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L’accesso alla rete come condizione incrementale allo sviluppo locale

Nel documento Sviluppo locale e digital divide (pagine 134-137)

Una delle principali domande poste nel Capitolo I consisteva nella eventuale correlazione tra l’implementazione della banda larga e la crescita di un paese attraverso gli strumenti dello sviluppo locale. Se infatti l’attuale situazione italiana presenta una diversa proliferazione del divario digitale si può affermare che le politiche nazionali e le strategie di mercato, legate all’offerta della banda larga, non hanno di certo contribuito ad un graduale espansione della stessa. Diventa quindi legittimo domandarsi se l’adozione di strumenti di sviluppo diversi da quelli centrali possano riuscire a raggiungere le zone dove la copertura risulta assente.

Questo è l’aspetto centrale del presente lavoro che lega tutta la trattazione. Se da un lato si sono comprese le diverse accezioni del fenomeno del divario digitale dall’altro si è altresì affermato che senza un intervento locale difficilmente sarà possibile abbattere il divario medesimo. La teoria glocalista parte proprio da questa considerazione confutando nei fatti sia la teoria della stratificazione, basata solo su elaborazioni astratte dell’evoluzione del divario, sia la teoria della normalizzazione che non ha preso in considerazione l’evoluzione nel tempo dell’accezione di divario digitale.

Quanto affermato però non ha una valenza universale ma necessita di un riscontro fattuale dettato dalle caratteristiche degli attori sociali in relazione alla rete e dall’efficacia dell’intervento pubblico locale.

Come anticipato, in questo contesto il ruolo istituzionale è indispensabile. La realizzazione di politiche per lo sviluppo può essere realizzata attraverso la

definizione di accordi territoriali per l’innovazione, da definire con tutti i players, sia pubblici che privati, i quali vivono il territorio e ne conoscono le reali esigenze. Pertanto appare, forse, necessario che ogni regione promuova iniziative a livello territoriale, organizzi momenti pubblici di discussione sul tema della società dell’informazione, raccolga le esperienze più significative nate nelle diverse realtà locali e coordini la partecipazione degli enti territoriali alle iniziative più meritevoli.

Inoltre occorre ricordare l’altro aspetto centrale della presente ricerca ossia l’effetto che l’accesso in banda larga può avere nelle politiche di sviluppo del territorio.

In altre parole una volta ridotto il divario digitale quali sono gli effetti sulla crescita del territorio?

In via potenziale le ricadute in termini di sviluppo locale tramite una capillare implementazione della banda larga sono di non poco momento: crescita del turismo, miglioramento dell’assistenza sanitaria, riduzione degli sprechi, maggiore informazione, contatto diretto con la P.A., alcuni degli esempi più ictu

oculi rilevabili.

Se a un lato, come è stato detto, l’intervento locale a determinate condizioni può avere un effetto nell’abbattimento del divario digitale allo stesso modo è possibile riscontrare alcune best practices perpetuate da zone ad altro grado di connessione veloce. Nel corso deli ultimi anni gli esempi si stanno moltiplicando e diversificando, con riferimento alla realtà locale. Si pensi ad esempio alla gestione della rete elettrica o la manutenzione delle strade attraverso il Web,

anche in centri di dimensioni inferiori alle più grandi città metropolitane. Detta gestione permetterebbe di monitorare il funzionamento di tutto l’impianto tramite la connessione alla rete, e direttamente su un pc, con la possibilità di intervenire rapidamente nelle ipotesi di mal funzionamento, senza dover attendere una segnalazione; prevenendo quindi situazioni di pericolo per i cittadini o casi di

mala gaestio. Inoltre, si potrebbe avere una gestione più efficiente dell’utilizzo

della rete elettrica in base al reale consumo dell’utenza: concreto esempio di ciò è la cittadina di Isernia, che è stata la prima smart city attrezzatasi in tal senso, con un risparmio considerevole, sia economico che dal punto di vista temporale, ed una migliore efficienza della rete elettrica cittadina e provinciale; un modello imitato da molte altre città italiane ed europee.

Un altro esempio che rientra tra gli effetti positivi che una maggiore connessione crea sul territorio o su una realtà locale è rappresentato dall’ospedale “Bambin Gesù” che si è dotato di un cloud computing service grazie al quale le informazioni su ciascun paziente sono consultabili da tutti i diversi reparti in maniera centralizzata in modo che ove vi sia una necessità o urgenza il personale medico può attivarsi prontamente, nonostante si trovi anche in zone della struttura lontane dalla location dell’ammalato. Inoltre sempre in tema di e-health l’ospedale Molinette ha sviluppato tecniche avanzate di teleassistenza grazie alle quali è possibile intervenire direttamente a distanza con enormi risparmi per il paziente e per l’ospedale.163 Va precisato che la teleassistenza consiste nel bypassare la necessità che il paziente si rechi fisicamente presso le strutture

163 Cfr. Rapporto del Forum per la Società dell’Informazione “e-Italia - Un progetto per l’Italia e

l’Europa, un contributo per la comunità internazionale” Il Sole 24ore Presidenza del Consiglio dei Ministri.

ospedaliere anche per svolgere delle attività semplice e generali, quale può essere il semplice pagamento di un ticket, ad esempio, ovvero una semplice reiterazione di prescrizioni mediche su pazienti con patologie accertate e non gravi.

Si intuiscono, pertanto, i non pochi benefici che possono derivare dallo sviluppo delle infrastrutture, al fine di garantire l’implementazione della banda larga, attraverso un lavoro di coordinamento tra l’intervento pubblico (sia a livello statale che a livello locale) e l’azione privata, ad esempio tramite modelli di partneriato pubblico-privato.

5. I progetti dell’apparato pubblico sulle infrastrutture: imprescindibilità

Nel documento Sviluppo locale e digital divide (pagine 134-137)