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Dopo la consegna dell’Armaro delle medaglie è collocabile la laboriosa redazione della fatica catalografica più stratificata del Conte, sia sotto il profilo meramente quantitativo sia qualitativo: il catalogo Medaglie di metallo et alcune d’argento e d’oro del Museo Lazara455, che a tutti gli effetti è il Catalogo major. Alcuni fascicoli, staccati nel tempo, sono fortunatamente conservati in altre buste, tuttavia ne fanno formalmente e sostanzialmente parte456. È questo il Catalogo, elaborato dagli anni ’60 alle soglie della morte457, a cui si riferiva Vedova individuando l’Indice del suo Museo, che forma un grosso volume458.

La collezione qui descritta è di circa 7600 monete, numero suscettibile di aumento459, e corrisponde a un computo autografo del Conte, non datato: Serie Imperatoria tutto il n.° della Prima Serie di metallo 4176, 2° serie sarà circa 2324, Argento circa 1500, totale n. 8000460

In calce al catalogo sono insolitamente comprese anche le medaglie papi461, medaglie moderne delle case d’Europa462, delle casate italiane463, degli Uomini Illustri464,

455 BCPd, BP 1474/7, Medaglie di metallo et alcune d’argento e d’oro del Museo Lazara, (d’ora in poi Catalogo major)tomo rilegato di circa 350 fogli non numerati, con inseriti foglietti, segnalibri e appunti sparsi.

456 BCPd, BP 1474/2, Medaglie antiche di Paesi, fascicolo rilegato di 28 fogli, di cui gli ultimi 10 bianchi, con copertina di carta azzurra, illustra i cassettini 124, 125 e 126; come estremi cronologici interni presenta due note: Questa d’argento fu trovata in villa di Revola territorio padovano l’anno 1654, c. 18v.; Simile medaglia donai al S. Antonio Brian Nuncio di Padova in Venezia per aver come l’arma Abriana X 1667 25 gennaro, 15v; affine e coevo può essere il BCPd, BP 1474/3, Argentea Serie Imperatoria, fascicolo non rilegato di 16 fogli, gli ultimi 2 bianchi; BCPd, BP 1474/10, Claudio, fascicolo non rilgato di 90 fogli, redatto in copia calligrafica autografa priva di qualsiasi chiosa.

457 BCPd, BP 1474/7, Catalogo major: Il sig. Ill.mo Bianchi Fiorentino 1688 4 giugno

458 Vedova, Biografia...cit., p. 502

459 Per esaminare il catalogo nei dati quantitativi e raggiungere alcune valutazioni critiche in merito, ne è stata eseguita una trascrizione strumentale informatica.

460 BCPd, BP 1474/6/II, Nota delli cassettini che hanno medaglie dupplicate della Prima Serie Imperatoria come fù trovato 1675 8 luglio, carta sciolta. Anche la stima è databile con buona approssimazione di conseguenza.

461 BCPd, BP 1474/7, Catalogo major, Cassettino 151-153

462 BCPd, BP 1474/7, Catalogo major, Cassettino 155: Elettori Dell’impero, Casa D’Austria, Re Di Francia, Re Di Polonia, Duchi Di Savoia, Re D’Inghilterra, Re Di Svezia, Re Di Portogallo

463 BCPd, BP 1474/7, Catalogo major, Cassettino 156-158: Visconti, Sforza, Estensi, Medici, Farnesi, Duchi D’urbino; Casa De Gonzaghi, Malatesti, Marchesi Di Monferà, Bentivoglio, Pichi, Principi Diversi, Casa De Doria, Rangoni, Ursini, Trialty, Collati, Avalos, Barberini.

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medaglie dei Padovani della casa da Carrara465, Alcune vecchie monete d’argento 466 delle città d’Italia e dei dogi467.

La strutturazione critica in questo strumento si consolida, frutto di una maturazione sostanziale rispetto ai cataloghi precedenti, e si sistematizza nell’esposizione dei dati del numerario.

Il volume si apre con gli indici Consulares, Serie imperatori à Pompeo Magno usq. Ad Carolus Magnus, a cui segue l’elencazione delle consistenze. In alto a sinistra viene classificato – più volte cancellato e ricorretto - il numero di collocazione nel rispettivo cassettino468. Sotto la titolazione dell’autorità viene inserita la descrizione della prima moneta, con legenda del tipo del dritto, a cui segue l’elencazione dei tipi e legende del rovescio di molti pezzi. Ogni variante del tipo o della legenda del dritto viene segnalata. Normalmente l’ultimo dato espresso è il modulo (grande, piccola, mezzana, medaglione). La descrizione della monete acquistate in corso d’opera viene inserita con graffe nel margine sinistro e talvolta destro, come confermato dall’alternanza dei colori degli inchiostri e dalla scrittura. La continua revisione a cui è sottoposta la collezione determina cancellature, spostamenti di sede per nuova attribuzione469, segni grafici - croci e asterischi a inchiostro e a matita rossa- dando vita a molte pagine dall’interpretazione decisamente spinosa (fig. 18).

Il margine destro è solitamente dedicato alle note di varia natura, che ricoprono le seguenti tipologie: apprezzamento estetico (bella, bellissima, alto rilievo, guastata dal bulino), note di conservazione (patina verde, patina ordinaria, corrosa), rarità (rara, rarissima), l’autenticità (sospetta, dubbia), il valore dato dagli studiosi (stimata doble), il costo e da chi è stata acquistata, i visitatori che hanno apprezzato una certa moneta, oltre alla bibliografia.

464 BCPd, BP 1474/7, Catalogo major, cassettino 159: Historici, Dottori Di Legge, Filosofi, Medici, Poeti, Musici, Scultori, Pittori, Donne Illustri, Ingegneri Ò Matematici

465 BCPd, BP 1474/7, Catalogo major, Cassettin 160: intitolato ma vuoto.

466 Su questo argomento specifico cfr. cap. 3 § 3.2

467 BCPd, BP 1474/7, Catalogo major, Cassettino 142; con elenco di Monete nel studio del Co: Lazara - Venezia e suoi dosi principiando da Henrico Dandolo; Bergamo, Brecisa, Padova, Treviso, Verona, Vicenza, Milano.

468 BCPd, BP 1474/7, Catalogo major, Medaglie antiche de paesi, che occupa i cassettini all’1 al 7; le medaglie di Roma sono conservate nel cassettino 16 e 17, che conserva anche le medaglie consolari, dal 17 al 19; dal cassettino 20 inizia la Serie Imperatoria.

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Il sistema di valutazione del conte sembra esser abbastanza equilibrato nello stimare la propria collezione, non inficiato dall’ossessione di darne lustro: l’attribuzione del ‘rarissima’ è circa l’ 1 % (80 item) mentre il ‘rara’ si aggira attorno al 1,5 % (130 item); le ‘sospette’ sono solo 7 item, ma ad aumentarne il numero vanno aggiunti tutti gli elenchi redatti da Giovanni de Lazara in fogli a parte, ma alla presenza degli studiosi, come il documento Medaglie del mio studio credute false ò sospette da Monsù Vaillant 1675 11 luglio470 (App. 5). Secondo Vaillant un Marco Aurelio è opera del Cavino471, mentre di parere contrario è il Conte, che vantava dalla sua una conosceva puntuale della bravura e dei pezzi del Padovano472. Il medaglione di Tranquillina suspetto appresso Monsù Vaillant per esser di piombo, Jo lo stimo antico certo per chè è di conio ed hà patina naturale antica473. La ritoccatura con il bulino, la forte pulizia e l’usura sono definiti indici che fanno sorgere il sospetto di falso sulle monete. E Giovanni de Lazara annota e registra474

Le valutazioni sul valore delle medaglie (da mezza dobla a 8, con maggioranza 2-3 doble) sono fornite soprattutto da Vaillant e Patin, e coinvolgono solo un numero esiguo di pezzi (56 item). Il catalogo però trova la sua compiutezza in tutto il materiale manoscritto del conte, che lo integra e che ne fornisce una interpretazione più chiara. Durante la visita del 1675, Giovanni de Lazara annota la quotazione di Vaillant dei Prezzi d’alcune Medaglie d’oro e d’argento475, oppure il prezzo delle medaglie

470 BCPd, BP 1474/6/II, Medaglie del mio studio credute false ò sospette da Monsù Vaillant 1675 11 luglio

471 Sulle imitazioni dell’antico o falsificazioni di Giovanni da Cavino cfr. G. Gorini, New studies...cit., pp. 45-54; Martini, Johnson, Catalogo ...cit., pp. 5-6

472 Su questo argomento cfr. 2.11.1

473 BCPd, BP 1474/6/II, Medaglie del mio studio credute false ò sospette da Monsù Vaillant 1675 11 luglio

474 AdL, A 4-4-6, Medaglie guastate col bollino dall’Angeloni, suspette, ò false da lui tenute per buone; BCPd, BP 1474/12, Relazione del S. D. Patin 1674 18 giugno: .[..].in Roma Regina di Svecia parlò del mio studio – ha 240 medaglioni – la 3^ parte ritocati col bullino, f.s.

475 BCPd, BP 1474/5, Prezzi d’alcune Medaglie d’oro e d’argento secondo l’opinione di Monsù Vallant. che cita n.° 50 dell’imperio grande con medaglie d’oro più preziose, un Giulio Cesare da 15 doppie, Albino da 100 doppie, e nei pezzi d’argento un Emiliano e un Ottone da 2 scudi, un Pescenio da 10 doppie

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Consolari secondo altri viaggiatori francesi476 o delle medaglie d’argento da mezzo D.to in sù477.

Dalle postille del Conte, si può notare il differente modo di procedere dei due studiosi francesi: Vaillant si annota le caratteristiche di circa 60 monete, Patin traccia il disegno di circa 130 pezzi.

I riferimenti bibliografici si sono ampliati, ricomprendendo le nuove acquisizioni della libreria: a Erizzo, Vico, Orsino, Occo, Agustin, Amant e Angeloni478 si sono aggiunti Lazius [B46], Strada [N20], Paruta [D720], Panvinio [N08-N09], Hulsius [D 132], Golztius [N06], Vaillant [D877], Patino [D854, D858, D860, D876], Marafioti [D663], Séguin e Birago Occone479, aggiornando le pubblicazioni al 1683, e forse sino al 1690480.

La frequenza e la qualità delle citazioni bibliografiche definiscono un sistema critico. Non stupisce il persistere delle citazioni assolutamente preminenti di Occo (516 item in tutto), giustificata certamente per la protratta intenzione di editarne la ristampa fino agli inoltrati anni ‘70. Questo intento determina una notazione bidirezionale: nel segnalare la presenza della moneta nel trattato (216 item), e nel segnalarne l’assenza (quasi 300 item). Il secondo riferimento maggiormente rappresentativo è l’opera di Vaillant (440 item) rispetto al confronto con l’opera di Patino (250 item)

Il confronto tra vari autori è serrato e si concretizza nel rilevare i progressi della disciplina. Il valore delle ristampe è nelle aggiunte e nelle correzioni, e il lavorìo

476 BCPd, BP 1474/12, Mie medaglie consolari di prezzo conforme al giudizio de’ S.i francesi nel tempo presente, f.s. non datato; BCPd, BP 1474/12, Mie medaglie consolari di prezzo nella Serie d’Argento, f.s. non datato;

477 BCPd, BP 1474/12, Valore della mia serie consolare d’Argento delle medaglie che vaglino da mezzo D.to in sù, foglio non datato, strutturato a colonne, con nome dell’autorità, numero delle monete possedute, valore.

478 Questa sezione di libri è già stata citata § 2.1. nota 333

479 Opere che certamente possedeva, ma che non sono state rintracciate negli elenchi della biblioteca. Sul libro di Séguin cfr. cap. 5 § 5.2 (fig. 38)

480 BCPd, BP 1474/7, Catalogo major, In Fulvia: simile medaglia è nel Museo stampato nella Regina di Svecia potrebbe riferirsi a F. Cameli, Francesco, Nummi antiqui aurei, argentei, & aerei primae, secundae, seu mediae, minimae, & maximae formae. Latini, Graeci, consulum, Augustorum, regum, & urbium. In thesauro Christinae reginae Suecorum &c. Romae asseruati. A Francisco Camelo eiusdem maiestatis antiquario per seriem redacti, Romae 1690

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del collezionista è nel ravvisare nuove lacune, sempre tenendo come pietra di paragone la propria collezione481.

Il Catalogo, per esser consultato come uno strumento versatile, aveva bisogno di ulteriori chiavi di interrogazione, scritture che il Conte produce in gran copia: gli Indici de’ riversi della Seconda Serie delle Medaglie fino al fine482 o una serie di soggettari483 si concretizzano come strumenti di analisi della collezione. A fornire una solida base epigrafica vengono in aiuto le Note Antiquorum484, stese da Orsato, opera che si dimostra in linea con la pubblicazione di Patin485, e che si nutre anche del clima della recente pubblicazione De notis romanorum486.

Il Catalogo major, e tutti questi indici sparsi, rappresentano la fatica suprema del conte, sia dal punto di vista collezionistico, qualitativo, quantitativo, finanziario ma soprattutto dal punto di vista critico.

481 BCPd, BP 1474/13, Genti romane nella ristampa dell’Orsino con aggiunte di Carlo Patino medico stampato in Parigi nel 1663 quali non sono nella Prima Serie, foglio fascicolato non datato; BCPd, BP 1474/13, Alcune Medaglie messa dal Strada nella stampa in foglio di Francoforte 1615 di alcuni soggetti non messi da altri autori, foglio fascicolato non datato, BCPd, BP 1474/12, Genti che io non hò messe dal Patino nella sua aggionta all’Orsino, foglio non datato. L’opera a cui si riferisce è C. Patin, Familiae Romanae in antiquis numismatibus, ab Vrbe condita, ad tempora diui Augusti. Ex bibliotheca Fuluii Vrsini, cum adiunctis Antonij Augustini, episc. Ilerdensis. Carolus Patin, doctor medicus Parisiensis, restituit, recognouit, auxit, Parisis 1663. Questi elenchi sono tutti strutturati a colonne con citazione bibliografica atta al recupero del paragone

482 BCPd, BP 1474/4, Indici dei riversi della Seconda Serie delle Medaglie fino al fine, fascicolo non rilegato di 24 fogli, non numerate, con elenchi di legende dalla A alla Z in doppia colonna.

483 AdL, A 4-4-6, fasc. 2, Denominatione de’ gl’Imperatori della 2 ª Serie – come sono nelle Medaglie, fascicolo di 2 fogli, incompleto, non datato; BCPd, BP 1474/12, Dei et Dee in Numismatibus Mey, fascicolo non rilegato di 4 fogli, non datato

484 BCPd, BP 1474/8, Note antiquorum, fascicolo di 36 fogli, non rilegato, senza copertina, comprende un elenco dalla A alla Z delle abbreviazioni delle legende sciolte, un elenco delle colonie romane in Italia ed extra Italia. La grafia è quella di Sertorio Orsato, da ricollegarsi alla stesura dell’Indice del Museo de Lazara

485 C. Patin, Introduzione alla storia della pratica delle medaglie di Carlo Pattino. Tradotta dal francese, Venezia 1673, pp. 161-167: Per esplicare le breviature che sono nelle medaglie antiche

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2.9 Gli anni Sessanta: l’acquisizione dello Studio Tomitano e del secondo