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5. Aspetti metodologici

5.3. Analisi dei dati

Sulla base dei documenti e delle interviste raccolti sono state svolte due analisi. Dapprima un’analisi within durante la quale si è descritto ogni episodio di commissariamento familiarizzandovi come se fosse una ricerca a sé (Miles 1979; Eisenhardt 1989). Sulla base dell’analisi within è stata svolta un’analisi across (Eisenhardt 1989) effettuata comparando prima separatamente i casi delle aree archeologiche e quelli delle Fondazioni Liriche per recuperare poi nella fase di discussione finale gli elementi trasversali a tutti i casi. Di seguito verranno descritti i passaggi che hanno caratterizzato l’analisi within.

Per ogni caso il primo passo è stato rappresentato dalla costruzione di un ‘event history database’ (Van de Ven & Poole 1990), effettuata ordinando in ordine cronologico i principali fatti rilevanti per le vicende di commissariamento e triangolando diverse fonti per assicurare la convergenza dei dati. Questa operazione ha permesso di ricostruire ‘chi ha fatto cosa e quando’ ed è alla base della sezione relativa all’analisi del contesto e alla cronologia degli eventi presentata in ogni caso. Nel ricostruire la cronologia degli eventi si è cercato di comprendere quali vicende avessero portato al commissariamento della singola istituzione, quali operazioni siano state portate avanti dal o dai commissari e perché e in che modo si sia realizzato il ritorno all’amministrazione

8 Si riportano di seguito i tentativi effettuati per entrare in contatto con il Direttore Generale per lo Spettacolo dal Vivo.

- 05 gennaio 2011: lettera di presentazione della ricerca e richiesta collaborazione;

- 19 gennaio, 03 febbraio, 22 febbraio, 11 marzo, 15 marzo, 14 settembre: telefonate a segreteria capo di gabinetto;

- 19 settembre: nuovo invio della lettera via mail; - 22 settembre: nuovo invio della lettera.

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ordinaria. Più nello specifico nell’analisi degli interventi del commissario ci si è focalizzati su tre principali processi: la gestione delle risorse finanziarie, la gestione delle risorse umane e la gestione delle attività. L’obiettivo della cronologia degli eventi, come si vedrà, non è quello di riportare un racconto oggettivo e distaccato di quanto accaduto quando quello di aiutare a familiarizzare con il caso e di porre in risalto fin da subito eventuali aspetti critici del fenomeno, sottolineando la mancata convergenza tra le fonti consultate o la presenza di passaggi che non si è riusciti a chiarire ulteriormente. Come sostenuto da Brown (1997) inoltre, la cronologia del caso non rappresenta una narrazione definitiva degli eventi avvenuti. Anch’essa è infatti basata, almeno in parte, su una ricostruzione ex post e sui racconti parziali contenuti nei documenti o nelle interviste, restituendo quindi una presentazione inevitabilmente selettiva degli eventi.

Un secondo ordine di analisi ha riguardato le interpretazioni dei diversi attori circa gli episodi di commissariamenti che hanno riguardato le varie istituzioni. All’interno di ogni documento e di ogni intervista si è cercato di individuare mini narrazioni o micro storie (Feldman et. al 2004) ovvero unità di testo in cui fosse individuabile un soggetto agente, un’azione e una conseguenza dell’azione, dove le catene soggetto-azione-conseguenza potevano essere già complete nella formulazione dell’informatore o sono state completate in fase di analisi esplicitando gli elementi mancanti attraverso elementi contestuali. Seguendo i suggerimenti di Gabriel (2000), ogni mini- narrazione è stata poi codificata trattenendo le seguenti informazioni:

- Narratore;

- Posizione del narratore all’interno dell’organizzazione, ad esempio nel caso dell’area archeologica di Roma le categorie sono state: funzionario archeologo coinvolto nei progetti del Commissario, funzionario non coinvolto, rappresentante sindacale, membro dello staff del Commissario e così via;

- Periodo temporale a cui fa riferimento la storia (in generale pre-commissariamento, durante il commissariamento, dopo il commissariamento);

- Soggetto agente della storia; - Azione;

- Conseguenza dell’azione.

La codifica, di cui si riporta un esempio in tab. 5, ha permesso di individuare per ogni informatore intervistato la sua interpretazione degli obiettivi del commissariamento, delle azioni del Commissario e dei risultati raggiunti. Si è proceduto poi riconoscendo delle narrazioni omogenee condivise da diversi informatori e provando a tipizzare le narrazioni di gruppo (Brown 1998; Vaara

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2002; Zilber, 2007) rispetto all’interpretazione degli obiettivi, alle decisioni prese dal Commissario e ai risultati raggiunti.

Tab. 5: Esempio di codifica

Int. n. Narratore Periodo Attore Azione Conseguenza Storia 4 Membro staff Commissario Pre- commiss. Ex Soprintendente Chiede aiuto al Ministero e presidenza del consiglio Nomina Commissario

E’ stato il Soprintendente che si è rivolto al Ministero e alla presidenza consiglio per segnalare criticità […]. Dovendo gestire 22 sedi, 700 unità di personale e attività di tutela e valorizzazione, continuando a fare attività sindacali, il Soprintendente ha detto “io non ce la faccio a fare anche quell’altro, come la gestisco questa vicenda?”. E quindi ha richiesto quale fosse mezzo migliore. Il mezzo migliore è stato individuato nel commissariamento.

Attraverso questa procedura sono state individuate due narrazioni nel caso dell’area archeologica di Napoli e Pompei (la narrazione ministeriale e la narrazione di opposizione), tre narrazioni nel caso dell’area archeologica di Roma e Ostia (narrazione ministeriale, narrazione di opposizione, narrazione sull’emergenza dell’amministrazione ordinaria); due narrazioni nel caso del Carlo Felice di Genova (la narrazione sull’incapacità dell’amministrazione ordinaria e quella sulla ‘gestioncina del poterino’ dei sindacati autonomi) e quattro narrazioni – due per il periodo pre- commissariamento e due per il periodo post commissariamento nel caso dell’Arena di Verona.

Una volta conclusa l’operazione di tipizzazione delle narrazioni, il problema che si è posto è stato quello di valutare le diverse versioni fornite sullo stesso evento, condividendo quando affermato da March, Sproull e Tamuz (1991 cit. in Runde e de Rond 2010: 432), ovvero che

“It is clear that radically different stories may be told about the same history. But it also seems clear that the evaluation of stories is not arbitrary, and that there are criteria for differentiating between good and bad stories”.

L’approccio utilizzato è stato quindi il seguente. In ogni caso studio, le argomentazioni costitutive delle diverse narrazioni sono state confrontate ad una ad una cercando di:

- risolvere, dove possibile, i conflitti interpretativi confrontando quanto dichiarato con i fatti effettivamente verificatesi. In questo senso la domanda posta di fronte alle versioni discordanti è stata simile a quella suggerita da Runde e de Rond (2010: 439), ovvero: “Were the factors cited as causes actually present in the situation in which the event to be

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explained arose?” Questo ha fatto emergerne la presenza di narrazioni o parti di narrazioni più o meno verosimili o più o meno coerenti.

- sottolineare qualora un conflitto interpretativo avrebbe potuto essere risolto attraverso la presenza di informazioni specifiche che non sono state prodotte o non sono state rese disponibili. Questo ha permesso di evidenziare i problemi di trasparenza presenti nei diversi episodi di commissariamento.

- Evidenziare le situazioni in cui i conflitti tra le narrazioni fanno riferimento a questioni di principio o rimandano a valori o visioni del mondo diverse tra le parti coinvolte.

L’analisi within (Eisendhardt e Graebner 2007) si è quindi sviluppata confrontando le varie narrazioni e valutandone la veridicità e la coerenza interna. Questo al tempo stesso ha fornito l’opportunità di trarre alcune indicazioni più generali sull’utilizzo del commissariamento nel caso specifico in analisi. Sulla base degli elementi emersi si è poi proceduto con l’analisi across effettuata prima separatamente tra i casi delle Soprintendenze archeologiche (cap. 8) e delle Fondazioni Liriche (cap. 11) e infine in un’ottica di insieme (cap. 12).

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Il commissariamento dell’area archeologica di Napoli e Pompei