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Analisi degli elementi della SWOT presenti nell’insect based business

“SWOT ANALYSIS”

2. SWOT ANALYSIS

2.1 Analisi degli elementi della SWOT presenti nell’insect based business

Iniziamo l’analisi dei componenti SWOT presenti nell’insect based business partendo dai punti di forza interni che ogni azienda di questo settore dovrebbe avere. Come abbiamo descritto nel quarto paragrafo del secondo capitolo, una grande enfasi è stata posta sull’allevamento sostenibile d’insetti su materiale organico (ad esempio letame, liquame suino, compost). L’allevamento d’insetti su rifiuti biodegradabili fa sì che le aziende produttrici possano trovare un impiego eco-compatibile per i rifiuti stessi e abbattere i costi di produzione. Ovviamente fondamento

ottimale di tale condizione è la disponibilità della risorsa stessa, difatti nel caso tipico di un’azienda che oltre all’allevamento di insetti pone in essere come attività anche l’allevamento di bestiame, può disporre di una risorsa a costo zero per l’alimentazione delle specie in grado di vivere su tali scarti (insetti saprofagi). Da ciò si può rilevare un punto di forza interno del business, sintetizzabile per la nostra SWOT ANALYSIS come: Smaltimento

rifiuti a costo zero. Disponibilità risorsa a costo zero.

L’allevamento del bestiame comporta costi elevati, e molti di questi costi possono essere ricondotti all’acquisto di beni immobili, quali terreni e strutture, differentemente la produzione degli insetti necessita di molto meno spazio rispetto al bestiame, e ciò ovviamente comporta un risparmio di somme ingenti che possono essere investite per altre risorse. Ad esempio queste somme possono essere destinate allo sviluppo delle tecnologie utili alla produzione, alle ricerche dirette sullo sviluppo del prodotto ed alle ricerche di mercato, oppure investite nel miglioramento del fondo dove vengono allevati gli insetti. Come possiamo facilmente comprendere questo

risparmio economico dovuto alla possibilità di allevare insetti in spazi ristretti60 può essere rilevato come punto di forza interno, infatti riduce i

costi di produzione e stimola la continua innovazione tecnologica.

Un dato fondamentale che prendiamo in considerazione nella nostra analisi è l’indice di conversione alimentare, ossia l’attitudine di trasformare la propria dieta in aumento di peso corporeo, nelle condizioni di allevamento in cui si trova. Può essere definito come la quantità di mangime, espressa in kg, necessaria per incrementare di 1 kg di peso vivo. Tipicamente, per ottenere 1 kg di carne (animale vivo) in un tipico sistema di produzione, sono necessarie le seguenti quantità di mangime: 2,5 kg per il pollo, 5 kg

60 Van Huis A., Van itterbeeck J., H., Mertens E., Halloran A., Muir G., Vantomme P., 2013. Edible

per carne di maiale e 10 kg per le carni bovine, mentre per la produzione di 1 kg di grilli vivi dobbiamo calcolare un consumo di 1,7 kg di mangime61.

Tale dato, come approfondito nel primo capitolo è un punto di forza degli insetti che hanno un indice di conversione alimentare di molto superiore a quello dei classici capi di bestiame. Un indice di conversione elevato comporta costi per l’alimentazione degli insetti inferiori, e di conseguenza una produzione con costo di vendita finale inferiore che da più competitività al prodotto.

Rilevati i punti di forza interni di questo business, dobbiamo rilevare anche

la controparte negativa, ossia i punti di debolezza. Come descritto nel secondo capitolo i fattori da prendere in considerazione

per l’allevamento degli insetti sono molti; ad esempio dobbiamo controllare l’umidità ambientale, la quale può essere tarata su un determinato livello, ma subisce continue variazioni a causa della densità di popolazione, l’idratazione del substrato alimentare, gli scambi gassosi degli stessi insetti ne possono determinare un notevole innalzamento a livello di micro- nicchie. Uguale ragionamento si pone per la temperatura, il fotoperiodo, l’intensità e la lunghezza d’onda delle fonti luminose, senza contare le eventuali contaminazioni dell’aria62. Un’altra criticità dell’allevamento

viene rilevata dai rapporti con i microorganismi, infatti i m.o. patogeni e contaminanti possono costituire un serio problema, provocando epidemie diffuse con esiti distruttivi per l’allevamento e devono essere costantemente monitorati. A causa delle difficoltà che abbiamo rilevato, possiamo sintetizzare un punto di debolezza interno del business: mancanza di una

conoscenza adeguata del processo di allevamento.

61 Van Huis A., Van itterbeeck J., H., Mertens E., Halloran A., Muir G., Vantomme P., 2013. Edible

Insects – Future Prospects for Food and Feed Security. FAO Forestry Paper 171.

62 Saviane A., Cappellozza S., Tavole Rotonde sui maggiori problemi riguardanti l’Entomologia Agraria

A causa della presenza in Europa da moltissimo tempo dell’allevamento

classico, poca importanza è stata data all’allevamento degli insetti, rilegati sempre a cibo destinato ai poveri o a cibo etnico lontano dalla

nostra cultura. Ciò inesorabilmente ha comportato una netta mancanza di studi e ricerche, limitando di molto la conoscenza sulle tecniche di allevamento degli insetti, indispensabili per poter sviluppare tale attività. Difatti soltanto da pochi anni in Europa è rinato l’interesse per gli insetti come fonte di cibo sostenibile, e sono stati fatti investimenti per la ricerca. Ad oggi, la mancanza di ricerca protrattasi nel tempo, comporta l’obbligo di pesanti investimenti finanziari, che potrebbero essere destinati alla produzione. In sintesi: costi di ricerca che incidono negativamente sul

costo finale del prodotto comportando una perdita di competitività.

Le tecnologie per la produzione di insetti di nicchia non sono fondamentali, dato il prezzo finale altissimo del prodotto destinato a classi sociali elevate. Inoltre possiamo in questo caso considerare oltre l’allevamento anche la raccolta degli insetti selvatici; ma se vogliamo estendere la produzione su base massale dobbiamo considerare le tecnologie come componente fondamentale. Ad oggi le tecnologie per l’allevamento degli insetti sono minime ed inadeguate, e li dove siano presenti dei macchinari utili all’allevamento il costo è alto, a causa della bassa presenza di aziende produttrici. Produrre su base massale significa abbattere i costi e produrre per tutte le fasce sociali, e ciò puo avere luogo soltanto con tecnologie adeguate che possono essere acquistate ad un costo sostenibile ed ammortizzabile negli anni, che non vada ad incidere troppo sulle start up. Possiamo rilevare che il punto di debolezza interno è mancanza di

tecnologie adeguate.

Come abbiamo in precedenza spiegato la SWOT ANALYSIS si compone di elementi interni ed esterni. Abbiamo finora sintetizzato gli elementi interni

dell’analisi, mentre andremo ora a sintetizzare gli elementi esterni dell’analisi, ossia le opportunità esterne e le minacce esterne, partendo dalle minacce esterne. Come ampiamente descritto, uno dei principali problemi che affliggono il business degli insetti è la legislazione, si presenta ad oggi ancora poco chiara ed incompleta. Ovviamente queste mancanze comportano un clima di instabilità totale nelle aziende, e di conseguenza le strategie aziendali non possono essere fondate su basi sicure e solide, ma devono essere sempre pronte a repentini cambiamenti che non giovano alla stabilità aziendale. Prendendo in considerazione il fenomeno legislativo in Europa, dobbiamo constatare che sono presenti oltre alla legislazione europea anche legislazioni prettamente nazionali, le quali differiscono ognuna dalle altre63. Queste profonde differenze non

consentono alle aziende di esportare il proprio prodotto, e di conseguenza non consentono alla produzione di crescere e raggiungere economie di scala, utili all’abbassamento dei costi. Gli sforzi che le aziende stanno affrontando, e che dovranno affrontare per collaborare con gli enti preposti alla stesura delle leggi, comporteranno perdite di tempo e risorse finanziarie; ciò dovuto nel primo caso alla stesura di una legge idonea e chiara, e nel secondo caso alla perdita di vendite nei paesi membri. La minaccia esterna rilevabile è la mancanza di una legislazione europea

chiara, idonea e stabile nel tempo.

La minaccia esterna più ingombrante, che rende di certo meno agevole lo sviluppo dell’industria insect based in Europa è la cultura occidentale. Cardine della nostra cultura è il forte sviluppo dell’agricoltura, e l’allevamento di bestiame; per tali ragioni gli insetti sono stati da tempo immemore relegati alla stregua di invasori del nostro spazio vitale, e mai considerati come possibili alleati nella lotta biologica o nell’alimentazione,

63 Netherlands food and consumer product safety authority, 2014 – Advisory report on the risks

sia essa destinata al bestiame in modo diretto o al consumo umano. Inoltre, abbiamo sempre percepito gli insetti come vettori di malattie e come esseri che si cibano di sostanze putride; difatti ancora oggi la nostra visione si compone di un misto di disprezzo e disgusto per questi esseri, visti come fuori dal mondo ideale umano64. Non sarà semplice far sì che la visione

culturale occidentale muti le proprie forme, ma tutto può cambiare ed evolvere nella mente dell’uomo. Nel caso in esame possiamo rendere chiaro questo concetto citando il cambiamento di visione nei confronti del sushi, ad oggi il pesce crudo è definito un piatto prelibato dalle caratteristiche nutritive perfettamente bilanciate; ciò che è stato fatto per il sushi deve essere fatto anche per gli insetti. Nel nostro caso la cultura

occidentale che rifiuta gli insetti come cibo è da rilevare come minaccia

esterna del business.

In Europa si è data sempre molta importanza alla sicurezza alimentare, non a caso tutti i prodotti europei devono riportare sulle etichette la provenienza e il luogo di lavorazione, e devono essere seguiti nell’intera filiera; infatti tali controlli devono rispettare rigorosamente le norme dell’HACCP. La sicurezza dell’alimento a base di insetti non è stata ancora raggiunta, a causa della poca ricerca, alcuni operatori suggerisco l’adozione di un processo di produzione in grado di abbattere quasi del tutto la carica microbica. La possibilità di sviluppare tali tecniche di produzione, seppur realistica, presenta molte limitazioni; ad esempio non abbiamo una conoscenza sufficiente ad eliminare o ridurre i pericoli chimici associati ad allergeni, pertanto la sicurezza del prodotto deve essere creata attraverso la selezione delle specie edibili e naturalmente dal controllo dei mangimi utilizzati nell’allevamento65. La sicurezza alimentare misura una minaccia

64 Paul R., Fallon A.E., 1987 A Perspective on Disgust. Psychological Review.

65 Belluco, S., Losasso, C., Maggioletti, M., Alonzi, C. C., Paoletti, M. G., & Ricci, A. (2013). Edible

insects in a food safety and nutritional perspective: a critical review. Comprehensive Reviews in Food Science and Food Safety, 12(3), 296-313

esterna; dovuta ai possibili danni che derivano dalla percezione di un prodotto non sicuro da parte dei consumatori, e dalle azioni che si devono porre in essere per rendere sicuro il prodotto. Queste due componenti comportano ovviamente una perdita in termini economici.

Vagliate le minacce esterne che possono pesare in modo considerevole sullo sviluppo del business, andiamo ora a considerare le opportunità esterne di cui il business può essere beneficiario. Considerare la produzione degli insetti, come mero cibo destinato al consumo umano diretto è al momento attuale un’utopia. Difatti la produzione attuale di insetti destinati all’uomo rappresenta un mercato di nicchia, quindi quali sono le strategie che le aziende devono porre in essere per garantire al business degli insetti uno sviluppo immediato? La risposta a questa domanda la troviamo nella tecnica economica della differenziazione; ossia utilizzare nel caso in esame, lo stesso prodotto per finalità differenti. Come descritto ampiamente nel terzo capitolo, gli insetti possono essere utilizzati per l’alimentazione dei capi di bestiame; riducendo così la richiesta delle risorse agricole, e consentendo in tal modo la conservazione di aree boschive fondamentali per il sistema ambiente66. Possiamo ancora utilizzare i derivati degli insetti,

come il miele e il baco da seta67, o possiamo destinare il nostro prodotto ad

una successiva lavorazione, che lo porti a far parte del cibo per i nostri pet. Il mercato del pet food è in continua crescita, e quindi in grado di dare un supporto fondamentale per l’espansione del business in esame. Da sempre è sottovalutata la possibilità di utilizzare gli insetti che alleviamo, come elemento utile alla lotta biologica; difatti le aziende agricole hanno sempre più negli anni fatto uso di sostanze chimiche per la regolazione dei

65 Telfser K., Creating a market for a more sustainable alternative: entomophagy businesses in Europe,

Department of Management Studies Aalto University School of Business.

66 Laura Gasco, Gli insetti nell’alimentazione animale, edizione speciale 2014/2015, Expo To 2015,

scienza attiva.

67 Cappellozza S., Insetti come cibo: Tradizione esotica o opportunità per il nostro futuro? Analysis,

parassiti, causando in questo modo un inquinamento incontrollato dei terreni. Grazie all’utilizzo degli insetti entomofagi per la regolazione degli insetti “cattivi”, che danneggiano le colture, e sempre grazie all’utilizzo degli insetti che regolano la crescita di erbe indesiderate, possiamo utilizzare un metodo di controllo non invasivo e rispettoso dell’ambiente68.

Il rispetto dell’ambiente non è soltanto fine a se stesso, ma nelle aziende agricole è forse la risorsa principale utile alla produzione. Infine possiamo affermare che la differenziazione è un’opportunità esterna di grande valore per le aziende insect based.

Da molto tempo ormai, siamo coscienti della situazione ambientale in cui versa la nostra terra; sono tante le fonti di inquinamento che rendono i nostri consumi e la nostra vita sempre meno sostenibile. Inoltre dobbiamo essere coscienti che l’allevamento classico produce un inquinamento da tenere in forte considerazione, difatti la sempre maggiore crescita della richiesta di carne nel mondo sta comportando una sempre più alta richiesta di mangimi, che vengono coltivati su terreni in precedenza disboscati. Oltre al disboscamento assistiamo ad un consumo idrico ed energetico insostenibile. L’allevamento del bestiame è responsabile del 18 per cento delle emissioni di gas serra (CO2 equivalente), una quota superiore a quella

del settore dei trasporti, differentemente tra le varie specie di insetti, solo scarafaggi, termiti e scarabei producono CH469. Sono molti ad oggi e in

numero non trascurabile, i sostenitori delle aziende che producono rispettando l’ambiente; la sostenibilità ambientale rappresenta per molti un valore aggiunto al prodotto, e quindi motivo di scelta che rappresenta una priorità rispetto ad altri prodotti. L’allevamento degli insetti è altamente sostenibile dal punto di vista ambientale, e ciò comporta la possibilità di

68 Sheppard A.W., Van Klinken R.D., Heard T.A. Biological Control 35 (2005) 215. Scientific advances

in the analysis of direct risks of weed biological control agents to nontarget plants.

69 Van Huis A., Van itterbeeck J., H., Mertens E., Halloran A., Muir G., Vantomme P., 2013. Edible

sfruttare l’opportunità esterna rilevabile nella responsabilità sociale, creando l’immagine esterna di un business sostenibile.

Il consumo di carni classiche, anche se fa parte della nostra dieta da moltissimi anni, non necessariamente rappresenta la miglior fonte nutrizionale per il nostro organismo, anche se è importante per l’uomo l’assunzione di una quantità adeguata di proteine nobili. Le carni della maggior parte degli animali domestici (ad esempio, il manzo), contengono un'alta percentuale di acidi grassi saturi, che (specialmente quelli a catena lunga) hanno un effetto negativo sulla colesterolemia. Infatti sono molti gli studi che hanno posto in relazione l’abbondanza di grassi saturi con l’incidenza di alcune forme tumorali, in modo particolare del tumore della mammella e della prostata. Differentemente, il contenuto in proteine degli insetti varia dal 30% del peso secco (larve) fino ad arrivare attorno al 60% per le pupe di alcuni tipi di vespe. Anche in questo caso il valore nutrizionale delle proteine (ovvero il loro contenuto in aminoacidi essenziali) differisce grandemente a seconda delle specie considerate, ma, generalizzando, si puo affermare che è solitamente eccellente, superando addirittura in alcuni casi il pesce, noto per avere un altissimo contenuto proteico e di aminoacidi essenziali. Per quanto riguarda i grassi, gli stadi larvali di Lepidotteri, Coleotteri terrestri e Imenotteri (vespe e formiche) e delle specie olometabole in generale (cioè quelle che presentano metamorfosi completa), sono molto ricche in acidi grassi. Solitamente gli insetti fitofagi hanno un ottimo contenuto di acidi grassi mono e polinsaturi, in particolare di acido linolenico e linoleico. Questi acidi grassi hanno effetto benefico sulla salute, specialmente sulle malattie croniche, sui lipidi plasmatici e sulle lipoproteine, diminuendo il colesterolo totale, il colesterolo cattivo o LDL-C e incrementando il rapporto HDL-C/LDL-C

(Colesterolo buono/colesterolo cattivo)70. L'acido a-linolenico è un

precursore naturale degli acidi grassi a catena lunga n-3 polinsaturi (PUFA) che contribuiscono a prevenire patologie umane quali malattie cardiovascolari, insufficienze renali, sclerosi multipla. Ad oggi, già una buona parte della popolazione mondiale rinuncia al consumo di carne, per i motivi appena descritti, infatti il numero di vegetariani e vegani è in continua crescita anche a causa degli effetti negativi della carne. L’opportunità che si presenta al business degli insetti è effettivamente rilevabile nella creazione di un prodotto salutare, che possa comportare sia un miglioramento diretto della salute, e sia un risparmio in termini economici, per quanto riguarda le cure associate alle malattie. In sintesi utile alla nostra analisi, riportiamo come opportunità esterna: crescente

interesse del consumatore per i prodotti salutari.

Il momento storico in cui stiamo vivendo si compone fondamentalmente di nuove tecnologie, la scoperta di nuove galassie, il miglioramento di sistemi di controllo della sicurezza mondiale, ma a cosa è interessato davvero l’uomo ogni giorno? Credo che la risposta a questa domanda sia una quotidianità che possa regalare nuove emozioni e rendere la vita piu dolce. La ricerca del gusto, del cibo prelibato, della novità, e stata sempre una componente della ricerca quotidiana, l’uomo e da sempre interessato ad assaporare nuovi gusti, e a provare nuove emozioni. Possiamo rilevare un crescente interesse nei “novel food”, infatti chi ha una cultura del tutto radicata al consumo di carni, che possiamo definire classiche, può sviluppare un forte interesse nel degustare cibi nuovi; sia che siano essi insetti al cioccolato, insetti con foglie d’oro o che siano associati a dei piccoli dolcetti come ornamento. Un esempio che può far luce su questo interessamento crescente è l’apertura del primo ristorante, che serve solo

70 Silvio Cappellozza, Insetti come cibo: Tradizione esotica o opportunità per il nostro futuro? Analysis,

insetti a Londra, il Grub Kitchen, questo il nome del ristorante gestito dallo chef Andy Holcroft. Il Grub Kitchen attira ogni giorni un numero sempre più crescente di clienti, e ciò è possibile grazie all’elevata qualità della materia prima; acquistata direttamente dall’allevamento della ricercatrice Sarah Bey che si trova ad Oxford, e dai gustosi piatti a base di grilli cavallette e vermi. L’opportunità esterna è sintetizzabile come: crescente

interesse per i “novel food”

In ultima analisi, un’altra opportunità esterna legata a questo business è la possibilità, tramite una produzione massale che riesca ad abbattere i costi, di fornire cibo altamente nutriente a costi sostenibili per le fasce della società meno fortunate. Difatti, le più basse fasce sociali della nostra comunità, ad oggi non riescono a sostenere l’acquisto di carne o pesce; e di conseguenza non riescono ad ottenere quelle proteine nobili utili al nostro organismo, con conseguenze sulla salute non trascurabili. Da qui possiamo identificare nella produzione degli insetti, un valore aggiunto che si basa sia su un discorso prettamente economico, ossia un

prodotto che raggiunge tutte le fasce sociali, e quindi alte possibilità di

vendite, e sia un discorso prettamente sociale, ossia un prodotto in grado di nutrire chi ad oggi non ha la possibilità economica di acquistare cibo di qualità elevate.

(Tab.6) Sintesi dei componenti della SWOT ANALYSIS

 Allevamento su rifiuti organici: Smaltimento rifiuti a costo zero; Disponibilità risorsa a costo zero.  Possibilità di porre in essere

l’allevamento in spazi ristretti: produzione a costi ridotti; possibilità di indirizzare le risorse finanziarie possedute, su altre risorse, differenti dalle immobilizzazioni.

 Alto indice di conversione: risparmio risorse finanziarie; produzione a costi ridotti.

 Mancanza di una conoscenza adeguata del processo di allevamento.

 Poca ricerca: costi di ricerca che incidono negativamente sul costo finale del prodotto comportando una perdita di competitività.

 Mancanza di tecnologie adeguate.

 Differenziazione del prodotto: possibili usi come risorsa per il settore zootecnico, pet food, lotta biologica, derivati.

 Produzione sostenibile: possibilità di creare nel consumatore la percezione di un business attento alla responsabilità sociale.

 Prodotto altamente nutriente e salutare: continua crescita del