Stefano Bonaccini - PRESIDENZA
3. AREA PREVENZIONE DELLA CRIMINALITÀ ORGANIZZATA E PROMOZIONE DELLA LEGALITÀ (LR 18/2016) LEGALITÀ (LR 18/2016)
Diffusione di interventi preventivi e culturali nelle città e nelle scuole, anche con il coinvolgimento delle associazioni ed organizzazioni di volontariato operanti sul territorio a favore della prevenzione del crimine organizzato e mafioso e dei fatti corruttivi, nonché per la promozione della cultura della legalità e della cittadinanza responsabile.
L’azione della Regione mira inoltre alla promozione del riutilizzo, in funzione sociale, dei beni immobili confiscati alla criminalità organizzata e mafiosa.
Altri Assessorati
coinvolti ▪ Giunta Regionale per specifiche competenze Agenda 2030
Pace – Assicurare la legalità e la giustizia
Strumenti e modalità di attuazione
▪ Definizione del Piano integrato delle azioni regionali per la promozione della cultura della legalità e della cittadinanza responsabile e la prevenzione del crimine organizzato e mafioso e dei fenomeni corruttivi, ai sensi dell’art. 3 della LR 28 ottobre 2016, n. 18 «Testo Unico per la promozione della legalità e per la valorizzazione della cittadinanza e dell’economia responsabile» e successiva sottoscrizione di Accordi di programma con enti pubblici secondo quanto previsto dagli artt. 7, 16, 17, 19, 22 e 23 della LR 18/2016
Altri soggetti che concorrono all’azione
Enti Locali, Università, Centri di ricerca, Associazioni e Organizzazioni di volontariato che operano nel settore della promozione della legalità e della prevenzione del crimine organizzato e mafioso
Destinatari Enti pubblici, statali e locali, Soggetti espressione della comunità regionale
Risultati attesi 2020 2021 Triennio Intera
Legislatura 1. Sostegno al recupero e gestione a fini
sociali e istituzionali di beni immobili confiscati alla criminalità organizzata presenti sul territorio regionale (numero)
≥ 2
2. Sottoscrizione di accordi di programma con enti pubblici per la promozione della
cultura della legalità (numero) ≥ 20
3. Recupero e gestione a fini sociali e istituzionali di beni immobili confiscati
alla criminalità organizzata (numero) ≥ 6
4. Sottoscrizione di accordi di programma con enti pubblici volti al rafforzamento della prevenzione primaria e secondaria
in relazione ad aree o nei confronti di ≥ 60
108 categorie o gruppi sociali soggetti a rischio di infiltrazione o radicamento di attività criminose di tipo organizzato e mafioso (numero)
Impatti sugli Enti Locali
Rafforzamento della prevenzione primaria e secondaria in relazione ad aree o nei confronti di categorie o gruppi sociali soggetti a rischio di infiltrazione o radicamento di attività criminose di tipo organizzato e mafioso. Restituzione alla collettività dei beni immobili confiscati alla criminalità organizzata
Impatti in termini di pari opportunità e non discriminazione
Nel recupero e gestione a fini sociali e istituzionali di beni immobili confiscati alla criminalità organizzata vengono favoriti interventi volti al riutilizzo di tali beni come centri di accoglienza o rifugio per donne vittime di violenza e per i minori o per categorie sociali particolarmente fragili dal punto di vista socio-economico (ad esempio rifugiati) in situazioni connesse all’emergenza abitativa
Banche dati e/o link di interesse
Portale regionale Legalità: https://legalita.regione.emilia-romagna.it/
Biblioteca Assemblea Legislativa - Criminalità e sicurezza:
http://www.assemblea.emr.it/biblioteca/criminalita/criminalita
Mappatura dei beni immobili confiscati alla criminalità organizzata sul territorio della Regione Emilia-Romagna: http://www.mappalaconfisca.com/
Raccordo Bilancio regionale Ordine pubblico e sicurezza • Sistema integrato di sicurezza urbana
109 4. POLIZIA LOCALE (LR 24/2003)
Le polizie locali rappresentano oggi in Emilia-Romagna un importante presidio di sicurezza per i cittadini in quanto presenti ed attive nel 96,4% dei Comuni nonché in tutte le Province, collocandosi tra le strutture di polizia più presenti a livello territoriale. Con la LR 13/2018 è stata sensibilmente aggiornata la LR 24/2003, la norma di riferimento delle Polizie Locali della Regione, portando numerosi elementi di modernizzazione, alcuni dei quali unici a livello nazionale, che disegnano in modo marcato il percorso di sviluppo delle Polizie Locali in Emilia-Romagna per i prossimi anni. Spetta ora al mandato 2020-2025 l’ambizioso compito di dare concretezza a questa “visione” mediante l’adozione di provvedimenti in grado di sostenere lo sviluppo delle Polizie Locali verso livelli ottimali di erogazione del servizio, attraverso una nuova e più efficace interazione con le rispettive comunità traghettando il lavoro delle Polizie Locali da “forza di polizia” a “servizio di polizia”, il recupero di elevati livelli di efficienza delle strutture e professionalità degli operatori, mediante una diversa e migliore interazione con i soggetti attivi all’interno delle rispettive comunità e, infine, consolidando l’interazione tra le diverse strutture di Polizia Locale in un’ottica di sistema a rete capace di dare risposte ad una società sempre più moderna, attiva e mobile sul territorio
Altri Assessorati
coinvolti ▪ Giunta Regionale per specifiche competenze
Agenda 2030
Pace – Assicurare la legalità e la giustizia
Vettori di sostenibilità – Efficienza della Pubblica Amministrazione e gestione delle risorse finanziarie pubbliche
Strumenti e modalità di attuazione
▪ Sostegno ai processi aggregativi per la promozione e il sostegno alle Polizie Locali delle Unioni di Comuni
▪ Adozione delle direttive previste dalla LR. 24/2003 per la crescita e la valorizzazione delle Polizie Locali
▪ Definizione di un modello di polizia di comunità mediante l’elaborazione e la promozione tra le Polizie Locali di apposite linee guida
▪ La messa a sistema del Corso Concorso unico regionale per l’accesso al ruolo di Agente di Polizia Locale
Altri soggetti che concorrono
all’azione Enti Locali, Volontariato, Mondo produttivo ed altri servizi regionali, Fondazione Scuola Interregionale di Polizia Locale Destinatari Polizie locali degli Enti Locali ed altri soggetti interessati al
tema, espressione della Comunità regionale
Risultati attesi 2020 2021 Triennio Intera
Legislatura 1. Polizie Locali che operano attraverso
conferimento del servizio all’Unione di
Comuni (numero) > 30
2. Prosecuzione del processo di adozione di direttive di applicazione della LR 24/2003 come riformata nel 2018 con l’approvazione di 2 nuove direttive
■ 3. Completamento dell’edizione “pilota”
del Corso-Concorso unico regionale per ■
110
Risultati attesi 2020 2021 Triennio Intera
Legislatura l’accesso alla Polizia Locale
4. Adozione di una direttiva per la definizione ed attuazione di un modello
di polizia di comunità ■
5. Mantenimento delle Polizie Locali che operano attraverso conferimento del servizio all’Unione di Comuni superiore a 30 unità
■
6. Prosecuzione del processo di adozione di direttive di applicazione della LR.
24/2003 come riformata nel 2018 con l’adozione di ulteriori 3 direttive
■
7. Affinamento della procedura per lo svolgimento del Corso-Concorso unico regionale per l’accesso alla Polizia Locale per: adozione modifiche alla direttiva 1605/2019 ed avvio nuovo corso concorso
■
8. Attivazione presso 5 Polizie Locali delle principali attività previste dalla direttiva per la definizione ed attuazione del modello di polizia di comunità
■ 9. Incremento del numero delle Polizie
Locali che operano attraverso conferimento del servizio all’Unione di Comuni fino a 32
■ 10. Prosecuzione del processo di adozione
di direttive di applicazione della LR 24/2003 come riformata nel 2018 portandone a 9 il numero complessivo
■ 11. Messa a sistema del Corso-Concorso
unico regionale per l’accesso alla Polizia Locale quale modalità principale per l’accesso alla figura di Agente di PL nella nostra Regione
■ ■
12. Attivazione presso almeno 10 Polizie Locali delle principali attività previste dalla direttiva per la definizione ed attuazione di un modello di polizia di comunità
■ 13. Incremento del numero delle Polizie
Locali che operano attraverso conferimento del servizio all’Unione di Comuni fino almeno a 33
■ 14. Completamento del processo di
adozione delle direttive di applicazione della LR 24/2003 come riformata nel 2018 mediante l’adozione di 13 direttive
■
111 Impatti sugli Enti Locali
Attivazione di una forte spinta alla modernizzazione e razionalizzazione del sistema delle Polizie Locali in grado di attivare, presso i singoli Comuni o le Unioni, un migliore rapporto tra Ente Locale e comunità di riferimento dovuto ad un incremento della qualità dei servizi erogati dalle Polizie Locali, anche in termini di relazioni con il territorio e di apprezzamento, da parte dei cittadini, di una migliore professionalità degli operatori
Impatti in termini di pari opportunità e non discriminazione
Rispetto al tema delle pari opportunità le Polizie Locali dell’Emilia-Romagna presentano un ammontare di operatrici che si attesta a circa il 39% dell’intero personale in servizio. Si tratta di un dato che non ha eguali nelle altre organizzazioni di polizia e che rappresenta un esempio di come le nostre polizie locali tendano sempre di più̀ ad aderire, in un’ottica di genere, al contesto delle comunità in cui operano. Il dato sopra richiamato viene rilevato dall’ufficio regionale competente in materia di polizia locale con cadenza annuale
Banche dati e/o link di interesse
Autonomie – Polizia locale: http://autonomie.regione.emilia-romagna.it/polizia-locale
Raccordo Bilancio regionale Ordine Pubblico e Sicurezza • Polizia locale e amministrativa
112 5. AREA SICUREZZA URBANA (LR 24/2003)
Promuovere la rigenerazione di aree urbane degradate nel territorio regionale, attraverso la promozione di progetti di miglioramento, manutenzione, riuso e rifunzionalizzazione delle aree pubbliche e delle strutture edilizie esistenti, rivolti all'accrescimento della sicurezza e della capacità di resilienza urbana, unitamente allo sviluppo di pratiche per l'inclusione sociale.
Favorire lo sviluppo di misure di prevenzione situazionale, che, attraverso anche un'accorta programmazione urbana, mirano a ridurre le opportunità di commettere reati, unitamente alle misure di prevenzione comunitaria volte a sostenere la partecipazione dei cittadini alla ricostituzione della dimensione comunitaria e agli interventi di prevenzione sociale finalizzati al contenimento dei fattori criminogeni.
Altri Assessorati
coinvolti ▪ Giunta Regionale per specifiche competenze Agenda 2030
Persone – Promuovere la salute e il benessere
Pianeta – Creare comunità e territori resilienti, custodire i paesaggi e ì beni culturali
Strumenti e modalità di attuazione
▪ Le azioni di prevenzione integrata saranno messe in pratica mediante Accordi di Programma che possono essere stipulati dalla Regione con le Autonomie locali, le Università e Centri di ricerca, anche utilizzando le possibilità dischiuse da disposizioni della legislazione regionale e statale, in attuazione di quanto stabilito dagli artt. 2 e 3 della Legge 18 aprile 2017, n. 48 e di quanto di conseguenza previsto dall'Accordo per la promozione della sicurezza integrata sottoscritto l’8 luglio 2019 tra la Prefettura-UTG di Bologna e la Regione Emilia-Romagna
Altri soggetti che concorrono all’azione
Enti Locali, Università, Centri di ricerca, Associazioni e Organizzazioni di volontariato che operano a favore delle vittime di reati nel campo della sicurezza e a sostegno della prevenzione dei reati, Fondazione Emiliano Romagnola per le Vittime dei reati
Destinatari Enti pubblici statali e locali, Soggetti espressione della comunità regionale
Risultati attesi 2020 2021 Triennio Intera
Legislatura 1. Sottoscrizione di Accordi di programma
di prevenzione situazionale, sociale e comunitaria sull’intero territorio regionale (numero)
≥ 10 2. Definizione di Accordi di programma a
sostegno della diffusione di tecnologie evolute di videosorveglianza del territorio (c.d. intelligence vision) (numero)
≥ 10
3. Sottoscrizione di Accordi di programma volti alla riqualificazione degli spazi
pubblici per la prevenzione della ≥ 20
113 (numero)
4. Definizione di progetti sperimentali particolarmente innovativi nel campo della prevenzione sociale, situazionale e comunitaria da svilupparsi in convenzione con gli Enti Locali, potenzialmente trasferibili (numero)
≥ 50
Impatti sugli Enti Locali
Attuazione di azioni volte al conseguimento di una ordinata e civile convivenza nelle città e nel territorio regionale, in particolare con riferimento alla riduzione dei fenomeni di delittuosità ed inciviltà diffusa
Impatti in termini di pari opportunità e non discriminazione
Vengono proseguite azioni dedicate alla prevenzione e al contrasto della violenza contro le donne. In questo ambito, in particolare, si agisce seguendo due diverse direttrici: da un lato si sosterranno progetti generali volti a promuovere la sicurezza urbana, i quali, benché non tutti impostati specificamente secondo un’ottica di genere, di fatto sono rivolti alle donne e alla loro sicurezza negli spazi pubblici, sia direttamente, attraverso le consuete misure di supporto e di assistenza economica alle vittime di violenza - e spesso ai loro figli - della Fondazione Emiliano Romagnola per le Vittime di Reato (che di fatto dedica buona parte del suo lavoro alla gestione di casi che riguardano la violenza di genere). Dall’altro lato si garantisce l’aggiornamento del quadro conoscitivo dei fenomeni che riguardano la violenza e l’insicurezza di genere. In particolare, si continua ad alimentare con dati aggiornati le basi statistiche e le banche-dati interne su diversi fenomeni sociali, compreso quello della violenza di genere, che offrono una lettura approfondita della condizione femminile della nostra regione, incluso l’aspetto della violenza
Banche dati e/o link di interesse Autonomie - Sicurezza urbana:
http://autonomie.regione.emilia-romagna.it/sicurezza-urbana/approfondimenti/statistiche-2 Forum italiano per la Sicurezza urbana: http://www.fisu.it/
Raccordo Bilancio regionale Ordine pubblico e sicurezza • Sistema integrato di sicurezza urbana
114
6. CONNOTARE LA REGIONE EMILIA-ROMAGNA QUALE TERRA DELLO SPORT ITALIANA