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ANCORA SULLA SPESA PUBBLICA IN ITALIA

Nel documento Cronache Economiche. N.003, Anno 1986 (pagine 51-55)

Costanza Costantino

1. D I N A M I C A DELLA SPESA NELL'ULTIMO QUARANTENNIO

Abbiamo fatto, or non è molto, su questa rivista1 alcune riflessioni sulla spesa pubblica in generale, constatandone l'aumento univer-sale negli ultimi due secoli negli stati di civil-tà occidentale e ricordando i principali tenta-tivi di spiegazione del fenomeno. La biblio-grafia era copiosa e ad essa rimandiamo. Un rapido accenno era dedicato alla situazione ita-liana ed alla soluzione dell'increscioso proble-ma data negli Stati Uniti e in Italia: le cosid-dette «ricetta Usa e ricetta italiana».

Vogliamo ora intrattenerci un po' più a lun-go su taluni aspetti del fenomeno nel nostro paese.

Una introduzione rapida ed efficace alla situa-zione politica, economica e finanziaria italia-na negli anni 70 ce la dà il Reviglio. Egli scrive2 «Non potendo avere il consenso ne-cessario per governare l'economia con un compromesso socialdemocratico (salvo il ten-tativo di compromesso storico, che però è sta-to solo parzialmente socialdemocratico, in realtà un'ammucchiata più assistenzialista che democratica), si è costruito il consenso con lo Stato assistenziale. Le grandi imprese non fun-zionavano più? Invece di chiuderle, le si sus-Grafico 1.

A N D A M E N T O D E L L A SPESA D E L L ' I N T E R O S E T T O R E PUBBLICO O S E T T O R E PUBBLICO A L L A R G A T O (S.P.A) IN % DEL P R O D O T T O I N T E R N O L O R D O

(punti del PIL) in anni scelti dal 1950 al 1984

1950 28,40 1952 30,00 1954 28,19 1956 29,30 1958 29,90 1960 30,10 1962 29,30 1964 31,80 1966 33,20 1968 33,80 1970 35,40 1972 39,60 1974 39,10 1976 43,20 1978 46,80 1980 46,30 1981 52,70 1982 56,60 1983 59,60 1984 62,10 ISEO '52 '54 '56 '53 1360 '62 '64 '66 '53 1970 '72 '74 '76 78 1980 'M '84

Fonte-, Relazioni del Governatore della Banca d'Italia. (I

dati della Relazione sulla situazione economica del Paese e quelli della Banca d'Italia presentano qualche leggera dif-ferenza a causa dei metodi diversi di rilevazione).

sidiava con la spesa pubblica. Le tensioni so-ciali per il "non governo" dell'economia cre-scevano? Le si allentava con la spesa assisten-ziale, senza chiedere sacrifici al contribuente. Il Parlamento funzionava come stanza di com-pensazione e di regolazione del consenso per governare l'economia, attraverso il do ut des reciproco degli interessi rappresentati». « Ma anche il modello di Stato assistenziale al-l'italiana dalla fine degli anni '70 è entrato in crisi per due ragioni fondamentali: 1) per ca-renza di alimentazione del meccanismo di con-senso (la spesa pubblica non può più crescere in disavanzo); 2) perché è diventato evidente il costo in termini di sviluppo del reddito e del-l'occupazione (e inflazione) del modello anni '70. Vi è ancora una certa miopia — è sem-pre il Reviglio che scrive — nella classe poli-tica: nel 1981 e nel 1982 si registra un forte aumento della spesa pubblica (6 punti del PIL), finanziato ancora per la maggior parte

in disavanzo. Ma questo «colpo di coda» fa precipitare la crisi. Rende palese che dalla crisi non si esce continuando nelle vecchie ricette. Occorre un cambiamento di rotta». Purtroppo, questo cambiamento fino al 1984 (anno a cui giungono i dati ufficiali che pos-sediamo) non vi è ancora stato. Molte inve-ce, oseremmo dire quasi quotidiane, le recise

dichiarazioni di tagli alle spese pubbliche.

Ma... face placet experimentia veri. Facciamo seguire il grafico 1 sull'andamento della spesa dell'intero settore pubblico, in anni scelti, dal 1950 al 1984. Tralasciamo i dati dal 1863, che il lettore può trovare nel nostro stu-dio citato, perché essi si riferiscono, fino alla fine della seconda guerra mondiale, soltanto alla spesa dello Stato in senso stretto; per quel-li dell'intero settore pubbquel-lico la documenta-zione è molto spesso mancante dal 1890 in poi, specie negli anni di maggior interesse, cioè quando, dopo la grande crisi 1929-34,

l'inter-G RAP I c o 2 .

ANDAMENTO DELLA PRESSIONE TRIBUTARIA IN ITALIA In anni scelti dal 1883 al 1983

Anni 1883 11 1912-13 14,44 1932-33 21,79 1950-51 25,06 1953-54 30,45 1955-56 32,75 1958-59 35,18 1959-60 33,96 1965 32,98 1968 33,19 1969 32,78 1970 33,07 1971 34,93 1972 33,33 1973 36,13 1974 37,33 1975 31,30 1976 32,91 1977 33,84 1978 35,09 1979 38,02 1980 39,07 1981 41,28 1982 44,86 1983 48,86 1984 51,99 ( T •93 1903 '12 '22 (*) Dato provvisorio.

Fonte: Francesco Antonio Répaci. Saggi in onore del cen-tenario della Ragioneria generale dello Stato. Ministro del

W o . , * » . p 4 2 5 e K g g ^ ^ « « < £ tuazione economica del paese dei vari anni.

vento dello Stato sull'economia è divenuto no-tevole.

Nel grafico 1, ancor più che dalla serie delle percentuali della spesa totale, emerge l'espan-sione colossale del fenomeno: nel 1970 si la-vorava oltre 4 mesi e un quarto per la coper-tura della spesa del S.P.A.; nel 1984 circa 7 mesi e mezzo! In 14 anni la spesa è cresciuta più di quanto non sia aumentata nei 114 anni precedenti3.

Ancorché l'incremento della spesa pubblica nel secondo dopoguerra sia un fenomeno co-mune a tutti i paesi sviluppati e connesso con l'analisi e l'affermazione delle politiche key-nesiane, la crescita è stata altrove più conte-nuta che da noi: in Francia, Germania e Re-gno Unito nel periodo 1954-1980 è stata del

10,8%; negli USA del 5,8%, mentre in Ita-lia, nello stesso periodo, del 17,0%4. Una delle principali cause di aumento è la cre-scita della spesa sociale, in cui si individuano l'ormai tradizionale spesa per l'istruzione e quelle più recenti per la sanità e per l'Income Maintenance (quest'ultima categoria include la spesa per la sicurezza sociale e molte altre spese che hanno avuto ed hanno, specie in Ita-lia, molta importanza: le spese a favore delle industrie in crisi ed i trasferimenti alle impre-se di pubblica utilità; le speimpre-se per l'Income Maintenance si ricollegano più direttamente all'ideologia del «Welfare State»).

La spesa per l'Income Maintenance ha dato luogo in Italia — scrive il Reviglio5 — ad in-terventi con molti sprechi allocativi e distri-butivi, volti soprattutto all'ottenimento e al mantenimento del consenso politico.

2. PRESSIONE TRIBUTARIA, REDDITO PRODOTTO PRO CAPITE E REDDITO RESIDUO

La dilatazione enorme della spesa pubblica in Italia nell'ultimo secolo — il reddito nazionale è aumentato di 18 volte in 120 anni passando dai 22 miliardi del 1861 (in lire 1981) ai circa 400.000 miliardi del 1981, mentre la spesa è cresciuta nello stesso periodo di oltre cinquan-ta volte (da circa 4.000 a più di 200.000 miliardi6) — ha fatto sì che il trend della pressione tributaria sia stato di conseguenza in continua ascesa, con marcata intensità a partire dalla metà degli anni '70.

Il grafico 2 mostra con evidenza lo sviluppo del fenomeno (ovviamente si tratta di pressio-ne tributaria globale, comprensiva perciò di

quella erariale, di quella locale e degli oneri sociali).

Seguendo il criterio usato dallo Scotto7 ab-biamo calcolato la pressione tributaria globale in rapporto al reddito nazionale netto ai prezzi

di mercato, anziché sul prodotto interno

lor-do, perché tale rapporto pare più efficace nel-l'esprimere il peso dei tributi sul reddito del contribuente, essendo il reddito nazionale net-to ai prezzi di mercanet-to ottenunet-to detraendo gli ammortamenti dal reddito nazionale lordo ai prezzi di mercato (la quota di reddito desti-nata agli ammortamenti è, o dovrebbe essere non spendibile per altri usi).

Oltre a ciò ci parve di indubbio interesse ap-profondire ulteriormente lo studio sull'onere tributario per il contribuente italiano raffron-tando — poiché copiosi erano i dati a dispo-sizione — il reddito prodotto prò capite dal 1883 (in lire 1983) e il reddito residuo prò ca-pite (in lire 1983), dalla stessa data, al 1983. Il confronto è avvenuto in anni scelti esclu-dendo i dati affetti da scostamenti per cause accidentali (guerre, soprattutto). Il periodo è comprensivo perciò degli effetti delle tre rifor-me del sistema tributario italiano: la riforma De' Stefani del 1923, la riforma Vanoni del 1951 e quella del 1971.

Il grafico 3 conferma, per altra via, l'effetto oppressivo del nuovo sistema tributario, ben evidente nel grafico 2. Infatti, mentre il red-dito prodotto prò capite è passato da 6.724.000 (lire 1983) nel 1972 a 8.411.000 nel 1983 con un aumento del 25,08%, il reddito residuo prò capite è sceso da 4.483.000 (lire 1983) nel 1972 a 4.301.000 nel 1983 con un de-cremento del 4,04%; inoltre il differenziale, tra il reddito prodotto prò capite, e il reddito residuo nel 1972 era del 66,67%, nel 1983 era sceso al 51,14%. Ciò collima con la constata-zione dell'allungamento del tempo destinato dal contribuente italiano alla produzione di reddito da versare allo Stato, come notammo a proposito del grafico 1.

Quali conclusioni trarre dopo l'esposizione di tanto infauste serie di dati per il nostro con-tribuente?

Ci sovviene che la lettura della splendida opera del Gera8 sull'imposizione progressiva nel-l'antica Atene (su cui argomentammo su que-sta rivique-sta col titolo « Di una finanza sociale nell'età antica»'), ci suggerì questa medita-zione finale « taluni sistemi finanziari moder-ni presentano rassomiglianze non trascurabi-li con quello della più nobile democrazia del-l'antichità, senza averne tuttavia i pregi; tra di essi eccelle quello italiano». Fu la seguente

Reddito Reddito prodotto residuo prò capite prò capite

(migliaia di lire) (migliaia di lire) 1983 1983 Anni 1 8 8 3 1 9 1 2 - 1 3 1 9 2 2 - 2 3 1 9 3 2 - 3 3 1 9 5 0 - 5 1 1 9 5 3 - 5 4 1 9 5 5 - 5 6 1 9 5 8 - 5 9 1 9 5 9 - 6 0 1 9 6 5 1 9 6 8 1 9 6 9 1 9 7 0 1 9 7 1 1 9 7 2 1 9 7 3 1 9 7 4 1 9 7 5 1 9 7 6 1 9 7 7 1 9 7 8 1 9 7 9 1980 1981 1982 1983 reddito P '0'

Fonte: Repaci F. A.. Sogti in o/»fc «e.,di. Id., La finan-za de. Comuni delle Province e detti Enti corporativi.

To-rino, 1936, pagg. 25 e 229. MiniMero delle Finanze

L'ai-tlvti tritolarla to1 1949-50 al 1954-55. Relazioni onerali sulla situazione economica del Paese dal 1950 al 19*4

considerazione del Gera10 a suggerirci questo pessimismo: «Probabilmente il tenore di vita in Atene rimase basso, perché la scelta degli ateniesi era di destinare in prevalenza i mezzi alla cultura, al teatro, all'istruzione ed ai ma-gnifici monumenti pubblici, e non alla produ-zione».

Purtroppo, dalla nostra meditazione del '77, la spesa pubblica italiana si dilatava ulterior-mente tanto da essere finanziata per oltre la metà in disavanzo e si traduceva in ordine pub-blico, previdenza sociale, sanità, trasporti, in-frastrutture pubbliche e protezione dell'am-biente sempre più carenti, mentre le pastoie burocratiche crescevano.

Con onestà nell'82 il Reviglio ammette" che «il burocratismo e gli sprechi distributivi ed allocativi dell'intervento pubblico debbano es-sere corretti, perché l'accentramento del po-tere dello Stato ha in una certa misura para-lizzato ed imbrigliato la vitalità della società civile»... e12 «La macchina pubblica è rima-sta terribilmente indietro rispetto al settore

pri-vato».

Speriamo nel contagio di queste ammissioni.

NOTE

1 Cronache economiche, 1983, n. 4.

'Franco Reviglio, Spesa pubblica e sviluppo negli anni

80. Relazione al Convegno « Lo Stato e i soldi degli ita-liani». Confindustria, Firenze 1982, in « N o t e economi-che», n. 5/6, 1982, p. 245, ed. Monte dei Paschi di Siena.

C f r . Franco Reviglio, op. cit., pag. 246.

4 OCSE, The Role of the Public Sector, 1982.

5 Franco Reviglio. Spesa pubblica e stagnazione

dell'eco-nomia italiana. Il Mulino, Bologna 1977, pagg 8 e 10

' Franco Reviglio, Spesa pubblica e suo finanziamento

Lezioni tenute all'Università di Torino. A . A . 1981-82 Coop. Lorenzo Milani, p. 19.

Aldo Scotto, Finanza pubblica, Giuffrè, Milano 1983

pagg. 331 e segg.

' Giovanni Gera, L'imposizione progressiva nell'antica

Atene, Giorgio Bretschneider, Roma, 1975.

9 Costanza Costantino, Di una finanza sociale nell'età

antica. Cronache economiche, 1977, n. 7/8, pag. 83

10 Giovanni Gera, op. cit., pag. 196.

" Franco Reviglio, Spesa pubblica e sviluppo negli anni

80, cit. pag. 251.

UN'IMPOSTAZIONE ECONOMICA E

Nel documento Cronache Economiche. N.003, Anno 1986 (pagine 51-55)