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L'Amore come Presenza

Nel documento IL FIORE DELLA VITA HERMES (pagine 47-51)

L'Amore è la più grande energia liberatrice, è fuori dal tempo e dello spazio, perché non può perire; è eterno in ogni qui e dove. Il concetto di eternità è come una retta, non ha né

inizio né fine. Molti non riconoscono il fenomeno della reincarnazione, pur ammettendo che ci sia qualcosa dopo la morte, limitandosi a parlare di eternità proiettata solo nel futuro. Tuttavia se si pensa a un eterno futuro, si dovrà ammettere anche l’esistenza di un eterno passato: “chi o cosa eravamo prima di nascere?”. Passato e futuro non esistono, sono essi stessi l’eterno presente. A che pro quindi speculare sulla reincarnazione? Non conta chi eri o cosa sarai, ciò che è importante è chi sei ora.

Cos’è il tempo, se non una serie di eventi e stati di coscienza ripetuti e registrati nel cervello? Non è l’orologio a segnarlo, ma la percezione della mutabilità dei fenomeni. Colui il quale si avverte essere imperituro, non avverte lo scorrere del tempo, anzi non lo avverte proprio come esistente, ed è per questo motivo che l'Amore è l’immortale senza tempo.

Vivere fuori dal tempo è possibile in due casi: al momento della morte e al momento presente, perché in entrambi i casi si è più vicini all’essenza dell’Amore.

Vivere nel passato equivale a rimanere cristallizzati all'interno di un ricordo o di un rimpianto. Vivere nel futuro in un’aspettativa. Vivere al presente significa invece vivere essendo presenti a se stessi. Chi è nel passato o nel futuro, manca proprio questo momento. Il momento più bello della pioggia è quando cade; quello di un fiume è quando scorre;

quello del vento, quando soffia; il momento più bello è sempre l’attimo presente vissuto con Amore e osservazione vigile.

Liberarsi dal ciclo delle reincarnazioni potrebbe essere inteso come il realizzarsi di tutti questi fenomeni. Liberarsi da vincoli, dai condizionamenti, dalle proprie catene autocreate.

A causa di questi voli pindarici e proiezioni immaginarie nutrite continuamente dalla mente creativa, l'individuo identificandosi con tali proiezioni prova nei confronti di queste attaccamento e avversione, aspettative e desideri, risentimenti e odio, non rendendosi conto che tutto questo universo, da esso realizzato, è solo il frutto di una bieca ignoranza illusoria che egli autoalimenta giornalmente.

I pensieri non appartengono a nessuno, sono solo nuvole nel cielo, che molto spesso né oscurano i raggi della luce. Il passato è parte di un vissuto già sedimentato sperimentato e terminato, dunque non serve a nulla provare nostalgia o disperazione per esso in quanto nel momento presente ormai ciò che è stato è illusorio e inesistente. Il futuro non è altro che un dato ancora non realizzato e dunque essente solo nella possibilità e per ciò non è altro che un ou-topos, un non-luogo assolutamente inesistente e non immaginabile; il futuro è ignoto tuttavia possono essere realizzate le basi per affrontarlo preparati.

Il passato insegna a non commettere più gli stessi errori nel presente, serve come oggetto di studio e di analisi, soprattutto per andare a sciogliere dei nodi karmici che precludono ed impediscono l’evoluzione nel presente. Viverlo invece come un mondo parallelo, immaginato e idealizzato, che sia di dolore o di speranze semplicemente per evadere o non accettare la vita, non fa vedere la realtà per come realmente appare. Si vive in un’altra dimensione, ma non nel presente della propria esistenza. Si vive alla circonferenza, ma non nel centro. Ecco cos’è la Presenza il centro. Con Presenza, però non intendo l’io né il mio; l'Amore non è egocentrico né egoista; non intendo neanche il qui o altrove; l’Amore non dimora in nessun luogo

specifico ma è un essenza omnipervadente. La Presenza è il dimorare al centro, ed essere nel medesimo tempo quello stesso centro. Esso è il punto da cui ha origine ogni cosa, tutto il resto sono solo punti che si distanziano da esso, creando l’idea e l’immagine di una spirale.

“L’energia segue il pensiero”. Occorrerà quindi 17 sintonizzarsi il più possibile con il centro dell'Amore, affinché con l’esperienza si divenga il centro stesso. A quel punto si penetrerà nella non-mente, percependo le vibrazioni dell’Anima dove l’intuizione trova la sua genesi.

Intendo sottolineare, che lo stato della non-mente, non è il semplice non pensare né una repressione di qualche emozione o una soppressione dell'io. Piuttosto è uno stato dell’essere, che nasce dal conoscere se stessi in assenza di dubbio o confusione.

E’ uno stato di perfetta armonia con se stessi, con gli altri, con i fenomeni della vita e con il Tutto stesso. Né consegue quindi libertà da ogni condizionamento e dogma. Libertà dalla forma, dal desiderio o qualunque percezione e visione che possa giungere. È libertà dunque da qualunque forma di coscienza e dualità. Libertà perfino dai frutti dell'azione e dalla ricerca stessa di realizzazione perché culminante nella consapevolezza di essere il sentiero e l'illuminazione stessa: un Buddha.

Ricorda che se vedi l’ombra e l’oscurità, vuol dire che stai volgendo le spalle al sole dell'Amore. Hai sbagliato angolazione nel vedere e vivere la vita. Girati! Ma se ancora vedi quel sole, vuol dire che ancora non lo sei divenuto (il sole dell’Amore). Ma è già un buon punto di inizio. Tutto ciò che si

Alice Ann Bailey: “La Luce dell’Anima” - Il libraio delle Stelle, pag. 20

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ed. Ingl.

osserva è sempre qualcosa di esterno, e il rischio in tale visione è quella di alimentare l’idea di separazione, il dubbio o l’ansia nel raggiungerlo. Ognuno di noi è già nato realizzato; la propria natura è quella dell’Amore (lo Spirito e l’Anima come suo riflesso), operante, tramite il proprio potere attrattivo e magnetico, sulla personalità, affinché quest’ultima si possa allineare ad Essa, divenendo un’unica fonte di luce.

Nel documento IL FIORE DELLA VITA HERMES (pagine 47-51)