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Le armi da puntadei diversipopoli,chesisuccedettero, varia-ronodiformacoicostumi edil

modo

dicombattere;cosìi

Ger-mani

ediGalli,che guerreggiavanofralorodifesidaunasola targa di vetriceodilegno

iej^o,

adoperavano spade lunghe e

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flessibili

H

;iGreciedi

Romani

che eranocopertida elmi e co-razze metalliche,erano armatidispadecorteerobusteI. Allor-chélafanteriaebbea resistereadunacavalleriaformidabile

do-vetteusare lunghe piccheL,

come

quelle delli Svizzeri,lunghe da 5“, 80a6“, 50,abbandonatepoi nelXVIIsecolo;o

come

le sarisse deiMacedonid’una lunghezzamaggioredi6metri.La primarigateneva alloralapiccanella

mano

sinistra

,l’estremità interraappoggiatacontroilpiede destro postoalquantoindietro e laspadanella

mano

destra.

Le picche erano moltopiù corte,quando adopravansi contro lafanterìao controlacavalleria,prima chequesta fossearmata della lancia, equando ne dimisel’uso:peragirecontrola fan-terìa,la.picca eratenutaorizzontalmenteecolledue mani.

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S9

IFranchi per combattereinemiciriparatidascudi in legno, vipiantavanolalorocorsesca

M

faugmjomezzapiccaatre punte,che,non potendopiùritirarsi,paralizzava colsuopeso l’usodiquell’armadifensiva.

La

lànteria di tutte learmate d’Europa conservòlapiccalunga da4“,55a5”,85,el’alabarda

N

da2",30a2",60finoal principio delXVIIIsecolo, nellaqualepoca furonogeneralmente rimpiazzate dalfucilemunitodibaionetta,adun tempo

arma

digettoedarma da mano.

Ilferro della piccaora quadran-golare,orapiattoedaduetagli,aveva 0“,65di lunghezza,e O",05dilarghezza nelsecondocaso.

Lacavallerìa inEuropafioriprincipalmenteversoilsecoloXI; eraarmatadispadaedilancia,e difesadascudo,usbergo, pia-strone,edaunacalottadiferrocon maglia pendente per

di-fendereilcollo.Taliarmatureperòmaleattearesisterealla lancianeitornei, ctroppopesantivennerogradatamente

surro-gate daarmatureinlastradiferrosnodate che cuoprivano in-teramentelapersona,edallora learmioffensivefuronola

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60

boia0 brando

0

ahtnadrittaofìammeggiante,laspadaP,lo spadone maneggiatoaduemani,alamadritta,asegao fiam-meggiante Q,ilpugnale ostileR,elalancia S.

0

Lalanciacheera l'arma principale della cavalleria nelmedio evo, fuabbandonataversolafinedel

XVI

secolo,amotivodelle

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conservata sullafanteria;lacavalleriaritennesoltantolagrossa spada,-questanonfualleggeritachedopolasoppressionetotale

dellearmatureinferro,chescomparveroapocoapoco,a mi-surachesigeneralizzaval’usodellearmi da fuoconellediverse armate;inalcunipaesi,

come

inFrancia,lacavalleriariprese lacorazza.Lalanciavennenuovamenteadottataal principiodi questosecoloperlacavallerialeggera,adimitazione delletruppe

irregolariArabee Tartare,chesemprelausarono.

Le armi da

mano

variaronoperciòadifferentiepoche,ele armid'astapassaronosuccessivamenteedapiùripresedalie manidellafanteria inquelle deliacavalleriaereciprocamente.

Le armibianche presentando generalmenteall’estremità mi-noresuperficiechealtaglio,penetranoconessa piùfacilmente

epiùprofondamenteneicorpi;siaumenkilapenetrazione

for-mando

l’estremitàesterioreapunta a{fig.7),ad ugnaturaboda linguadicarpionec;questedisposizionidannoallapuntadelle armiglistessivantaggichelacurvatura dàaltagliodellelame.

Learmi,che agisconocollasolapunta, diconsiarmi dapunta,

come

sarebberoipugnali,lespadeecc.

;iguelleche agiscono collapuntaecol tagliodiconsiarmi da puntaedataglio,quali sonolesciabole.Fralearmi da puntadistinguonsi quelle

mon-tatesud’un' asta,

come

lalancia elafalcemanicataa rovescio, echiamansi armid'asta.

Fig.7.

Le armidapunta,agendo sud’unasuperficiepocoestesa ,

fannoferite

meno

larghe di quelle dellearmi dataglio,

ma

molto

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G3

piùprofondeequindimoltopiùpericolose;dipiùnel

pene-trareessehanno minorprobabilitàd’incontrareleossa,sulle qualifacilmente scivolano,eche,

come

lepartidelvestiarioe dell’equipaggianentodeisoldati,permettonorarevolteall’armi

dataglio dipenetrare profondamentenelle carni.

Lasezione dellearmi da mano,destinataadagiresoltantodi punta,devepresentareun’ugualeresistenzaintuttiisensi,e questa resistenzadeveesserelapiùgrandepossibilepersezioni

equivalenti,onderiunirelasoliditàallaleggerezza.

La formaaconodelferrodicerte lanciesoddisfapienamente allecondizionid’ugualeresistenzaintuttiisensi,

ma

presenta unasuperfìcie,lacuisezionemoltoestesanuoceallafacilitàdi

penetrazione;il pesodelferroèdiminuitofacendolovuotoa

(fig.8).

Fig.8.

b

f

Le

sezionia treoquattro spigoli,

come

quelle delle baionetteb,di certespadec,dellenostre lancie alosangaf,dellelancie francesi

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d presentano unasezione

meno

estesa ad uguaglianzadi resi-stenzaallaflessione, edanno moltarigidezza allalama.

La

formadelle aste delle lan-cia{fig.9)dovrebbeesser quella delsolidodimaggiorresistenza

allarottura;epperciòla mag-giorgrossezzadovrebbe essere

nel mezzo, la minore alla estremità;

ma

perfacilitareil

maneggio dell’arma, si tras-porla il centro di gravità g più indietro,alleggerendola in punta,erinforzandolaal

cal-cio, quantunque,pel

modo

di tener 1’arma, minore sforzo debba sopportareilcalciochela

punta.

Le

lanciedelmedio evo ave-vano unoincastro per l'impu-gnatura,essendotroppogrosse

inquestaparte,perpoter essere

aflerraledallamano.

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CAPO

IV.

SOMMARIO

NomencUtara ragionataiMfucitedifanteria.

Nomenclaturaditutte (eamida fuocoinoao

^csaoicorpidiR*Truppa.

~

Nouiencljturadellearmi biaocte.

NomeodaUira degUaa>

•orlimentidellearmi e atrumenti daGuaatattxre.