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La popolazione di studenti reclutata in questa analisi è piuttosto giovane, l’età media e mediana (coincidenti) è di 22 anni (più precisamente la media risulta essere 22,35), la moda di 21 anni; la proporzione maschi/femmine è a favore di quest’ultime, quasi il 60% degli intervistati sono studentesse, 600, a fronte di 403 maschi. Gli intervistati sono prevalentemente residenti in Toscana, 741 (73,88%), poco più di un quarto provengono da fuori regione, 262 (26,12%), la maggior parte, 68,7% (180), dalle regioni del sud (principalmente Sicilia 61, Campania 44 e Puglia 43), il restante, 30,92% (81) dal centro-nord (la vicina Liguria è la regione più rappresentata, con 40 studenti); una persona non ha specificato la regione di provenienza.

Dal punto di vista della formazione e del percorso di studi il nostro campione risulta piuttosto vario, con studenti di oltre 40 diversi corsi di laurea. Il campione più cospicuo, come da disegno dello studio, è rappresentato certamente dagli studenti di Medicina e Chirurgia 221, che rappresentano il 44,12% degli studenti classificati come “area sanitaria”,

47 all’interno dello stesso gruppo è molto rappresentato anche il numero degli iscritti al corso di laurea in Scienze Infermieristiche e Ostetriche, 170 (33,93% all’interno dello stesso braccio dello studio). Numeri significativi sono stati raccolti anche fra i curricula delle Aree didattiche di Ingegneria, 173, e, in particolare delle Scienze Giuridiche, Economiche e Sociali, 215, rispettivamente il 42,83% e il 34,46% degli studenti inseriti nell’area “non sanitaria”. In riferimento agli anni di frequenza universitaria, il maggior numero degli intervistati, 321, risulta essere iscritto al primo anno dei rispettivi corsi di laurea, 191 al secondo, 207 al terzo, 63 al quarto, 111 al quinto, 32 risultano iscritti da 6 anni o oltre all’ateneo, 3 si sono qualificati come fuori corso; in 75 non hanno invece indicato l’anno di corso. Dal calcolo dei valori medi, lo studio risulta ben rappresentativo del periodo medio di frequenza universitaria, avendo un valore baricentrico intorno al 2 e terzo anni di corso (che riflette il valore medio osservato per l’età): media 2,59, mediana 2.

Fonti di Informazione

Per quanto riguarda l’outbreak di meningite meningococcica in Toscana i dati da noi raccolti ci confermano la tendenza, soprattutto in una popolazione giovane (età media intorno ai 22 anni), ad informarsi sui nuovi media. Internet risulta infatti l'opzione più indicata fra gli intervistati fra le principali fonti di informazione con 612 risposte, oltre il 60% del campione. A questi vanno aggiunti 358 casi in cui come fonte sono indicati i social network, in gran parte, 280 intervistati, indicano contemporaneamente le due opzioni (quasi l'80%), 78 invece indicano i social e non internet, incrementando ulteriormente il numero di chi complessivamente trae informazioni dai nuovi media, in totale quasi il 70% (68,8%). In questo caso però bisogna evidenziare una differenza fra i due gruppi di confronto: per quanto riguarda gli studenti dell'area sanitaria circa il 33% indica i social, il 39,88% di chi indica anche internet, 132 su 331, e un altro 6,79% (34); la percentuale sale al 38% nell'altro gruppo, e al 53% (149 su 281), oltre la metà, fra chi si informa sul web, più un 8,5%

48 (solo social). Questo può suggerire una tendenza di chi appartiene al primo gruppo ad informarsi su pagine e siti web più specifici ed autorevoli come siti di società scientifiche o di istituzioni sanitarie.

La televisione, sebbene superata dal web, risulta comunque la seconda fonte di informazione principale per i nostri intervistati, indicata dal 51,5% (517), in maniera assolutamente omogenea fra i due gruppi (rispettivamente 262 e 255 nell'area sanitaria e non-sanitaria).

Un ruolo importante risulta essere anche quello della famiglia e del passaparola tra amici e conoscenti riportati rispettivamente nel 43,17% e nel 41,47%. Qui però la differenza tra i due gruppi torna a farsi apprezzare e risulta statisticamente significativa. È prevalentemente il gruppo non sanitario a indicare la famiglia, il 50% (254) rispetto al 35% dei 'sanitari' (179); stessa tendenza, anche se meno marcata, si riflette anche fra chi dichiara di essersi informato da amici e conoscenti, 46,5% (232) fra gli appartenenti al primo gruppo, 36,7% (184) al secondo. Gli studenti di area sanitaria tendono a informarsi maggiormente su quotidiani o pagine di quotidiani on-line, in totale 209, il 41,7%.

Le istituzioni sanitarie, ma anche il medico di fiducia, risultano poco indicati come fonte di informazione, rispettivamente il 20% (202) e il 27% (271), tra i non-sanitari risulta più indicato il medico di fiducia, viceversa, nell'area sanitaria, l'istituzione.

La composizione delle fonti di informazione cambia invece per quanto riguarda le vaccinazioni, qui è la famiglia, molto più dei media, ad essere il principale punto di riferimento in totale 65,5% (657) e in entrambe le popolazioni, rispettivamente oltre la metà, 57,5% (288), nell'area sanitaria e 73,5% (369), e quasi tre quarti degli studenti, nell'altro gruppo. Anche in questo caso i nuovi media sono più determinanti della televisione, indicati nel 48% casi a fronte di meno del 30% (29,7%, 298). Più precisamente il 44% (443) indica internet, il 19% (192) i social, complessivamente il 48% almeno uno dei due. Non si osservano differenza sostanziali fra i due gruppi.

49 informazione il proprio medico di fiducia, 46% (463), quasi la metà (246) tra i non-sanitari. Nell'altro gruppo osserviamo nuovamente un numero un po' inferiore di studenti che prende come riferimento le informazioni del medico di fiducia, 43,3% (217), ed un numero superiore che indica le istituzioni sanitarie, 31,5% (22,5% nei non-sanitari).

Sia relativamente alla meningite in Toscana che, soprattutto, alle vaccinazioni bisogna segnalare che una quota non del tutto trascurabile degli studenti di area sanitaria segnala “Altro” fra le possibili risposte, indicando l'istruzione come fonte di conoscenze. Rispettivamente per i due argomenti, il 6,6% (33) e il 12% (61), di questi, quasi la totalità dei primi (26) e oltre la metà dei secondi (33) specificano (per iscritto) nella risposta che si sono informati con le lezioni universitarie.

Oltre alle fonti di informazioni prevalenti è stato chiesto di indicare da chi si sarebbe voluta una maggiore informazione, sia sulla meningite che sulle vaccinazioni. In entrambi i casi, con un andamento piuttosto uniforme nei due gruppi, risultano essere le istituzioni sanitarie prima di tutto, seguite dal medico di fiducia, i soggetti ritenuti più autorevoli. Circa il 50% (497) degli studenti per quanto riguarda le vaccinazioni e perfino il 60% (606) sulla meningite, vorrebbero essere più informati dalle Aziende Sanitarie Locali e dalle autorità sanitarie istituzionali. Rispettivamente il 34,3% (334) (vaccini) e il 46,16% (440) (meningite) chiederebbe maggiori spiegazioni al medico di fiducia.

Interessante osservare come anche la televisione sia una fonte da cui si vorrebbe essere maggiormente informati, e si pone in entrambi i casi come terza nelle risposte subito dopo gli interlocutori più specificamente sanitari. In questo caso sarebbe apprezzato un maggior ruolo soprattutto nell'ambito delle vaccinazioni, dove il 27,42% (275) del campione dà questa indicazione, e dal 22% (222) sulla meningite.

50 0% 10% 20% 30% 40% 50% 60% 70%