UN NUOVO PATTO PER IL LAVORO E PER IL CLIMA - PERCORSO VERSO LA NEUTRALITÀ CARBONICA
La Giunta dell’Emilia-Romagna ha posto il tema della sostenibilità economica, sociale ed ambientale quale pilastro al centro della sua azione di governo, nel contesto dell'impegno ad allineare le politiche della Regione agli Obiettivi dell’Agenda 2030 per lo Sviluppo Sostenibile.
In particolare, con la firma di un nuovo Patto per il Lavoro e per il Clima si intende condividere con tutti gli attori del sistema territoriale regionale, istituzioni ed Enti Locali, mondo produttivo, sindacale e delle professioni, Terzo Settore, ABI, Ufficio scolastico regionale, università e ricerca gli obiettivi ambiziosi della neutralità carbonica entro il 2050 e la transizione al 100% di energie rinnovabili al 2035.
La modalità del Patto, che ha dato l’avvio ad una generazione di politiche pubbliche fondate su una sistematica interazione fra i diversi livelli istituzionali, su un coordinamento strategico dell’azione regionale e sull’integrazione dei fondi regionali, nazionali ed europei si pone in questa legislatura l’ obiettivo ancora più ambizioso e complesso di coniugare lotta alle diseguaglianze e transizione ecologica, crescita inclusiva e politiche di sviluppo, compensazioni degli squilibri territoriali, sostenibilità ambientale e climatica.
Dopo la positiva esperienza del Patto sottoscritto nel 2015 con tutte le rappresentanze sociali e istituzionali della regione, il nuovo Patto per il Lavoro e per il Clima deve avere al centro il lavoro di qualità ma anche la sostenibilità ambientale e climatica.
Obiettivo è accompagnare il territorio nella fase di rilancio per superare gli effetti generati dalla pandemia creando, altresì, le condizioni per una piena e buona occupazione che tenga però insieme l’obiettivo di riduzione delle emissioni di gas climalteranti, la necessità di operare scelte nell’ottica della resilienza climatica, con quello di trasformare i processi produttivi accompagnandoli verso la transizione ecologica, la completa sicurezza e sostenibilità, attraverso investimenti sul capitale umano, sulle vocazioni territoriali, sulle energie rinnovabili e l’economia circolare, su un’agricoltura resiliente e sui settori innovativi della green economy.
Il nuovo Patto per il Lavoro e per il Clima, attraverso il dialogo e la definizione concertata delle strategie di attuazione degli obiettivi, dovrà quindi avere un approccio sistemico, trasversale e multisettoriale che includa politiche per: l’agricoltura, l’industria, i servizi, la sanità e il welfare, le infrastrutture e la mobilità, gli ambiti urbani, la pianificazione territoriale e l’ambiente.
Dovrà essere focalizzato:
- su tutti i settori che contribuiscono e incidono sull’obiettivo di trasformare le nostre produzioni, accompagnandole verso la completa sicurezza e sostenibilità, attraverso investimenti sul capitale umano, sulle nostre vocazioni territoriali, sui settori green, sulle energie rinnovabili e l’efficientamento energetico delle strutture pubbliche e private, sulla modernizzazione dei servizi sociali e dei settori tradizionali alle prese con sfide innovative;
- sulla forestazione (attraverso il piano di riforestazione per 4,5 milioni di alberi) l’economia circolare, il dissesto idrogeologico (attraverso il piano contro il dissesto idrogeologico);
- sul rafforzamento della rete e dell’intermodalità del trasporto pubblico locale, rendendolo gratuito per i giovani, con un nuovo Piano regionale Integrato dei Trasporti che tenga conto di una mobilità più sostenibile, investendo anche sulla mobilità dolce, ciclabile ed elettrica per migliorare la qualità della vita delle città e promuovere un
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- sulle politiche di contrasto al consumo di suolo, di rigenerazione e riqualificazione urbana;
- su politiche per la sostenibilità ambientale delle produzioni agricole e zootecniche, con riguardo specifico alla riduzione delle emissioni in atmosfera e all’utilizzo più razionale ed efficiente della risorsa idrica per una agricoltura più resiliente al cambiamento climatico, sostenendo la diffusione dell’agricoltura biologica e della produzione integrata;
- sulla semplificazione dei procedimenti regionali, al fine di ridurne termini ed aumentarne l’efficacia in un nuovo equilibrio tra legalità e semplificazione;
- sul sostegno a progetti di formazione e sensibilizzazione sullo sviluppo sostenibile e l’Agenda 2030
Assessorato di riferimento
▪ Contrasto alle diseguaglianze e transizione ecologica: Patto per il clima, welfare, politiche abitative, politiche giovanili, cooperazione internazionale allo sviluppo, relazioni internazionali, rapporti con l’UE
▪ Sviluppo Economico, e green economy, Lavoro e Formazione spetta con delega sovraordinata il coordinamento ed il monitoraggio del Patto per il Lavoro e per il Clima
Altri Assessorati
coinvolti ▪ Giunta Regionale per specifiche competenze Agenda 2030
Persone - Contrastare la povertà e l'esclusione sociale eliminando i divari territoriali Persone - Garantire le condizioni per lo sviluppo del potenziale umano
Persone - Promuovere la salute e il benessere (obiettivo11 – città e comunità sostenibili) Pianeta - Garantire una gestione sostenibile delle risorse naturali
Pianeta - Creare comunità e territori resilienti, custodire i paesaggi e i beni culturali Prosperità - Finanziare e promuovere ricerca e innovazione sostenibili
Prosperità - Garantire piena occupazione e formazione di qualità Prosperità - Affermare modelli sostenibili di produzione e consumo Prosperità - Decarbonizzare l’economia
Pace - Promuovere una società non violenta e inclusiva Pace - Eliminare ogni forma di discriminazione
Pace - Assicurare la legalità e la giustizia
Partnership - Governance, diritti e lotta alle disuguaglianze Partnership - Migrazione e sviluppo
Partnership - Istruzione
Partnership - Ambiente, cambiamenti climatici ed energia per lo sviluppo Partnership - La salvaguardia del patrimonio culturale e naturale
Partnership - Il settore privato
95 Strumenti e modalità di attuazione
Attraverso il coinvolgimento degli interlocutori presenti al tavolo già istituito del Patto per il Lavoro esistente, integrato con altri interlocutori settoriali e qualificati sulle tematiche ambientali e climatiche, il Patto per il Lavoro e per il Clima prevederà il confronto preventivo sui contenuti delle principali azioni e dei provvedimenti da intraprendere in attuazione e in coerenza con quanto condiviso. Gli impegni assunti saranno oggetto, come per il precedente Patto per il Lavoro, di un monitoraggio annuale che vede partecipi le parti firmatarie, a valle di una definizione di indicatori economici, sociali e climatici (sia di realizzazione sia di efficacia) opportunamente definiti e coerenti con gli indicatori di monitoraggio dell’Agenda 2030.
Gli obiettivi di neutralità carbonica al 2050 e del 100% di energia rinnovabile al 2035, sono obiettivi di sistema che la regione deve assumere non solo per fare la propria parte nel mondo, ma per mettersi alla guida di una transizione economica, sociale e ambientale che è già in atto e con cui il sistema regionale deve fare i conti.
Scegliere di farlo col concorso e col consenso attivo delle rappresentanze sociali, portatrici di interessi diversi, è l’unico modo per rendere fattibile questa sfida complessa. Non ci sono alternative migliori né per il merito né per il metodo. Ed è compito e responsabilità di una regione tra le più avanzate in Europa fare da apripista, individuando nuove soluzioni, nuovi processi e politiche.
Anche con questa finalità va intesa l’attività di Climate Diplomacy che la regione Emilia-Romagna, farà nell’ambito della rete internazionale Under2 Coalition, proponendosi tra le regioni più industrializzate quale regione leader a livello nazionale ed europeo in tema di politiche per la neutralità carbonica.
Il Patto per il Lavoro e per il Clima, dovrà essere siglato con tutte le parti coinvolte entro la fine del 2020, per poi potersi declinare in specifiche strategie settoriali di attuazione.
Sulla base degli obiettivi e dei contenuti condivisi del Patto per il Lavoro e per il Clima discenderà dunque un programma di lavoro/piano di attuazione che comprenderà azioni integrate (già programmate e da programmare) di assorbimento, mitigazione e riduzione delle emissioni di gas climalteranti in grado di guidare il territorio regionale al raggiungimento della neutralità carbonica. Tale programma di lavoro da realizzarsi da parte dell’amministrazione regionale costituirà il primo documento a valere dal 2021 al 2025 definito come Percorso regionale per la neutralità carbonica al 2050. Questo documento, che potrà costituire anche testo di riferimento per la programmazione dei fondi strutturali 2021-2027 e degli altri fondi europei specifici per la transizione ecologica, dovrà essere aggiornato ogni cinque anni e conterrà i risultati del monitoraggio annuale delle azioni in esse contenute sulla base di indicatori di realizzazione e di efficacia già individuati anche nella Strategia regionale di mitigazione e adattamento ai cambiamenti climatici.
Nel Percorso regionale per la neutralità carbonica al 2050 potranno essere incluse anche le azioni da realizzarsi da parte delle parti istituzionali, economiche e sociali firmatarie del Patto.
A partire dal secondo anno di legislatura, in coerenza con quanto definito nel Programma di mandato, verranno avviati i lavori per la redazione e l’approvazione della Legge per il Clima, volta a consolidare gli obiettivi di mitigazione e adattamento regionali, a introdurre l’obbligo di monitoraggio degli effetti delle politiche dei piani e programmi regionali , a comunicare ed informare sui risultati raggiunti nella lotta al cambiamento climatico.
Il Forum regionale per i Cambiamenti Climatici, già avviato in attuazione della Strategia regionale di mitigazione e adattamento, continuerà la propria attività di formazione e disseminazione in materia di mitigazione e adattamento per gli stakeholder regionali
Altri soggetti che concorrono all’azione
Associazioni industriali, Organizzazioni Sindacali, Associazioni agricole, Enti Locali, Centri di Ricerca, Università, Enti di area vasta, Associazioni ambientali, Art-Er Scpa
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Destinatari Sistema economico, sociale e ambientale
Risultati attesi 2020 2021 Triennio Intera
Legislatura 1. Definizione degli obiettivi, contenuti e
modalità di funzionamento del Patto per il Lavoro e per il Clima con tutte le parti interessate coinvolte
■ 2. Approvazione e sottoscrizione con le
parti interessate coinvolte del Patto per
il Lavoro e per il Clima ■
3. Avvio e definizione delle strategie attuative, degli obiettivi intermedi e delle azioni contenute nel Percorso per la Neutralità Carbonica al 2050
■ 4. Approvazione in Giunta del documento
Percorso per la Neutralità Carbonica al
2050 ■
5. Relazione di monitoraggio del Patto per
il Lavoro e per il Clima ■
6. Approvazione della Legge per il Clima ■
7. Relazione di monitoraggio del Patto per
il Lavoro e per il Clima ■
8. Avvio attività di monitoraggio sulla efficacia delle azioni contenute nel Percorso per la Neutralità Carbonica al 2050
■ 9. Valutazione dell’efficacia delle azioni e
dei risultati conseguiti e avvio della revisione del Percorso per la neutralità Carbonica al 2050 per stabilire ulteriori obiettivi intermedi
■ 10. Incremento della percentuale di imprese
che hanno introdotto innovazioni di
prodotto e processo ■
11. Aumento del Reddito pro-capite medio ■
12. Aumento del tasso di occupazione ■
13. Riduzione del tasso di mancata
partecipazione al lavoro ■
14. Contrasto alle discriminazioni ■
15. Miglioramento del tasso occupazionale e delle condizioni occupazionali delle
donne ■
16. Aumento laureati e altri titoli terziari ■
17. Incremento della quantità di emissioni di
CO2eq assorbite ■
18. Incremento nella riduzione delle
emissioni di gas climalteranti ■
19. Riduzione dell’impermeabilizzazione del
suolo da copertura artificiale ■
97 20. Riduzione dell’indice di frammentazione
del territorio naturale e agricolo ■
21. Aumento della quota di energia elettrica da fonti rinnovabili sul consumo interno
lordo di energia elettrica ■
Impatti sugli Enti Locali
Supporto al raggiungimento degli obiettivi occupazionali, di lotta alla disuguaglianza e alla sostenibilità ambientale e climatica dei territori. Sarà fondamentale il coinvolgimento e il raccordo con gli Enti Locali nella costruzione del Patto per il Lavoro e per il Clima e del Percorso regionale per la neutralità climatica entro il 2050, al fine di rendere coerenti le strategie di attuazione degli obiettivi e le politiche a livello regionale e locale
Impatti in termini di pari opportunità e non discriminazione
Il Patto per il Lavoro e per il Clima si pone tra i suoi obiettivi il contrasto ad ogni forma di discriminazione, a partire da quelle di genere, per orientamento sessuale e per appartenenza etnica o religiosa, promuovendo quindi la piena parità di accesso e di condizioni anche nel lavoro
Raccordo Bilancio regionale
Sviluppo sostenibile e tutela del territorio e dell'ambiente
• Politica regionale unitaria per lo sviluppo sostenibile e la tutela del territorio e l'ambiente
Sviluppo economico e competitività
• Politica regionale unitaria per lo sviluppo economico e la competitività
Politiche per il lavoro e la formazione professionale
• Politica regionale unitaria per il lavoro e la formazione professionale
Energia e diversificazione delle fonti energetiche
• Politica regionale unitaria per l'energia e la diversificazione delle fonti energetiche
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