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“SWOT ANALYSIS”

3. Strategie aziendali e aziende tipo

3.4 Crowbar Protein

La Crowbar Protein è una giovane società islandese che si è specializza nella ricerca e sviluppo del marketing e nella vendita di prodotti a base di insetti. E 'stata fondata nel 2014 ed ha lanciato il suo primo prodotto su Kickstarter nel mese di aprile 2015. Il Jungle bar, è una “barretta proteica a base di insetti”76 che contiene i mirtilli rossi, una varietà di semi e farina di

grillo, ed è priva di latte, soia, glutine e nocciole, che è stata con successo pre-finanziata attraverso una campagna di crowdfunding, il prodotto è disponibile per l’acquisto dalla fine del 2015. La società vede un grande potenziale negli insetti come ingredienti alimentari a causa del loro elevato valore nutrizionale. L’azienda afferma che senza la farina di grillo, non ci sarebbe alcun bisogno di Jungle bar; difatti il fattore che rende interessante questo prodotto è la presenza degli insetti come elemento principale, che suscitata la percezione di novità. La Crowbar Protein spera di costruire su questo interesse, generato dalla novità della presenza degli insetti, prodotti che possano suscitare negli occidentali un forte interesse. La Jungle bar viene concepita dall’azienda come un prodotto divertente, che possa in qualche modo suscitare la voglia per nuovi prodotti a base di insetti, e possa avvicinare sempre più persone al consumo sostenibile di tali prodotti. “Le nostre barrette sono un prodotto che fa da porta al campo di insetti commestibili”, così ha dichiarato Bui Adalsteinsson, co-fondatore di Crowbar Protein. La missione della Crowbar Protein è quella di riuscire a raggiungere un alto livello di accettabilità dei prodotti a base di insetti, e l’azienda è convinta che il modo migliore per farlo è attraverso il prodotto giusto. Il gusto e aspetto del prodotto devono essere convincenti, altrimenti la gente non è stimolata a superare la barriera di disgusto verso gli insetti. Il prodotto dovrebbe essere accattivante a livello visivo e avere lo stesso

gusto di qualsiasi altra barretta energetica, con la differenza che la fonte di proteine per la barretta in questione è più eccitante delle solite barrette, principio già spiegato in precedenza. La trasparenza e l'informazione sono fattori molto importanti per l’azienda, in quanto i fondatori ritengono che spiegando il motivo per cui è positivo mangiare insetti, e di come vengono prodotte le loro barrette proteiche, sono in grado di convincere la gente a provare il loro prodotto, che è un primo passo per integrare, in futuro, gli insetti nella dieta quotidiana. Il blog aziendale consente alle persone di prendere parte allo sviluppo di Crowbar Protein e dei suoi prodotti. Il team di collaboratori sta promuovendo attivamente la dieta a base di insetti, generalmente ciò viene fatto tenendo conferenze informative, e degustazioni del prodotto, per dare alla gente la possibilità di capire e provare gli insetti come cibo. Inoltre, l'azienda è parte di un'organizzazione islandese che promuove l'uso di insetti, non solo come alimento, ma anche come mangimi, per scopi medicinali e altri usi. La Crowbar Protein abbraccia molti progetti nazionali, ed invece di porre in essere azioni concorrenziali, tende sempre ad organizzare riunioni con i concorrenti per sviluppare la produzione, e riuscire a portare sul mercato prodotti che attirino l’attenzione delle persone. Il caso di Crowbar Protein è unico in questo campo in quanto la produzione del primo lotto della barretta proteica Jungle bar è stato finanziato attraverso una campagna di crowdfunding di grande successo, e per di più un altro elemento che possiamo considerare speciale risiede nel fatto che l’azienda ha cercato di creare il mercato per il prodotto prima che quest’ultimo sia stato effettivamente disponibile. Un aspetto interessante dell'approccio adottato dalla società è che tenta di far percepire come normali gli ingredienti a base di insetto, facendo uso del loro fattore di novità, e sembra essere in qualche modo un approccio paradossale. Dalle informazioni in nostro possesso possiamo certamente affermare che l’azienda ha sfruttato a pieno le

opportunità esterne di questo business; utilizzando il fattore novità per finanziare il proprio prodotto ed utilizzando la qualità del prodotto come altro fattore fondamentale. Nel caso in questione la strategia posta in essere è del tutto innovativa rispetto alle classiche strategie, ossia il processo di avvicinamento del consumatore al prodotto non è avvenuto successivamente all’immissione del prodotto sul mercato, ma è avvenuto nella fase di progettazione del prodotto, suscitando così un interesse ancora maggiore, rafforzato dalla partecipazione degli utenti alla campagna di crowfunding. Inoltre questa piccola azienda ha sempre cercato e cerca tutt’ora una strategia legata alla collaborazione fra aziende, cercando così di creare una rete di aziende che sia, in un futuro non lontano, in grado di fornire al cliente un prodotto davvero interessante, e che possa far si che gli occidentali possano integrare la propria dieta con alimenti a base di insetti. Un altro elemento utile all’analisi strategica è il marketing, con la produzione della Jungle bar l’azienda ha cercato l’innovazione anche nell’involucro, creando un involucro visivamente piacevole e che possa attirare l’attenzione dei clienti (Fig.14). Infine di non trascurabile valore è la possibilità di sviluppare un prodotto adatto al consumo da parte dei celiaci, segmento in forte aumento, che potrebbe comportare un riscontro positivo per la diffusione del prodotto, riuscendo a raggiungere un target di consumatori ancora più ampio.

(Fig.14) La barretta Jungle bar

Conclusioni

Dall’analisi di tutte queste aziende è chiara la strategia generale che viene posta in essere, ossia cercare di sviluppare prodotti altamente innovativi, puntare in modo deciso sulla qualità nutrizionale del prodotto e porre in forte evidenza l’impatto ambientale della produzione. Questi sono i tre elementi che fanno da fondamenta a visioni strategiche successive che possono essere di diversificazione, ossia riuscire a produrre un prodotto sicuro, utile per vari usi, e quindi raggiungere molti canali di distribuzione e consumo, oppure perseguire una strategia di nicchia, che porta alla creazione di un prodotto che deve essere studiato nei minimi particolari in quanto deve presentare: elementi di novità assoluti; un gusto esclusivo; un involucro accattivante; e deve essere un prodotto destinato all’uso esclusivo da parte dell’uomo. Le aziende analizzate presentano dei prodotti completamente differenti. Partendo dalla Diptera con la produzione del pet food, possiamo rilevare una strategia completamente basata sull’innovazione e sulla creazione di un nuovo prodotto, che non affronta direttamente la sfida dell’entomofagia, ma cerca di creare un valido compromesso, che possa portare all’accettabilità del nuovo prodotto a base di insetti, attraverso l’alimentazione degli amati pet. Inoltre la Diptera punta fortemente sulla differenziazione del prodotto, realizzando produzioni destinate ad usi diversi, come: il pet food; l'olio di Hermetia, ossia grasso estratto dalle larve; il frassino d’insetto, sostanza che deriva dal processo di allevamento, e viene rivalutata dall’azienda come preziosa risorsa. L’azienda delle sorelle Goffard, con la sua produzione di pasta, differentemente dalla Diptera, affronta direttamente ed in pieno la sfida dell’entomofagia, producendo un alimento destinato direttamente all’uomo. La strategia aziendale in questo caso pone l’accento su: la possibilità di

diffusione del prodotto, essendo la pasta un prodotto consumato in grosse quantità; la sostenibilità ambientale della produzione; ed infine soprattutto sul valore nutritivo del prodotto. La Micronutris, azienda leader nel settore degli insetti in Francia, come Aldento affronta direttamente la sfida dell’entomofagia, cercando di creare prodotti che si integrino alla perfezione con la cultura francese. Infine possiamo rilevare anche la strategia della Crowbar Protein, un insieme di: innovazione del prodotto; utilizzo dei nuovi sistemi di finanziamento (crowdfunding); e processo di marketing gestito magistralmente. L’insieme di tutti questi processi ha fatto sì che il prodotto (Jungle bar), venisse conosciuto come la nuova barretta proteica, dal gusto nuovo ed accattivante, che riesce a suscitare l’interesse per i “novel food”. Ciò che accomuna le strategie di queste aziende è ovviamente il driver principale, ossia cercare di sfruttare al meglio la sostenibilità ambientale della produzione. Attraverso campagne pubblicitarie, dati rilevati in azienda, e dati desunti dagli studi di organizzazioni di assoluto valore come la FAO, le aziende cercano di creare l’immagine di un business sostenibile, che potrebbe garantire un più veloce processo di accettazione del prodotto a base di insetti. Ad oggi i problemi ambientali globali pesano molto sul bilancio delle varie nazioni; possiamo pensare sia ad un bilancio prettamente economico, a causa degli sforzi che i governi e le aziende ogni anno devono porre in essere per diminuire la quantità di sostanze inquinanti prodotte; sia un bilancio negativo per quanto riguarda l’aspetto dell’aumento di malattie dovute all’inquinamento. Dai dati relativi all’aumento della richiesta di cibo, possiamo essere certi dell’insostenibilità degli allevamenti classici. Il livello di inquinamento, come descritto nella tesi, potrebbe aumentare esponenzialmente se non riuscissimo a trovare una fonte di cibo alternativa. La fonte di cibo alternativa, che è capace di fornire proteine, anche di qualità superiori al cibo classico, e soprattutto è una fonte di cibo

sostenibile dal punto di vista ambientale, sono gli insetti. La cultura globale sta cambiando velocemente, la richiesta di cibo di qualità non è mai stata così elevata come oggi, infatti i clienti richiedono sempre più prodotti in grado di fornire proteine a basso costo, richiedono sempre più cibo sostenibile, è soprattutto ricercano nel cibo la novità, ossia nuovi gusti e nuove emozioni. Come appena detto, un’impegnativa sfida per il futuro sarà quella di soddisfare le richieste alimentari di una popolazione mondiale in costante crescita, cercando di sfruttare al meglio e in modo sostenibile le risorse, i terreni coltivabili e l’acqua, limitando nel contempo l’inquinamento ambientale. Per soddisfare la richiesta crescente di cibo sarà necessario aumentare la produzione di mangimi per l’allevamento animale, e far fronte al grave problema dello smaltimento dei rifiuti alimentari, dal momento che un terzo del prodotto della filiera agro- alimentare mondiale viene oggi perso o eliminato come scarto. Queste sfide cruciali richiedono soluzioni innovative e strategie volte alla ricerca di nuove risorse alimentari, alla realizzazione di nuovi cicli di produzione e di consumo, e alla progettazione di nuovi sistemi per il trattamento, il riciclo e lo smaltimento dei rifiuti. Gli insetti rappresentano una potenziale fonte di proteine animali per la produzione di mangimi e, nello stesso tempo, una soluzione per la riduzione di rifiuti organici che possono essere biotrasformati in proteine ad elevato contenuto nutrizionale. Considerate queste notevoli potenzialità, la ricerca scientifica nel campo dell’entomologia di base ed applicata, della biologia, delle scienze della nutrizione, delle produzioni animali e dell’acquacoltura può fornire una solida base di conoscenze; da cui sarà successivamente possibile sviluppare nuovi processi industriali ad elevato contenuto tecnologico. Difatti ancora oggi alcune delle sfide principali per la produzione massale sono rilevabili nello sviluppo di tecnologie all’avanguardia, e nello studio della sicurezza alimentare. Una costante valorizzazione degli insetti, come base alimentare,

porterà in un futuro prossimo allo sviluppo di filiere produttive in grado di soddisfare l’aumento del fabbisogno alimentare, ed abbassare il grado di inquinamento globale. L’aspetto da considerare maggiormente nel business degli insetti è la versatilità di utilizzo del prodotto; gli insetti possono essere destinati a mangime per gli allevamenti classici, diminuendo così l’impatto sull’ambiente dovuto alle deforestazioni causate dalla richiesta sempre maggiore di spazi coltivabili; possono essere utilizzati come pet food; possono essere impiegati nello lotta biologica agli insetti nocivi; possono essere infine destinati al consumo umano. Sviluppare il business degli insetti comporta degli sforzi enormi da parte delle aziende, ma come fin qui descritto, quando le aziende saranno in grado di offrire dei prodotti sicuri, le aspettative economiche saranno di notevole valore, grazie alle molte possibilità proprie di questo business.

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