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CONTRASTO ALLA POVERTA’ E ALL’ESCLUSIONE SOCIALE

Stefano Bonaccini - PRESIDENZA

■ Impatti sugli Enti Locali Gli Enti Locali sono i principali attori delle azioni necessarie

6. CONTRASTO ALLA POVERTA’ E ALL’ESCLUSIONE SOCIALE

In coerenza con gli obiettivi dell’Agenda 2030 verranno potenziate le azioni e le iniziative volte a prevenire o ridurre le condizioni di vulnerabilità e marginalità sociale, ridurre le diseguaglianze e le discriminazioni sociali, rese ancora più drammatiche per effetto dell’emergenza sociale e sanitaria da COVID-19; verrà pertanto posta particolare attenzione alle nuove povertà e alle categorie sociali maggiormente svantaggiate quali i senza dimora, le comunità rom e sinti, le persone in esecuzione penale

Altri Assessorati coinvolti

▪ Ambiente, difesa del suolo e della costa, protezione civile

Mobilità e trasporti, infrastrutture, turismo, commercio

▪ Montagna, aree interne, programmazione territoriale, pari opportunità

▪ Politiche per la salute

Sviluppo economico e green economy, lavoro, formazione Agenda 2030

Persone - Contrastare la povertà e l’esclusione sociale eliminando i divari territoriali Persone - Garantire le condizioni per lo sviluppo del potenziale

Pace - Eliminare ogni forma di discriminazione

Partnership - Governance, diritti e lotta alle disuguaglianze

Istruzione

Strumenti e modalità di attuazione

▪ Attuazione della LR 16/2019 attraverso l’avvio del microcredito di emergenza a favore di persone nelle condizioni indicate al comma 1, art. 5 DM 176/2014

▪ Attuazione della LR 7/2012 attraverso il supporto a interventi e iniziative sul tema del recupero e distribuzione di beni alimentari per le persone in povertà

▪ Qualificazione degli interventi a favore di persone senza dimora con particolare attenzione ai servizi a bassa soglia e al tema abitativo

▪ Supporto alla programmazione territoriale in ambito povertà ed esecuzione penale

▪ Coordinamento di progetti finanziati da Cassa delle Ammende volti al reinserimento sociale delle persone in esecuzione penale

▪ Attuazione della LR 11/2015 e della Strategia regionale per l’integrazione di rom e sinti con particolare attenzione al dialogo con le comunità e le rappresentanze

▪ Attuazione e monitoraggio della LR 14/2015 in materia di inclusione sociale e lavorativa delle persone in condizione di fragilità

Altri soggetti che concorrono

all’azione Amministrazioni pubbliche locali e dello Stato, Terzo Settore, Parti sociali

Destinatari

Persone in condizioni di povertà (anche a seguito della crisi economica derivante dall’emergenza COVID-19) e marginalità estrema quali senza fissa dimora con situazioni multiproblematiche (salute mentale, alcolismo, tossicodipendenza), Rom e sinti che vivono in condizioni di

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difficoltà in ambito occupazionale, Persone detenute e sottoposte a misure alternative alla detenzione.

Risultati attesi 2020 2021 Intera

legislatura 1. Coordinamento e gestione dei progetti

finanziati da Cassa delle Ammende volti al reinserimento sociale delle persone in esecuzione penale 2. Partecipazione all’Avviso del Ministero del

Lavoro e delle Politiche sociali per interventi a favore delle persone senza dimora

3. Approvazione di un nuovo bando per il finanziamento di interventi per il recupero alimentare

4. Elaborazione e approvazione del Piano regionale povertà 2021-2023 in attuazione dell’analogo piano nazionale

5. Stesura della relazione triennale esecuzione penale 2018-2020

6. Revisione degli strumenti di programmazione in materia di povertà attraverso l’approvazione del Piano regionale 2021-2023 in attuazione dell’analogo piano nazionale

7. Potenziamento degli interventi per il recupero e la distribuzione di beni alimentari a favore delle persone in povertà (LR 12/2007), sviluppo delle interconnessioni con i temi ambientali

8. Potenziamento degli interventi a favore delle persone senza dimora anche attraverso una riprogrammazione e ricalibrazione delle risposte alla luce dell’esperienza Covid

9. Consolidamento e monitoraggio della programmazione regionale integrata dei servizi pubblici del lavoro, sociali e sanitari in attuazione della LR 14/2015

Impatti sugli Enti Locali Politiche e obiettivi nel campo del contrasto alla povertà e all'esclusione sociale delle categorie più vulnerabili hanno un impatto diretto sugli Enti Locali e sulla coesione sociale

Impatti in termini di pari opportunità e non discriminazione

Tutti gli interventi nei confronti delle persone in condizioni di vulnerabilità e grave marginalità sociale sono finalizzati a compensare, almeno in parte, le condizioni di svantaggio e a creare i presupposti per una riduzione delle disuguaglianze

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https://sociale.regione.emilia-romagna.it/esclusione-sociale-e-poverta

Raccordo Bilancio regionale Diritti sociali, politiche sociali e famiglia • Interventi per i soggetti a rischio di esclusione sociale

135 7. SOSTENERE IL DIRITTO ALLA CASA

L’obiettivo riguarda il garantire un più equo e diffuso diritto alla casa, inteso come possibilità di accedere al “bene” casa in proprietà o in affitto, a condizioni sostenibili rispetto al reddito;

nonché ad un insieme più vasto di servizi per l’abitare, in relazione alle differenti categorie di contesti, di utenti e di bisogni.

L’obiettivo si esplicita attraverso una serie di azioni diversificate e sinergiche, finanziate con risorse proprie e statali, che consentano di raggiungere target differenti con misure mirate ed efficaci.

Il quadro di riferimento per l’attuazione dell’obiettivo è la definizione di un rinnovato assetto normativo regionale, accompagnato da un analogo aggiornamento dell’Osservatorio per le Politiche Abitative.

Oltre a proseguire la gestione dei bandi e dei finanziamenti già erogati, nonché a rinnovare i fondi per il sostengo alla locazione (fondo locazione e fondo morosità incolpevole), saranno messe a sistema alcune azioni a carattere pluriennale, la cui attuazione dovrà costituire il driver principale nel raggiungimento dell’obiettivo

In particolare, verranno verificati ed avviati due programmi di intervento pluriennali: uno rivolto all’Edilizia Residenziale Pubblica, con l’obiettivo di calare fortemente il numero di alloggi sfitti e non assegnati a nuclei famigliari presenti nelle graduatorie comunali; ed uno, con un alto livello di sperimentalità, rivolto all’Edilizia Residenziale Sociale che, a partire dalle migliori esperienze di Agenzie Casa in Regione, cerchi di incentivare il riutilizzo dei patrimoni immobiliari esistenti, finalizzandoli a politiche di housing sociale a costo calmierato.

Si proseguiranno, in una logica di sempre maggiore integrazione, i programmi di rigenerazione urbana incentrati su risorse per l’housing sociale. Sempre in una ottica di miglioramento della qualità dell’abitare, si consolideranno alcune azioni relative alla formazione sui temi della qualità urbana, dell’accessibilità e dell’inclusività degli spazi urbani e degli edifici.

Altri Assessorati

coinvolti ▪ Montagna, Aree interne, Programmazione territoriale, Pari opportunità

Strumenti e modalità

di attuazione ▪ Bandi specifici

▪ Attività formative Altri soggetti che concorrono

all’azione Comuni, ACER, Agenzie Casa, Operatori privati Destinatari Cittadini, Professionisti, Operatori del settore

Risultati attesi 2020 2021 Triennio Intera

Legislatura 1. Programma ERP: attivazione di una

prima tranche per 10 mln. €

2. Programma ERS: definizione

programma

3. Fondi per la locazione e la morosità

incolpevole

4. Prosecuzione Programma ERP: seconda

tranche

5. Programma ERS: fase di testing ed avvio 6. Nuova legge per l’abitare: fase di ascolto

e partecipazione

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7. Avvio attuazione Bando PIERS

8. Attuazione integrale Programma ERP, in

funzione delle risorse disponibili

9. Messa a sistema Programma ERS

10. Nuova legge per l’abitare: proposta

all’Assemblea Legislativa

11. Sostanziale riduzione degli alloggi ERP

non assegnati (% di riduzione) ≥ 30

12. Immissione di alloggi a canoni calmierati

per l’housing sociale (numero) ≥ 500

13. Nuova legge per l’abitare: approvazione

14. Attuazione 70% Bando Piers (% ) 70%

Impatti sugli Enti Locali Maggiori disponibilità di alloggi per l’housing sociale Impatti in termini di pari opportunità e non discriminazione

Maggiore equità all’accesso all’abitazione Banche dati e/o link di interesse

Osservatorio per le politiche abitative Regione Emilia-Romagna Raccordo Bilancio regionale Diritti sociali, politiche sociali e famiglia• Interventi per il diritto alla casa

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La risposta UE alla crisi COVID-19 ha previsto sin dalle prime fasi, una serie di strumenti e misure senza precedenti nella storia del progetto europeo. Da un lato, il Patto di stabilità e crescita è stato, seppur temporaneamente, sospeso mentre sono state adottate misure di stretto coordinamento nella risposta alla crisi. Dall’altro la Commissione Europea ha introdotto un nuovo regime per gli aiuti di stato, e proposto un Recovery package senza precedenti che comprende i) lo strumento per la ripresa con un ambizioso ventaglio di risorse e ii) un nuovo quadro finanziario 2021-2027.

Lo strumento per la ripresa, chiamato "Next Generation EU", dispone di 750 miliardi di euro per rilanciare l’economia ed investimenti su larga scala, trasformare i sistemi produttivi - in ottica green e digitale - e creare posti di lavoro. Le risorse saranno erogate principalmente attraverso un "Meccanismo di ripresa e resilienza" che destina all’Italia 172,7 miliardi di euro (di cui 81,8 di sovvenzioni e 90,9 di prestiti), per sostenere investimenti e riforme in linea con le raccomandazioni del Semestre Europeo, e il programma React-EU, uno strumento di aiuti transitorio per le regioni più colpite – che disporrebbe di 55 miliardi di euro (per tutta UE) di fondi strutturali aggiuntivi, spendibili fino al 2024. Alla Politica di coesione viene così riconosciuto un ruolo rilevante, per continuare a garantire la “tenuta” dei territori e una risposta locale adeguata ai bisogni eccezionali venutisi a creare.

La nuova proposta di quadro finanziario pluriennale (QFP), che emenda quella del maggio 2018, avrebbe una dotazione di 1.100 miliardi di euro (pari all’1,07% del RNL dell’UE a 27 stati membri) per fornire adeguate risposte alla crisi. Al fine di non disperdere lo sforzo di negoziato già attuato dal maggio 2018 ad oggi, la CE ha proposto la modifica di specifiche parti dei regolamenti (sia sul QFP sia sui programmi settoriali), che saranno adottati possibilmente con procedura accelerata.

L’adozione del Recovery instrument (Next generation EU) e del QFP potrebbe avvenire già prima dell’estate da parte di Parlamento Europeo e Consiglio, in un complesso negoziato, sotto presidenza tedesca del Consiglio dell’UE.

L’adozione dei programmi settoriali, inclusa la politica di coesione, potrebbe concludersi al più tardi entro fine anno per poter entrare in vigore nel 2021. Diverso il caso della Politica Agricola Comune, su cui è impegnata con forza la Regione, che vedrebbe prorogato il quadro normativo attuale.

Obiettivo della Legislatura, è il rafforzamento del ruolo dell’Emilia-Romagna come regione leader in Europa.

A tal fine, la Regione intende operare in ambito UE e a livello territoriale per:

rafforzare la transizione ecologica e digitale - anche in linea con il Green Deal e gli obiettivi di sviluppo sostenibile 2030 – assieme alla coesione sociale e territoriale;

• cogliere le opportunità europee derivanti da: i) misure adottate dall’UE per far fronte all’emergenza COVID-19 – CRII +, SURE, FSUE, quadro temporaneo in materia di aiuti di stato ii) Quadro finanziario pluriennale 2021-2027, iii) Next Generation EU presentato dalla CE in maggio 2020;

• rafforzare la dimensione regionale nelle politiche UE di interesse dell’Emilia-Romagna;

• diffondere la conoscenza dell’Unione europea e dei programmi e strumenti UE;

• contribuire alla formazione e attuazione delle politiche e del diritto europeo, in attuazione della LR 16/2008 sulla partecipazione della Regione alla fase ascendente e discendente. Tale partecipazione sarà supportata da un rafforzato coinvolgimento del territorio a seguito della costituzione, con DGR n. 1932 dell’11 novembre 2019, della Rete europea regionale che agevolerà la consultazione dei portatori d’interesse regionali.

Per tutto il corso del 2020, la Regione Emilia-Romagna sarà impegnata a contribuire al negoziato sulla programmazione finanziaria UE 2021-2027 e a promuovere le priorità regionali nell’agenda politica europea, anche attraverso reti e piattaforme di regioni europee. La

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Regione sarà inoltre impegnata a promuovere un approccio sinergico che permetta la complementarietà e la massima integrazione tra i fondi a gestione regionale e i programmi a gestione diretta dell’UE. A ciò si aggiunge l’impegno per l’utilizzo delle misure UE messe in campo per la ripresa. A seguito dell’avvio della nuova programmazione europea, nel 2021 inizierà una nuova fase che permetterà lo sviluppo e la realizzazione, attraverso i nuovi strumenti UE, dei progetti strategici regionali. Tra le priorità: il Patto per il Lavoro e il Clima, sanità, istruzione e formazione, trasformazione digitale, ricerca e innovazione, Agenda sostenibile 2030, sostenibilità economica, sociale e ambientale, cultura e rilancio del turismo, EUSAIR - la Strategia Europea per la Regione Adriatico Ionica, la Data Valley internazionale.

Regioni e Enti Locali potranno beneficiare delle opportunità UE a condizione che sappiano rafforzare la governance territoriale e multilivello, operando in modo intersettoriale con partner pubblico-privati, in ambito regionale, nazionale ed europeo.

Sarà inoltre indispensabile rafforzare il raccordo con istituzioni e stakeholders europei e piattaforme di regioni europee, posizionando la regione nei principali settori di interesse.

Tutte le azioni verranno realizzate a complemento del costante impegno volto a favorire la partecipazione degli stakeholder istituzionali ed economico-sociali del sistema regionale alle politiche e ai programmi della UE, con l’obiettivo finale di accrescere la co-creazione di valore pubblico in Emilia-Romagna.

Altri Assessorati

coinvolti ▪ Giunta Regionale per specifiche competenze Agenda 2030

L’attività sulle politiche europee e di raccordo con l’UE sostiene in modo trasversale l’attuazione di obiettivi politici regionali, in linea con le politiche dell’UE e che realizzano l’Agenda 2030

Strumenti e modalità di attuazione

▪ Coordinamento del raccordo tra la Regione Emilia-Romagna e le Istituzioni, gli Organi e le Agenzie dell’UE e con la Rappresentanza Permanente d’Italia presso la UE

▪ Rappresentanza degli interessi regionali nelle politiche e nella normativa UE

▪ Supporto alla progettazione europea e all’identificazione di ulteriori opportunità anche attraverso il concorso delle iniziative di rafforzamento della capacità istituzionale degli Enti Locali in tale ambito promosse con la LR 16/2008

▪ Supporto per assicurare la conformità della legislazione regionale alla normativa UE, anche in materia di aiuti di stato

▪ Coordinamento della partecipazione regionale a reti settoriali di regioni europee a Bruxelles e cooperazione con altre regioni europee e stakeholders UE

▪ Ideazione e realizzazione a Bruxelles e in modalità telematica di conferenze volte alla promozione e al posizionamento delle strategie regionali

▪ Informazione e comunicazione su politiche, programmi e strumenti finanziari dell’UE

▪ Promozione della dimensione europea, nell’ambito dell’organizzazione di iniziative sul territorio regionale anche attraverso il concorso del Programma triennale per la Cittadinanza europea di cui alla LR 16/2008

▪ Coordinamento delle attività di raccordo con le Agenzie europee e in particolare con EFSA

139 Altri soggetti che concorrono

all’azione

Assemblea legislativa, Agenzie Regionali, Istituzioni, Organi e Agenzie dell’UE, piattaforme e reti di regioni europee, Regioni partner, Piattaforme di raccordo di stakeholders europei a Bruxelles, Rete europea regionale

Destinatari

Enti Locali, Università, Scuole, Associazioni di categoria e d’impresa, Agenzie regionali, Società partecipate e in house della Regione Emilia-Romagna, Centri di ricerca, Strutture regionali per l’innovazione e la ricerca

Risultati attesi 2020 2021 Triennio Intera

Legislatura 1. Supportato il contributo regionale al

negoziato sulla programmazione UE

2021-2027

2. Garantito un costante aggiornamento sulle opportunità europee, legate a iniziative e finanziamenti attivati dall’UE in risposta all’emergenza sanitaria, attraverso numerosi incontri tematici alla presenza di direttori e funzionari della CE con l’obbiettivo di incentivare un dialogo costante con le istituzioni e presentare le istanze dei territori regionali /locali

3. Predisposizione di documenti di sintesi:

infografiche, note, matrici volte a facilitare la risposta regionale alle diverse iniziative attivate dall’ UE

4. Sostenuto l’avvio della programmazione

2021-2027 e garantita la possibilità di sinergie e attivazione di strumenti Ue a gestione diretta

5. Colte opportunità legate al pacchetto

sulla ripresa per il rilancio

socio-economico territoriale

6. Accresciuto il ruolo dell’Emilia-Romagna

come Regione leader in ambito UE

Impatti sugli Enti Locali

Diffusione della conoscenza sulle politiche e programmi dell’UE, promozione di rapporti degli Enti Locali con le Istituzioni, gli Organi e le Agenzie dell’UE, coinvolgimento in iniziative e reti europee, assistenza nella ricerca di partenariati per la progettazione europea. Con i contributi previsti dal Programma triennale per la Cittadinanza europea di cui alla LR 16/2008, inoltre, gli Enti Locali potranno essere beneficiari di iniziative di rafforzamento istituzionale per gli ambiti sopraindicati

Raccordo Bilancio regionale Servizi istituzionali, generali e di gestione

• Politica regionale unitaria per i servizi istituzionali, generali e di gestione

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9. RELAZIONI EUROPEE ED INTERNAZIONALI

Il quadro di riferimento per il riposizionamento della Regione Emilia-Romagna nel contesto europeo ed internazionale approvato con Deliberazione n. 116 dell’11/04/2017 ed il collegato Piano Operativo triennale delle attività internazionali approvato dalla Giunta con DGR 604/2017 ha completato il suo iter e dovrà essere riformulato anche alla luce della situazione di uscita dalla emergenza POST-Covid.

Dopo una flessione nei rapporti internazionali, dovuta al coinvolgimento di tutte le realtà partner in Europa e nel mondo, con l’uscita dall’emergenza sono riprese le relazioni e le sollecitazioni con e da parte delle Regioni e degli Stati partner o potenziali partner interessati ad avviare il confronto sulla gestione delle politiche a livello locale, considerata la positiva esperienza della Regione Emilia-Romagna nella gestione della crisi ed intenzionato a riavviare le relazioni e attività.

Le politiche internazionali devono contribuire alla rapida ripresa dello sviluppo dell’economia e società regionale, valorizzando il prezioso capitale consolidato durante la X legislatura, dalla significativa partecipazione di soggetti del territorio regionale, alle azioni di sistema (missioni e programmi internazionali) alla ripresa ed ampliamento delle attività della Cabina di regia per le attività di rilievo internazionale.

Nel corso del 2020 si procederà pertanto a rafforzare l’azione regionale in tale direzione, tenendo conto di quanto previsto nell’ambito del Patto per il lavoro ed in particolare il Patto per il clima, considerato che il DEFR 2020 individua nella Dichiarazione Regions for global sustainable development una imprescindibile tappa per le future attività in ambito internazionale.

In corso di attuazione saranno privilegiate azioni capaci di favorire e sviluppare:

a) l’integrazione intersettoriale e inter-istituzionale delle iniziative e delle attività internazionali

b) il raccordo con le iniziative sviluppate dagli stakeholders regionali, favorendone l’accesso ai finanziamenti europei ed internazionali;

c) l’accesso delle iniziative regionali ai programmi e dei finanziamenti dell’Unione Europea e dei diversi organismi multilaterali competenti;

d) la circolazione delle informazioni e la capitalizzazione dei risultati delle attività

Assessorato di riferimento

▪ Presidenza

▪ Contrasto alle diseguaglianze e transizione ecologica: Patto per il clima, welfare, politiche abitative, politiche giovanili, cooperazione internazionale allo sviluppo, relazioni internazionali, rapporti con l’UE

Altri Assessorati coinvolti

▪ Agricoltura e agroalimentare, caccia e pesca

▪ Ambiente, difesa del suolo e della costa, protezione civile

▪ Bilancio, personale, patrimonio, riordino istituzionale

▪ Cultura e paesaggio

▪ Mobilità e trasporti, infrastrutture, turismo, commercio

▪ Montagna, aree interne, programmazione territoriale, pari opportunità

▪ Scuola, università, ricerca, agenda digitale

Sviluppo economico e green economy, lavoro, formazione Agenda 2030

Vettori di sostenibilità – Istituzioni, partecipazione e partenariati

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di attuazione

▪ Intese o Accordi con Regioni e Stati europei e nel mondo con principi di reciprocità

▪ Accoglienza e predisposizione di missioni, studi, eventi promozionali

▪ Attività promozionali indirette, quali il supporto a soggetti pubblici e privati presenti sul territorio dell’Emilia-Romagna per l’attuazione di iniziative di internazionalizzazione in materia di marketing territoriale, commercio, collaborazione industriale, turismo, settore agroalimentare, cultura e sport

▪ Iniziative di scambio di esperienze e assistenza istituzionale

▪ Supporto ad iniziative di scambio e collaborazione in campo scolastico e delle politiche giovanili

▪ Supporto, promozione ed incentivazione allo sviluppo dei gemellaggi tra Comuni e Unioni di Comuni e altri Enti Locali a livello internazionale

▪ Supporto al rientro dei cittadini emiliano-romagnoli nel mondo

Il presidio unitario delle funzioni è garantito dal Gabinetto del Presidente della Regione che collabora e si raccorda con i soggetti interni ed esterni interessati e con i soggetti competenti nazionali (Ministero degli affari esteri e cooperazione internazionale, Dipartimento Affari Regionali del Consiglio, Conferenza dei Presidenti delle Regioni e Province Autonome), europei (Commissione Europea, Alto rappresentante dell'Unione per gli affari esteri e la politica di sicurezza, Direzioni Generali), con le organizzazioni internazionali e con i partner istituzionali con cui la Regione ha in essere Intese e Accordi di collaborazione

Altri soggetti che concorrono all’azione

Assemblea Legislativa, Firmatari Patto per il lavoro, Enti Locali, Università, Associazioni, Art-Er, Enti di ricerca, Infrastruttura educativa, Cluster E-R

Destinatari

Cittadini, singoli o attraverso le associazioni di appartenenza, Comunità locali, Istituzioni europee ed internazionali, Istituzioni e soggetti territoriali di realtà omologhe europee ed internazionali, Sistemi imprenditoriali

Risultati attesi 2020 2021 Triennio Intera

Legislatura 1. Ampliamento partnership internazionali

su tematiche nuovo Programma mandato/Avviato iter approvazione nuovo Piano relazioni internazionali

2. Approvato nuovo Piano relazioni

internazionali e realizzata n. 1 azione di sistema con riferimento alla Climate diplomacy (seguiti Dichiarazione tra Regioni partner del giugno 2019)

3. Realizzate almeno 2 azioni di sistema

intersettoriali in aree prioritarie

4. Ampliata platea stakeholders coinvolti nel Piano, in particolare con riferimento

al terzo e quarto Pilastro di mandato

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Sostegno alla promozione di rapporti europei ed internazionali in attuazione LR 6/2004 e raccordo con il Dipartimento affari regionali e MAECI in relazione alle disposizioni normative nazionali in tema di attività internazionali e Accordi e Intese ex art. 117 Cost.

Banche dati e/o link di interesse

https://www.regione.emilia-romagna.it/relazioni-internazionali

Raccordo Bilancio regionale Servizi istituzionali, generali e di gestione

• Politica regionale unitaria per i servizi istituzionali, generali e di gestione

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10. COORDINAMENTO DEI FONDI DELL’UNIONE EUROPEA E PROMOZIONE