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Analisi della mobilit` a nella stazione di Rimini

4. Mobilit` a pedonale nella stazione di Rimini

4.1 Analisi della mobilit` a nella stazione di Rimini

Un’analisi dei dati dei flussi registrati in entrata e/o in uscita dalla stazione serve a definire le strutture temporali che caratterizzano i diversi giorni della settimana e le stagioni. All’interno di una settimana si possono presentare delle differenze rilevanti tra un giorno feriale, un sabato e/o una domenica, inoltre si possono presentare delle differenze tra un giorno feriale invernale ed uno estivo. Si pu`o costruire una curva in grado di descrivere in funzione del tempo il flusso della popolazione in entrata e/o in uscita dall’area usando una qualsiasi serie di dati reali. Tale curva deve essere data in input al modello Campus per definire un tasso realistico di creazione e/o distruzione dei mobber nel tempo.

Prima di passare alla procedura seguita per costruire queste curve di flusso, si descrivono le differenze messe in evidenza nell’analisi delle strutture temporali.

Sono stati registrati i dati degli utenti, presenti in stazione, che usano il treno e quelli degli utenti, presenti nella piazza antistante la stazione stessa, che usano gli autobus, urbani ed extraurbani. In generale le serie numeriche di dati non sono facilmente disponibili. In questo caso i dati degli utenti dei treni sono stati registrati dall’Agenzia Trasporti Pub-blici, ogni anno due volte, in estate e in inverno, per monitorare le esigenze dei viaggiatori nelle diverse stazioni della Regione Emilia Romagna in funzione delle loro caratteristiche sociologiche. I dati degli utenti degli autobus sono stati registrati seguendo un protocollo opportunamente definito in collaborazione con l’Agenzia TRAM di Rimini. I dati origi-nali, simili a quelli riportati nella tabella 4.1, possono essere registrati su un intervallo di tempo, che pu`o essere anche di 24 ore. Dal profilo della curva che interpola tali dati si possono ricavare diverse informazioni sui momenti critici della mobilit`a. Per ogni curva si possono rintracciare uno o pi`u picchi di massimo di flusso e l’intervallo o gli intervalli che li contengono. Le curve registrate nei diversi giorni della settimana possono essere messe a confronto, per vedere se i massimi, nello stesso periodo dell’anno, si presentano in momenti diversi della giornata a seconda che si tratti di una mobilit`a d’utenti pendolari o meno. Dal confronto tra le curve in diversi periodi dell’anno, si vede che i valori dei massimi possono essere numericamente molto diversi anche se si presentano negli stessi intervalli temporali, questo pu`o essere un indice della natura stagionale degli utenti che frequentano l’area. I dati si presentano come quelli riportati nella tabella 4.1.

orario Np Na 5:14 17 10 5:38 42 0 5:45 12 0 6:04 56 11 6:13 0 103 6:13 0 20 6:20 46 0 6:25 38 0 ... ... ...

I dati sono stati registrati su un intervallo di tempo che al massimo pu`o essere di 24 ore come per gli utenti dei treni, oppure possono essere pi`u brevi come per gli utenti degli autobus. Nella tabella 4.1 sono riportati per ogni istante t

in cui arriva e/o parte un treno il numero degli utenti in arrivo Na(t) e il numero degli utenti in partenza Np(t). L’intervallo minimo in cui si registra `e un minuto mentre l’intervallo temporale tra un dato e il successivo `e variabile.

Osservando i dati la prima cosa che si nota `e che le strutture temporali portanti della mobilit`a sono nascoste dalle forti oscillazioni temporali dei dati stessi. Come si vede dalla tabella in alcuni casi i dati possono essere nulli perch`e per esempio non c’`e nessun treno che parte, ma solo uno che arriva. Lo stesso problema si presenta per i dati degli utenti che usano gli autobus. Per eliminare queste oscillazioni i dati registrati sono stati in primo luogo cumulati su intervalli ∆t di 10 minuti per gli autobus e di 30 minuti per i treni (solo perch´e i dati relativi agli utenti degli autobus sono pi`u frequenti di quelli relativi agli utenti dei treni). Le serie di dati cumulati, a loro volta, presentano ancora oscillazioni temporali. Per eliminarle si calcola una media mobile costruendo una serie temporale di dati in cui a ogni intervallo ∆t `e stato associato un valore che risulta il valor medio tra il valore numerico di quel intervallo, quello dell’intervallo precedente e quello dell’intervallo successivo (cfr. par. 2.2.2, eq. 2.2). In questo modo si calcola un valor medio su un intervallo di 90 minuti per gli utenti dei treni e di 30 per quelli degli autobus. Interpolando la serie di dati cos`ı costruita, si ottiene una curva che mostra in modo pi`u evidente i picchi di flusso e gli intervalli entro cui si presentano. Confrontando le curve costruite in diversi giorni si possono vedere le differenze e interpretarle.

4.1.1 Analisi di mobilit`a di utenti che usano i treni

La campagna di presa dati `e stata curata dall’Agenzia Trasporti Pubblici della Regione Emilia Romagna. I dati sono stati registrati tutti i giorni per due settimane successive dalle 5:00 alle 24:00 in due periodi distinti a luglio e novembre del 2003 e del 2004. I dati sono stati presi facendo compilare ad un campione d’utenti per ogni treno un questionario da cui ricavare informazioni di carattere sociologico come et`a, sesso, professione, numero di bagagli, abbonati pendolari oppure utenti saltuari eccetera. A tale campione `e stato appli-cato un coefficiente d’espansivit`a per risalire al numero complessivo d’utenti che partono o arrivano da quel treno, come sono riportati nella tabella 4.1. La figura 4.1 rappresenta i dati registrati, nell’istante di partenza e/o arrivo. In figura i flussi registrati in luglio sono a sinistra e quelli in novembre a destra. Dall’alto verso il basso sono rappresentati i grafici relativi ad un tipico giorno feriale, dal luned`ı al venerd`ı, il sabato e la domenica. Le curve in nero interpolano i dati iniziali riportati usando un cerchio pieno per gli utenti che partono e una stella per quelli che arrivano. Il numero medio ottenuto su un intervallo di 90 minuti `e indicata da una curva in rosso per gli utenti in partenza e in blu per quelli in arrivo.

Confrontando la forma dei flussi registrati in un giorno feriale medio e quelli registrati durante il sabato e/o la domenica emerge una prima differenza (figura 4.1). Le curve costruite dai dati registrati durante la settimana presentano la tipica forma di un flusso d’utenti pendolari. La curva d’utenti in partenza possiede due picchi di massimo: il primo la mattina tra le 7:00 e le 9:00 e il secondo nel primo pomeriggio tra le 12:00 e le 14:00.

Tali picchi sono presenti anche nella curva degli utenti in arrivo all’incirca tra le 8:00 e le 8:30 e le 12:30 e le 14:00, le curve sono simili e sfasate di poco meno di 90 minuti. Questo intervallo corrisponde al tempo necessario per andare da Rimini a Bologna e viceversa usando un treno regionale. I massimi presenti nelle curve degli utenti in partenza possono essere interpretati come l’espressione della mobilit`a di studenti universitari pendolari che si recano a Bologna. I massimi presenti nelle curve di flusso degli utenti in arrivo sono tipici di studenti delle scuole superiori e/o dell’Universit`a che si recano a Rimini. Questo si ripete estate e inverno.

5 6 7 8 9 10 11 12 13 14 15 16 17 18 19 20 21 22 23 24 tempo (ore) 0 100 200 300 400

utenti saliti / discesi ogni 30 min (flusso medio su 90 min)

Utenti saliti / discesi ogni 30 min in un giorno feriale (luglio 2003)

5 6 7 8 9 10 11 12 13 14 15 16 17 18 19 20 21 22 23 24 tempo (ore) 0 100 200 300 400 500

utenti saliti / discesi ogni 30 min (flusso medio su 90 min)

Utenti saliti / discesi ogni 30 min il sabato (luglio 2003)

5 6 7 8 9 10 11 12 13 14 15 16 17 18 19 20 21 22 23 24 tempo (ore) 0 100 200 300 400 500 600

utenti saliti / discesi ogni 30 min (flusso medio su 90 min)

Utenti saliti / discesi ogni 30 min la domenica (luglio 2003)

5 6 7 8 9 10 11 12 13 14 15 16 17 18 19 20 21 22 23 24 tempo (ore) 0 100 200 300 400

utenti saliti / discesi ogni 30 min (flusso medio su 90 min)

Utenti saliti / discesi ogni 30 min in un giorno feriale (novembre 2003)

5 6 7 8 9 10 11 12 13 14 15 16 17 18 19 20 21 22 23 24 tempo (ore) 0 100 200 300 400

utenti saliti / discesi ogni 30 min (flusso medio su 90 min)

Utenti saliti / discesi ogni 30 min il sabato (novembre 2003)

5 6 7 8 9 10 11 12 13 14 15 16 17 18 19 20 21 22 23 24 tempo (ore) 0 50 100 150 200 250 300

utenti saliti / discesi ogni 30 min (flusso medio su 90 min)

Utenti saliti / discesi ogni 30 min la domenica (novembre 2003)

Figura 4.1 Sulla destra sono tracciati i grafici dei flussi registrati in inverno, novembre 2003-04, sulla sinistra quelli registrati in estate, luglio 2003-04. Andando dall’alto verso il basso i grafici rappresentano i flussi in un giorno feriale medio, dal luned`ı al venerd`ı, il sabato e la domenica. In ogni grafico ci sono la curva di flusso delle partenze (in rosso) con i rispettivi dati iniziali (cerchi pieni) e quella degli arrivi (in blu) e i loro dati iniziali (le stelle).

Le curve di flusso degli utenti in partenza e in arrivo durante il fine settimana sono carat-terizzate da un unico massimo. Le curve del sabato durante l’inverno hanno la forma tipica d’utenti pendolari, presentando un massimo locale di mattina, seppure meno evidente di quello del pomeriggio. Il massimo locale osservabile il sabato pomeriggio, in estate e in inverno per gli utenti in arrivo si estende dalle 16:00 alle 19:00 e probabilmente corrisponde al flusso degli studenti universitari pendolari che ritornano per il fine settimana. Durante l’estate la stessa curva presenta un massimo ben definito in tarda mattinata tra le 11:00 e le 13:00 che si pu`o leggere come un flusso prevalentemente balneare. Questo massimo `e superiore a quello registrato in inverno, il primo pu`o raggiungere un valore di 600 utenti osservati ogni 30 minuti, mentre il secondo non oltrepassa i 350. Questo indica che si tratta d’utenti sostanzialmente diversi. La curva di flusso degli utenti in partenza osservabile il sabato pomeriggio durante l’estate, presenta un massimo numericamente molto meno evi-dente dell’altra, ma molto pi`u ampio, si estende per quasi tutto il pomeriggio. La curva di flusso degli utenti in partenza in estate presenta un picco molto pronunciato tra le 16:00 e le 17:00, orario in cui i balneari giornalieri in genere tornano a casa. Il massimo osservato la mattina e quello del pomeriggio, in estate, si possono interpretare come il frutto di un turismo giornaliero verso il mare.

In inverno la domenica la curva degli utenti in partenza presenta due massimi tra le 11:00 e le 14:00 e tra le 19:00 e le 21:00. La forma di questa curva pu`o essere messa a confronto con quella della curva degli utenti in arrivo il sabato pomeriggio: gli studenti universitari arrivano il sabato e ripartono la domenica. La curva degli utenti in arrivo presenta un massimo nelle ore serali. Tale massimo `e numericamente inferiore all’altro ed `e attribuibile al rientro a Rimini di pendolari settimanali. In estate sia la curva degli utenti in partenza che quella degli utenti in arrivo presentano un unico massimo numericamente evidente, in intervalli temporali definiti: la curva degli arrivi ha un massimo tra le 10:00 e le 12:00, quella delle partenze tra le 17:00 e le 20:00. Entrambi questi massimi si possono interpretare come un flusso domenicale di pendolari balneari. A conferma di ci`o, guardando la figura 15, si pu`o osservare che il massimo presente la domenica mattina nella curva degli utenti in arrivo `e assente in quella registrata durante l’inverno.

I valori di massimo non presentano delle differenze evidenti tra estate e inverno nel numero totale d’utenti registrati. In inverno il numero totale d’utenti su tutto l’arco della giornata coinvolge tra le 3.500 e le 4.500 unit`a. In estate, questi valori possono aumentare di un 30% il che non `e sufficiente a spiegare la crescita di un fattore 10 della popolazione di Rimini durante tale periodo. Una possibile interpretazione `e che i flussi analizzati coinvolgono prevalentemente pendolari e turisti giornalieri di prossimit`a.

4.1.2 Analisi di mobilit`a di utenti che usano gli autobus

La campagna per registrare i dati `e stata fatta dal Consorzio TRAM Agenzia di Rimini nel mese di giugno 2005. I dati registrati sono solo in finestre di poche ore ogni giorno.

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E stato registrato il numero di persone che sale e che scende alle fermate degli autobus urbani ed extraurbani nella piazza antistante la stazione. I dati sono stati registrati solo nella stagione estiva e per tale ragione si possono confrontare solo i flussi dei passeggeri diretti al centro con quelli verso il mare.

orarie in cui normalmente si osservano i picchi di massimo: la mattina tra le 7:30 e le 10:30, a mezzogiorno tra le 12:00 e le 14:00 e nel pomeriggio tra le 16:30 e le 20:00.

7 8 9 10 11 12 13 14 15 16 17 18 19 20 21 tempo (ore) 0 20 40 60 80 100 120 140

utenti saliti / discesi ogni 10 min ( flusso medio su 30 min)

Utenti saliti / discesi un giorno feriale (direzione mare)

7 8 9 10 11 12 13 14 15 16 17 18 19 20 21 tempo (ore) 0 20 40 60 80 100 120 140

utenti saliti / discesi ogni 10 min ( flusso medio su 30 min)

Utenti saliti / discesi il sabato (direzione mare)

7 8 9 10 11 12 13 14 15 16 17 18 19 20 21 tempo (ore) 0 10 20 30 40 50 60 70

utenti saliti / discesi ogni 10 min (flusso medio su 30 min)

Utenti saliti / discesi la domenica (direzione mare)

7 8 9 10 11 12 13 14 15 16 17 18 19 20 21 tempo (ore) 0 20 40 60 80 100

utenti saliti / discesi ogni 10 min (flusso medio su 30 min)

Utenti saliti / discesi un giorno feriale (direzione citta’)

7 8 9 10 11 12 13 14 15 16 17 18 19 20 21 tempo (ore) 0 20 40 60 80

utenti saliti / discesi ogni 10 min (flusso medio su 30 min)

Utenti saliti / discesi il sabato (direzione citta’)

7 8 9 10 11 12 13 14 15 16 17 18 19 20 21 tempo (ore) 0 10 20 30 40 50 60 70 80 90 100 110

utenti saliti / discesi ogni 10 min (flusso medio su 30 min)

Utenti saliti / discesi la domenica (direzione citta’)

Figura 4.2 Sulla destra sono tracciati i grafici dei flussi di utenti sulle linee di autobus urbani ed extraurbani diretti in citt`a e sulla sinistra quelli per gli autobus diretti verso il mare in mese di giugno del 2005. Andando dall’alto verso il basso i grafici rappresentano un flusso osservato un gioved`ı, un sabato e una domenica. In ogni grafico ci sono: le curve dei dati iniziali, in nero e con i cerchi pieni, per saliti e discesi, la curva di flusso medio dei saliti in rosso e quella dei discesi in blu.

stati cumulati su un intervallo di 10 minuti, per evitare valori nulli e definire un intervallo fisso a cui associare il numero d’utenti che sale o che scende ad una fermata d’autobus. Poi sono stati mediati su un intervallo pi`u ampio, di 30 minuti, per eliminare le oscillazioni ancora presenti.

La figura 4.2 rappresenta a sinistra i grafici dei flussi degli utenti d’autobus diretti dal centro citt`a verso il mare, a destra quelli dei flussi degli utenti d’autobus con verso op-posto. Andando dall’alto verso il basso, i grafici sono relativi ad un giorno feriale, sabato e domenica. I dati iniziali sono indicati con cerchi pieni neri interpolati da una linea sottile anch’essa nera. La curva in rosso `e quella che interpola i dati cumulati mediati su 30 minuti di chi sale, quella in blu `e la curva di flusso di chi scende.

I valori numerici delle curve di flusso, di chi sale, sono superiori a quelli delle curve di chi scende per gli autobus diretti verso il mare. Succede il viceversa per gli autobus con direzione opposta. Questo si pu`o spiegare con una mobilit`a connessa ad un turismo di tipo balneare, pendolare giornaliero. Gli utenti che escono dalla stazione salgono su un autobus per andare al mare, viceversa se sono su autobus che provengono dal mare scendono in stazione per prendere un treno.

In un giorno feriale, nella fermata in stazione l’integrale del flusso di chi sale su autobus, diretti verso il centro, non vale neanche la met`a dell’integrale del flusso per chi scende. Tra le 16:30 e le 20:00 circa 1.000 utenti, presenti sugli autobus che provengono dal mare, scendono in stazione, mentre ne salgono solo 200. Nello stesso orario sono pochissimi gli utenti presenti su autobus diretti verso il mare e che scendono in stazione, probabilmente per prendere un treno. Durante il mattino la curva di flusso di chi sale per andare al mare presenta un picco locale, mentre `e assente nella curva di chi scende.

Di sabato non ci sono grandi differenze rispetto ad un giorno feriale medio.

La domenica ci sono alcune differenze. Il massimo flusso presente durante la fascia oraria serale nella curva di chi scende in stazione da autobus diretti in citt`a e che provengono dal mare `e leggermente maggiore rispetto a quello della curva del gioved`ı (l’unico giorno feriale) e del sabato. `E esiguo il numero d’utenti che sale in stazione, sugli stessi autobus, per andare in citt`a, meno della met`a rispetto agli altri giorni. Si conferma, quindi, che l’asse portante della mobilit`a in estate va dalla stazione al mare e non verso il centro cittadino.

Il valore numerico complessivo della curva di flusso che si `e registrato in questi tre giorni, nelle 3 fasce orarie indicate, emerge che non `e molto diverso da quello registrato all’interno della stazione per gli utenti dei treni. Mediamente il gioved`ı e il sabato circa 3000 utenti usano gli autobus. Tale valore si riduce di un 30% la domenica.