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0% 10% 20% 30% 40% 50% 60% 70% 80% 90% 100% 088% 096% 051% 080% 052% 062% 000% 042% 019% 023% 038% 008% 000% 004% 007% 013% 004% 013%

Cash Flow Netto Globale

Cash Flow Soci

Cash flow delle attività cessate/attività non correnti destinate ad essere cedute Cash Flow Finanziamenti

Cash Flow Investimenti

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Dai grafici relativi agli impieghi di liquidità, si evince, nel caso di Wind, come dividendi significativi siano stati distribuiti solo nell’esercizio 2009, per un totale del 70% degli impieghi, superando di gran lunga le risorse destinate agli investi- menti. Negli esercizi successivi, l’elevato livello di indebitamento finanziario ha suggerito una politica dei maggiormente oculata.

Discorso diverso per il Gruppo Telecom Italia, dove i dividendi vengono distri- buiti in tutti gli esercizi del periodo considerato. Fino al 2012 sono stati distribui- ti oltre mille milioni sotto forma di dividendi, ammontare diminuito a 500 milioni circa nel 2013 ed a più di 200 milioni nel 2014.

Tale generosa politica dei dividendi, dato l’elevato livello di indebitamento fi- nanziario, può essere solo in parte giustificata da una posizione sul mercato rela- tivamente forte, in particolare nel contesto italiano.

Gruppo Telecom Italia 2014 2013 2012 2011 2010 2009 Dividendi pagati (252) (537) (1.031) (1.326) (1.093) (1.050) 0% 10% 20% 30% 40% 50% 60% 70% 80% 90% 100% 067% 100% 046% 074% 080% 025% 039% 026% 015% 000% 015% 018% 070% 017%

Cash Flow Netto Globale

Cash Flow Soci

Cash flow delle attività cessate/attività non correnti destinate ad essere cedute Cash Flow Finanziamento

Cash Flow Investimenti

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L’elemento che assorbe maggiormente liquidità, tuttavia, è costituito dagli inve- stimenti, in particolar modo industriali. Livelli molto elevati si registrano per en- trambe le realtà aziendali, a conferma di come gli investimenti siano fondamenta- li per rimanere competitivi in un mercato molto complesso ed in continua evolu- zione.

Investimenti Industriali: 2014 2013 2012 2011 2010 2009

Gruppo Telecom Italia 4984 4.400 4.639 5.556 4.398 4.543

Gruppo Wind 784 968 1.085 2.292 956 999 Variazioni Investimenti 2014/2013 2013/2012 2012/2011 2011/2010 2010/2009 Wind -19% -10,8% -52,7% +58,3% -4,3% Telecom Italia +11.7% -5.1% -16.5% +20.8% -3.1%

Negli ultimi anni si assiste ad un diffuso processo di realizzazione di infrastruttu- re a banda larga e ultra larga ( NGA, 4G, DVB) e costante è lo sforzo di incre- mentare le prestazioni offerte da tali infrastrutture mediante l’introduzione di ul- teriori avanzamenti tecnologici. In particolare, di fondamentale importanza il raggiungimento di standard di nuova generazione, quali LTE e LTE – Avanced, che soddisfano stringenti requisiti richiesti per l’offerta di servizi dati di elevata qualità.

Elevati investimenti che hanno spesso condotto il flusso monetario netto in terri- torio negativo. Tale flusso, dato dalla somma algebrica di tutti gli altri flussi, vie- ne posto nella sezione degli impieghi quando è positivo, andando ad incremento della risorsa finanziaria di riferimento; nella sezione delle fonti quando è negati- vo, andando a decremento della risorsa finanziaria di riferimento.

187 Flusso di cassa globale (migliaia di euro) 2014 2013 2012 2011 2010 2009 Gruppo Telecom Italia (1.285.000) (575.000) 974.000 1498.000 (350.000) 86.000 Gruppo Wind 62.242 10.227 (286.560) (10.871) (117.543) 204.983

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CONSIDERAZIONI CONCLUSIVE

Il settore delle telecomunicazioni è caratterizzato da una molteplicità di aspetti che ne alimentano la complessità. Tre sono gli elementi che emergono con mag- gior forza:

la forte pressione competitiva fondata sulla leva prezzo, l’impatto dell’intervento regolatorio che ha prodotto una riduzione delle tariffe di terminazione, la forte dinamicità di un settore in rapido cambiamento: l’evoluzione del Broadband e la drastica riduzione del traffico voce su telefonia fissa appannaggio della telefonia mobile, sono solo alcuni degli aspetti da considerare. A tutto questo si aggiunge una condizione macroeconomica sfavorevole che ha inciso sulla capacità di spesa delle famiglie.

Il Gruppo Telecom Italia e il Gruppo Wind, rappresentano due realtà aziendali che si mostrano in linea con l’andamento del mercato italiano.

A livello di ricavi si registra una riduzione costante nel periodo in esame, in linea con il mercato italiano che registra una riduzione di oltre 12 miliardi di euro tra fisso e mobile. Il 2013 è stato l’anno peggiore in questo orizzonte temporale con una perdita di 4 miliardi di euro. Anche l’EBITDA cala in modo significativo, a causa principalmente del forte calo dei ricavi non del tutto compensato dal calo dei costi operativi.

Anche i ricavi medi per utente ( ARPU) presentano valori in costante calo, al pari dell’andamento del mercato.

I due soggetti economici in esame si mostrano in linea anche per quel che con- cerne gli investimenti. Dall’analisi dei flussi finanziari emerge come in tutti gli esercizi dal 2009 al 2014, le risorse finanziarie sono state reimpiegate per lo più a livello di investimenti. Anche a livello italiano, l’incidenza degli investimenti degli Operatori TLC in Italia ( CAPEX) sui ricavi, si mantiene costante, segno di una volontà degli Operatori a continuare ad investire sull’infrastruttura abilitante la Digital Economy.

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Gli investimenti industriali assumono grande importanza strategica, in particolar modo in questo periodo storico, in un contesto competitivo in continuo mutamen- to.

Da questo punto di vista è essenziale una stabilità del quadro regolamentare, pre- condizione essenziale per abilitare piani di investimento per il dispiegamento del- le nuove infrastrutture tanto nella rete fissa, quanto in quella mobile.

Il livello di indebitamento finanziario si presenta molto elevato per entrambe le realtà aziendali. Questo rappresenta un elemento di ulteriore complessità, in un quadro in cui i ricavi ed i margini sono in costante calo, gli investimenti sono più che mai necessari per mantenere o rafforzare la propria posizione competitiva sul mercato e l’indebitamento finanziario necessita di ingenti risorse finanziarie a deduzione dello stesso. A tal proposto, emerge una considerazione relativamente alla politica dei dividendi. Il Gruppo Telecom Italia, ha impiegato importanti ri- sorse finanziarie nei dividendi, a partire dal 2009. Oltre un miliardo di euro circa per ciascun esercizio, fino al 2012. Tale politica si prospetta quantomeno genero- sa in relazione al livello di indebitamento finanziario sopraesposto, nonostante una ridimensionamento della distribuzione negli ultimi due anni. Il Gruppo Wind, a tal proposito, a partire dal 2010 ha ridotto sensibilmente, se non azzerato del tutto la politica dei dividendi.

Il settore delle telecomunicazioni è meno legato al ciclo economico rispetto ad altri settori; i servizi forniti, infatti, sono essenziali per la vita quotidiana di priva- ti e imprese: sono uno strumento per aumentare la produttività dalle aziende ed una voce fondamentale nel budget di spesa dalle famiglie. Ciò nonostante, l’industry sta osservando da tempo la trasformazione dei servizi tradizionali, so- prattutto della Voce, in una commodity, quindi soggetta ad una continua riduzione dei prezzi.

La presenza incalzante nel settore di Over the Top e di produttori di device co- stringe i fornitori di connettività a ripensare un modello di business tradiziona- le cercando di trasformare le minacce dei nuovi entranti in opportunità di busi- ness attraverso lo sviluppo di servizi a valore aggiunto per il cliente in uno scenario multi-device.

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La sfida degli operatori Telco nel prossimo futuro si baserà su quattro principali aspetti, quali la difesa della cassa generata dai business tradizionali, investimenti a supporto delle reti di nuova generazione, la monetizzazione del valore della banda e la commodizzazione del traffico voce.

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Sitografia

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