FUNZIONI DELL’AGRICOLTURA
2.5 Analisi approfondita di un caso (actornetwork/iniziativa)
L’analisi del web non si limita alla mappatura dell’insieme più o meno coerente di actor‐network che insistono sul territorio e definiscono il web (sostantivo/positivo) stesso, ma si pone l’obiettivo di studiare come i “ragni” (gli attori) tessono la “ragnatela” (il web), quali sono le dinamiche, i processi evolutivi, quali sono i processi di integrazione o di esclusione all’interno del actor‐network, quali i processi di allineamento o conflitto con gli altri actor‐network del territorio (Berti, 2008). Pertanto, la ricerca si sviluppa in profondità con un ulteriore livello di analisi, attraverso uno “studio di caso” (Yin, 2003), ovvero con l’analisi approfondita di uno specifico actor‐network/iniziativa, per poi procedere con un processo di “generalizzazione analitica” (ibi., p. 67) ad ulteriori esplorazioni teoriche del concetto di “web rurale”.
Lo studio dell’actor‐network/iniziativa si articola in due linee di investigazione: la prima, è mirata alla ricostruzione/descrizione della storia dell’actor‐ network/inziativa secondo l’approccio dell’Actor‐Network Theory. Seguendo gli attori e raccontando l’azione di “work‐net” (Latour, 2005) attraverso cui gli attori tessono insieme materiali eterogenei, sarà descritto il processo di costruzione, consolidamento e stabilizzazione dell’actor‐network senza necessariamente rinchiudere il racconto all’interno dello schema narrativo delle fasi che compongono il ciclo della translazione (problematizzazione, interessamento, assunzione dei ruoli e mobilizzazione). Nel racconto, l’elemento di interesse sono i contenuti del processo di traslazione più che la sua rappresentazione in specifiche fasi. Questa parte di investigazione ha un ruolo preponderante a cui si affianca una seconda traiettora che si pone l’obiettivo di analizzare il processo evolutivo dell’actor‐ network/iniziativa attraverso lo schema teorico del web, articolato nelle sei dimensioni. 2.6 Dalla carta al campo: il percorso di ricerca e le fonti informative La ricerca di dottorato è stata condotta, sulla e in Lunigiana, lungo un intervallo di tempo della durata di 3 anni. L’actor‐network selezionato è stato quello legato alla valorizzazione dell’agnello di Zeri. Per l’analisi del web (condotta durante il Progetto ETUDE) sono stati organizzati due workshop (figura 2.8) in quanto la metodologia delle mappe mentali si è dimostrata più impegnativa del previsto in termini di tempo. I partecipanti, soprattutto nel primo workshop sono stati numerosi e rappresentativi sia degli interessi privati
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(come i rappresentanti delle associazioni di categoria, i rappresentanti dei Consorzi, il presidente della Strada del vino, un rappresentante del GAL) che e della sfera pubblica. A riguardo hanno partecipato rappresentanti di tutti livelli istituzionali, (dai sindaci dei Comuni, alla Comunità Montana alla Provincia, fino al livello regionale con un rappresentante dell’ARSIA) e di tre settori diversi: agricoltura, attività produttive e urbanisitca (figura 2.9).
Per lo “studio di caso”, inoltre, tra il 2008 e il 2009 sono state realizzate cinque interviste collegate all’esperienza di valorizzazione dell’agnello di Zeri: tre con Cinzia Angiolini, Presidente del «Consorzio per la valorizzazione e la tutela della pecora e dell'agnello di Zeri», una con il Prof. Paolo Verità ed una con la Dott.ssa Giugliotti Lorella del Dipartimento di Produzioni Animali che hanno condotto numerosi studi sulla razza Zerasca e sul percorso della sua valorizzazione
58 Tab. 2.9 I partecipanti ai 2 workshop Istituzione invitata PARTECIPANTI 1 workshop 15 Marzo 2008 PARTECIPANTI 2 workshop 22 Luglio 2008 Regione Toscana
ARSIA Alvaro Fruttuosi, responsabile
del Settore “Affari generali” Provincia di Massa‐Carrara - Luisa Corsini, funzionario
Settore Agricoltura e Foreste ‐ Caccia e Pesca ‐ Sport
- Silvia Teani, dirigente Settore Agricoltura e Foreste ‐ Caccia e Pesca ‐ Sport
Luisa Corsini, funzionario Settore Agricoltura e Foreste ‐ Caccia e Pesca ‐ Sport
Comunità Montana della Lunigiana - Fausta Fabbri, Dirigente Area Attività Produttive
- Vittorio Marcelli, Assessore all’Agricoltura, Agriturismo e Prodotti Tipici
Stefano Menini, Vice‐ responsabile Area Attività Produttive
GAL Sviluppo Lunigiana Leader Claudio Novoa, membro del GAL
Comuni della Lunigiana: Aulla, Bagnone,
Casola in Lunigiana, Comano, Filattiera, Fivizzano, Fosdinovo, Licciana Nardi, Mulazzo, Podenzana, Pontremoli, Tresana, Villafranca in Lunigiana e Zeri
- Gianfranco Lazzeroni, Sindaco di Bagnone
- Riccardo Varese, Sindaco di Podenzana
- Carmen Ricci, Assessore alla Cultura del Comune di Licciana Nardi;
- Franco Trombella, Assessore all’Urbanistica Villafranca in Lunigiana
- Paolo Bestazzoni funzionario responsabile del settore Urbanistica del Comune Villafranca in Lunigiana
Parco delle Alpi Apuane Gianfranco Genovesi,
responsabile U.O. Difesa del suolo
Parco Nazionale dell’Appennino Tosco‐ Emiliano
Agenda 21 di Massa‐Carrara Borghi Vivi
Strada del Vino Colli di Candia e
Lunigiana Pier Paolo Lorieri, Presidente della Strada del vino Pier Paolo Lorieri, Presidente della Strada del vino Consorzio Lunigiana Produce e
Lunigiana Turistica
Azienda di Tutela del Fagiolo di Bigliolo - Piero Spinabianco, Presidente del Consorzio
- Ruggero Colombi, membro del Consorzio
Consorzio di Tutela del Miele DOP della
Lunigiana Cavicchioli Mauro, fondatore della Cooperativa sociale “Il Pungiglione” e menbro del Consorzio
Consorzio di valorizzazione e tutela della pecora e dell'agnello di Zeri
59 Comitato per la Valorizzazione della
Cipolla di Treschietto Carletto Marconi Presidente del Comitato e Assessore del Comune di Bagnone al settore Lavori pubblici, Patrimonio, Infrastrutture e trasporti, Attività produttive‐Agricoltura e forestazione
Organizzazioni degli agricoltori : Confederazione Italiana Agricoltori, Coldiretti, Unione Provinciale Agricoltori - Franco Cresci, rappresentante della Confederazione Italiana Agricoltori - Giovanni Lagomarsini, rappresentante di Coldiretti
Organizzazioni della Cooperative:
Legacooperative, Concooperative
FACILITATORI
Università di Pisa Gianluca Brunori Gianluca Brunori
Università di Pisa Giaime Berti Giaime Berti
Università di Pisa Angela Guarino
La ricerca di dottorato ha preso avvio prima del progetto ETUDE (da cui poi ha assimilato il modello analitico/concettuale del web rurale) ed è stata condotta lungo altre due direttrici di analisi: in primo luogo in riferimento al “Distretto Rurale della Lunigiana”16. La ricerca di dottorato nasce nell’ambito della collaborazione tra la
Provincia di Massa‐Carrara, la Camera di Commercio di Massa‐Carrara e la Comunità Montana della Lunigiana e il Dipartimento di Agronomia e Gestione dell’Agro‐ ecositema della Facoltà di Agraria dell’Università di Pisa, per la presentazione della Istanza di riconoscimento del “Distretto Rurale della Lunigiana”. La seconda linea di indagine è invece legata alla formazione sul tema dei processi di valorizzazione dei prodotti tipici, nel quadro del “Pisa Intensive Programme”, dell’International Master on Rural Development, finanziato nell’ambito del Programma comunitario Erasmus Mundus di cui è partner il Dipartimento di Produzioni Animali della Facoltà di Veterinaria dell’Università di Pisa.
16 La ricerca sui distretti rurali è stata condotta anche sul piano teorico, portando alla realizzazione di due quaderni: Berti G. (2005) “Il Distretto Rurale”, Quaderni del Laboratorio di Economia Locale, Facoltà di Economia, Università Cattolica del Sacro Cuore di Piacenza, settembre 2005 e Belletti G., Berti G., Brunori G., Marescotti A., Rossi A., “Le metodologie di animazione per lo sviluppo rurale. L’esperienza del Distretto Rurale della Maremma”, Quaderno n.1, Laboratorio Di Ricerche Economiche (LAIRM), Grosseto, in uscita. Inoltre sul tema distretto rurale‐governance rurale è stata presentata una relazione (elaborata con il contributo di Adanella Rossi sull’esperienza del Chianti) al XXII congresso dell’Associazione Europea dei sociologi rurali, Berti G., Rossi A. (2007), “Troubles’ with implementing rural governance. A case study on the hard march towards rural districts in Tuscany”, Paper presented to the WORKING GROUP 10 “Rescaling governance: comparing the experience of devolution”, XXIInd Congress of the European Society for Rural Sociology, 2007
60 Il percorso di ricerca legato al distretto rurale si è concentrato sull’elaborazione del “progetto economico‐territoriale” del Distretto Rurale della Lunigiana che si articola in 5 parti: a. Diagnosi territoriale; b. Individuazione degli obiettivi; c. Definizione della strategia; d. Verifica del livello di coerenza e di integrazione/complementarietà; e. Descrizione e valutazione degli impatti.
Per l’elaborazione della diagnosi territoriale è stata svolta un’analisi approfondita del territorio nei suoi diversi aspetti economici, sociali, ambientali, culturali, storici e politico‐istituzionali. Il lavoro di ricerca si è articolato in un’analisi sia quantitativa che qualitativa del territorio della Lunigiana. E’ stata quindi prodotta un’approfondita analisi statistica sulle dinamiche socio‐economico e ambientali del territorio a cui si è aggiunta una riflessione qualitativa derivante dall’analisi dei documenti di programmazione politica locale e regionale, di altri rapporti socio‐ economici ed ambientali condotti sul territorio, della letteratura esistente, di articoli di giornali, brochure, di siti internet, etc. L’analisi condotta non si è limitata a produrre un semplice commento sui dati statistici ma è stato svolto un confronto “triangolare” di diverse fonti informative. La collaborazione con le istituzioni locali si è realizzata non solo nella stesura della parte del progetto economico‐territoriale relativa alla diagnosi ma si è estesa anche alla elaborazioni delle altre parti17.
Nel “percorso distrettuale” il coinvolgimento non si è limitato ad un’analisi di tipo desk ma ha visto anche una mia partecipazione diretta come membro della Segreteria Operativa del candidato Distretto Rurale della Lunigiana. Oltre alle riunioni della Segreteria Operativa ed ad altri incontri informali, ho partecipato a tutte le iniziative istituzionali e di confronto con il territorio, che mi hanno permesso di interagire con gli attori raccogliendo informazioni sulle dinamiche di sviluppo rurale della Lunigiana. Le iniziative e gli incontri sono stati i seguenti:
‐ Un seminario tecnico a scopo informativo/formativo dal titolo “Strategie per lo
sviluppo rurale in Lunigiana” che si è tenuto presso la sede della Provincia di
Massa‐Carrara il 13 Maggio 2005. ‐ A seguito del seminario tecnico la Provincia ha organizzato un incontro ufficiale (tenutosi il 18 Maggio 2005) con i sindaci dei Comuni del territorio candidato a divenire Distretto Rurale della Lunigiana a cui ha partecipato il Presidente della Provincia di Massa‐Carrara. ‐ Nell’ambito della manifestazione mostra‐mercato “Sapori”, che si è tenuta dal 2 al 5 Giugno presso l’ex Convento degli Agostiniani a Fivizzano, il giorno 4 Giugno 17 L’istanza di riconoscimento è stata trasmessa al Comitato di valutazione regionale nella primavera del 2008 e il riconoscimento del Distretto Rurale della Lunigiana è avvenuto con decreto regionale nell’agosto 2008 (Decreto N° 3601 del 11 Agosto 2008, “Oggetto: L.R. n. 21/2004 "Disciplina dei Distretti Rurali" Riconoscimento del "Distretto Rurale della Lunigiana"”.)
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la Provincia di Massa‐Carrara e la Comunità Montana della Lunigiana hanno organizzato la Conferenza dal titolo “Lo sviluppo rurale dopo il 2007”.
‐ Incontro con il Presidente della Provincia di Massa‐Carrara, l’assessore all’Agricoltura e Foreste – Caccia e Pesca, i sindaci della Lunigiana e la Comunità Montana della Lunigiana per discutere la scheda PASL I1 “Istituzione del
distretto rurale della Lunigiana”, tenutosi il giorno 3 Agosto 2005
‐ Il 26 Novembre 2005 nell’ambito di un ciclo di incontri organizzati dalla Comunità Montana della Lunigiana per dare voce agli operatori in fase di redazione del Piano Pluriennale di sviluppo socio‐economico (2006‐2009) è stato organizzato l’incontro “Quale distretto rurale. Alleanze locali per lo sviluppo
condiviso”.
‐ Il giorno 11 Novembre 2007 nell’ambito della Mostra d’Arte Contemporanea
“Licciana Nardi Energia. Ecologia, Arte, Territorio”, realizzato dal Parco
dell’Appennino tosco emiliano e dal Comune di Licciana Nardi, sono relatore al Convegno “Dal dire al distretto rurale”.
Questo periodo di partecipazione diretta al processo di definizione del distretto è stato sfruttato in termini di ricerca attraverso l’osservazione, l’ascolto, il contatto diretto e personale e quindi l’interazione con gli attori del territorio oggetto di indagine. E’ possibile affermare che è stata svolta una ricerca in un certo senso riconducibile alla metodologia nota come “osservazione partecipante”18 (Corbetta,
1999). In questo caso, tuttavia, sarebbe meglio parlare di “partecipazione osservante”, in quanto la mia funzione era primariamente di attore del processo, sia come membro della Segreteria Operativa, sia come parte attiva nell’elaborazione del progetto economico‐territoriale del Distretto della Lunigiana. Il ruolo attivo nel processo in corso mi poneva, comunque, anche nella posizione di svolgere l’attività di ricercatore e quindi di osservatore del processo stesso, e in questo è possibile individuare un forte valore aggiunto della ricerca stessa. In questa duplice veste di attore‐osservatore mi è stato possibile raccogliere i vari punti di vista da parte dei principali attori del territorio19 sulla Lunigiana e le sue dinamiche socio‐economiche,
sui punti di forza, di debolezza, le opportunità e le minacce, sulle iniziative in corso, sugli attori coinvolti e sulle relazioni tra i vari soggetti. Tutto quello che è catturato dal ricercatore durante l’osservazione, l’ascolto e il contatto diretto ed anche le
18 L’osservazione partecipante è una strategia di ricerca nella quale il ricercatore si inserisce in maniera diretta e per un periodo di tempo relativamente lungo in un determinato gruppo sociale preso nel suo ambiente naturale, istaurando un rapporto di interazione personale con i suoi membri allo scopo di descriverne le azioni e di comprenderne, mediante un processo di immedesimazione, le motivazioni (Corbetta, 1999; p. 368).
19 Gli attori del territorio che hanno partecipato al processo di costituzione del distretto sono stati: le organizzazione degli agricoltori (CIA e Coldiretti), Agenda 21, la Camera di Commercio, le istituzioni locali (Provincia, Comuni e Comunità Montana) ed in questo caso sia dei tecnici che dei politici, la Legacoop, Confcommercio, il GAL “Sviluppo Lunigiana” ed altri.
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considerazioni che essi stimolano sono una fonte informativa importante di una ricerca qualitativa, come sostiene Glaser (2002) “all is data”, ovvero, “tutto quello che succede nel luogo della ricerca sono dati, qualsiasi siano le fonti e in qualunque combinazione, siano esse interviste, osservazioni, o documenti. Sono dati non solo ciò che si sta dicendo, come è stato detto e le condizioni in cui è stato detto, ma anche tutti ciò che circonda quello che è stato detto”. Il bagaglio di informazioni raccolte in questa percorso è stato poi utilizzato nell’elaborazione dell’analisi della Lunigiana attraverso lo strumento analitico del web rurale e nella successiva fase di considerazioni teoriche. Per la “Grounded Theory” (Glaser and Strauss, 1967; Charmaz, 2006; Strati A., 2001), che abbiamo utilizzato come uno dei riferimenti metodologici quadro20, l’utilizzo di una vasta pluralità di informazioni che derivano
da fonti diverse è un aspetto cruciale della ricerca qualitativa, in quanto la raccolta dati non è vista in un’ottica di mera accuratezza della parte descrittiva del caso oggetto di ricerca quanto piuttosto, in una prospettiva di concettualizzazione e quindi di astrazione teorica.
La seconda direttrice di ricerca è legata a due visite condotte in Lunigiana nel 2006 e nel 2008, come accompagnatore degli studenti e dei professori del “Pisa Intensive Programme”, finalizzate allo studio di esperienze specifiche di valorizzazione dei prodotti tipici. Durante la prima visita, della durata di una settimana con permanenza continua in Lunigiana, sono stati incontrati gli attori protagonisti di 3 iniziative considerate come le più significative del territorio lunigianese: l’agnello di Zeri, il fagiolo di Bigliolo e il miele DOP della Lunigiana. Durante la vista a Zeri sono state intervistate Valentina Merletti, Cinzia Angiolini, Presidente del Consorzio dell’Agnello di Zeri e Patrizia Figaroli, Vice‐Presidente del Consorzio. Le interviste a Valentina Merletti e a Patrizia Figaroli erano primariamente orientate a capire l’esperienza personale e quindi la storia aziendale mentre l’intervista con Cinzia Angiolini si è concentrata sulla storia del Consorzio e del processo di valorizzazione del prodotto. La visita è durata un giorno intero. Anche la visita a Bigliolo è durata una giornata. Nella mattinata è stato intervistato Piero Spinabianco (che oggi è il Presidente dell’Azienda di tutela del Fagiolo di Bigliolo) sulla storia per percorso di valorizzazione del fagiolo a cui è seguita l’intervista al proprietario dell’agriturismo PowHowLunae ed infine, è stato intervistato il proprietario dell’azienda agricola “Il Verzale” che produce vino e partecipa all’iniziativa di filiera breve del “Mercato dei produttori” di Fivizzano e di Marina di Massa. L’ultima visita era rivolta allo studio dell’iniziativa di valorizzazione del Miele DOP della Lunigiana. La mattina è stata dedicata all’incontro con Mauro Cavicchioli, fondatore della Cooperativa Sociale “Il Pungilione”. La cooperativa è il più grande
20Anche se le specifiche tecniche sono state utilizzate solo parzialmente nell’elaborazione della tesi, tuttavia l’impostazione di base della Grounded Theory è stata di forte ispirazione per la ricerca di dottorato
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produttore di miele della Lunigiana ed è proprietaria del centro di trasformazione del miele a cui si rivolgono tutti i membri del «Consorzio di tutela del miele della Lunigiana». Mauro Cavicchioli ha raccontato la storia della sua “Casa famiglia” (dell’Associazione Comunità Papa Giovanni XXIII) e della Cooperativa Sociale (che ha come obiettivo il recupero sociale di persone svantaggiate, soprattutto coloro che provengono dal sistema penitenziario). Dopo il pranzo, che si è tenuto nella “Casa Famiglia” con le persone in difficoltà che lavorano nella cooperativa, è stato realizzato un incontro presso il Centro di trasformazione con il Presidente Associazione Apicoltori Toscana (Toscana Miele), il Presidente del Consorzio di tutela della DOP Lunigiana e il Presidente dell’Associazione degli apicoltori DOP della Lunigiana, durante il quale si è parlato del percorso di valorizzazione del miele della Lunigiana.
Durante la permanenza in Lunigiana, oltre all’esplorazione del territorio, sono stati organizzati altri due incontri, uno con le istituzioni locali, in particolare con Vittorio Marcelli, l’Assessore all’agricoltura della Comunità Montana della Lunigiana e uno con Patrizia Ulivi, una agronoma e animatrice dello sviluppo rurale con cui si è discusso in generale sullo sviluppo rurale in Lunigiana.
La visita alle tre esperienze dell’agnello, del fagiolo e del miele è stata ripetuta anche nel 2008 a cui però si è aggiunta lo studio dell’iniziativa di valorizzazione della Marocca di Casola (pane fatto di farina di castagne) per cui sono stati intervistati Fabio Bertolucci proprietario del Panificio “La Marocca di Casola”, Emma Bertolucci Vicesindaco del Comune di Casola in Lunigiana, e il Sindaco. Inoltre, l’incontro con le istituzioni locali (l’assessore all’agricoltura della Comunità Montana della Lunigiana e il sindaco del Comune di Licciana Nardi) è avvenuto presso la sede dell’Associazione “Lunigiana Amica”, dove il Sindaco ha avuto modo di spiegare il progetto dell’associazione.
Durante le due visite in Lunigiana, il mio ruolo è stato quello di accompagnatore e animatore degli incontri tra gli studenti e professori (quasi tutti extracomunitari) e gli attori locali. L’esperienza è stata particolarmente utile dal punto di vista della qualità della ricerca empirica. Le domande e i punti di vista degli studenti di master e professori provenienti dall’India o dall’America latina, dalla Cina o dall’Africa mi hanno permesso di cogliere la realtà da altri angoli visuali. Inoltre gli studenti hanno prodotto report, gallerie fotografiche, diari ed infine sono stati realizzati due video, che hanno rappresentano una interessante fonte dati per la ricerca di dottorato. Infine, ho realizzato delle interviste aperte con il Presidente della Strada del Vino dei Colli di Candia e di Lunigiana, con il Presidente del Consorzio Tutela Candia DOC e con il Presidente di Sviluppo Italia‐Toscana responsabile del progetto Borghi Vivi.
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