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CAPITOLO QUINTO STUDIO SPERIMENTALE

5. Analisi Statistica dei Dat

E’ stato utilizzato il t di Student, la d di Cohen e il test non parametrico di Mann- Whitney per studiare:

1. Le differenze tra un gruppo di bambini con diagnosi di Disturbo dello Spettro Autistico (DSA) e un gruppo di bambini con Sviluppo Tipico (ST) ai questionari Sensory Profile (SP) e Repetitive Behavior Scale-Revised (RBS-R) e le eventuali differenze relative all’età nei due campioni DSA e ST.

2. Le differenze di genere tra i due campioni (DSA e ST) all’RBS-R e SP.

Le eventuali differenze di genere nei due campioni DSA e ST sono state

calcolate utilizzando il test del Chi2

.

E’ stata utilizzata la r di Pearson per studiare:

3. La correlazione tra i comportamenti ripetitivi e stereotipati, rilevati dall’RBS-R e le risposte sensoriali rilevate dal SP in un gruppo di bambini di età prescolare con diagnosi di DSA (controllando per genere e QI).

4. Le correlazioni tra RBS-R e SP con altre caratteristiche cliniche rilevate dalla somministrazione dell’ADOS (controllando per genere e QI).

Per le analisi statistiche abbiamo considerato il valore minimo α di p < .05 come soglia per la significatività.

Le analisi statistiche sono state effettuate usando il software IBM STATISTICS SPSS 21.

6. Risultati

Dalle analisi statistiche preliminari non sono emerse differenze statisticamente significative per quanto riguarda l’età e il genere nei due campioni DSA e ST. (tabella

1 e 2).

Tabella 1 t Test tra i campioni DSA e ST per età.

Diagnosi M ds T test P DSA= 44 ST=50 3,97 .731 4,02 .795 -.270 .788

Tabella 2 Chi2 tra i campioni DSA e ST per il genere.

Diagnosi M F Chi2 P DSA= 44 ST=50 34 10 30 20 3,213 .073

6.1 Studiare le differenze tra un gruppo di bambini con DSA e un gruppo di bambini con ST ai questionari SP e RBS-R.

Al Sensory Profile (SP) il confronto tra i gruppi DSA e ST, ha mostrato differenze statisticamente significative nelle aree: processione uditiva (P=.008); processazione vestibolare (P=.001); “processazione tattile” (P=.000) e “processazione oro-sensoriale” (P=.014). L’analisi degli effect size ha indicato un più alto valore nella sezione processazione tattile (d=0.82) (Tabella 3).

Tabella 3. t Test tra i punteggi medi ottenuti al SP dai gruppi DSA e ST.

Sensory Profile

DSA

(N=44)

ST

(N=50)

t Test Effect Size Cohen’s d M ds M ds t p Processazione uditiva 34,11 9,3 38,96 7,8 -2,72 .008 -0.56 Processazione visiva 41,16 7,9 42,46 3,0 -1,07 .285 -0.21 Processazione vestibolare 48,89 6,8 52,34 2,8 -3.28 .001 -0.66 Processazione tattile 78,20 8,8 84,32 5,6 -4,03 .000 -0.82 Processazione multisensoriale 28,30 10,1 31,38 5,5 -1.85 .067 -0.37 Processazione orosensoriale 49,05 10 54,16 9,7 -2,51 .014 -0.51

Punteggio Totale Processazione 279,7 41,2 281,7 39,5 -,24 .806 -0.04

All’RBS-R il confronto tra i gruppi DSA e ST, ha mostrato differenze significative in tutte e 5 le sottoscale. Tali differenze permangono anche nel Punteggio totale e andando a sommare i punteggi delle prime due sottoscale (punteggio Low) e delle successive tre (punteggio High). L’analisi degli effect size ha mostrato differenze significative nelle sottoscale: “comportamenti ripetitivi” (d=1.44); “comportamenti ritualistici” (d=1.28); “interessi ristretti” (d=1.45) e “punteggio totale” (d=1.48). I valori della d di Cohen sono decisamente alti e testimoniano una sostanziale differenza tra le due popolazioni (Tabella 4).

Tabella 4 t Test tra i punteggi medi ottenuti all’RBS-R dai gruppi DSA e ST. RBS-R DSA (N=44) ST (N=50)

t Test Effect Size Cohen’s d M ds M ds t p Comportamenti stereotipati 5,32 4,1 0,90 1,4 -7,01 .000 -1.44 Comportamenti autolesivi 1,66 2,7 0,30 0,6 -3.34 .001 -0.69 Comportamenti compulsivi 2,45 2,6 0,60 1,5 -4,22 .000 -0.87 Comportamenti ritualistici 5,91 5,1 1,10 1,4 -6,35 .000 -1.28 Interessi ristretti 3,23 2,2 0,76 0,9 -6,93 .000 -1.45 Punteggio totale 18,57 13,4 3,66 4,7 -7,32 .000 -1.48 Low High 6,98 11,59 6,0 8,5 1,20 2,46 1,9 3,3 -6,37 -6,98 .000 .000 -1.29 -1.41

6.2 Studiare le differenze di genere tra i due campioni (DSA e ST) al SP e RBS-R. a) Al SP il confronto statistico tra i gruppi DSA maschi e DSA femmine non ha mostrato differenze significative nelle aree della processazione sensoriale.

(Tabella 5).

Tabella 5 Mann-Withney test tra i punteggi medi ottenuti al SP dai gruppi DSA M e DSA F.

Sensory Profile DSA (M=34) DSA (F=10) Mann-Withney M ds M ds P Processazione uditiva 34,35 10,3 33,3 4,6 NS Processazione visiva 41,82 8,3 38,9 6,1 NS Processazione vestibolare 48,8 7,5 48,9 3,4 NS Processazione tattile 77,70 9,3 79,9 7,0 NS Processazione multisensoriale 28,82 11,2 26,5 4,8 NS Processazione orosensoriale 48,32 10,5 51,5 7,9 NS

All’RBS-R il confronto statistico tra i gruppi DSA maschi e DSA femmine ha mostrato differenze significative nelle sottoscale: “comportamenti stereotipati” (P=.028); “punteggio totale” (P=.018) e punteggio “Low” (P=.031). (Tabella 6).

Tab. 6 Mann-Whitney test tra punteggi medi ottenuti all’ RBS-R dai gruppi DSA M vs DSA F.

RBS-R DSA (M=34) DSA (F=10) Mann-Withney M ds M ds p Comportamenti stereotipati 6 4,2 3 2,7 .028 Comportamenti autolesivi 1,8 3,0 0,9 1,2 NS Comportamenti compulsivi 2,7 2,7 1,4 1,8 NS Comportamenti ritualistici 6,5 5,4 3,8 3,1 NS Interessi ristretti 3,5 2,3 2,1 1,8 NS Punteggio totale 20,73 14 11,2 8,0 .018 Low High 7,88 12,85 6,3 8,9 3,9 7,3 3,6 5,1 .031 NS

b) Al SP il confronto statistico tra i gruppi DSA maschi e ST maschi ha mostrato differenze significative per quanto riguarda la sezione “processazione tattile” (P=.005). L’analisi degli effect size ha mostrato differenze medie tra i due gruppi nella sezione “processazione tattile” (d=0.73). (Tabella 7).

Tabella 7 t test tra i punteggi medi ottenuti al SP dai gruppi DSA M e ST M

Sensory Profile

DSA

(M=34)

ST

(M=30)

T test Effect Size Cohen’s d M ds M ds T P Processazione uditiva 34,35 10,3 37,87 2,0 -1,82 .073 -0.47 Processazione visiva 41,82 8,3 42,20 2,9 -,234 .815 -0.06 Processazione vestibolare 48,88 7,5 51,53 3,0 -1,79 .078 -0.46 Processazione tattile 77,71 9,3 83,40 5,7 -2,88 .005 -0.73 Processazione multisensoriale 28,82 11,2 30,63 6,3 -,775 .441 -0.19 Processazione orosensoriale 48,32 10,5 51,80 11,6 -1.25 .214 -0.31

All’RBS-R il confronto statistico tra i gruppi DSA maschi e ST maschi ha mostrato differenze significative in tutte e cinque le sottoscale. L’analisi degli effect size ha mostrato differenze significative nelle sottoscale: comportamenti ripetitivi (d=1.50); comportamenti ritualistici (d=1.28); interessi ristretti (d=1.45). L’analisi degli effect size ha mostrato differenze importanti nelle sottoscale “comportamenti stereotipati” (d=1.50); “comportamenti ritualistici” (d=1.35); “interessi ristretti” (d=1.48); e “Punteggio totale” (d=1.52). I valori della d di Cohen sono decisamente alti e testimoniano una sostanziale differenza tra le due popolazioni (Tabella 8).

Tabella 8 t test tra i punteggi medi ottenuti all’RBS-R dai gruppi DSA M e ST M.

RBS-R

DSA

(M=34)

ST

(M=30)

T Test Effect Size Cohen’s d M ds M ds T P Comportamenti stereotipati 6,0 4,2 1,2 1,6 -5,70 .000 -1.50 Comportamenti autolesivi 1,88 3,0 .47 0,7 -2,44 .017 -0.64 Comportamenti compulsivi 2,76 2,7 .80 1,8 -3,28 .002 -0.85 Comportamenti ritualistici 6,53 5,4 1,23 1,2 -5,17 .000 -1.35 Interessi ristretti 3,56 2,3 .93 1,0 -5,71 .000 -1.48 Punteggio totale 20,74 14 4,67 5,0 -5,93 .000 -1.52

C) Al SP il confronto statistico tra i gruppi DSA femmine e ST femmine ha mostrato differenze significative per quanto riguarda le aree: “processazione uditiva” (P=.005); “processazione vestibolare” (P=.000); “processazione tattile” (P=.010); “processazione multisensoriele” (P=.000) e “processazione orosensoriale” (P=.022). (Tabella 9).

Tabella 9 Mann-Withney test tra i punteggi medi ottenuti al SP dai gruppi DSA F e ST F.

Sensory Profile DSA (F=10) ST (F=20) Mann- Withney Test M ds M ds p Processazione uditiva 33,3 4,2 40,6 12,1 .005 Processazione visiva 38,9 2,1 42,85 3,1 NS Processazione vestibolare 48,9 2,8 53,55 1,9 .000 Processazione tattile 79,9 0,7 85,7 5,3 .010 Processazione multisensoriale 26,5 6,3 32,5 3,8 .000 Processazione orosensoriale 51,5 9,1 57,7 4,0 .022

All’RBS-R il confronto statistico tra i gruppi DSA femmine e ST femmine ha mostrato differenze significative per quanto riguarda le sottoscale: “comportamenti stereotipati” (P=.000); “comportamenti compulsivi”(P=.049); “compulsivi ritualistici” (P=.003); “interessi ristretti” (P=.017) e “punteggio totale” (P=.000). (Tabella 10).

Tabella 10 Mann-Withney test tra i punteggi medi ottenuti al RBS-R dai gruppi DSA F e ST F.

RBS-R DSA (F=10) ST (F=20) Mann-Withney Test M ds M ds p Comportamenti stereotipati 3 2,1 0,4 0,9 .000 Comportamenti autolesivi 0,9 0,7 0.5 0,2 NS Comportamenti compulsivi 1,4 1,4 0,3 0,8 .049 Comportamenti ritualistici 3,8 2,1 0,9 1,6 .003 Interessi ristretti 2,1 0,7 0,5 0,8 .017 Punteggio totale 11,2 4,2 2,1 4,1 .000

6.3 Studiare l’eventuale correlazione tra i comportamenti ripetitivi e stereotipati, rilevati dall’RBS-R e le risposte sensoriali rilevate dal SP in un gruppo di bambini di età prescolare con diagnosi di DSA.

È stato effettuato uno studio di correlazione, attraverso il coefficiente di correlazione di Pearson, tra le sezioni del SP e L’RBS-R nel campione di bambini con DSA. Dalle analisi statistiche sono emerse correlazioni significative con magnitudo negativa tra: -processazione tattile e sottoscala comportamenti ripetitivi (R=-.344; P=.037); -processazione tattile e sottoscala comportamenti autolesivi (R=-.422; P=.009); -processazione tattile e sottoscala interessi ristretti (R=-.354; P=.032);

-processazione tattile e punteggio totale: (R=-.423; P=.009);

-processazione orosensoriale e sottoscala comportamento compulsivo (R=-.394; P=.016);

-processazione orosensoriale e sottoscala interessi ristretti (R=-.380; P=.020); -processazione orosensoriale e punteggi High (R=-.338; P=.041). (tabella 11).

Tabella 11 correlazioni con R di Pearson tra SP e RBS-R.

6.4 Studiare le correlazioni tra SP e RBS-R con altre caratteristiche cliniche rilevate dalla somministrazione dell’ADOS.

È stato effettuato uno studio di correlazione, attraverso il coefficiente di correlazione di Pearson, tra le sezioni del SP e l’ADOS-G nel campione di bambini con DSA. Dalle analisi statistiche sono emerse correlazioni significative tra: ADOS linguaggio e processazione visiva (P=.034) e processazione vestibolare (P=.025); tra ADOS comportamenti stereotipati e attività ristrette e processazione uditiva (P=.024); processazione visiva (P=.013) e processazione multisensoriale (P=.007). (Tabella 12).

Sensory Profile Repetitive Behavior Scale- Revised

C. stereotipati C. autolesivi C. compulsivi C. ripetitivi Int. Ristretti Totale Low High

P. uditiva R=-.159; P= ns R=.057; P = ns R=-.271; P= ns R=-.088; P= ns R=-.036, P= ns R=-.143; P=ns R=-.100; P=ns R=-.152; P=ns P. visiva R=-.064; P= ns R=.007; P= ns R=-.258; P=ns R=-.033; P=ns R=.023; P=ns R=.084; P=ns R=-.045; P= ns R=-.098; P=ns P. vestibolare R=-.128; P=ns R=.008; P= ns R=-.238; P=ns R=-.122; P=ns R=-.088; P=ns R=-.156; P= ns R=-.093; P=ns R=-.177; P=ns P. tattile R=-.344; P=.037 R=-.422; P= .009 R=-.291; P=ns R=-.297; P=ns R=-.354; P=.032 R=-.423; P=.009 R=-.402; P=ns R=-.374; P= ns P.multisensor. R=-.043; P=ns R=.150; P= ns R=-.153; P=ns R=.039; P=ns R=.088; P=ns R=.037; P=ns R=.083; P=ns R=-.002; P= ns P.orosensoriale R=-.218; P=ns R=-.148; P=ns R=-.394; P=.016 R=-.164; P=ns R=-.380; P=.020 R=-.315; P=ns R=-.214; P=ns R=-.338; P= .041 P. totale R=-.180; P=ns R=-.067; P=ns R=-.343; P=.038 R=.136; P=ns R=-.159; P=ns R=-.226; P=ns R=-.158; P=ns R=-.241; P= ns

Tabella 12. Correlazioni con R di Pearson tra Sezioni del SP e ADOS-G.

Infine è stato effettuato uno studio di correlazione, attraverso il coefficiente di correlazione di Pearson, tra l’RBS-R e l’ADOS-G nel campione di bambini con DSA. Dalle analisi statistiche sono emerse correlazioni significative tra: ADOS comportamenti stereotipati e attività ristrette e sottoscala comportamenti stereotipati (P=.018); sottoscala del comportamento auto-lesivo (P=.035) e punteggi Low (P=.012). (tabella 13).

Sensory Profile ADOS-G

totale linguaggio Interazione Comportamenti

stereotipati Process. uditiva R=-.196; P= ns R=-.278; P= ns R=-.069; P= ns R=.370; P= .024 Process. visiva R=-.189; P= ns R=-.350; P=.034 R=.004; P= ns R=.404; P= .013 Process. vestibolare R=-.250; P= ns R-.369; P=.025 R=-.074; P= ns R=.214; P= ns Process. tattile R=-.157; P= ns R=-.155; P= ns R=-.146; P= ns R=-.237; P= ns Process. multisensoriale R=-.083; P= ns R=-.155; P= ns R=.002; P= ns R=.437; P= .007 Processs. orosensoriale R=-.037; P= ns R=-.123; P= ns R=.047; P= ns R.=157; P= ns Punteggio totale R=-.184; P= ns R=-.284; P= ns R=-.044; P= ns R=.298; P= ns

Tabella 13 Correlazioni con R di Pearson tra RBS-R e ADOS-G

7. Discussioni

7.1

Il primo obiettivo di questo studio è stato quello di indagare le differenze tra il gruppo di bambini con diagnosi di Disturbo dello Spettro Autistico (DSA) e il gruppo di bambini con Sviluppo Tipico (ST) ai questionari Sensory Profile (SP) e Repetitive Behavior Scale Revised (RBS-R).

Dalle analisi preliminari emerge che i due campioni sono omogenei per quanto riguarda età e genere.

Dall’analisi dei risultati possiamo innanzitutto affermare che i bambini con DSA mostrano un profilo sensoriale diverso da quello dei bambini con ST, in particolare mostrando atipie nella processazione vestibolare, uditiva, tattile e oro-sensoriale. Le atipie nella sezione processazione uditiva sono state documentate in letteratura anche da altri studi che hanno rilevato sia ipersensibilità uditiva in bambini autistici (Rimald, 1995; Tomchek & Dunn, 2007), che iposensibilità (Baranek, 1999; Osterling & Dowson, 1994; Narzisi et al., 2011).

Un’altra area in cui il gruppo DSA presenta differenze significative rispetto al gruppo

RBS-R ADOS-G

Totale Linguaggio Interazione Comportamenti stereotipati Comportamenti stereotipati R=.141; P= ns R=.215; P= ns R=.035; P= ns R=.387; P= .018 Comportamenti autolesivi R=-.075; P=ns R=.091; P=ns R=-.039; P= ns R=.347; P= .035 Comportamenti compulsivi R=.178; P=ns R=.122; P= ns R=.172; P= ns R=.048; P= ns Comportamenti ritualistici R=.215; P=ns R=-.127; P= ns R=-.225; P=ns R=.017; P= ns Interessi ristretti R=-.111; P=ns R=-.141; P= ns R=-.098; P= ns R=.225; P= ns Punteggio totale R=-.027; P=ns R=.012; P=ns R=-.052; P= ns R=.246; P=ns Low R=.080; P=ns R=.131; P=ns R=.013; P=ns R=.409 P=.012 High R=-.100; P=ns R=-.075; P= ns R=-.090; P= ns R=.092; P= ns

ST è quella della processazione tattile. I bambini con Autismo mostrano disagio nell’essere toccati, palesano intolleranza verso determinati tessuti o superfici, o giocattoli. I risultati sono coerenti sia con resoconti clinici (Gerland, 1999 e Grandin, 1995) sia con studi che sottolineano come l’evitamento del contatto, da parte dei bambini con Autismo, può essere considerato un precoce indice diagnostico. (Baranek et al., 1997).

Per quanto riguarda invece il questionario RBS-R sono stati raggiunti risultati ancora più significativi: tutte le sottoscale dell’RBS-R, inclusi i punteggi totali e quelli Low e High, hanno mostrato differenze significative tra il gruppo DSA e ST. Questo dato conferma prima di tutto la presenza di comportamenti ripetitivi e stereotipati nei pazienti con DSA. È un risultato importante che ci fa capire come questi comportamenti rappresentino sintomi di allarme dell’Autismo nei bambini di età prescolare, dato riscontrato anche da altri studi (Wheterby, 2004; Werner, 2005; Ozonoff, 2008) e dal nuovo DSM-V che li ha inseriti come criterio diagnostico.

7.2

Per quanto riguarda invece l’influenza di genere abbiamo analizzato sia le differenze tra maschi e femmine nel campione DSA al SP e RBS-R, sia tra maschi con DSA e maschi ST e femmine DSA versus femmine ST. Dall’analisi statistica l’effetto di genere non è emerso all’interno del campione DSA (M VS F) alle risposte del SP, mentre all’RBS-R sono emerse differenze significative solo nei comportamenti

stereotipati. I dati presenti in letteratura sono però contrastanti: da una parte uno studio

(Szatmari et al., 2012) ha descritto punteggi più elevati nei maschi rispetto alle femmine nell’area che valuta i comportamenti ripetitivi dell’Autism Diagnostic

Interview-Revised ADI-R (Lord er al., 1994), mentre altre indagini non evidenziano

differenze di genere nei RRB in bambini prescolari con DSA (Andersson, Gillberg e Miniscalco, 2013).

Nel valutare invece le differenze di genere tra i due gruppi DSA e ST, emerge che i maschi DSA, sono statisticamente diversi dai maschi con ST, e le femmine DSA, sono statisticamente diverse dalle femmine con ST, sia alle risposte al SP che all’RBS-R; confermando quindi un diverso profilo sensoriale nei maschi e femmine con DSA e una maggiore presenza di comportamenti ristretti e ripetitivi, rituali, interessi ristretti e comportamenti compulsivi nei bambini con DSA rispetto a quelli tipici. (Wheterby, 2004; Stzamari, 2006).

7.3

Per quanto riguarda le correlazioni tra i questionari SP e RBS-R, le analisi statistiche non hanno rilevato una correlazione significativa tra i punteggi “punteggio processazione totale” del SP e “punteggio totale” dell’RBS-R. Questo dato si discosta da altri studi che avevano evidenziato invece una significativa correlazione tra i punteggi totali dei due questionari (Gablierls et al., 2008). Sono state invece trovate correlazioni significative tra alcune sezioni del SP e sottoscale dell’RBS. In particolare la sezione “processazione tattile” correla in modo significativo con diverse sottoscale dell’RBS, tra cui “comportamenti ripetitivi”, “comportamenti autolesivi”, “interessi ristretti” e al “punteggio totale”. Dall’analisi correlazione è emersa una magnitudo negativa con un’intensità da debole a moderata per alcune sottoscale (in quanto nel SP più i punteggi sono bassi più indicano alti livelli della variabile presente).Questi risultati sottolineano che bambini con Autismo e alti livelli di ipersensibilità tattile tendono a mostrare più comportamenti stereotipati, dato evidenziato anche da altri studi in letteratura (Baranek, et al.,1997).  

Lo studio di Baranek, infatti, evidenzia che soggetti con Autismo e livelli elevati di sensibilità tattile hanno maggiori probabilità di manifestare comportamenti rigidi o inflessibili, verbalizzazioni ripetitive, stereotipie visive e focus attentivo anomalo. Ulteriori associazioni evidenziate dalle analisi sono tra la sezione “processazione orosensoriale” e le sottoscale “comportamenti compulsivi” e “comportamenti legati a routines”. La processazione orosensoriale del SP riguarda tutte le risposte del bambino alla stimolazione orale, sia tattile, che gustativa e olfattiva, ed è spesso associata a rigide routines messe in atto dai bambini autistici, in particolare per quanto riguarda la scelta dei cibi o la scelta dei vestiti, come emerso da numerosi resoconti clinici (Gerland, 1999; Grandin, 1995). Ulteriori studi sono necessari per determinare i meccanismi causali responsabili di queste relazioni.

7.4

Infine sono state rilevate correlazioni significative tra l’algoritmo ADOS-G e alcune sezioni del SP. In particolare correlano positivamente l’ADOS-D (comportamenti ripetitivi) e processazione uditiva, processazione visiva e processazione multisensoriale del SP, confermando che il profilo sensoriale di questi bambini è rappresentato da anomalie nella processazione sensoriale associate a comportamenti ristretti e ripetitivi. Come sostenuto dalla studiosa Bogdashina (Bogdashina, 2011) una ipo e/o iper

sensibilità a stimoli sensoriali non permette alle persone affette da Autismo di ricevere sufficienti informazioni, cosicchè queste possono tentare di ripristinare il flusso di informazioni agitando le mani, dondolandosi, o percuotendosi il capo con la mano. Anche in uno studio di Rogers (Rogers, 2003), sono state trovate correlazioni con le aree dell’ADOS-D e anomalie sensoriali alla forma breve del Senosy Profile in bambini con Autismo in età prescolare.

Correlazioni significative con magnitudo positiva di media intensità sono emerse anche confrontando i punteggi dell’ADOS-D comportamenti stereotipati e le sottoscale dell’RBS-R “comportamenti stereotipati” e “comportamenti autolesivi”.

CONCLUSIONI

In questo lavoro di tesi ho cercato di descrivere tutte le caratteristiche dell’Autismo soffermandomi su due aspetti, le anomalie sensoriali e i comportamenti ristretti e ripetitivi, che oggi rappresentano due grandi aree d’interesse per il clinico che cerca una diagnosi precoce e accurata. Grazie allo studio che abbiamo condotto è emerso quanto siano utili i questionari SP e RBS-R per identificare anomalie in queste aree in modo da differenziare i bambini con DSA da quelli con ST.

Dal nostro studio emerge che i pazienti DSA, in età prescolare, mostrano profili sensoriali e comportamenti ripetitivi significativamente più alti rispetto ai bambini con ST di pari età. Inoltre, tra i bambini DSA, sia i maschi che le femmine risultano significativamente diversi dai maschi e dalle femmine con ST. Tuttavia, non emerge dal nostro campione, una differenza di genere M VS F all’interno del gruppo DSA, in relazione al questionario SP e RBS-R, anche se in quest’ultimo è presente una tendenza alla significatività in alcune sottoscale del questionario.

Tra i due questionari sono emerse delle correlazioni significative tra alcune sezioni e sottoscale, ma non nel punteggio totale, deducendo che le due scale valutano comunque aspetti diversi della patologia autistica.

Anche altri strumenti clinici, come l’ADOS-G, rimangono importanti nel valutare aspetti centrali nell’Autismo.

Diventa quindi essenziale lo studio dei profili sensoriali, dei RRB, ai fini anche di un trattamento precoce, mirato ed individualizzato.

Il SP e l’ RBS-R sono due strumenti utili che possono essere utilizzati come supporto alla valutazione fatta dal clinico, per comprendere meglio quali sono i problemi principali del bambino sui quali lavorare.

Infine questi questionari possono aiutare anche i genitori a migliorare e comprendere con più chiarezza le modalità comportamentali dei loro bambini.

BIBLIOGRAFIA

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