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Analisi del caso studio “Parco Fluviale Novella”

4. Presentazione dei casi studio scelti

4.7 Val di Non: il Parco Fluviale Novella

4.7.5 Analisi del caso studio “Parco Fluviale Novella”

In questa sezione si riassumono i dati raccolti nel corso dell’intervista alla dipendente dell’Associazione Parco Fluviale Novella che si occupa dell’organizzazione delle attività e al Presidente dell’Associazione.

Il Parco Fluviale Novella, istituito nel 2003, si snoda nella forra del torrente Novella nei comuni di Cloz, Romallo e Dambel. Si tratta di un percorso guidato lungo un corridoio scavato dal Rio Novella, lungo 3,5 km, e attrezzato con passerelle nel periodo estivo. La zona è circondata da boschi e meleti. Il suolo è di proprietà dei Comuni; la gestione delle attività è affidata all’Associazione Parco Fluviale Novella, che si è costituita nel 2005, attraverso un’assegnazione di incarico a seguito di un appalto vinto nel 2007, di durata triennale.

L’iniziativa si occupa della manutenzione ordinaria del percorso (per quella straordinaria ci si avvale di ditte esterne), effettua le visite guidate e gli incontri nelle scuole del territorio e con le comunità. Gestisce inoltre tutto l’aspetto organizzativo (prenotazioni, bus navetta, ecc..) dall’ufficio collocato nel Comune di Romallo. L’aspetto delle attività nelle scuole è ciò che maggiormente differenzia la realtà da altre offerte simili: il riscontro è positivo e consente ai ragazzi di conoscere meglio il territorio in cui vivono.

L’associazione comprende circa quaranta tesserati. Solamente l’intervistata è assunta con contratto part-time, ed è affiancata da due volontari del Servizio Civile Nazionale e da accompagnatori che svolgono la loro attività come collaboratori autonomi occasionali. L’attività di visita guidata è per la maggior parte concentrata nei mesi estivi (giugno-luglio-agosto), mentre i laboratori educativi e gli incontri nelle scuole sono più distribuiti nel corso dell’anno.

Lo scopo principale dell’iniziativa è quello educativo-ambientale. Il legame con il territorio è fondamentale, poiché si valorizza una peculiarità della zona, data dalla sua specifica storia geologica. In secondo luogo, l’Associazione desidera creare i presupposti per dare l’avvio ad un indotto economico sul territorio (con la creazione di un B&B, agriturismi..) che costituisca un’alternativa alla monocoltura della mela. Si legge nel documento strategico del Parco Naturale Adamello Brenta: “Negli ultimi anni,complici la competitività

tecnico-produttivo nazionale ed internazionale e l’abbandono della terra da parte dei giovani, l’economia della mela ha registrato i primi segnali di crisi, sebbene giochi ancora un ruolo determinante nello sviluppo economico e sociale non solo del territorio, ma dell’intera provincia. I cambiamenti in atto hanno fatto nascere l’esigenza di diversificare il reddito agricolo, cominciando ad affiancare alla coltura della mela attività ad essa complementari, quali ad esempio il turismo.”116

La zona del Rio Novella sarebbe rimasta nascosta, difficilmente raggiungibile, destinata all’abbandono e allo scarico abusivo di rifiuti. Grazie a questo progetto è stata valorizzata e ripristinata.

L’ingresso al Parco è raggiungibile solamente con mezzi propri; per grandi gruppi viene organizzato un servizio di bus navetta con partenza da uno dei tre Comuni, a turno, in modo da dare visibilità agli stessi. E’ in previsione la realizzazione di parcheggi, attualmente assai scarsi, così come un miglioramento della segnaletica, per il momento insufficiente. L’approccio che si richiede al turista è rispettoso dell’ambiente naturale, ovvero non sono presenti cassonetti per la raccolta dei rifiuti ma, come accade in montagna, si prevede che tutto venga riportato a casa. A pochi km dal Parco esiste un’altra iniziativa simile, il Canyon del Rio Sass, con la quale non c’è competizione, anzi è previsto un biglietto d’ingresso unico.

I prezzi delle visite guidate vanno dai 9 euro per gli adulti ai 6 per i ragazzi, vengono effettuati sconti per i gruppi e le scuole. Per i laboratori didattici è richiesto un contributo spese.

Nel definire i prezzi l’Associazione si è confrontata con l’esperienza del Rio Sass e con gli andamenti del mercato; è per questo che sono stati ridefiniti nel tempo. Non ci sono risorse finanziarie sufficienti per avvalersi della consulenza di un esperto di marketing. L’iniziativa fa promozione attraverso Internet, l’APT e volantini. Per eventi particolari si utilizzano anche radio e quotidiani locali.

In una stagione, in media, si registrano circa 5000 visitatori, concentrati nei mesi di luglio e agosto, mentre settembre e giugno risultano essere periodi di scarsa afflusso.

L’offerta è nata per intuizione del presidente dell’Associazione, il quale, venuto a conoscenza della possibilità di accedere a dei finanziamenti europei, ha proposto l’idea ai tre Comuni, i quali hanno accettato e appoggiato l’iniziativa. Dalla progettazione alla realizzazione sono trascorsi tre anni.

Gli investimenti iniziali sono stati consistenti; attualmente l’Associazione riceve un contributo annuale per la gestione ordinaria della struttura da parte dei tre Comuni. L’iniziativa al momento fa fatica ad autosostenersi; l’obiettivo è quello di raddoppiare il numero di visitatori annuali, cosa che consentirebbe una buona sostenibilità economica. I principali problemi in fase di avviamento dell’attività erano dati dal carattere volontario dell’iniziativa, e dall’assenza di un supporto da parte di esperti. E’ stato necessario correggere l’impostazione con l’acquisizione di maggiore esperienza. Attualmente il problema è dato dal fatto che nessun accompagnatore è dipendente dell’Associazione, ma sono impiegate persone con prestazioni di lavoro autonomo occasionale. Questo rende difficile creare dei progetti continuativi.

Per il futuro si prevede una crescita dell’iniziativa, possibilmente con la prospettiva di poter assumere alcuni collaboratori.

L’iniziativa ha ottenuto la “Bandiera Verde” della Carovana delle Alpi, campagna promossa da Legambiente per segnalare condizioni favorevoli per sperimentare politiche di sviluppo sostenibile e di riconversione ecologica dell’economia.

Il riconoscimento è strato dato per le scelte di tutela e la valorizzazione di una zona di grande interesse naturalistico. Il Parco “rappresenta un intervento di grande significato culturale per aumentare le opportunità di fruizione del territorio e la possibilità di sviluppo di una imprenditoria turistica responsabile nei confronti della tutela dell'ambiente naturale”117

Il Parco aderisce al circuito Viviparchi, un network di strutture per il tempo libero e la vacanza dedicato a tutti e in particolare alla famiglia con figli realizzato dalla società VIVIPARCHI srl di Desenzano del Garda. Con queste strutture Viviparchi ha concordato, per il possessore della Card Viviparchi l’ingresso gratuito dei figli (entro 13 anni non compiuti) o significativi sconti.118

Aderisce inoltre anche alla Fidelity Card “Non ti scordare della Valle di Non” promossa dall’APT locale.

Figura 16: Rappresentazione schematica del network Parco Fluviale Novella

Fonte: elaborazione dell’autore

Strada della Mela e dei sapori della Val di Non (promozione) APT Scuole della zona VVF (sicurezza) Comuni di Romallo, Cloz e Dambel Pro loco Piano Giovani di Zona (coinvolgimento giovani della zona) Bar, alberghi, B&B (reciproca promozione) Vivi Parchi (promozione) Museo Retico (offerta congiunta) Rio Sass (offerta congiunta) Ass. Donne Rurali (collaborazione) Associazione Parco Fluviale Novella