l’occuPAzIonE In uMbRIA 37
11.3 Alcuni risultati di un progetto in itinere
Il progetto Piani Locali per il Lavoro nella sua seconda Fase e dopo una selezione avvenuta a seguito di bando per l’ammissione ai benefici contenuti, ha interessato n. 129 fruitori dell’Azione 5 “Voucher per la buona occupabilità, di cui 125 attivi, distinti in n. 48 beneficiari (il 37%) che hanno scelto l’Azione 1 (Dote occupazionale a favore di aziende/reti interessate all’assunzione) ed in n. 81 (il 63%) che hanno scelto l’Azione 4 (Autoimpiego).
Tabella 11.2 - Voucher per la buona occupabilità finanziati e suddivisione per “dote Azione 1” ed “Autoimpiego Azione 4” (valori assoluti)
Piani locali per il lavoro
do TE (Az. 1) A u To IMPIE go (Az. 4) To TA lE vouc HER (imp. 5382/2016) ATTIvI 1 Neos Pol.J.S. 13 14 27 26
2 Del Lametino e del Reventino 10 13 23 21
3 SILavoro 10 6 16 15
4 Cantieri Per L’occupazione - 2 2 2
5 Area Crati Savuto - 7 7 6
6 Un’opportunità Di Crescita Per Il Territorio: Lo Stretto Sostenibile 3 8 11 10 7 Terra Tra Due Mari - Tra Accoglienza Diffusa E Distretto Delle Diversità - 10 10 10
8 Marco Polo 3 3 6 6
9 SiAMO IL LAVORO 4 3 7 7
10 Ionio-Tirreno 0 0 0 0
11 Terre Jonico Silane 5 5 10 10
12 Vibo Vale - 5 5 7
13 OraSILavora - 3 3 3
14 Goethe - 2 2 2
totale 48 81 129 125
Fonte: ns elaborazione su dati Piani Locali per il Lavoro
Terminati quasi tutti i percorsi legati all’Azione 5 i beneficiari che hanno scelto l’autoimpiego, al fine di potere usufruire dei benefici concessi dal Progetto, hanno elaborato dei Piani di impresa valutati e suc-cessivamente validati dalla Regione Calabria (Tabella 11.2).
Il numero di Piani di impresa presentati dai beneficiari, adeguatamente sostenuti dai tecnici dell’assisten-za tecnica, al momento sono n. 24 (30,0 % del totale) per un totale di contributi concessi per i piani di impresa di € 454.311,18 (Tabella 11.3).
I beneficiari che debbono ancora presentare i Piani di impresa sono 17 (21,25%), mentre sono 31 (38,75%) quelli che hanno rinunciato alla possibilità utilizzare il finanziamento; sono, inoltre, 6 i voucher interrotti prima della conclusione (alcuni beneficiari hanno intrapreso una collaborazione con le Aziende ospitanti prima del termine dei nove mesi), mentre 2 debbono ancora terminare il percorso previsto.
Tabella 11.3 - sintesi dei risultati dell’Azione 5 (Autoimpiego) (valori assoluti)
voucher a ttiv ati voucher in terr otti voucher in c or so RI nunc E PIA n I di IMPRE sA pr esen ta ti PIA n I di IMPRE sA da pr esen tar e IMPoRTo conTRIbuTo AI PIAnI dI IMPREsA (75%) 1 Neos Pol.J.S. 14 1 - 5 5 3 105.080,59
2 Del Lametino e del Reventino 11 - - 6 4 1 86.367,11
3 SILavoro 6 - - 1 1 4 29.998,43
4 Cantieri Per L’occupazione 2 - - 2 - -
5 Area Crati Savuto 6 1 - 1 3 1 40.613,91
6 Un’opportunità Di Crescita Per Il Territorio: Lo Stretto Sostenibile 8 2 - 3 2 1
7 Terra Tra Due Mari - Tra Accoglienza Diffusa E Distretto Delle Diversità 10 - 2 2 4 2 66.917,35
8 Marco Polo 3 - - 1 1 1 30.000,00
9 SiAMO IL LAVORO 3 - - 2 - 1
10 Ionio-Tirreno - - - - -
11 Terre Jonico Silane 5 - - 2 2 1 46.157,25
12 Vibo Vale 7 2 - 3 1 1 19.986,54
13 OraSILavora 3 - - 3 - -
14 Goethe 2 - - - 1 1 29.190,00
totale 80 6 2 31 24 17 454.311,18
Fonte: ns elaborazione su dati Piani Locali per il Lavoro
Per quanto concerne i beneficiari (pari a 42) che hanno diritto all’Azione 1 - “Dote occupazionale per i giovani calabresi”, la Regione Calabria ha emanato un Avviso Pubblico apposito (ancora aperto al mo-mento della redazione del presente rapporto), con l’obiettivo di individuare i soggetti interessati e idonei ad assumere a tempo indeterminato (mediante “dote occupazionale”) una o più figure professionali, che hanno terminato il voucher per la buona occupabilità, allo scopo di migliorare le performance aziendali. L’importo massimo dell’aiuto concedibile previsto è pari a €. 20.000 per singolo destinatario: le spese ammissibili sono i costi lordi salariali per un periodo massimo di 12 mesi (se lavoratore svantaggiato) o 24 mesi (se lavoratore molto svantaggiato) successivi all’assunzione a tempo indeterminato (full-time o part-time); l’intensità di aiuto non deve superare il 50% dei costi ammissibili.
Le domande presentate dalle imprese saranno valutate dalla Regione Calabria con procedura valutativa a sportello, che porterà alla pubblicazione dell’elenco delle imprese ammesse tra i soggetti finanziabili. I destinatari (beneficiari dell’Azione 5) potranno operare una scelta dall’elenco delle aziende ammesse, che abbiano richiesto un profilo professionale compatibile con il proprio.
Sarà poi direttamente Il Settore 5 del Dipartimento n. 7 Lavoro, Formazione e Politiche Sociali della Regio-ne Calabria ad operare il matching tra i fabbisogni espressi dalle aziende e i destinatari.
11.4 conclusioni
È possibile, allo stato attuale, identificare essenzialmente cinque obiettivi prioritari raggiunti dall’iniziativa: - il primo dei risultati raggiunti dal modello operativo dei PLL è quello di avere superato le barriere delle
programmazioni temporali: infatti, al fine di rendere operativa la strategia individuata corrispondente all’integrazione occupazione/sviluppo, i Piani Locali per il Lavoro sono stati dotati dall’inizio di linee di intervento su fondi nazionali “PAC” (Piano di Azione e Coesione) 2007-2013, ma con una proiezione temporale che ha permesso che questo progetto fosse un progetto inter-programmazione, cioè quasi una politica strutturale del Dipartimento interessato, tant’è vero che sono in atto delle discussioni per trasferire alcune linee, le più recenti, sul POR FESR-FSE 2014-2020. In questo modo si può affermare che il risultato strategico principale, ossia quello di non mettere in campo progetti di scopo e limitati, è stato raggiunto: i PLL sono diventati un progetto a lunga gittata concretizzando le ipotesi di valorizzazione del-le potenzialità presenti sul territorio regionadel-le mediante l’innesco di processi virtuosi in grado di passare gradualmente al consolidamento di politiche per il lavoro saldate a politiche per lo sviluppo. Difatti, i Piani Locali per il Lavoro hanno inteso sin da subito integrare il lavoro e lo sviluppo, intercettando l’am-bizione al protagonismo dei sistemi locali, affidando ai giovani e alle loro innovative capacità, alla loro voglia di protagonismo, il compito di contribuire al rilancio della competitività dei territori;
- il secondo risultato raggiunto è l’aver messo il “territorio” al centro delle politiche di sviluppo e coesio-ne, mobilitando le potenzialità endogene regionali tramite il miglioramento di competitività, attrattivi-tà, diversificazione e innovazione delle strutture produttive, attraverso l’autodefinizione di nuove zone omogenee ridefinite nei confini dei PLL, all’interno delle quali è stato possibile sviluppare e fare crescere idee di impresa solide, sostenibili e durature. In questo senso, le azioni contenute nei PLL hanno inne-scato le sopite capacità organizzative di un sistema e dei singoli attori locali, soprattutto nelle abilità di interpretare i processi di cambiamento e di programmare nuove iniziative di sviluppo, evidenziando sol-tanto alcuni aspetti - quelli che fungono da traino per l’economia in quel territorio - legati all’aumento e ottimizzazione dell’occupabilità e facendo partire processi virtuosi per la competitività territoriale grazie alla capacità dei singoli sistemi di attivare e/o rafforzare processi di cooperazione e integrazione al loro interno attraverso la costruzione di reti e/o cluster di impresa;
- il terzo risultato degno di nota è che dalla sperimentazione in atto e dalle valutazioni intermedie dell’im-plementazione dell’Azione 5 (tutt’ora in corso), si evince come i giovani siano quasi tutti entrati con entusiasmo e creatività all’interno dei sistemi produttivi locali con idee innovative che li legheranno per sempre ai territori: le storie di successo sul piano delle economie dei sistemi locali sono legate a uomini e imprese, a territori e ad amministratori, che hanno favorito le politiche di contesto e le politiche di sistema nella loro accezione più generale di integrazione; questa è in particolare la sintesi che stanno effettuando i giovai beneficiari, vere e proprie cerniere generazionali tra territorio e nuovi saperi, cono-scenza, nuove competenze e tradizioni;
- il quarto risultato riguarda il fatto che i territori autodefinitisi hanno molto investito sulla possibilità di creazione di impresa da parte dei giovani già dalla prima fase del progetto, quello della candidatura ter-ritoriale. Dopo il voucher per la buona occupabilità (Azione 5) che, per l’architettura complessiva dei PLL, è un’azione prioritaria e sperimentale volta a creare le figure professionali necessarie allo sviluppo e/o al potenziamento di reti e/o filiere produttive, i territori hanno richiesto circa 80 voucher con finalità di autolavoro sotto forma di impresa, al fine di acquisire i servizi funzionali all’autoinserimento lavorativo dei beneficiari, sotto forma di creazione di nuove attività di impresa in forma di lavoro autonomo (di cui all’Azione 4). Il vero valore aggiunto da evidenziare in questa sede consiste nel fatto che ci sono circa 80 giovani che stanno avendo la possibilità di confrontarsi con il sistema della competitività nazionale, regionale e internazionale e di acquisire un bagaglio di conoscenze dirette sui sistemi di cooperazione tra imprese, con la finalità di fare partire una loro impresa in grado di intercettare segmenti ad alto po-tenziale delle filiere produttive territoriali. Inoltre, all’interno dei settori produttivi e caratterizzanti dei singoli PLL e utilizzando un facile accostamento tra settori identificati dai beneficiari con i codici Ateco 2007 si è potuto constatare come dei progetti di impresa in via di definizione alla Regione, moltissimi - circa il 60% - risultano legati al settore/filiera del turismo, con varie sfaccettature ma tutte comunque legate strettamente al concetto di sostenibilità. In particolare, alcune proposte di impresa si propongo-no l’obiettivo di connettere il settore turistico con il settore agroalimentare e/o con l’artigianato, che notoriamente in Calabria è strettamente connesso alla tradizione agricola, valorizzando le potenzialità del turismo culturale e ambientale, nella considerazione che oramai anche in Calabria green economy vuol dire anche tutela e valorizzazione del patrimonio artistico, naturale e agroalimentare, vero e pro-prio giacimento aurifero della regione;
- Infine, il quinto risultato è legato alla promozione (e molte sono in tal senso le testimonianze degli imprenditori dei vari PLL), dell’innovazione delle imprese esistenti (grazie ai beneficiari dell’Azione 1 - circa 50) al fine di renderle competitive sul mercato e di farle migliorare sotto i vari aspetti produttivo/ commerciali.
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RIfERIMEnTI bIblIogRAfIcI
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