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Un primo passo consiste nel classificare le fonti di risorse monetarie in base alla loro natura, pesando l’incidenza percentuale di ciascuna classe sul totale delle ri- sorse monetarie generate.

Nei grafici sottostanti sono rappresentanti le fonti di risorse monetarie del Grup- po Telecom Italia e del Gruppo Wind.

0% 20% 40% 60% 80% 100% Telecom 14 Wind 14 Telecom 13 Wind 13 Telecom 12 Wind 12 080% 049% 091% 100% 100% 082% 051% 002% 020% 008% 018%

Cash Flow Netto Globale

Cash Flow Soci

Cash flow delle attività cessate/attività non correnti destinate ad essere cedute Cash Flow Finanziamento

Cash Flow Invstimento

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Il flusso di cassa operativo costituisce l’elemento essenziale per comprendere come, l’andamento economico della gestione, si ripercuote sulla dinamica finan- ziaria d’impresa. È in assoluto la variabile da tenere maggiormente sotto control- lo.

Da una prima analisi dei grafici, emerge con chiarezza come una parte consisten- te delle fonti sia rappresentata dai flussi operativi.

Flussi Operativi 2014 2013 2012 2011 2010 2009 Gruppo Telecom Italia 80,2% 90,6% 100% 88,2% 95,2% 96,0% Gruppo Wind 49,1% 100% 82,1% 62,1% 85,0% 39,6%

Occorre precisare che l’approccio adottato dallo IAS 7, i flussi derivanti dall’attività operativa (operating activities) comprende le principali attività gene- ratrici di ricavi di un’impresa e le altre attività di gestione che non siano attività finanziarie o di investimento. In sostanza, con il termine operating vengono indi- viduate tutte le operazioni di gestione che partecipano alla formazione dell’utile o alla perdita di esercizio.

0% 10% 20% 30% 40% 50% 60% 70% 80% 90% 100% 088% 062% 095% 085% 096% 040% 009% 037% 003% 060% 003% 001% 001% 001% 001% 005% 014%

Cash Flow Netto Globale

Cash flow Soci

Cash flow delle attività cessate/attività non correnti destinate ad essere cedute Cash Flow Finanziamenti

Cash Flow Investimenti

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La prevalenza delle fonti interne, in prima istanza, si accompagna ad un giudizio positivo, indice della capacità dell’azienda di ridurre l’indebitamento, di finanzia- re gli investimenti ed in generale tutti gli impieghi, attraverso fonti interne. Per un indagine più accurata, di particolare interesse risultano le analisi di cove- rage ( copertura). Tali analisi si propongono di misurare il grado di solvibilità di un’impresa in basa alla propria capacità di rimborsare il debito finanziario (quota capitale) e i relativi oneri finanziari (quota interessi). Confrontando il debito fi- nanziario netto e gli oneri finanziari, grandezze economiche dinamiche, con il flusso di cassa operativo, anch’essa variabile dinamica, riusciamo a cogliere si- tuazioni di equilibrio dinamico particolarmente accurate.

Un indicatore segnaletico di particolare interesse è il coverage degli oneri finan- ziari, dato dal rapporto tra il flusso di cassa operativo e gli Oneri Finanziari netti, dove gli O.F.N. rappresentano una misura dell’onerosità complessiva dell’indebitamento finanziario, al netto dei proventi finanziari.

In genere risultano accettabili valori superiori a 2, anche se ciò dipende dal setto- re in esame.

Gruppo Telecom Italia 2014 2013 2012 2011 2010 2009

Flusso di cassa operativo/oneri finan-

ziari netti 2,4 3,1 3,9 3,7 4,8 2,5 -5 -4 -3 -2 -1 0 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 02008 02009 02010 02011 02012 02013 02014 02015

Flusso di cassa operativo/ O.F.N.

Gruppo Wind

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Gruppo Wind 2014 2013 2012 2011 2010 2009

Flusso di cassa operativo/oneri finan-

ziari netti 0,6 1,0 1,5 1,4 1,2 2,8

Per quel che concerne gli oneri finanziari netti, il Gruppo Telecom Italia presenta maggiori capacità di copertura con valori che oscillano tra un valore massimo raggiunto nel 2010 pari a 4,8, ed un valore minimo pari a 2,4 ottenuto nel 2014. Si registra dunque un tendenziale decremento della capacità di copertura degli O.F.N. attraverso i flussi di cassa operativi.

Anche i valori del Gruppo Wind sono in calo, passando dal valore massimo del 2009 (2,8) al valore minimo di 0,6 registrato nel 2014. Quest’ultimo dato, estre- mamente significativo, evidenzia come in tale esercizio il flusso di cassa opera- tivo non è riuscito a coprire neppure i soli oneri finanziari.

Un altro indicatore di particolare interesse è dato dal rapporto tra flussi di cassa operativi e indebitamento finanziario netto.

Gruppo Telecom Italia 2014 2013 2012 2011 2010 2009

Flusso di cassa operativo/ Indebita-

mento finanziario netto rettificato 20% 25% 27% 28% 22% 16%

Gruppo Wind 2014 2013 2012 2011 2010 2009

Flusso di cassa operativo/ Indebita-

mento finanziario netto rettificato 8,1% 10,7% 14,3% 13,6% 13,0% 18,3%

Nonostante entrambe le realtà aziendali presentino un elevato livello di indebi- tamento finanziario, il Gruppo Telecom Italia presenta valori migliori rispetto al- la concorrente Wind dal punto di vista della generazione dei flussi di cassa dell’area operativa in relazione al totale dell’indebitamento.

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Il Gruppo Telecom Italia presenta un flusso di cassa operativo mediamente intor- no al 20% nel periodo di riferimento considerato, mentre il Gruppo Wind me- diamente presenta valori attorno al 13%. In entrambe i casi siamo in presenza di una situazione di squilibrio, con una capacità di copertura del’ indebitamento fi- nanziario netto scarsa o molto scarsa.

L’andamento dell’indebitamento finanziario netto ci rivela come solo il Gruppo Telecom Italia riesce a ridurre la quota capitale nel corso del periodo considerato, mentre la concorrente mostra una crescita tendenziale di tale valore da 8.541 mi- lioni del 2009 ai 9.654 milioni del 2014.

VARIAZIONE INDEBITAMENTO FINANZIARIO NETTO (RETTIFICATO)

2014/2013 2013/2012 2012/2011 2011/2010 2010/2009

(Gruppo Telecom Italia) -0,6% -5.2% -7,0% -3,3% -7,3%

Gruppo Wind +5,3% -0,07% -2,1% +10,0% -1,46%

Indebitamento fi- nanziario netto (ret-

tificato) 2014 2013 2012 2011 2010 2009

(Gruppo Telecom Ita-

lia) 26.651 26.807 28.274 30.414 31.468 33.949

Gruppo Wind 9.654 9.145 9.151 9.346 8.416 8.541

Ciò in quanto il Gruppo Telecom Italia ha reimpiegato le risorse finanziarie a ri- duzione dell’indebitamento, in particolar modo negli esercizi 2010, 2012 e 2013, dove i rimborsi di passività finanziarie correnti e non correnti ha superato di gran lunga i flussi finanziari derivanti dall’accensione di passività finanziarie correnti e non correnti.

Scendendo ulteriormente nel dettaglio, l’analisi di solidità, cioè della capacità di un’impresa di perdurare nel tempo grazie ad una struttura patrimoniale capace di garantire stabilità e di adattarsi alle mutevoli condizioni di scenario, ci permette di evidenziare un forte sbilanciamento cosiddetto orizzontale, tra gli impieghi e

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le fonti di finanziamento. In particolar modo per il Gruppo Wind, dove la som- matoria tra patrimonio netto e indebitamento finanziario di medio – lungo perio- do non riesce a coprire il totale dell’attivo non corrente, dovendo di fatto ricorre- re a parte delle passività di breve periodo per finanziare l’attivo fisso. Il gruppo Telecom presenta maggiore equilibrio da tale punto di vista, con un rapporto dell’indice di struttura secondario in miglioramento, raggiungendo il valore mas- simo di 1,03 nel 2014.

Altro aspetto da considerare è il forte sbilanciamento (verticale), tra le fonti di fi- nanziamento. Il Gruppo Wind presenta uno squilibrio molto pesante con un inde- bitamento finanziario lordo pari a 110 volte il patrimonio netto nel 2014 e la si- tuazione non migliora di molto considerando l’indebitamento finanziario al netto delle attività finanziarie ( 87,0).

Equilibrio di gran lunga maggiore presenta Telecom, con un rapporto indebita- mento finanziario netto su Patrimonio netto che non supera l’1,33.

SOLIDITA’ 2014 2013 2012 2011 2010 2009

Indice di struttura primario (Patrimo-

nio netto/Attivo Fisso) 0,39 0,38 0,38 0,40 0,45 0,40

Indice di struttura primario ( Patrimo-

nio netto/Attivo fisso) 0,008 0,063 0,094 0,098 0,12 0,14

Indice di struttura secondario (Patrim. Netto + Debiti M/L termine/ Attivo fisso)

1,03 1,00 0,99 0,98 0,97 0,97

Indice di struttura secondario ( Patri- monio netto + Debiti M/L/ Attivo fis- so)

0,90 0,90 0,89 0,87 0,95 0,98

CAPITALIZZAZIONE 2014 2013 2012 2011 2010 2009

Indice di Autonomia finanziaria (pa-

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INDEBITAMENTO 2014 2013 2012 2011 2010 2009

Debito finanziario lordo/Equity 1,71 1,84 1,75 1,57 1,27 1,53

Debito finanziario lordo/Equity 110,7 12,2 8,0 7,9 6,1 5,6

Indebitamento finanziario netto rettifi-

cato/ Equity 1,22 1,33 1,23 1,14 0,96 1,25

Indebitamento finanziario netto rettifi-

cato/ Equity 87,0 11,6 7,6 7,3 5,5 5,1

L’elevata dipendenza finanziaria si evince anche sottostante indicatore, dove si evidenzia un finanziamento del totale degli impieghi pari al 70% per Wind e va- lori più contenuti per Telecom.

DIPENDENZA FINANZIARIA 2014 2013 2012 2011 2010 2009

Indebitamento finanziario netto rettifi-

cato/Tot. Attivo patrimoniale 37% 38% 36% 36% 35% 39%

Indebitamento finanziario netto rettifi-

cato/Tot. Attivo patrimoniale 70% 70% 60% 60% 60% 60%

In ultimo è interessante valutare l’indebitamento finanziario netto in rapporto all’EBITDA, dove in linea generale si considera un buon valore quando è inferio- re a 2. Nei casi considerati, in particolar modo per Wind è sopra 4 o addirittura 5, e ciò mette a rischio la sostenibilità del debito.

Indice di autonomia finanziaria ( Pa-

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DEBT RATIO 2014 2013 2012 2011 2010 2009

Indebitamento finanziario netto rettifi-

cato /EBITDA 3.0 2,8 2,7 2,7 2,8 3,1

Indebitamento finanziario netto rettifi-

cato /EBITDA 5,4 4,7 4,4 4,4 3,7 4,0

Per quel che concerne i finanziamenti, discorso a parte merita la politica dei divi- dendi, passando di fatto agli impieghi di liquidità.

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