5 QUADRO CONOSCITIVO
5.7 Geologia e uso e copertura del suolo
5.7.5 Ambiti territoriali estrattivi ed aree dismesse/inquinate
Il Piano Cave della Provincia di Bergamo è stato approvato con D.C.R. numero VIII/ 619 del 14 maggio 2008 e pubblicato sul B.U.R.L. - II supplemento straordinario - numero 28 del 10 luglio 2008.
Nel territorio di Treviglio sono presenti due ambiti estrattivi identificati con le sigle ATEg8 e ATEg22. Entrambi gli ambiti di cava, localizzati nel settore settentrionale del comune, sono autorizzati all’estrazione di depositi ghiaioso e sabbiosi.
L’ambito ATEg8 ubicata in località Cascina Berlona, ha superficie di 49,1 ha e la produzione prevista per il decennio 2015-2025 è di 2.400.000 mc (Figura 59). La variante aggiorna il perimetro grafico dell’ATEg8 del Piano delle Regole con la carta e previsioni dell’ambito estrattivo del Piano Cave (B.U.R.L. serie ordinaria n. 42 del 16/10/2015.
Figura 59: Scheda dell’ambito estrattivo ATEg8 (fonte: Piano Cave della Provincia di Bergamo).
L’ambito ATEg22 ubicata in località Cascina Avanzata, ha superficie di 15,7 ha e la produzione prevista per il decennio 2015-2025 è di 473.000 mc (Figura 60).
Figura 60: Scheda dell’ambito estrattivo ATEg22 (fonte: Piano Cave della Provincia di Bergamo).
Sono invece classificate quali cave cessate l’ex Cava Vailata (codice della Provincia di Bergamo R10089/g/BG) e l’ex area estrattiva in falda in località Treviza (R177/g/BG),
sede dell’omonimo laghetto, entrambe ubicate nel settore meridionale del territorio comunale.
Nel territorio di Treviglio sono cinque le aree produttive degradate o dismesse segnalate dalla Provincia di Bergamo (“Rilevamento delle aree dismesse in Provincia di Bergamo”, settembre 2009) e dalla Regione Lombardia (Censimento delle aree dismesse 2008-2010). Si tratta dell’ex Baslini S.p.A., delle ex Cantine Redaelli di Via Locateli, della F.I.V. Edoardo Bianchi S.p.A. sita in località Battaglie, della Lito Latta Lombardia di Via della Gobba e della S.O.F.I.M. di via Bergamo.
Sono compresi nell’elenco dei siti bonificati redatto dalla Regione Lombardia ed aggiornato al 2019 i siti denominati ex postazione Agip Malossa B, LIS FERRO S.a.s.
di Via Ada Negri, 15 e PUNTO 5 S.r.l. di via Bergamo, 5.
Sono invece compresi nell’elenco dei siti contaminati l’area industriale dismessa ex Baslini, i siti produttivi Farchemia S.r.l./Corden Pharma S.p.A. ed ICIB S.P.A. e l’area estrattiva dimessa Cava Vailata. Di questi quattro siti si forniscono di seguito informazioni più dettagliate, rimandando alla documentazione agli atti per ulteriori approfondimenti.
Nel primo caso si tratta di area storica sede dal 1913 al 2000 di un’azienda chimica per la produzione di prodotti chimici derivati da alluminio, cadmio, cobalto, manganese, nichel, piombo, vanadio, zinco solventi e fitofarmaci. Le indagini sulle matrici ambientali, eseguite in più step, hanno evidenziato il superamento delle concentrazioni massime ammissibili sia nei terreni che nelle acque sotterranee. Nei terreni è stato evidenziato il superamento delle CSC previste per le aree a destinazione d’uso residenziale, verde pubblico e privato (D.Lgs. 152/2006 e s.m.i., Part IV, Titolo V, Allegato 5, Tabella 2) per i parametri metalli, idrocarburi pesanti, IPA, fitofarmaci triclorometano, tricloroetilene e tetracloroetilene. Nelle acque sotterranee è stata evidenziata una contaminazione da arsenico, nichel, zinco, solventi clorurati (triclorometano, tricloroetilene, tetracloroetilene) e solfati. L’ex insediamento è attualmente suddiviso in lotti ed un Progetto di Bonifica, approvato dal Comune di Treviglio, prevede lo scavo ed il trattamento con impianto mobile del terreno contaminato al fine di rispettare le CSR calcolate mediante Analisi di Rischio.
Risultano attualmente bonificati i lotti 6, 7 e 8.
Nel sito Corden Pharma Bergamo S.p.A. (ex Farchemia S.r.l.) è invece operativa una barriera idraulica, installata lungo il perimetro meridionale, con la finalità di contenere all’interno del sito produttivo la contaminazione delle acque sotterranee determinate dall’attività svolta in essere. L’impianto, autorizzato con D.d.u.o. della Regione Lombardia n. 9725 del 07/09/07 e n. 4606 del 09/05/07, si compone di due batterie di tre pozzi in emungimento continuo con portata di prelievo complessiva di 900/1000 mc/ora. Le acque prelevate vengono trattate mediante filtri a carboni attivi e successivamente scaricate in corso d’acqua superficiale (Roggia Sopra). Gli accertamenti analitici per la verifica dell’efficienza della barriera idraulica prevedono il campionamento delle acque sia presso il sito che in corrispondenza di pozzi/piezometri privati e pubblici posti esternamente all’insediamento produttivo.
Vista l’estensione che il plume ha raggiunto in passato la rete di monitoraggio della falda freatica si estende anche nei comuni della Provincia di Cremona e Lodi. Le analisi chimiche eseguite sulle acque sotterranee in occasione del recente monitoraggio del maggio 2019, hanno evidenziato superamenti del limite massimo fissato dall’ISS per il parametro Dimetridazolo (assunto come tracciante della contaminazione ascrivibile all’insediamento Corden Pharma). Concentrazioni inferiori al limite di riferimento sono stati rilevati per i parametri Carbamazepina e Metronidazolo. I superamenti delle CSC sono stati rilevati in corrispondenza sia dei punti di monitoraggio siti in provincia di Bergamo che in quelli in provincia di Cremona.
Nel sito produttivo ICIB S.p.A. sono segnalate passività ambientali a carico dei terreni e delle acque sotterranee. Più in dettaglio le indagini eseguite sui terreni hanno evidenziato il superamento delle CSC previste per le aree a destinazione d’uso residenziale, verde pubblico e privato (prevista per alcune porzioni dell’insediamento) per i parametri arsenico, zinco ed idrocarburi pesanti. Le acque sotterranee, sottoposte a monitoraggio periodico utilizzando anche i piezometri dell’ex area Baslini, hanno evidenziato superamenti dei limiti di legge per il contenuto di arsenico e fluoruri.
La ICIB S.p.A. ha provveduto mediante Analisi di Rischio a definire le Concentrazioni Soglia di Rischio sito specifiche.
L’ex Cava Vailata è ubicata nel settore meridionale del Comune di Treviglio in prossimità del limite amministrativo con Casirate d’Adda e Calvenzano. Gli accertamenti analitici eseguiti sui terreni hanno evidenziato superamenti delle CSC sia per le aree a destinazione d’uso residenziale, verde pubblico e privato (15 punti su 38) che per le aree ad uso industriale/commerciale (1 punto su 38). Anche i test di
cessione eseguiti sul materiale di riporto hanno evidenziato in alcuni casi la non conformità dei materiali alle concentrazione massime ammissibili. I successivi approfondimenti (aprile 2015) hanno evidenziato contaminazione da arsenico, piombo, rame, nichel, zinco, mercurio ed idrocarburi pesanti nei terreni. Per quanto le acque sotterranee le indagini (gennaio 2015) hanno evidenziato superamenti delle CSC per il contenuto di fluoruri, triclorometano e piombo. Come definito in sede di D.Lgs. 152/2006 “Norme in materia ambientale”. In particolare definisce gli obblighi del responsabile dell’inquinamento/proprietario dell’area nei confronti degli enti di controllo e contiene la documentazione tecnico amministrativa predisposta dalla Regione Lombardia.