LE ATTIVITÀ DI ISPRA IN MATERIA DI RUMORE AVENTE ORIGINE DA
SALVATORE CURCURUTO E ENRICO LANCIOTTI
ISPRA – Servizio Agenti Fisici
ISPRA e le Commissioni Aeroportuali sul rumore ex art. 5 D.M. 31/10/1997
La normativa nazionale attinente al rumore aeroportuale è incentrata principalmente sul D.M. 31 ottobre 1997 il quale all’art. 5 prevede che in ogni aeroporto civile o militare aperto al traffico civile venga istituita dall’ENAC una Commissione Aeroportuale, presieduta dal Direttore della dell’aeroporto stesso, e composta da un rappresentante per ognuno dei seguenti enti:
Regione; • Provincia; • Comuni interessati; •
ARPA (Agenzia Regionale per la Protezione dell’Ambiente); •
ENAV (Ente Nazionale di Assistenza al Volo); •
Vettori aerei; •
Società di gestione aeroportuale; •
Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare (D.M. 20 maggio 1999 art. •
8 comma 5).
In diverse commissioni aeroportuali il MATTM ha deciso di avvalersi del contributo di ISPRA nominando quali rappresentante del Ministero stesso in seno alle suddette commissioni tecnici dell’Istituto con spiccata esperienza in materia. ISPRA pertanto partecipa con proprio personale in rappresentanza del MATTM alle riunioni delle commissioni per gli aeroporti evidenziati in tabella 1. I compiti delle commissioni stabiliti dal D.M. 31/10/1997 sono i seguenti:
a) Definizione delle procedure antirumore, che sono adottate con provvedimento del
Direttore dell’Aeroporto, in base ai criteri indicati nell’art. 3 del D.M. 03/12/99.
b) Individuazione all’unanimità, nell’intorno aeroportuale, dei confini delle zone A, B e C,
caratterizzate da limiti del descrittore acustico LVA riportati all’art. 6, comma 2, del D.M. 31/10/97:
zona A: l’indice LVA non può superare il valore di 65 dB(A); •
zona B: l’indice LVA non può superare il valore di 75 dB(A); •
zo
• na C: l’indice LVA può superare il valore di 75 dB(A).
c) Determinazione degli indici Ia, Ib e Ic per la classificazione acustica dell’aeroporto,
in base ai criteri indicati nell’art. 7, comma 6 del D.M. 20/05/99. Questi indici dipendono dall’estensione dell’intorno aeroportuale, misurata in ettari, dall’estensione delle zone A, B e C, dall’estensione delle aree residenziali ricadenti in ciascuna delle predette zone e dalla densità abitativa territoriale intesa come numero di abitanti per ettaro residenti in dato territorio.
La normativa attribuisce, invece, alle società di gestione il compito di:
a) Realizzare e gestire un sistema di monitoraggio del rumore che consenta, attraverso
un numero variabile di terminali periferici, di rilevare in continuo il clima acustico esistente nell’intorno aeroportuale;
b) Predisporre un piano di risanamento acustico, avente la finalità di ridurre e/o
contenere l’impatto delle attività aeroportuali sulle aree limitrofe.
La vigilanza sull’attività di monitoraggio, svolta dalla società di gestione, spetta alle Agenzie Regionali per la Protezione dell’Ambiente (ARPA/APPA); mentre il controllo del rispetto
Tabella 1 - Stato di attuazione della caratterizzazione acustica degli Intorni Aeroportuali – 2012(a)- In verde sono evidenziati gli aeroporti in cui ISPRA rappresenta il MATTM in seno alle commissioni
ex art. 5 D.M. 31/10/1997.
Regione Nome Aeroporto Approvazione procedure
antirumore
Intorno aeroportuale
in valutazione Intorno aeroportuale approvato monitoraggioSistema di
Piemonte Cuneo-Levaldigi
Torino-Caselle SI SI
Valle d’Aosta Aosta
Lombardia Brescia-Montichiari SI Bergamo-Orio al Serio SI SI SI Milano-Linate SI SI SI Milano-Malpensa SI SI Provincia Autonoma di
Bolzano Bolzano Dolomiti Veneto
Treviso-Sant’Angelo SI
Venezia-Tessera SI
Verona-Villafranca SI SI SI
Friuli Venezia Giulia Trieste-Ronchi dei Legionari SI SI
Liguria Genova-Sestri SI SI Emilia Romagna Bologna-Borgo Panigale SI SI Forlì Parma Rimini-Miramare Toscana Pisa-San Giusto SI SI SI Siena-Ampugnano SI Firenze-Peretola SI SI SI Umbria Perugia-Sant’Egidio Marche Ancona-Falconara SI SI SI Lazio Roma-Ciampino SI SI SI Roma-Fiumicino SI SI SI Abruzzo Pescara SI SI Campania Napoli-Capodichino SI SI SI Puglia Bari-Palese SI SI SI Brindisi-Casale SI SI SI Foggia-Gino Lisa SI SI SI Taranto-Grottaglie SI SI SI
Calabria Lamezia Terme SI SI
Reggio Calabria Sicilia Catania-Fontanarossa SI SI SI Lampedusa SI Palermo-Punta Raisi SI SI SI Pantelleria SI Trapani-Birgi Sardegna Alghero-Fertilia SI SI SI Cagliari-Elmas SI SI SI Olbia-Costa Smeralda SI SI
delle procedure antirumore è, invece, demandato al Direttore dell’Aeroporto che effettua le contestazioni ai vettori trasgressori e, laddove necessario, commina le sanzioni amministrative previste per legge. La tabella seguente mostra, evidenziato in verde, l’elenco degli aeroporti in cui ISPRA partecipa in rappresentanza del MATTM ai lavori delle commissioni riassumendo lo stato di avanzamento dei lavori.
Per quanto attiene alle attività di monitoraggio va ricordato come ISPRA, venendo incontro alle esigenze delle società di gestione, ha emanato nel 2010 le “Linee guida per la progettazione e la gestione delle reti di monitoraggio acustico aeroportuale” (Curcuruto et al., 2010). Queste sono state prodotte con l’obiettivo di realizzare il riferimento per la progettazione e la gestione delle reti di monitoraggio acustico aeroportuale degli aeroporti italiani, fornendo una serie di indicazioni tecnico/pratiche così da garantire, nell’osservanza delle diverse disposizioni di legge, lo svolgimento in maniera efficace ed efficiente delle funzioni di monitoraggio e controllo del rumore generato dalle infrastrutture di trasporto aeroportuali. Le Linee Guida, che hanno superato una fase di consultazione pubblica e sono state visionate e condivise anche dall’ENAC, sono già oggi utilizzate; in particolare, il capitolo 4 “Verifica dell’efficienza del sistema” al paragrafo 4.1 “Verifica dei requisiti del sistema” prevede che la verifica della rispondenza del sistema di monitoraggio ai requisiti richiesti dalle LG venga effettuata da una commissione costituita da un rappresentante individuato dall’ISPRA con funzioni di Presidente, uno dall’ARPA e uno dalla Società di Gestione. Sulla base di questo la SAVE S.p.A., società di gestione dell’aeroporto Marco Polo di Venezia, ha chiesto ad ISPRA, “di poter avviare le procedure per la verifica dell’efficienza del sistema di monitoraggio ai sensi del paragrafo 4.1 del Capitolo 4 delle LG”. Tale procedura si è conclusa con successo ed ha portato alla redazione del documento “Verifica della rispondenza del sistema di monitoraggio del rumore dell’aeroporto Tessera di Venezia ai requisiti delle LG”. Anche l’aeroporto di Verona si è reso disponibile a sperimentare le LG ISPRA, con un’attività di revisione del sistema di monitoraggio riguardante principalmente il posizionamento delle centraline sul territorio e la successiva verifica di efficacia; tale attività, più articolata della precedente, risulta ad oggi ancora in corso.
Supporto al MATTM negli adempimenti alla Direttiva 2002/49/CE relativa alla determinazione ed alla gestione del rumore ambientale
ISPRA supporta inoltre il MATTM nella gestione degli adempimenti del D.Lgs. 194/2005 di recepimento della Direttiva 2002/49/CE relativa alla determinazione ed alla gestione del rumore ambientale. Gli obiettivi principali della Direttiva, descritti all’art. 1, definiscono un approccio comune volto ad evitare, prevenire o ridurre, secondo le rispettive priorità, gli effetti nocivi, compreso il fastidio, dell’esposizione al rumore ambientale. A tal fine è prevista la progressiva attuazione delle seguenti azioni:
1) Determinazione dell’esposizione al rumore ambientale mediante mappatura acustica; 2) Adozione di opportuni piani d’azione, elaborati sulla base dei risultati della mappatura
acustica, allo scopo di evitare e ridurre il rumore ambientale laddove necessario e di conservare la qualità acustica dell’ambiente quando questa è buona;
3) Informazione del pubblico in merito al rumore ambientale e ai relativi effetti e coinvolgimento dello stesso nelle fasi decisionali.
Con riferimento al rumore aeroportuale, la Direttiva prende in considerazione solamente gli aeroporti principali e cioè con più di 50.000 movimenti l’anno; l’elenco degli aeroporti principali relativi alla prima fase di attuazione della direttiva è riportato in tabella 2, assieme al numero di movimenti annui dichiarati in adempimento alla prima fase stessa (Curcuruto et al., 2012) .
Tabella 2 - Stato di attuazione, per gli aeroporti principali, della prima fase del D.Lgs. 194/2005
Aeroporto Principale Codice ICAO Movimenti annui Mappatura Acustica Piani d’Azione
Bergamo LIME 51.635 X X Bologna LIPE 59.326 X Catania LICC 54.036 X X Milano Linate LIML 93.942 X X Milano Malpensa LIMC 227.718 X X Napoli LIRN 56.999 X Roma Fiumicino LIRF 309.658 X X Torino LIMF 54.008 X Venezia LIPZ 78.783 X X
Fonte: elaborazione ISPRA su dati MATTM (5 maggio 2011)
Nella tabella 3 seguente, invece, tratta dai dati forniti dal MATTM alla CE, viene riportato il numero di persone esposte a determinati range dei livelli Lden ed Lnight generati nello specifico dalle infrastrutture aeroportuali così come richiesto dalla direttiva.
Tabella 3 - Numero di persone esposte al rumore aeroportuale come indicato dai gestori in adempimento della prima fase della direttiva.
Aeroporto principale N. di persone esposte a Lden 55-59 N. di persone esposte a Lden 60-64 N. di persone esposte a Lden 65-69 N. di persone esposte a Lden 70-74 N. di persone esposte a Lden >75 N. di persone esposte a Lnight 50-54 N. di persone esposte a Lnight 55-59 N. di persone esposte a Lnight 60-64 N. di persone esposte a Lnight 65-69 N. di persone esposte a Lnight >70 Roma Fiumicino 25300 6800 1600 500 200 11000 1700 900 200 100 Milano Linate 47700 21100 4900 200 0 21500 2900 200 0 0 Milano Malpensa 26000 10300 800 100 0 13000 1900 300 0 0 Bergamo 30800 7900 1400 200 0 13500 1600 1100 0 0 Napoli 24700 1500 200 0 0 200 0 0 0 0 Torino 3000 1600 900 400 0 0 1800 1000 400 400 Venezia n.d. n.d. n.d. n.d. n.d. n.d. n.d. n.d. n.d. n.d. Bologna n.d. n.d. n.d. n.d. n.d. n.d. n.d. n.d. n.d. n.d.
Fonte: Reports Strategic Noise Maps (30 December 2007; DF4)
Per quanto attiene, infine, alla gestione ed al controllo del flusso dei dati e delle informazioni trasmessi in adempimento alla direttiva da agglomerati ed enti gestori (ivi inclusi i gestori aeroportuali) ISPRA su mandato del MATTM ed a seguito di uno specifico accordo convenzionale ha realizzato un sistema informatico basato su WWW per la gestione dei dati sul rumore per EIONET/REPORTNET. È questo un applicativo “web-based” modulare, di gestione dei flussi documentali (Document Management System) propedeutico all’inoltro al sistema Eionet, che realizza la gestione del processo di trasformazione, validazione ed archiviazione dei dati del Rumore, agevolando, negli adempimenti della Direttiva 2002/49/CE, i compiti dei diversi soggetti coinvolti a vario titolo.
L’applicazione gestisce le notifiche ai fornitori dei dati, ne consente l’archiviazione e quindi l’accesso. Supporta vari formati e ne gestisce per alcuni (EXCEL, CSV) la conversione in XML così come richiesto da EIONET. Il sistema recepisce le esigenze dei diversi soggetti coinvolti, sia sotto il profilo tecnologico che funzionale, coniugando e bilanciando le necessità di innovazione con quelle di affidabilità e robustezza della infrastruttura complessiva.
Il Catasto Nazionale delle Sorgenti di Rumore
Per agevolare i compiti di gestione dell’informazione, anche ai sensi di quanto previsto dal sopra richiamato D.Lgs. n. 194/2005, ISPRA, su incarico del MATTM, ha realizzato il Catasto Nazionale delle Sorgenti di Rumore (CNSR) uno strumento informatico destinato alla raccolta, catalogazione e gestione di dati caratteristici delle principali sorgenti di rumore di interesse nazionale compresi gli aeroporti, corredati anche da dati acustici relativi all’esercizio delle stesse
(Curcuruto et al, 2011).
Figura 1 - Schermata della pagina iniziale del CNSR
Fonte: http://www.catastorumore.isprambiente.it
Il progetto CNSR ha visto la realizzazione di un archivio di dati per la caratterizzazione delle sorgenti di rumore che può essere alimentato dai gestori delle grandi infrastrutture oppure dagli enti di controllo sul territorio, mediante procedure di caricamento da remoto sia automatiche che attraverso un’applicazione web dedicata. L’archivio è destinato a contenere le caratteristiche delle principali sorgenti di rumore su scala nazionale, raggruppate in industrie, strade, ferrovie,
aeroporti e porti e delle eventuali misure acustiche che le riguardano. Dal CNSR è possibile
visualizzare l’anagrafica con l’indicazione di tutti i riferimenti dell’Autorità Aeroportuale e le caratteristiche della sorgente rumorosa, si può inoltre accedere alle aree riservate alle misure effettuate dall’ente gestore o dalle autorità di controllo ed alla parte dedicata agli eventuali piani di contenimento ed abbattimento del rumore realizzati. Ulteriore funzionalità inserita nel Catasto
è quella che permette allo stesso di interfacciarsi con i sistemi di monitoraggio del rumore aeroportuale presenti nei principali aeroporti nazionali. L’obiettivo è quello di acquisire, dai sistemi di monitoraggio installati in prossimità degli aeroporti, le principali informazioni circa i descrittori acustici rilevati dagli stessi e renderle disponibili all’interno del CNSR, collaborando così con i gestori aeroportuali alla divulgazione dei dati acustici relativi a queste infrastrutture.
Ad oggi ISPRA è in fase di definizione, con Assaeroporti (Associazione Italiana Gestori Aeroporti), di un accordo per il conferimento dei dati acustici al “Catasto Nazionale delle Sorgenti di Rumore” da parte dei Gestori Aeroportuali.
Bibliografia
Curcuruto, S., Bassanino, M., Mussin, M., Balestreri, A., D. Atzori, Lanciotti, E., G. Marsico, Sacchetti, F., Silvaggio, R., Fabozzi, T., De Forza, P., 2010. Linee guida per la progettazione e la gestione delle reti di monitoraggio acustico aeroportuale. ISPRA
Curcuruto, S., Atzori, D., Lanciotti, E., Marsico, G., Mazzocchi, E., Ricci, G., Sacchetti, F., Silvaggio, R., Vaccaro, L., 2011. Il Catasto Nazionale delle Sorgenti di Rumore. 38° Convegno Nazionale Associazione Italiana di Acustica, Rimini 08-10 giugno 2011 Curcuruto, S., Silvaggio, R., Lanciotti, E., Licitra, G., Palazzuoli, D., 2012. Contributi per
l’implementazione del Piano di Azione e proposte di revisione legislativa regionale e nazionale, finalizzati all’integrazione degli strumenti di gestione del rumore, sviluppati nell’ambito del progetto Life+2008 HUSH. Convegno Nazionale Agenti Fisici, Novara 06-08 giugno 2012
Sitografia
http://www.catastorumore.isprambiente.it