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Deflnizione e distinzione delle armi bianche

Armi bianche o da

mano

diconsiquelleche agiscono diretta-mentesulcorpodelnemico

,edilcuimotoreèilbraccio del-l’uomo.Possonodistinguersiin treparti:armid’urto,armida

taglio,armi dapunta.

Armi

d’nrto.

L’urto fusempreunodeiprìncipalimezzididistruzione impie-gati in guerra; lameccanicac’insegna cheisuoieffettivariano

colvariare della natura,forma,massae velocità relativa dei corpi ches’urlano;ilcorpourtatoessendod’ordinarioinriposo nel

combattimento,oanimato d'unapiccolavelocità,Teffetto

distrut-tore d’un’

arma

aumentacollasua massa, durezzae velocità,

ma

lapenetrazione diminuiscecolcrescere della superfìcie di contatto conquesto corpo. Tali differenti proprietàfurono successivamente

riconosciute dall’esperienzaprimadiqualunqueteoria;difattinei primitempi l’uomo, persoggiogareilsuo nemico, impiegò

dap-DigitizodbyGoogfé

M

primailpugno nudo,quindiarmatod’iinapietra,d'uncestoodi unamanopola;dopoessersiservilod’unbastone,preseun palo grossissimoall’unadelleestremiti;loscelsepesante,nodoso,e neformòlaclava cosìcelebre neitempiantichi.Siaumentòpoi ilpesoeladurezzadellaclava,fasciandola dimetallo, esi tras-formònellamazzaferrala

A

(1)delmedio evo, attualmente an-corainusopressoqualchecavalleria Orientale.

La mazza maneggiala ad unasola

mano

dallacavalleriapesava da

12

a15 kilogrammi,equella aduemanidalla fanteriaaveva

una

lunghezzadi 2",30a 2”, 60.

(t)Tulleleannibianchevarianoall'infinitodiformafra diloro;perciò le figuresegnateconletteremaiuscolesiriterrannocome puramenteindicative.

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so

Fralearmid’urto usalepurenelmedio evosiannoverail

mazzafrusto edilmartellod’armi;ilmazzafrusto{fouetd'armes)

B

specie dimazzaferrata fatta diunapallaguemitadipunte diferro,edappiccataad un manicodiferrodentato,

me-dianteuna robusta catena lun-gacircaun palmo;quandoil mazzafrustoeracompostodi due 0 tre pallechiamavasi scorpione.

Ilmartellod’armi C,col manicodiferroodi legno,da unaparteèfattoabeccodi falcone, dall’altrahaun mar-tello;è fornitod’ungancioper appenderloallacintura.

Laresislenzjichei corpi presentano alla penetrazione essendoinragionedella su-perlicieconcuiilcorpo ur-lanteagisce,cercossid' au-mentare glieffettidistruttori dellearmiristringendonela

su-perficiesuccessivamente

,fino

aridurlaad unsolospigolo

vivissimo;

ma

lasuaresistenza dovendoessere grandissima,

dovettero impiegarsilematerie più dure.Usaronsidapprima

certilegnami,pietre tagliatead angoli acutissimi, e perfino certeos.sad’animaliche perla loroformapiallae largaerano

adattalia tale scopo.ICellied

iGalliimpiegavano moltol’asciad'armi adunooa duetagli,in pietre dure, e talvolta in pietrepreziose.

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SI Leasciod’armi, introdotte inEuropa dopolaguerracoi bar-bari e coi popoli d’Asia,venneroinpoco tempo universalmente usate evariateall’inOniln.InGermaniaversolametàdel

XIV

secolo adopravasiunapiccola ascia D,edun’ altra alama grande lunata E.IFranchie gl’italianiusaronolascureadue mani, con

martellodentato

F

ed uncinoabeccodifalcone

G

dallaparte oppostaal taglio,econ unferro incimaaguisa di lancia.

Àdopraronsiinseguitolamemetalliche, diramee di ferro,e quindi di acciaio, digrossate allamola.Colprogressodell’artedi

trattareimetalli,nei qualiladurezzatrovasiaccoppiataad una grandetenacità,e collasoppressionedellearmature

perfeziona-ronsi learmidi taglioimpiegando lamesottilie leggerissime.

Nellefabbricazionidiquestearmioranons’adopraquasi al-trocheacciaio,ilqualeconvenientemente tempratohauna grande

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elasticità,mentrepossiedeunadurezza sufficiente,perchèspigoli vivissiminonsianofacilmente smussati.

Malgradolagranresistenza dellematerieimpiegate, devesidare

allelamemetallicheunacerta grossezzaversoiltaglio;e que-st’ostacolo allapenetrazione è tantomaggiore,quantoè

meno

acuto l’angolo deiduepianiche formanoiltaglio.Siripara inparte a

taleinconvenientecol

modo

diusarel’arma,facendola perciò agire obbliquamentealtaglio;Teffetto alloraè lo stesso

come

se l’angolo deiduepiani dello spigolo fosse più acuto:difatliunasezione

ab

(fig.1)perpendicolarealpianodellalamaccfe nelladirezione delmovimento,èuntriangolo in cui1’angoloalvertice è tanto più acuto,quantopiù lasuadireziones’allontanadallanormale allospigolo cd;l'altezzaagdel triangoloimmersonelsensodel

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movimentoèsempre per unastessapenetrazione

ah

dell’arma, eper conseguenza per unaslessabasedeltriangolo,

come

la se-cantedell’obbliquitàba\quindil’angolo al vertice diminuisce, e

lapenetrazionedivienpiùfacilequandoladirezionedel movi-mentos’accostaaquella del taglio.

fij-1.

L’obbliquità delmovimentofacilitaeziandio la rottura delle fi-breattaccate, allaqualetendonoa resistereperlaloro estensione;

quandolapressioneè direttaperpendicolarmenteallo spigolo ta-gliente,ciascunafibraèsostenutadaquellapostaaldisotto,e sullaqualeiltaglionon haazione diretta;

ma

quandoil movi-mentoèobbliquo,unapartedellefibreche,nelprimo caso,

sostenevanolepartiattaccatees'opponevanocontuttalaloro tensione allapenetrazionedellalama,sonoinquestocaso

sog-gette elleno stesse aglieffettidel taglio,edilloro

numero

è tanto piùgrande,quantopiùobbliquoèilmovimento.

Lefìbresituateall’estremitàdellasezione,verso cuiil movi-mentoè diretto,non sonopiù sostenute,cquindisonorottecon maggiorefacilità

;quest' effettosiriproducedistratoin istrato

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sulle partìvicine; le fibrenonprestandosi più tantoappoggiofra diloro, ilcorpovien tagliatoconminoresforzo.

Per aumentare dunqueglieflettidellearmitaglienti,bisogna dirigerleobbliquamenteallorospigolo;e ciòsìottiene allun-gando0 ritirandoilbraccio nel

momento

incuilalamavibrata conforzaincontrailcorpo che deetagliare.

SipuòottenereTobbliquilà delmovimento,coldareuna cur-vaturaaltaglio dellalama{Jig.2)

;questacurvaturarendeil mo-vimentodiciascunapartedeltaglio dellalamaaltrettantopiù

obbliquo, relativamente alladirezione delmovimentodell’arma, quantopiù questa parteèdistantedall’impugnatura

;esifacilita lasezione delle fibre delcorpo percosso per l’aumentodelbraccio

dileva.

Fig.i.

Uno

deimodipiù vantaggiosid’impiegarelelame curve consi-stenel dirigerle,

come

sesipuntassesull’orlo(fig.3) dell’oggetto, enelfarscorrerelalamadallapunta alfunpugnatura

;laforza muscolaredelbraccio èmeglioutilizzatacheinqualunquealtra direzione; di più,lavelocità elamassadelcorpo aggiungonsia

quelladell’arma, eilmovimentodeltagliodellalama lungola feritanonessendodirettamenteoppostoall’ostacolo,nerisulta che, selaresistenza cresce,iltagliosidirige piùobbliquamentee

S!(

provaminordifficoltà nelmuoversi;prendecosi ladirezione con-veniente allo sforzo necessariopervincerelaresistenza,in

modo

che questosforzononèmaiannullatodallareazione delle fibre,

come

potrebbe succederesesiagisse inaltradirezione.

Fig.S.

Glistessieffettisonoprodotti,allorchéiltagliotrovasinella

parteconcavadellalama,

come

nellescimitarre {ijotagans)degli Orientali(fig. 4),edilmovimento deH’armaè diretto dall’impugna-tura aliapuntaritirandoilbraccio.

Fig. 4.

L’armi. datagliodevonoessere sottilissimeper penetrarpiù

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facilmente nei corpi;d’altrapartedebbonoessere di talegrossezza permantenerelospigolo vivo enon rompersinegli urti;bisogna dunque chel’angoloformatodalle faccielateralideltaglio sia determinatodalrapportocheesistefralamateriadicuil’arma

èformata,edilcorpo che devetagliare.

Peragire sul ferro dellearmidifensive, f'9-5. quest’angolodeveessereevidentemente

più resistenteche non peragire sul legno, sulcuoio0sullecarni; cosinel primo casol’angolo non deveessere troppo acuto,perchèl'armanonsischeggitroppo facilmente.Perovviare inparte atal in-convenienteedavereduetaglisidàalla sezionedellalamalaformadiuna lo-sanga a{fig.5).

Nellearmidestinaleadagiresucorpi

meno

puri del ferroodel Fig.6.

rame, sipuò renderelalamapiù ta-glientesenzaaumentarnelalarghezzae conservarela stessasuperficie alla

se-zione,dandole una forma triangolare allungala h;sirinforzaanchelospigolo,

esirendel’angolo

meno

acutoper mezzo d’unaleggeraugnaturac,

come

general-mentepraticasiperglistrumentidataglio.

Questalorma semplicissimaconviene

allelamedellesciabolecorte,

ma

rende learmilunghe troppopesantipelfacile maneggio ad unasola

mano

;ènecessario intalcaso alleggerirelalama con una o piùscanalatureosguscid f(fig. 6).Questa disposizioneconvieneallearmi ad uno o aduetaglidfg.

Quando

l’armaagisce principalmentedataglio, siassottiglia

luttoilmezzodellalama def,lasciandola maggiorgrossezza nel dorso;

ma

allorché agisce di punta,abbisogna d’una gran

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gidezza,evi silasciano degli angoli saglientinelsensodella lun-ghezza,praticandosuciascunafacciaduescanalature h.L’ an-golosaglìentesitrova sulmezzodellalarghezza dellalama,

come

incertesciabole di cavalleria dilinea,osuldorsoe,

come

nelle scimitarrefyatagans);cercossidiottenere lostessoeffetto la-sciandounabacchettasuldorsodellalamaA,

ma

talmodellofu

Colla sezione alosanga appiattital,che

sidà attualmenteallespade,esse acqui-stano unacertaflessibilità,che diminui-sceilpericolodirottura, learmi molto lungherelativamente allaloro larghezza,

che possono pureimpiegarsi

come

armi dataglio.

Le famose lamediToledo sonopiatte,edunisconouna grande flessibilitàaduna grandesolidità;labontàdellalorotempraè

tale,chespingendolapunta controun corporesistente,prendono laforma d’un arco chedescrivealmenoitrequartid’una cir-conferenza, c talvoltadescrivonounacirconferenza intera.

Laloro resistenza è taleche possonobattersi di piattosud’una lastradipiombo,adue maniccontutta la forzad’un

uomo

vi-goroso senza romperle.

abbandonato.