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4. Presentazione dei casi studio scelti

4.4 Mezzomonte di Folgaria: azienda agricola “La Fonte”

4.4.10 La Fonte: descrizione dell’azienda

In questa sezione si riassumono i dati (con opportune integrazioni dalla sitografia) ricavati nel corso dell’intervista alla titolare dell’azienda “La Fonte”, perito agrario di Rovereto (Tn), che dopo tre anni di esperienza in Mali, ha deciso di acquistare un appezzamento con degli edifici abbandonati a Mezzomonte di Folgaria (750 m s.l.m.) per ristrutturarli a fini abitativi e per dare avvio all’attività.

L’azienda, regolarmente iscritta all’APIA e certificata per il biologico, ha una superficie di 3 ha, in parte di proprietà e in parte in comodato d’uso gratuito, di cui il 70% è costituito da prato e pascolo, mentre il rimanente 30% è coltivato.

L'azienda è a conduzione familiare, si avvale di alcuni collaboratori (meno di 5) opportunamente formati con corsi e affiancamento; è presente inoltre il supporto di persone esperte con qualifica di tutor aziendali, assunti con contratti stagionali per le attività didattiche;

92 ALIMOS - (ex Centrale Ortofrutticola) è una società senza fini di lucro sorta nel 1967 per favorire processi d'innovazione nel settore ortofrutticolo, sostenere la tutela dell'ambiente e del territorio (agro-biodiversità) e contribuire al mantenimento della salute dei consumatori. http://www.alimos.it

93www.fattoriedidattiche.net/cosa-sono/origine-e-diffusione.html www.agriturismotrentino.com

93 fondamentale è inoltre il contributo della manodopera prestata da volontari (Wwoofers95, circa 20 all’anno), i quali contribuiscono per un 20-30% al totale di ore di lavoro che richiede l’attività.

La coltivazione di orticole e officinali avviene su terrazzamenti recuperati dall’abbandono; in azienda sono presenti circa 30 caprini e ovini, 2 vacche da latte e alcune decine di avicoli. Si propone quindi il modello dell’azienda ad indirizzo misto e tendenzialmente autosufficiente. L’azienda è iscritta all’AIAB, Associazione Italiana per l’Agricoltura Biologica.

L’azienda si occupa quindi della produzione e della trasformazione dei prodotti animali (latticini) e vegetali (produzione di marmellate, succhi, sciroppi), i quali vengono venduti direttamente in azienda o in occasione di mercati locali. E’ inoltre attivo un punto vendita a Folgaria. L’azienda produce anche rimedi floreali di Bach.

Oltre all’attività produttiva, l’azienda offre servizio di fattoria didattica e dispone di una casetta ad uso agrituristico, la quale viene utilizzata anche per ospitare gruppi per delle “settimane verdi”. Si effettuano inoltre degustazioni di prodotti aziendali e saltuariamente vengono organizzati corsi tematici (es. sulla permacultura, rimedi floreali di Bach…) Nel corso dell'estate, in collaborazione con l'APT degli Altipiani di Folgaria, si propongono visite guidate all’azienda e nelle vicinanze, come il Mulino ad acqua che si trova presso la Fonte.

L’attività è avviata dal 1990, ed ha uno scopo principalmente educativo-ambientale; si inserisce nel contesto di Folgaria, che non è più una realtà rurale ma turistica; questo comporta alcuni vantaggi, in particolare ha una ricaduta in termini di visibilità e di possibilità di commercializzazione dei prodotti. Il legame con il territorio è abbastanza importante, l’azienda è sorta contestualmente alla decisione di ristrutturare a scopo abitativo uno dei tre ruderi che sorgevano sul terreno, ed è stata quindi vincolata dalla disponibilità di spazio della proprietà. La collocazione geografica comporta alcuni vantaggi, dati dal fatto che la zona è ancora relativamente incontaminata, e gli equilibri ecologici sono tendenzialmente rispettati. Alcuni svantaggi derivano invece dalla forte pendenza del terreno, dalla carenza di acqua per l’irrigazione (conseguenza dell’orografia) e dall’esposizione a sud-ovest che limita l’irraggiamento, soprattutto nei mesi invernali.

La zona è raggiungibile con mezzi propri (è presente un’opportuna tabellazione) ed eventualmente con i mezzi pubblici (fermata autocorriere davanti all’azienda); il servizio, tuttavia, è poco frequente (fino alle 13 non c’è alcuna corsa), sebbene siano state presentate delle specifiche richieste di intensificazione all’azienda provinciale di trasporto pubblico. Questo è un sicuro elemento di svantaggio perché costringe le scuole ad assumersi l’onere dell’affitto di un mezzo privato. In alternativa è possibile arrivare a piedi,attraverso il sentiero segnalato “Dal castello alla montagna”, che unisce Castel Beseno con Folgaria.

Nel raggio di 20 Km si trovano altre iniziative simili, con le quali non c’è competizione ma collaborazione nell’offerta di percorsi didattici e nella promozione delle iniziative: il Museo del Miele a Lavarone per quanto riguarda la didattica, ed una malga/agritur a Folgaria.

95L’acronimo “WWOOF” sta per “WorldWide Opportunities on Organic Farms” (Opportunità in Fattorie Biologiche nel Mondo). Lo scopo di WWOOF è di creare conoscenza e interesse verso uno stile di vita biologico e biodinamico. Oltre a ciò WWOOF offre la possibilità di dare un aiuto a piccoli e medi imprenditori agricoli in cambio di vitto e alloggio. L'associazione WWOOF é nata negli anni ’70 nel Regno Unito. WWOOF Italia dal 1999 é diventata un’organizzazione volontaria riconosciuta legalmente. Come tale essa fornisce ai WWOOFers una copertura assicurativa contro gli incidenti ed anche una tessera associativa sia per le aziende che per i volontari, in modo da giustificare la presenza di lavoro volontario nelle fattorie in caso di controlli. www.wwoof.org

Ad eccezione delle visite aziendali, le attività proposte sono a pagamento (40 euro + IVA/ora per gruppo classe, ma la cifra può variare a seconda delle esigenze dei gruppi).

La casetta ad uso agrituristico viene affittata a 40 euro al giorno nei mesi di luglio e settembre, 52 in agosto. I prezzi sono stati stabiliti confrontandosi con l’Associazione Mosaico, che riunisce piccoli produttori di montagna. Lo scopo principale dell’attività didattica e agrituristica è quello di aprire le aziende e trasmettere un messaggio culturale di rispetto della natura e dell’ambiente. L’offerta infatti è rivolta principalmente alle scuole, ma anche alle famiglie, a gruppi di disabili ed agli eventuali turisti. Gli utenti sono 2000 circa ogni anno, di cui 1000 solamente per quanto riguarda i gruppi classe.

L’iniziativa viene promossa attraverso Internet, la produzione di volantini che vengono distribuiti anche nelle biblioteche della zona, attraverso l’Associazione Agriturismo Trentino e l’APT, la quale commissiona alcune attività e inserisce nel programma estivo gli appuntamenti promossi dall’azienda. Manca tuttavia la promozione per le scuole, anche fuori provincia. L’offerta è annuale, vengono proposte attività (anche in lingua tedesca e inglese) di vario genere: laboratori di panificazione, caseificazione, miscelatura e preparazione di tisane, riconoscimento di erbe spontanee ad uso culinario, creazione di oggetti in feltro, intreccio in vimini, percorsi didattici sulle energie rinnovabili. I periodi di maggior afflusso sono rispettivamente aprile e maggio (per le scuole) ed agosto (per i turisti).

L’idea di questa offerta è nata alla titolare dal piacere di abitare in questa zona e dal desiderio di farci crescere i figli. L’attività voleva essere orientata inizialmente all’autoconsumo, in seguito si è cercato di creare un’azienda che permettesse alla famiglia di vivere.

E’ una realtà in continua evoluzione, che si pone l’obiettivo di trovare un’alternativa all’agricoltura intensiva di fondovalle, cioè sperimentare un modello nuovo che consenta di vivere e trarre utilità da un ambiente di montagna. Rivestono quindi molta importanza all’interno del progetto alcuni obiettivi di carattere non economico quali la conservazione del paesaggio, della biodiversità evitare lo spopolamento e l’abbandono della zona e creare una possibile sinergia con la comunità e altre realtà agricole.

In fase di avviamento sono stati utilizzati alcuni input finanziari, quali il capitale proprio, prestiti bancari e in piccola parte fondi del progetto LEADER (per la coltivazione di officinali). Le competenze necessarie per l’inizio dell’attività sono derivate da altri progetti simili e da corsi di formazione promossi dall’Istituto Agrario di San Michele all’Adige, il quale recentemente si incarica anche di effettuare le analisi di qualità sui prodotti.

La gestione burocratica dell’azienda si è rivelata piuttosto complessa fin dall’inizio, ovvero dall’ottenimento dei riconoscimenti, all’adeguamento alla normativa sanitaria, alla corretta etichettatura dei trasformati. In generale si riscontra la mancanza di un servizio di consulenza (sportello informativo) che informi e aggiorni le aziende relativamente a nuove tecnologie e normative, ovvero che costituisca un punto di riferimento per lo scambio di conoscenze e competenze. Le pratiche burocratiche rappresentano un notevole appesantimento del carico di lavoro, in quanto sottraggono tempo ed energie al lavoro in azienda, anche a causa delle frequenti modifiche nella normativa.

Gli investimenti iniziali, nell’ordine delle centinaia di migliaia di euro, saranno coperti nell’arco di 20 o più anni; l’attività consente di vivere ma non di ottenere ampi margini di guadagno. Questo è compensato in parte dall’elevata motivazione e soddisfazione che porta ad intraprendere un’attività di questo tipo.

95 Per il futuro, la titolare si augura che ci sia una semplificazione nelle pratiche burocratiche e che si possa migliorare l’uso del tempo in tal senso, eventualmente affidando a terzi la parte amministrativa. Per quanto riguarda l’offerta, in un futuro si vorrebbe prevedere uno spazio da adibire ad agricampeggio; inoltre si prevede di sviluppare i percorsi legati al Mulino ad acqua e alla pescicoltura, oltre a rafforzare la rete di sinergie in valle, con l’intento di creare un’offerta di turismo rurale. Attualmente non c’è molta cultura del prodotto locale, è necessario promuovere un cambiamento culturale.

L’azienda dispone di tre fabbricati, ristrutturati secondo tecniche di bioedilizia, dotati di collettori solari termici autocostruiti, pannelli fotovoltaici posti sul terreno; gli stabili sono collegati ad un impianto di fitodepurazione degli scarichi (prima esperienza in tal senso in Trentino, conosciuta attraverso l’Umweltzentrum di Hannover). Inoltre, nei pressi dell’azienda si trova un mulino ad acqua tuttora funzionante, di cui l’azienda cura la gestione.

Figura 4.29: rappresentazione schematica del network La Fonte

Fonte: Elaborazione dell'autore

Elisabetta Monti +figlia TITOLARE

Collaboratore

dipendente Educatrice (estate) Wwoofers La Fonte Mosaico (supporto reciproco, progetti comuni) Rete Fattorie Didattiche del Trentino (promozione) Associazione Agriturismo Trentino (supporto, promozione) APT (promozione) Florère (Associaz. Di 25 Produttori erbe officinali. Etichettatura) WWOOF (volontari, cooperazione produttiva) AIAB