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Gli anni Sessanta: l’acquisizione dello Studio Tomitano e del secondo Studio Torre

Al medagliere de Lazara vengono tributati, in ossequio alla moda del tempo, onori anche in forma poetica. Il bolognese Girolamo Boselli (1643/1700), citato tra gli antiquari da Orlandi487, visita lo studio e lascia un sonetto autografo, dedicandolo però a Carlo Dottori, che risponde a tono nella pubblicazione felsina488.

Gli incrementi procedono anche con acquisti di oggetti di proprietà degli amici: nel 1662 da Sertorio Orsato489 ottiene per 180 ducati una serie di Antichitadi490 (App.6), e assieme alle anticaglie, aggiunge Medaglie d’Imperatori d’Occidente dopo Carlo Magno, de’ Papi e d’huomini illustri, oltre ad alcuni importanti libri di numismatica: Fasti del Goltzius, Levinjio Hulsio, Savot Francese.

La ricerca della rarità è perseguita con acquisizioni singole e dispendiose: una Annia Faustina di metallo491 viene pagata in due rate 93 lire. Il ricorso al Monte dei Pegni con sempre più frequenza- nel 1664 impegnava catena di diamanti e fili di perle492 - per aver liquidità disponibile, conclama una situazione finanziaria non risolvibile.

487 P. A. Orlandi, Notizie degli scrittori bolognesi e dell'opere loro stampate e manoscritte raccolte da fr. Pellegrino Antonio Orlandi da Bologna, Bologna 1714, p. 338, citato accanto a Giuseppe Magnavacca, Giovan Battista Capponi, Carlo Cesare Malvasia; per un profilo biografico cfr. G. M. Mazzuchelli, Gli scrittori d’Italia cioè notizie storiche e critiche intorno alle vite e agli scritti dei letterari italiani, 2, Brescia 1758, pp. 1832-1833

488 BCPd, BP 1474/6/2, Al Sig. Carlo de Dottori/ Commendando il Nobilissimo Studio di medaglie et altre antichità de’ Sig. Conti Lazara/Sonetto/Già venni ò Carlo in su gli euganei lidi/Ammirator de tue virtudi, et ivi/Entro nobile Alberto incluse io vidi/E le pompe latine e i Fasti Argivi/Mirai di Regi, Augusti et Traci e Lidi/Effigiati i volti illustri e Divi/Mirai i Numi Achei, Persi e Numidi/ Profani avanzi e simulacri vivi./Stupij come colà Roma cadente,/E le Greche memorie in bronzi e in marmi/Si serbassero eterne homai già spente;/Ma più stupij che lor vittorie et armi/Un Carlo havesse anco a ridir possente/Al Paragrafo d’Omero, e di Virgilio in Carmi/Del Co. Girolamo Boselli Bolognese /1660; nella pubblicazione del Boselli, Carlo Dottori inserisce la risposta; G. Boselli, La corte accademica diuisa in prencipi, caualieri, e dame, ecclesiastici, e ministri, trattenimenti di genio trascorsi in giouinezza dal conte Girolamo Boselli, IV, Bologna 1665, pp. 82-83

489 AdL, 2-4-2, Riceveri L. a Sertorio Orsato, c. 189. 1662 13 aprile, Ducati cento e ottanta confesso esser debitore io Giovanni de Lazara Co all’Ill.mo sig. Cav.r Sert.o Orsato per occasion d’alcune antichitadi e medaglie, quali danari prometto esborsar in questo modo cioè fra tre giorni ducati cinquanta, nell’anno venturo 1663 ducati sessantacinque, nell’anno susseguente 1664 ducati sessanta cinque. Lo stesso documento riporta le 3 ricevute di versamento in data 17 aprile 1662, 8 luglio 1663, 13 agosto 1664

490 BCPd, BP 1474/9, Antichitadi aggiunte nell’armaro 1662, f.s., c. 1r

491 AdL, 2-4-2, Lettera di Giovan Battista Capodivacca a L.,Padova 20 dicembre 1663, c. 186; vengono pagate subito 33 lire, mentre 60 al quindici di Gennaio del 1664

492 AdL, 3-1-15, 1664 20 Novembre, c. 187. I pegni dovevano esser scossi o rimessi in capo a tredici mesi, a cui si aggiunge in calce un pegno di quadri del S. Mario Spinelli P. fatto il dì 2 Xcembre.

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Questo non distrae Giovanni de Lazara da fare il punto numerico della propria collezione: nel 1665 Il numero delle Medaglie di metallo della Serie Imperatoria493 conta 5261 pezzi, che restituisce sempre dati oscillanti, non sempre in deciso aumento. Sempre attento a cessioni e a nuove scoperte, nel gennaio 1665 visita Girolamo Soranzo, Podestà di Padova, e annota di aver visto 4 rarissime medaglie di metallo494.

2.9.1 L’acquisto dello Studio Tomitano e del secondo studio Torre

È dagli anni ‘60495 che i frequenti viaggi a Venezia consolidano la posizione del conte in una cerchia di relazioni di alto profilo, a contatto con i più facoltosi collezionisti e le raccolte più celebrate dell’epoca. Un ambiente che offre sempre nuove possibilità di acquisto.

Nel maggio del 1666 gli viene consegnata una nota dello Studio che era nelle disponibilità di Tancredi Tomitano (App. 7)496 dove assieme alle anticaglie troviamo quadri di marmo anche Medaglie d'argento d'Imperatori e Consoli romani principia da Divo Augusto n.° 495, Medaglie d'Ottone e di metal Corinto nelli suoi circhieli, d'Imperatori e consoli romani, n.° 2500. Il conte acquista la maggior parte degli oggetti esposti nella lista, e il debito, dilazionato in più rate, viene saldato nel luglio 1668497.

493 BCPd, BP 1474/13, Il numero delle Medaglie di metallo della Serie Imperatoria, 2 fogli fascicolati, datato nella seconda parte intitolata 1665 Medaglie aggionte dopo l’oltradetta nota, con revisione dei conti.

494 BCPd, BP 1474/9, 1654 7 Xmbre, medaglie che sono nel studio dell’Ecc.mo S. D. Ottavio Ferrari et io non le ho: 1665 30 gen.o Appresso l’Ecc.mo S. Girolamo Soranzo Podestà di Padova, in una cassella bianca vidi 4 rarissime medaglie di metallo, cioè Augusto grande con corona e CA nel mezzo, Tiberio grande col tempio ROM. ET AVO, Vitellio grande, Vitellio mezano, c. 2v

495 BCPd, BP 1474/9, 1660 - 16 marzo portai da Venezia ...f.s.

496 BCPd, BP 1474/13, Copia d’una nota d’un studio da vendere data dal Orefice dall’Angelo in Venezia 1666 12 maggio, è del S: Tancredi Tomitano da Feltre. (tiene ordine il S: Zeoli Barbier che medica a S. Gregorio passando traghetto à S. M. Zobenigo, foglio fascicolato; la nota, nel margine sinistro, segna gli acquisti di de Lazara.

497 AdL, A 2-4-2, 1667 19 Febbr.o, Acquisto d’alcune Medaglie di Metallo erano delli Tomitani di Feltre, c. 163; trovandosi in Venezia, si dichiara debitore di Bortolo Marinoni e si obbliga a far venir lettere di cambio da Padova per la congiunta soddisfazione nella settimana ventura ò di far l’esborso in contanti nel termine predetto Vale. L. 1240; AdL, A 2-4-2, 1668 25 luglio, Ric.te del S: Tancredi Tomitano, c. 164

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Nel medesimo giorno, il 7 maggio 1667, concede 21 monete in dono a Padre Gussoni498 e acquista una serie di anticaglie499, tra le quali spiccano per originalità Medaglie arabe n.° 5 L. 6-4, siclo di Metallo L. 2, monete che trovano posto nelle pagine iniziali Catalogo major.

Un momento cruciale per la fama dello studio è la visita dell’Abate Pierre Séguin, nell’ottobre del 1667500. L’abate stima 25 Medaglioni rarissimi501, valuta la monete di Britannico502 e di Statilia Messalina503. Séguin e l’abate genovese Filippo Maria Bonini celebrano il medagliere paragonandolo agli studi romani504.

Tornato in patria, il Decano inizia una corrispondenza con il Conte, contribuendo a diffondere la fama del museo padovano all’interno della corte di Luigi XIV, nel momento in cui il sovrano stava attuando una politica mirata a massicce acquisizioni per ampliare il suo Cabinet505.

498 BCPd, BP 1474/4, Medaglie donate al S. Dni Gussoni 1666 7 maggio: Giulio Ces. con la corona - grande; Galba con la pace; Domitiano col tempio della Salute; Nerva Traiano con 3 segni militari; Hadriano con l’Egitto; M. Aurelio con la Nave; Comodo con la Speranza; Massimino con la Fede de’ Soldati; Alessandro Severo con Marte Ultore; con quadriga – mezana; Gordiano con Securità sedente; con Giove Conservatore; con Letitia; Filippo Giov. Con colonna; Traiano Decio con Felicità – medaglione; con Marte – piccola; Sabina – con figura seduta con spiche e facella; Lucilla di vero con Pietà; Jul. Paula con Concordia; Paulina; Octacilia con Pietà. N.° 21, f.s. 499 BCPd, BP 1474/4, 1667 7 maggio Spesa fatta in cose antiche come di sotto, Sei idoli et una chiave antichi L. 24-16, f.s.

500 BCPd, BP 1474/7, Catalogo major: Questa rarissima medaglia fu conosciuta e considerata dall'insigne antiquario Monsù Pietro Seguino di Parigi, che fu à vedere questo studio presente il dott. Ottavio Ferrari l'anno 1667 11 ottobre e 12 detto due volte.

501 BCPd, BP 1474/4, Medaglioni stimati rarissimi dall’Abb. Pietro Seguino che vide il mio studio il 1667 – 11 e 12 Ottobre di valore sotto sopra di X dob. l’uno: Antinoo col toro – greco; Antonino - con 3 D. in piedi – greco; M. Antonio - con trofeo e Vittoria seduta con Palade e Mercurio – Greco; L. Vero con tempio – Greco; Commodo - con sacrificio; - con li 4 tempi; - con quadriga sopra le nubi; - con figura in piedi con vaso, hasta, e cane – greco; Sett. Severo d'alto rillievo con Vittoria; Caracalla - con due Tempij – greca; - con figura seduta: greca; Mamea - con Felicita perpetua; Massimino e Massimo con Castor, e Polluce – greco; Gordiano - con due figura in piedi – greco; - con Leone e Toro – Greco; Tranquillina e Gord.o con Diana, e venere – greco; Filippo e figliolo con gl'Imperatori à Cavallo, Vittorie; Due Filippi e Ottacilia col sacrificio; M. Octacilia con i due Filippi; Etruscilla - con Pudicitia; Gallieno con fortuna reduce; Valeriano Cesare con il Rogo; Lucilla con rin.so di più figure; Constantino massimo con Debellatori; Gentium Barbarorum; Questi 25 Medaglioni furono stimanti almeno dob. 8 l'uno sotto sopra - sono dob. 200 - sono scudi n.° 800

502 BCPd, BP 1474/7, Catalogo major: Questa è di Britannico. Ill. Abb. Pietro Seguino di Parigi la scoperse 1667 11 ottobre

503 BCPd, BP 1474/7, Catalogo major: Scantilia Messalina per opinione di Monsù Abb. Pietro Seguino di Parigi

504 BCPd, BP 1474/7, Catalogo major: L'abb. Seguino francese e l'abb. Bonini gianovese dissero in Roma che in alcuno studio de principi non hanno veduto medaglia così bella come questa della Basilica Vlpia la quale stimarono valere almeno dieci dobble

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Dopo attento vaglio506 il 1 ottobre 1668 Giovanni de Lazara porta a compimento l’altra importante acquisizione del decennio: lo studio di Giorgio Torre. Questo nuovo negozio tra i due contraenti è possibile solo dopo la conclusione della transazione di quello del 1657507, fatto per cui il Conte ricorre al Monte di pietà508 per saldare in denaro il controvalore dei livelli ceduti a suo tempo e disporre della liquidità necessaria per iniziare il nuovo pagamento. La nuova compravendita è sostanziata da due elenchi: uno di 314 monete notabili per 355 Doble509 (App. 8) e un secondo con altre 214 pezzi510 (App. 9).

506 BCPd, BP 1474/10, 1668 – p.mo Ottobre – Vidi il studio del S. D. Giorgio Torre e ne osservai le seguenti Medaglie.

507 AdL, A 2-4-2, 1667 30 novembre in Padova, c. 169: Fin l’anno 1657 14 luglio a conto di ducati mille e duecento di convenuto prezzo per un studio di medaglie antiche, l’ill.mo sig. Co: Giovanni de Lazara Cavalier consegnò al N. et Ecc.mo Sig. Giorgio Torre un capitale livellario di Ducati cento e venti era tenuto à pagar il già M. Rev.mo D. Francesco Gazo in vigor d’istrumento fatto per mano del q. D. Bernardin Zorzi, fondato esso un capitale sopra campi quattro in Villa Tora, ed essendo succeduta la morte di esso S. Gazo, che prima poteva esser astretto alla francazione è restata difficoltà tale in poter essiger gli può dalla S: Laura Caruga succeduta al possesso del fondo, che ha fatto desiderar al medesimo S. Torre che da esso Sig. Conte fosse fatto il pagamento in qualche altro modo, e di retrocedergli il medesimo capitale e però detto ill. mo Sig. Conte tutto che non si creda obbligato, per puro tratto cavalleresco contentandosi di ricuperar esso capitale, con al presente scrittura, che habbia rigore come pubblico instrumento dà et consegna liberamente in luogo del capitale stesso a d. ecc. s. Dottore l’affitto che egli sig. conte scude da S. Antonio Casotto Hosto a Vigodarzere che è di lire trecento sessanta otto q. 4 all’anno potendo principiar a scorer la prossima ratta al presente, che è quella d. Giustina prossima pass.a, e successivamente le ratte che seguiteranno fino all’intera somma di lire settecento quaranta quattro, mantenendo credito legittimo e non sottoposto ad alcuna altra obbligazione la qual consegna s’intenda haver luogo, rattificata che sia la presente scrittura dalla No. S. Cirilla figlia di detto s. della Torre rel.ta del q. N. S. Ludovico Frizimelega e stante la medesima consegna s’intenderà il Sig. Conte ritornato padrone del suo livello predetto come prima, il che sia detto e inteso nella più valida forma che esprimerlo si possa et in fede sarà il tutto corroborato dalla sottoscrizione delle parti e dei testimonj. Giovanni de Lazara conte così affermo.

508 AdL, A 4-1-4, Ex Diurnali Sancti M. Pietatis Paduae, c. 124: Per il Nob. S: Conte Zuanne de Lazara Al Nob. S. Giorgio della Torre lire settecento quaranta quattro tratte e scritte ut supra cusì havendo ordinatto per avanti qui il secrettario et il Ill.mo Nob. S. Co: et disse esser per recupare di livello sopra Campi in Villa Tora à luogo della consegna fattagli per tale effetto con scrittura nell’atto dell’Aff.o dell’Orso 1669 11 gennaio Not. D. Padova Berdegato alla qual s’habbi relazione et come in polizza in filza 11ªn. 123 sono li denari della partita 22.genn. 1670 L: 744; Per il detto Nob. Al detto lire seicento e vinti tratti e scritti ut supra con ordine del Nob. S. Co: Zuanne de Lazara come nella suddetta partita disse esser à conto di debito per l’ultimo studio di medaglie antiche acquistato come in detto pollicino sono il resto della partita 22.genn. 1670 L: 620

509 BCPd, BP 1474/4, 1668 – 4 Ottobre Medaglie notabili aggionte nel mio Studio per l’Acquisto del studio 2° del S. Torre: Queste 66 Medaglie costano tre doble l’una- sono doble 198; a cui si aggiungono Altre medaglie di minor pregio, per un totale di n.° 314 – à mezza dobla l’una – sono doble n. 147; sono in tutto Doble n. 355, c. 2v

510 BCPd, BP 1474/4, Medaglie aggionte per l’acquisto del Studio Torre secondo 1668 -4 Ottobre, c. 4v Fin qui sono n. 214 a cui si aggiungono probabilmente i pezzi annotati c. 5r Macrino: Speranza in piedi; Massentio: Medaglione con le 3 monete; Vetranio; Figura in piedi con un segno militare per mano; Magnentio: Imp. E Vittoria – Medaglia grande quasi medaglione; Costanzo giovine: Roma sed. E Trofeo – medaglione

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Come sempre più spesso avverrà nel corso degli anni successivi, il conte chiede ed ottiene la dilazione decennale del debito, onorandolo con rate semestrali (aprile/maggio e ottobre) dal 1668 al 1678511.

Sempre alla ricerca delle monete antiche padovane512, nel settembre 1669 inizia una trattativa con Francesco Valdagno per l’acquisto di una serie di oggetti e nummi, tra cui spicca una moneta carrarese di Marsilio, una medaglia di piombo di Costantino513, la cui acquisizione è conclusa alla metà di ottobre514.

2.10 Confronto con i medaglieri della regina Cristina di Svezia e di Luigi XIV