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BEHAVIOR SCALE-REVISED

4. RBS-R: The Repetitive Behavior Scale-Revised

Bodfish e colleghi (Bodfish et al.,1999) hanno ideato uno strumento specifico per la valutazione dei RRB nei DSA, la Repetitive Behavior Scale.

La versione originale (Bodfish, Symons e Lewis, 1999) comprendeva tre sottoscale: (a) comportamenti stereotipati; (b) comportamenti autolesivi; (c) compulsioni.

Nel 2000, Bodfish e il suo team hanno ridefinito e rielaborato la scala, creando così la

“Repetitive Behavior Scale-Revised ” (RBS-R), aggiungendo altri item per valutare anche (d) i comportamenti ritualistici, (e) gli interessi ristretti e (f) la resistenza al cambiamento. L’RBS-R deve essere completata dai genitori del bambino (anche se in realtà può essere somministrato ai genitori di soggetti con Autismo di qualsiasi età, anche adulti) e ha l’obiettivo di valutare la varietà dei comportamenti ripetitivi osservati negli individui con Autismo.

Bodfish e i colleghi hanno ampliato l’RBS originale includendo comportamenti ripetitivi più complessi, aggiungendo item per la valutazione dei comportamenti ritualizzati, dell’insistenza per l’immutabilità e de gli interessi ristretti. In aggiunta agli item della versione originale dell’RBS, hanno adattato degli item dell’ “Autism

diagnostic Interview-Revised” (Lord, Rutter, & Le Couteur, 1994), della “Childhood Routines Inventory” (Evans et al.; 1997), del “Sameness Questionaire“ (Prior &

MacMillan, 1973) e della “Abnormal Focused Affections Checklist” (Schultz & Berkson, 1995). Questo ha portato come risultato la creazione di una scala di 43 item che indaga questi comportamenti. Viene chiesto ai genitori che eseguono il questionario di riferirsi al momento attuale e non a quello che era il funzionamento del bambino in passato. Inoltre gli item dell’RBS-R sono concettualmente raggruppati in 6 sottoscale che includono: 1) comportamento stereotipato, 2) comportamento auto lesivo, 3) comportamento compulsivo, 4) comportamento inerente le routines, 5)

comportamento connesso all’immutabilità, 6) comportamento ristretto. Successivamente Kristen Lam, una studiosa di Autismo, ha condotto una ricerca con la “South Carolina Autism Society” (Lam et al., 2007) per cercare di dare validità a questo strumento. Su 1000 questionari somministrati a famiglie di soggetti con autismo, 320 (il 32%) hanno risposto, completando il questionario. Sulla base di questo studio la Lam ha creato una modalità di scoring per questo questionario basata su 5 fattori: (1) Stereothipic Behavior (comportamento stereotipato); (2) Self-injurious Behavior (comportamento auto-lesivo); (3) Compulsive Behavior (comportamento compulsivo); (4) Ritualistic / Sameness Behavior (comportamento inerente le routines e connesso all’immutabilità); (5) Restricted Interests (comportamento inerente gli interessi ristretti). La novità in questa modalità di scoring introdotta dalla Dottoressa Lam, sta nel raggruppare insieme il comportamento inerente le routines e quello connesso all’ immutabilità che di per sé sono molto simili.

4.1 Struttura del Questionario

La Repetitive Behavior Scale Revised (RBS-R), è formata da 43 item suddivisi in 6 sottoscale:

1. Stereothiped Behavior: sottoscala del comportamento stereotipato; movimenti o

azioni apparentemente senza scopo che sono ripetuti in modo simile;

2. Self-injurious Behavior: sottoscala del comportamento auto lesivo; movimenti o azioni che possono causare arrossamenti, lividi o altre lesioni al corpo, e che sono ripetuti in modo simile;

3. Compulsive Behavior: sottoscala del comportamento compulsivo; comportamento ripetitivo che è eseguito secondo una regola o che comporta che le cose siano fatte proprio così.

4. Ritualistic Behavior: sottoscala del comportamento inerente le routines; ovvero attività della vita quotidiana compiute in modo sempre simile;

5. Sameness Behavior: sottoscala del comportamento connesso all’immutabilità;

resistenza al cambiamento e insistenza perché le cose rimangano le stesse;

6. Restricted Behavior: sottoscala del comportamento inerente gli interessi

ristretti; sfera limitata di attenzione, interesse o attività.

La scala deve essere completata dal genitore del bambino, il quale si deve attenere nella valutazione al comportamento attuale senza fare rifermento a quello che era il funzionamento passato del bambino. Il punteggio assegnato ad ogni item può variare da 0 a 3 secondo le definizioni riportate in seguito:

0) il comportamento non è presente;

1) il comportamento è presente ed è un problema lieve; 2) il comportamento è presente ed è un problema modesto; 3) il comportamento è presente ed è un problema grave.

Alla fine di ogni sezione si trovano tre domande finalizzate alla valutazione dei comportamenti in termini di (a) quanto frequentemente si verificano, (b) quanto l’interruzione del comportamento ripetitivo disturba il bambino/a (c) quanto i comportamenti ripetitivi interferiscono con lo svolgimento dell’attività.

In questa parte i genitori devono rispondere indicando il punteggio di frequenza o di gravità segnandolo lungo la linea che indica la variabilità (mettendo un segno verticale). Questa parte non viene presa in considerazione nella modalità di scoring messa a punto dalla studiosa Kristen Lam, ma è fondamentale per il clinico in modo da costruirsi un quadro più dettagliato del profilo comportamentale del bambino. Nell’ultima pagina del questionario, sotto l’ultima sezione (sottoscala del comportamento ristretto) i genitori devono rispondere a una domanda finale in cui si chiede loro di quantificare in un punteggio da 1 a 100 (dove 1 nessun problema e 100 il peggio che si possa immaginare) quanto è grave secondo loro il problema costituito da questi comportamenti ripetitivi nel loro bambino.

4.2 Procedure di Scoring

La modalità di scoring utilizzata in questo studio, è quella proposta dalla Dottoressa Kristen S.L. Lam nel suo dottorato di ricerca (Lam et al., 2007). Nello schema riportato dalla Lam, non sono prese in considerazione tutte e sei le sottoscale, ma cinque (perché la sezione del comportamento connesso all’immutabilità viene unita a quella del comportamento inerente le routines). Nell’algoritmo utilizzato con questa modalità di scoring non vengono considerati molti item dell’RBS-R. Si riportano gli item dell’algoritmo per ogni sezione:

- Sottoscala 1 (Comportamento stereotipato): item: 1, 2, 3, 4, 5, 6, 22, 42, 43; -Sottoscala 2 (Comportamento auto lesivo): item: 7, 8, 9, 10, 11, 12, 13, 14; - Sottoscala 3 ( Comportamento compulsivo ): item: 15, 16, 17, 18, 19, 20;

-Sottoscala 4(Comportamento inerente le routines e comportamento connesso

all’immutabilità): item 26, 27, 28, 30, 31, 32, 33, 34, 35, 37, 38, 39;

-Sottoscala 5 (Comportamento ristretto) item: 36, 40, 41.

Una volta inseriti i punteggi relativi ad ogni item, si effettua la somma relativa ad ogni sottoscala (subscale score) e si fa la somma anche del numero dei punteggi diversi da 0 per ogni sezione (number endorsed). Alla fine dello scoring dobbiamo ottenere tre differenti punteggi:

1. Total Score: ottenuto dalla somma dei 5 subscale scores (che rappresentano la