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4. LO SVILUPPO DELLE SOFT SKILLS: STRUMENTI ED EFFICACIA

4.3. Strumenti che non supportano le finalità della ricerca

4.3.4. Actionbound e Goose Chase Scavenger Hunt

Dietro la realizzazione di una caccia al tesoro vi è un lavoro di progettazione lungo e laborioso, che mette alla prova gli organizzatori sotto molteplici punti di vista. Grazie ad Actionbound e a Goose Chase Scavenger, due soluzioni progettate per agevolare l’implementazione di giochi e missioni da sottoporre ai colleghi, agli amici o ai partecipanti ad un evento, tutto questo risulterà più semplice. Prima di procedere con la trattazione, è utile precisare che le piattaforme analizzate in questo paragrafo si configurano come prodotti distinti e fra loro non correlati e che la scelta di condurre una descrizione comparata di questi è semplicemente il riflesso, come si vedrà a breve, della loro similarità.

Descrizione

Una volta inseriti il nome della sfida ed una sua descrizione, gli amministratori sono guidati nella costruzione delle missioni, che rappresenteranno il gioco vero e proprio.

Le sfide possono essere selezionate fra quelle precostituite, proposte dal gioco, oppure create e personalizzate sulla base delle proprie esigenze. In quest’ultimo caso, per ciascuna missione, gli organizzatori sono chiamati a definirne il contenuto, i punti che questa garantisce nel caso

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venga portata a termine con successo, i bonus che ogni azione extra può attribuire ed un eventuale tempo massimo per concluderla (Fig. 4.14).

A differenza di Goose Chase Scavenger, Actionbound consente anche di progettare il contenuto delle sfide sottoforma di quiz o di indagine.

Per ciascuna missione inoltre è possibile stabilire la tipologia di risposta che i giocatori devono inviare, attraverso un’app da scaricare sul proprio smartphone, per poter vincere: una foto o un video, un messaggio di testo, o semplicemente le coordinate GPS di un luogo che la sfida impone loro di raggiungere. Actionbound consente inoltre di risolvere le missioni inviando audio o scannerizzando, con i propri mobile devices, un QR Code precedentemente posto in alcuni punti di interesse. Una volta impostato il contenuto delle sfide, sarà sufficiente creare i gruppi, individuarne i capitani ed inviare loro una e-mail con le regole del gioco e la caccia al tesoro può avere inizio.

Figura 4.14 – La creazione delle missioni in Goose Chase Scavenger Hunt. Screenshot dalla piattaforma

Competenze oggetto di sviluppo

Ai fini dello sviluppo delle competenze trasversali e dal momento che le sfide sono pensate appositamente per essere eseguite in gruppo, questi strumenti si potrebbero rivelare adatti per incentivare i dipendenti a mettere in pratica comportamenti orientati al miglioramento di alcune delle abilità sociali considerate nel capitolo secondo. Alcuni esempi possono chiarire il concetto:

 il fatto di progettare delle sfide che richiedano ai partecipanti di parlare di loro stessi, delle proprie passioni e del loro modo di lavorare può avere come effetto quello di migliorare la conoscenza fra i membri del gruppo e rafforzare lo spirito di un team costituito di recente;

 nel caso invece il gruppo sia già collaudato, approfondire temi quali la tipologia di collega che ogni membro ritiene ideale ed il parlare delle modalità di critica e di

feedback che ognuno ritiene maggiormente efficace ai fini dello sviluppo personale

può essere un modo per costruire e rafforzare le relazioni lavorative;

 proporre missioni che spingano i soggetti a raggiungere degli obiettivi conseguibili soltanto attraverso il lavoro combinato incentiva la collaborazione, la cooperazione e la capacità di stare in team;

 spingere i soggetti a pensare ai punti di forza di ogni membro del gruppo e a comunicarli a questi può avere l’effetto di incentivare, nei soggetti, la valorizzazione degli altri e aumentare la fiducia nelle capacità del team;

 allo stesso modo, chiedere ai membri del gruppo di fornire critiche costruttive e

feedback sinceri ai propri compagni potrebbe sviluppare l’orientamento agli altri, la

capacità di fornire consigli utili, di ascoltare i punti di vista altrui senza giudicare, migliorando anche l’attitudine verso le critiche;

nel caso il team sia costituito di persone con background culturali o lavorativi diversi, le missioni potrebbero essere progettare per incentivare i soggetti a parlare di loro stessi, dei modi utilizzati per operare o risolvere i problemi negli ambienti di lavoro precedenti, imparando a relazionarsi con costoro in modo proficuo e cogliendo spunti utili per sostenere la creatività, l’innovazione ed le abilità di problem solving;

 infine, le sfide potrebbero proporre ai partecipanti dei brevi giochi di ruolo, dove due o più membri del team, selezionati fra i partecipanti, recitano, la parte di persone che riescono a rimanere controllate anche in situazioni difficili o chiamate a gestire un

conflitto fittizio fra due colleghi, o a persuadere della bontà di un’idea il proprio capo. Questo costituisce una sorta di esercizio mentale, tanto per gli osservatori, quanto per coloro che recitano, e consente ai partecipanti di mettere in pratica i comportamenti da sviluppare, in un contesto sicuro.

Figura 4.15 – Le missioni in Actionbound. Screenshot dall’app mobile della sfida

A differenza di Goose Chase Scavenger Hunt, Actionbound è pensata anche per proporre agli utenti delle sfide da svolgere individualmente. In questo caso, si ritiene che possa rivelarsi uno strumento valido per supportare lo sviluppo di competenze trasversali quali:

 l’autovalutazione: le missioni potrebbero essere progettate per guidare i soggetti attraverso un’analisi dei propri punti di forza e di debolezza e potrebbe chiedere loro di ricercare feedback presso i colleghi in modo da fare tesoro dei giudizi sinceri apportati da coloro con i quali lavorano;

 la consapevolezza di sé; in questo caso, tuttavia, la questione si fa più delicata. Se da un lato è vero che le sfide potrebbero richiedere ai giocatori di pensare ad alcuni comportamenti adottati di recente e di cercare di ricordare le emozioni e le sensazioni provate, al fine di individuarne le ragioni e le cause, è altresì vero che i ricordi spesso sono distorti e che risulta sicuramente più agevole ragionare sulle emozioni non appena si sono provate;

 la fiducia in se stessi e l’ottimismo: come mostrato nella Figura 4.15, Actionbound può essere utilizzato per guidare i soggetti ad analizzare lucidamente i propri fallimenti, a trarne delle lezioni che consentano di non ripetere un comportamento errato, servendosi anche dell’aiuto degli altri. Questo esercizio potrebbe costituire una sorta di linea guida alle domande da porsi quando un progetto, di qualsiasi tipo esso sia, non restituisce i risultati sperati.

Analisi dello strumento e valutazioni di sintesi

Prima di procedere con la valutazione di efficacia, va detto che, degli strumenti analizzati in questo paragrafo, Actionbound si è rivelato essere il più completo, non solo perché sviluppa un range più ampio di competenze emotive, ma anche perché supporta l’inserimento di indagini e di quiz. Queste funzionalità consentono, da un lato, di testare le conoscenze che i partecipanti hanno precedentemente acquisito e, dall’altro, di ottenere informazioni e pareri, sui temi più svariati, che l’azienda potrà utilizzare per agevolare i propri dipendenti. Un esempio potrebbe chiarire il concetto: questi sondaggi potrebbero aiutare le imprese a comprendere le esigenze di sviluppo dei propri dipendenti, magari chiedendo loro di indicare quali sono le caratteristiche che un team leader o un capo dovrebbe possedere e che invece mancano a coloro che ricoprono questi ruoli. E ancora, essi potrebbero richiedere ai propri dipendenti di evidenziare le questioni che ritengono più urgenti da risolvere o le principali cause di malcontento sulle quali lavorare per riportare l’armonia. Come affermato nel capitolo secondo di questa trattazione, il fatto che i dipendenti si sentano ascoltati e supportati dalla propria organizzazione è il primo passo verso la costruzione di un rapporto basato sulla lealtà (cfr. cap. 2 par. 2.5.3.).

Considerando invece le modalità di sviluppo delle soft skills che queste applicazioni propongono, il dubbio circa la loro efficacia sembra risultare legittimo. Sebbene ogni sfida proposta possa essere corredata da file, video, audio o foto, che in questo specifico contesto potrebbero trovare impiego per supportare l’acquisizione di conoscenza96

e nonostante le possibilità di personalizzazione delle missioni consentano di creare sfide atte a supportare i soggetti nella messa in pratica dei comportamenti e nella fase di osservazione delle esperienze fatte, questa applicazione non consente di creare una situazione di apprendimento duratura. In

96 Utilizzando questi strumenti, gli organizzatori possono supportare gli utenti nell’acquisizione della

consapevolezza di quale sia l’importanza dello sviluppo di abilità specifiche e allo stesso tempo fornire degli spunti che dicano o dimostrino, attraverso i video, come mettere in pratica un comportamento.

altre parole, il fatto che il gioco sia progettato per essere svolto in maniera episodica, ed una volta soltanto, non consente di supportare la ripetizione dei comportamenti. Come affermato nel terzo capitolo, infatti, è solo attraverso la sperimentazione ripetuta che un soggetto acquisisce una nuova abitudine; per questo motivo si ritiene che Goose Chase Scavenger ed Actionbound non siano strumenti adatti allo sviluppo delle soft skills. Tuttavia, dal momento che le modalità di gioco possono stimolare nei partecipanti dei sentimenti positivi, potrebbero trovare impiego come esercizio icebreacker per i team neo costituiti o per stimolare la creatività in un gruppo che si stia apprestando ad iniziare un nuovo progetto.