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ANALISI DEGLI ASPETTI LEGATI AL RUMORE DI ORIGINE PORTUALE: IL PROGETTO NOMEPORTS

Nel documento ISBN 978-88-448-0562-3 (pagine 94-98)

LUCA BOCCINI E ANDREA IACOPONI

ARPA Toscana

Introduzione

Le aree portuali rappresentano ambienti complessi in cui le problematiche ambientali, e dunque anche quelle acustiche, sono difficili da identificare con chiarezza. Questo determina l’esigenza di un approccio sinergico alla gestione degli aspetti legati al rumore prodotto da queste specifiche realtà. A ciò si aggiunge la particolarità rappresentata dall’esistenza di una specifica zona di interfaccia tra il porto e la città, dove il complesso portuale si fonde con quello urbano e dove quindi esiste la possibilità che si possano determinare potenziali interferenze tra le due realtà. La complessità dello scenario richiede pertanto un approccio nella verifica delle fonti di pressione che non si limiti alla misura degli indicatori ritenuti significativi, ma indaghi nel dettaglio la natura delle cause di tale situazione. La soluzione adottata in tali casi consiste nell’impiego di modelli previsionali che possano restituire non solo una informazione sullo stato dell’ambiente, ma consentano di isolare le singole componenti, permettendo di valutarne i diversi contributi e, eventualmente, simulare scenari alternativi e possibili soluzioni di mitigazione.

Il progetto NoMEPorts e il caso del porto di Livorno

Il progetto NoMEPorts (“Noise Management in European Ports”1), nato con l’obiettivo di fornire

adeguati strumenti e metodologie per la gestione e la riduzione del rumore determinato dalle attività connesse alle infrastrutture portuali, ha rappresentato una tappa fondamentale nell’utilizzo dell’approccio modellistico per lo studio del rumore di origine portuale.

Il progetto ha visto la partecipazione di sei Autorità Portuali europee (Amsterdam, Copenaghen-Malmö, Civitavecchia, Amburgo, Livorno e Valencia) alle quali, in qualità di osservatori, si sono aggiunte le amministrazioni di Brema, Oslo, Rotterdam, Tenerife e Goteborg. A livello locale il progetto, oltre al coinvolgimento dell’Autorità Portuale e del Comune di Livorno, ha visto tra gli altri una forte collaborazione del Dipartimento ARPAT di Livorno.

Lo studio svolto può essere sintetizzato nell’articolazione di tre fasi fondamentali: nella prima fase si è provveduto ad effettuare il censimento delle sorgenti sonore di natura portuale al fine di una loro caratterizzazione acustica; successivamente è stato effettuato un lungo lavoro di

preparazione della base cartografica necessaria per la rappresentazione tridimensionale degli

scenari di simulazione; infine, le informazioni raccolte sono state elaborate con uno specifico software previsionale implementato sulla base di un modello acustico noto (Harmonoise) opportunamente adattato per la simulazione degli scenari portuali.

I risultati delle simulazioni hanno consentito l’elaborazione di una mappatura acustica dell’intera superficie portuale/urbana; come già segnalato in numerosi studi di settore, il rumore portuale non presenta particolari caratteristiche di ricaduta in termini di inquinamento acustico. Questo è dovuto principalmente all’effetto della distanza che separa le sorgenti di rumore, prettamente portuali, dai recettori più prossimi ai confini dell’infrastruttura portuale. Tuttavia, la zona immediatamente a contatto con il porto è generalmente soggetta ad una pressione importante dovuta al traffico, anche pesante, indotto dalla presenza del porto stesso. È necessario comunque

considerare come la viabilità distribuita lungo il perimetro portuale risulti interessata in parte anche dall’ ordinario traffico urbano, per cui lo strumento modellistico risulta determinante nella stima dei contributi delle due tipologie di traffico e le rispettive ricadute in termini di pressione. Con il lavoro svolto a Livorno è stato possibile individuare la zona di maggiore criticità rispetto all’impatto acustico con la vicina infrastruttura portuale; l’area in questione è rappresentata dall’abitato prospiciente il porto mediceo che risulta maggiormente esposta alle emissioni sonore del comparto crocieristico-turistico (vedi fig. 1). La specificità del settore ha permesso anche di inquadrare le sorgenti sonore in grado di esercitare, potenzialmente, maggior pressione sul clima acustico dell’area oggetto dell’approfondimento e di definire, conseguentemente, scenari di mitigazione. Le possibili azioni di mitigazione selezionate hanno riguardato interventi sulle sorgenti sonore peculiari di tale settore, rappresentate dagli impatti sulla viabilità (traffico veicolare) e dal rumore delle navi in ormeggio presso le limitrofe aree di attracco.

Per queste due tipologie di sorgenti sonore è stata prevista pertanto l’adozione di opportuni sistemi di mitigazione rappresentati in un caso dall’utilizzo di una asfaltatura fonoassorbente per la viabilità locale e, nell’altro, dallo spegnimento dei motori di servizio delle navi in ormeggio reso possibile dall’adozione di uno specifico sistema di elettrificazione dei moli denominato “Cold Ironing”.

I risultati delle simulazioni hanno mostrato una modesta riduzione dei livelli sonori nel caso dell’applicazione della asfaltatura fonoassorbente (ricordando comunque che le stime hanno riguardato il solo computo del traffico veicolare dell’indotto portuale) mentre, al contrario, si è registrato un sensibile miglioramento del clima acustico con l’adozione del sistema “Cold Ironing” che proprio sul primo fronte abitato ha comportato significative riduzioni dei livelli sonori, confermando quindi la sua efficacia.

In conclusione lo studio ha mostrato gli effetti degli interventi di mitigazione mettendo in evidenza la validità dell’approccio modellistico in grado di consentire, in tempi relativamente brevi, simulazioni di scenari con dinamiche complesse come quello portuale-cittadino: attraverso l’output delle elaborazioni si è visto infatti che l’adozione degli interventi di mitigazione proposti, porterebbe, in alcuni casi, ad una sensibile diminuzione dei livelli sonori per la popolazione dell’abitato confinante con il porto.

Fig. 1 - Il rapporto del porto di Livorno con l’ area urbana

Nel documento ISBN 978-88-448-0562-3 (pagine 94-98)