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ACCOGLIENZA DEGLI ALUNNI CON D.S.A

CONTINUITÀ E ORIENTAMENTO

ACCOGLIENZA DEGLI ALUNNI CON D.S.A

ACCOGLIENZA DEGLI ALUNNI CON D.S.A.

I disturbi specifici di apprendimento (DSA) sono difficoltà selettive, in alcune competenze Neuropsicologiche, in alunni che generalmente hanno capacità cognitive adeguate e che non presentano deficit sensoriali e neurologici o disturbi psicologici primari. I DSA più importanti sono quelli della lettura, della scrittura e dell’aritmetica. Caratteristica comune a tali disturbi è la difficoltà di decodifica (passaggi tra segno grafico e pronuncia dello stesso) con conseguente rallentamento del processo didattico, soprattutto che riguarda la capacità di comprensione. I DSA devono essere diagnosticati il più precocemente possibile poiché essi spesso si accompagnano a vissuti di inadeguatezza, riflessi negativi sull’autostima e in genere sulla formazione della personalità. Questo disagio può tradursi in disturbi di comportamento, atteggiamenti di disinteresse per tutto ciò che può richiedere impegno.

E’ necessario, pertanto, che l’alunno trovi accoglienza nella classe e rispetto affinché non viva con eccessiva frustrazione l’attività di apprendimento.

La presenza di alunni con una o più fragilità si evince dalla diagnosi redatta dallo specialista e la Scuola potrà attivare la procedura prevista per alunni con DSA ogni qualvolta entrerà in possesso della suddetta diagnosi.

Considerando che la certificazione di DSA non prevede la figura dell’insegnante di sostegno, il protocollo prevede che il Consiglio di Classe:

- ha la responsabilità complessiva dell’inclusione dell’alunno DSA;

- deve prendere visione della documentazione; il coordinatore deve assicurarsi che tutti gli insegnanti (comprese nuove nomine o supplenti) prendano visione della documentazione relativa

al DSA al fine di adottare, per quanto di propria competenza, le misure compensative e dispensative previste dalla normativa;

- può attuare progetti volti a sperimentare metodologie e modelli efficaci per l’inclusione;

- può richiedere strumenti tecnici e ausili didattici;

- può utilizzare tutte le opportunità offerte dall’Autonomia scolastica: flessibilità oraria, modularità, classi aperte ecc. per evitare situazioni di disagio;

- delibera la valutazione dell’alunno non differenziata dal resto della classe, qualora vengano accertati livelli di apprendimento corrispondenti agli obiettivi previsti non differenziati.

Per contribuire al successo scolastico degli alunni con DSA e si ritiene opportuno che tutti i docenti si attengano alle seguenti indicazioni:

- evitare di leggere ad alta voce in pubblico;

- consentire l’utilizzo degli strumenti compensativi di cui l’alunno ha bisogno (computer con programmi specifici, scanner, calcolatrice, il registratore etc.), sia a casa che a scuola;

- concordare le interrogazioni;

- incoraggiare l’uso di schemi, tracce, mappe concettuali con uso di parole chiave per favorire l’apprendimento e sviluppare la comunicazione e l’ascolto;

- favorire l’uso di internet e delle enciclopedie multimediali per fare le ricerche;

- caldeggiare la lettura di libri, testi, articoli su argomenti di interesse;

- valutare gli elaborati scritti per il contenuto, senza insistere sugli errori ortografici;

- evitare il materiale scritto a mano e prediligere quello stampato o digitale;

- perseguire l’apprendimento delle lingue straniere privilegiando la valutazione delle prove relative alla forma orale, con la possibilità di utilizzare i supporti per quella scritta;

- leggere i problemi, i quesiti e le risposte in caso di verifica con risposte a scelta multipla, registrare il testo, scindere la soluzione del problema dal calcolo, fornendo l’opportunità di usare la calcolatrice, tavole pitagoriche ed altri supporti;

- consentire l’uso, a scopo di consultazione, del quaderno dei compiti, per permettere la rievocazione più rapida dell’apprendimento, in considerazione della difficoltà di automatizzare e quindi rendere immediatamente disponibile una conoscenza acquisita;

- accordarsi anche sulle prove a tempo (o si riduce il materiale della prova o si aumenta il tempo).

Ciascun docente, pertanto, provvederà direttamente alla predisposizione e all’uso delle strumentazioni necessarie per consentire a ciascuno alunno di seguire con profitto le attività scolastiche, in accordo coi genitori dello stesso e in relazione alle specifiche necessità.

Le continue note ministeriali ribadiscono la necessità di fornire agli alunni con DSA, tutti gli strumenti compensativi e di attuare misure dispensative da alcune prestazioni al fine di favorire l’apprendimento scolastico e sviluppare le loro potenzialità.

Verifiche scritte:

- proporre verifiche uguali a quelle della classe, con tempi più lunghi per eseguirle;

- proporre verifiche divise in due parti da somministrare in momenti diversi;

- proporre verifiche uguali a quelle della classe, con meno esercizi ma con obiettivi identici (matematica);

- proporre verifiche uguali a quelle della classe, rispettando il criterio della gradualità (grammatica, lingua straniera);

- privilegiare esercizi a scelta multipla, con vero o falso, a completamento e con domande esplicite;

- richiedere risposte brevi, con eventuali descrizioni di immagini;

- per lo svolgimento del “tema”, fornire una scaletta o altro per meglio gestire le operazioni importanti nel processo di costruzione di un testo.

Per la lingua straniera:

- usare vignette dove far inserire le parole mancanti o il verbo adatto alla situazione;

- leggere testi semplici procedendo con domande V/F per verificarne la comprensione;

- per la prova d’ascolto fornire all’allievo la cassetta/CD da ascoltare più volte;

- evitare, ove possibile, domande aperte;

- per il lessico, far costruire all’alunno “famiglie di parole” e utilizzare cruciverba o altri giochi che aiutino a visualizzare la parola.

Gli alunni con DSA (Legge 8 ottobre 2010 n 170) possono essere dispensati dalle prove scritte in lingua straniera predisposte durante il corso dell’anno scolastico e in sede di esame di Stato se sussistono le seguenti condizioni:

- certificazione attestante la gravità del disturbo e recante esplicita richiesta di dispensa;

- richiesta di dispensa presentata dalla famiglia;

- approvazione da parte del Consiglio di Classe sulla base delle risultanze degli interventi di natura pedagogico-didattica.

Per gli esami di Stato le modalità di conduzione e i contenuti delle prove orali vengono stabiliti dal Consiglio di Classe.

Solo in caso di particolare gravità del disturbo, risultante da un certificato diagnostico, su richiesta delle famiglie e su approvazione del Consiglio di Classe, gli alunni possono essere esonerati dall’insegnamento delle lingue straniere e seguire un percorso didattico differenziato.

In sede di esami di Stato gli alunni che hanno seguito un percorso didattico differenziato, possono sostenere prove differenziate.

Verifiche orali

- Saranno sempre programmate e guidate con domande esplicite;

- saranno concessi tempi più lunghi per la risposta, incoraggiando l’alunno;

- non si terrà conto degli errori di pronuncia (lingua straniera);

- saranno utilizzati supporti visivi per il recupero del lessico generalmente carente.

RUOLI E COMPITI PER GLI ALUNNI DSA e SVANTAGGIO

Dirigente Scolastico: individua le risorse interne ed esterne, forma le classi, si rapporta con gli Enti locali.

Docente referente BES: raccorda le diverse realtà (scuole, ASL, famiglie, Enti territoriali), monitora i progetti, coordina la commissione, promuove l’attivazione di laboratori specifici, rendiconta al collegio docenti e controlla la documentazione in ingresso e quella in uscita.

Personale di segreteria: protocolla la certificazione della famiglia, consegna una copia della certificazione al coordinatore e aggiorna il fascicolo dell’alunno.

Consiglio di Classe: legge e analizza la certificazione di DSA, incontra la famiglia, redige per ogni alunno DSA il PDP o il PEP, condivide la programmazione con la famiglia.

Coordinatore di Classe: mantiene i contatti con la famiglia, coordina la stesura del PDP o del PEP, informa i colleghi, coordina la programmazione con la famiglia .

Singolo insegnante: segnala al coordinatore eventuali casi di deficit o disagio, concorda con la famiglia le modalità di svolgimento dei compiti a casa, fornisce gli strumenti più adatti compensativi e dispensativi, valuta lo studente in chiave formativa.

Famiglia: consegna la certificazione in segreteria, concorda il PDP o il PEP, mantiene i contatti con le insegnanti.