingua bosniaca, mancando fonti bibliografiche dettagliate sull’insegnamento del macedone in Slovenia, importanti informazioni possono essere evinte dal colloquio con l’insegnante.
Dalle sue parole, dopo la caduta della Jugoslavia i macedoni in Slovenia hanno iniziato a sentirsi come veri e propri stranieri, ed hanno sentito il bisogno di dare il via ad associazioni che
mantenessero e promuovessero la loro lingua e cultura. Dalla metà degli anni novanta sono state quindi fondate in Slovenia tre associazioni culturali macedoni e di pari passo è stato dato il via anche all’insegnamento della lingua macedone promosso dai Ministeri dell’educazione sloveno e macedone. Il primo anno scolastico che ha ufficialmente visto l’insegnamento del macedone è stato il 1993/1994.
L’insegnante, unico maestro di lingua macedone ufficiale in Slovenia, insegna in quattro scuole elementari di Lubiana: Livada, Martin Krpan, Valentin Vodnik, Dravlje, nonché nella scuole di Postojna, Koper e Kranj.
Ogni anno viene preparato un programma didattico. Questo prevede sia lezioni di lingua, che prevedono lo sviluppo delle capacità sia scritte che orali, sia di geografia, storia, musica e arte/disegno.
Per quanto riguarda il materiale utilizzato per le lezioni, vi sono dei libri di testo realizzati in macedonia per l’apprendimento della lingua macedone, che spesso l’insegnante trova utile presentare ai suoi alunni in Slovenia. Non esiste ancora un manuale per la lingua macedone pensato appositamente per i bambini macedoni all’estero ed in Slovenia non è ancora stato pubblicato alcun libro di testo di lingua macedone.
Con gli alunni più grandi viene spesso utilizzato il computer, in particolare per le lezioni di storia o di cultura, per alcuni giochi e alcune canzoni.
Le associazioni macedoni, con le quali però la scuola elementare Livada non è collegata, organizzano nel corso dell’anno diverse attività integrative, volte alla promozione della cultura macedone che coinvolgono anche i bambini ed i ragazzi che seguono le lezioni di lingua macedone. Esempi di tali iniziative sono l’incontro annuale che si tiene circa a metà giugno e prevede manifestazioni di carattere culturale come letture di poesie, spettacoli teatrali e folkloristici, nonché la gara tra gli alunni di lingua macedone che ha luogo a fine maggio, dal nome: Quanto conosciamo la repubblica di Macedonia. Quest’evento prevede la suddivisione dei ragazzi in due gruppi, il primo formato dagli alunni dalla terza alla quinta elementare, il secondo formato dagli alunni dalla sesta alla nona classe. Ogni gruppo dovrà rispondere a diverse domande inerenti la lingua e la cultura macedoni, differenziate a seconda dell’età e della classe degli alunni.
Per quanto riguarda la partecipazioni alle lezioni extracurricolari di lingua macedone, come anche nel caso della lingua bosniaca, ad inizio anno vi è un numero di adesioni maggiori rispetto all’effettiva frequenza durante l’anno. Anche le lezioni di macedone non sono obbligatorie, bensì si svolgono al di fuori dell’orario scolastico curricolare negli spazi dei diversi istituti scolastici. La volontà dei genitori gioca un ruolo molto importante; sono infatti loro a decidere se i figli frequenteranno o meno le lezioni di lingua macedone, se credono sia importante che i propri figli, una volta in Macedonia, siano in grado di leggere e comunicare correttamente. Alla domanda se vi è dell’interessamento da parte dei genitori l’insegnate afferma che molti di loro, parlando in macedone a casa, non reputano necessario che i figli frequentino le lezioni di lingua e cultura macedone. Il macedone parlato in famiglia però, spesso, non è il macedone standard. C’è quindi l’alto rischio che i bambini non imparino né uno sloveno (i genitori spesso non parlano bene lo sloveno), né un macedone corretto. Data poi la non obbligatorietà delle lezioni, spesso i ragazzi preferiscono altre attività come ad esempio quelle sportive.
Secondo l’insegnante, le istituzioni dovrebbero dedicare più impegno nel motivare le persone a seguire le lezioni della propria lingua materna.
Dalle parole dell’insegnante risulta come, in generale, la popolazione macedone non vada incontro a grandi difficoltà d’integrazione nella società slovena, avvenendo la loro assimilazione piuttosto rapidamente. Da quanto ha potuto notare nelle diverse scuole, i bambini macedoni nei corridoi non parlano in macedone tra di loro, ma cercano di parlare sloveno. Alla domanda del perché non parlino macedone anche a scuola, l’insegnante risponde che parlano si macedone in famiglia ma forse, in pubblico, si vergognano davanti ai compagni, preferiscono parlarlo
privatamente ed è probabilmente anche per questo che l’assimilazione linguistica avviene abbastanza rapidamente.
A seconda dell’istituto scolastico, l’insegnante cerca di coinvolgere il più possibile anche gli alunni e le famiglie slovene. Se le lezioni di macedone si svolgono nel pomeriggio, è però difficilmente attuabile avendo anche gli alunni sloveni altre attività.
Dove vi è un gruppo di alunni più numeroso è possibile realizzare anche dei gemellaggi con delle scuole in Macedonia. Ad esempio, ad ottobre 2013 l’insegnante ha organizzato con la scuola elementare Kozine-Hrpelje una gita di una settimana in Macedonia, dove hanno visitato le scuole elementari dei paesi dai quali proveniva la maggioranza degli alunni, riuscendo a coinvolgere nel viaggio anche alcuni alunni sloveni.
Alla domanda se, secondo la sua opinione, la scuola slovena sia sufficientemente attiva dal punto di vista della multiculturalità, l’insegnante risponde di sì, affermando di potersi definire soddisfatto. Nei suoi diciotto anni d’esperienza in Slovenia, tranne che in un’occasione, è sempre riuscito, senza particolari difficoltà, ad instaurare una buona collaborazione con le dirigenze scolastiche ed il personale delle scuole slovene dove si è trovato ad operare.
A livello sociale afferma di non aver osservato una particolare discriminazione da parte della società slovena nei confronti degli immigrati, né a livello scolastico, né a livello degli alunni. L’insegnante di lingua macedone riveste un ruolo importante nella prima integrazione con l’ambiente scolastico sloveno, aiutando le famiglie macedoni appena arrivate ad instaurare i primi contatti con la scuola dal punto di vista linguistico. Solitamente prima di arrivare in Slovenia nessuno sa parlare sloveno in famiglia. I genitori parlano il più delle volte un dialetto della lingua macedone e, quando a scuola incontrano l’insegnate di lingua macedone, che si esprime nella variante standard, accade che non capiscano diverse parole.
Mantenere contatti con la lingua macedone in Slovenia, da quanto traspare dalle parole dell’insegnante, non è difficile. Accanto alle associazioni culturali, a disposizione dei parlanti vi sono diversi canali sulla televisione satellitare, senza dimenticare la rete internet. D’altro canto ricorda però come sia difficile reperire libri in lingua macedone.
I contatti diretti con la Macedonia sono per la maggioranza degli immigrati molto frequenti, essi vi si recano, infatti, non appena vi si presenti l’occasione; ad esempio, molti alunni trascorrono l’intera estate in Macedonia dai nonni o da parenti.
Per quanto riguarda le difficoltà incontrate dai bambini madrelingua macedoni nell’apprendimento dello sloveno, l’insegnante afferma che queste sono prevalentemente di carattere lessicale, mentre l’alfabeto cirillico macedone, con il dovuto esercizio, non comporta grandi difficoltà per gli alunni che benché parlino correntemente macedone, ancora non l’abbiano imparato.
Imparare la lingua macedone si dimostra impresa più ardua per i bambini i cui genitori sono nati in Slovenia, le differenze dal punto di vista linguistico tra le diverse generazioni d’immigrati sono, infatti, particolarmente visibili.
Negli ultimi anni l’insegnante di lingua macedone insegna prevalentemente ad alunni di prima generazione, trasferitisi in Slovenia cinque, sei anni fa, e trova che sia più facile lavorare con loro, essendosi già in parte scolarizzati in Macedonia. Chi invece è scolarizzato esclusivamente in Slovenia presenta maggiori difficoltà, anche se in generale dimostra un maggiore livello d’interesse, trovando molti aspetti totalmente nuovi e sconosciuti.
6.4.1. L’insegnamento della lingua e della cultura macedone presso la scuola Livada
Le lezioni di macedone di svolgono alla scuola Livada con cadenza settimanale, ogni martedì, ed hanno la durata di 45 minuti. Il numero degli alunni è notevolmente diminuito da inizio anno al mese dell’osservazione, aprile-maggio 2014, quando le lezioni erano frequentate da 3 o 4 alunni.
Quando in un gruppo il numero degli alunni è limitato e proviene dalle prime classi della scuola elementare, come ad esempio nel nostro caso, l’insegnante non si focalizza troppo sull’insegnamento dell’alfabeto cirillico macedone, non sapendo ancora alcune alunne scrivere in sloveno e rischiando così che si crei della confusione tra gli alfabeti.
In questo caso l’attenzione viene data prevalentemente all’ambito lessico quotidiano come ad esempio i sostantivi relativi ai colori, agli animali, alla natura, senza però costringere gli alunni alla scrittura. Su quest’ultimo versante viene dato qualche input da parte dell’insegnante solamente dal punto di vista visivo in modo che gli alunni inizino a riconoscere qualche lettera a prima vista. Dalla terza, quarta classe inizia la lettura e la scrittura nell’alfabeto cirillico benché alcuni inizino prima a casa aiutati dai nonni o dai genitori. Degli alunni frequentanti le lezioni di macedone alla scuola elementare Livada, ad esempio, due conoscono già l’alfabeto cirillico, imparato in famiglia. L’aspetto di estrema importanza, sottolinea l’insegnante è che durante la lezione comunichino tra di loro esclusivamente in macedone.
6.4.2. Nel vivo della lezione
Durante i mesi trascorsi presso la scuola Livada, ho avuto occasione di osservare direttamente lo svolgimento delle lezioni di lingua macedone.
In generale è possibile affermare come il clima della lezione sia sempre stato positivo e collaborativo da parte degli alunni.
Il fatto che abbia avuto occasione di osservare due lezioni, la prima frequentata solamente da tre alunne appartenenti alla prima, alla seconda e alla terza classe elementare, la seconda cui si aggiungeva un alunno della quarta elementare ha fatto si che potessi osservare le diverse modalità ed il diverso materiale adottato dall’insegnante a in base all’età ed alla classe frequentata dagli alunni.
La prima delle due lezioni osservate verteva prevalentemente attorno allo sviluppo del lessico quotidiano.
Alle alunne sono state distribuite alcune schede di lavoro raffiguranti dei cruciverba. Non sapendo tutte le alunne scrivere, i cruciverba sono stati risolti oralmente con l’aiuto dell’insegnante. L’alunna che sapeva già scrivere alcune lettere dell’alfabeto cirillico (imparato a casa) si è proposta per scrivere le parole più semplici alla lavagna con l’aiuto dell’insegnante.
L’insegnante e le alunne mi hanno accolta con molta curiosità e si sono dimostrati da subito molto propensi nello spiegarmi le basi della lingua macedone e nello risolvere insieme le schede della lezione. Com’è possibile osservare dalle immagini sottostanti, i cruciverba richiedono la conoscenza del lessico quotidiano, appartenenti ad ambiti quali gli animali, il cibo, il corpo umano … .
Le alunne non hanno avuto alcuna difficoltà nel risolvere gli esercizi proposti, parlando tutte correntemente macedone in famiglia. Per alcuni sostantivi l’insegnante creava una sequenza comunicativa, avente come oggetto la parola in esame, chiedendo all’alunna, ad esempio, se avesse mai visto uno scoiattolo e dove.
A fine lezione l’insegnante ha proposto un gioco molto amato dalle alunne, quello dei mimi. Due alunne sono state invitate dall’insegnante a mimare una situazione della vita quotidiana e gli altri presenti in classe dovevano indovinare l’azione compiuta.
Nel caso della lezione in esame, le alunne hanno mimato la spesa al supermercato, il che, una volta indovinato, ha dato il via ad una sequenza comunicativa guidata dall’insegnante, basata sulle domande: Dove vi trovate? Che cosa avete comprato? Dove mettete la spesa? Che cosa preparerete da mangiare?
Nella seconda lezione, essendo leggermente diversa la composizione degli alunni, con l’aggiunta di un alunno più grande, l’insegnante ha proposto due attività differenziate a seconda delle competenze degli alunni.
Alle due alunne più piccole è stato proposto del materiale visivo incentrato sullo sviluppo del lessico tratto da un libro di testo utilizzato per le prime classi della scuola elementare macedone:
Ai due alunni delle classi più avanzate (terza e quarta) è stata distribuita la seguente scheda di lavoro, la quale richiedeva l’esercitazione dei contrari delle parole indicate (sostantivi, aggettivi e verbi):
IMG 14. Scheda di esercizi di lingua macedone
Nonostante gli alunni non abbiano dimostrato particolari difficoltà nello svolgimento delle attività (esclusa la scrittura per le alunne più piccole), l’insegnante, grazie anche al ridotto numero di alunni, ha potuto osservare da vicino lo svolgimento di ogni esercizio e dare il proprio aiuto ad ogni alunno, qualora ve ne fosse bisogno.
Come conclusione della lezione, data la mia presenza, le alunne hanno di loro iniziativa proposto di cantarmi una canzone popolare macedone, Makedonsko devojče, cosicché io potessi ascoltare e scoprire una piccola parte della loro cultura.