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Aspetto progressivo e negazione

La negazione di situazioni progressive in cinese è meno trasparente rispetto ad altre lingue. Con questo si intende che alcune lingue come ad esempio l'italiano e l'inglese ricavano la negazione delle situazioni progressive con la semplice aggiunta di un avverbio negativo alla costruzione usata per marcare l'aspetto progressivo in frasi affermative. In italiano si fa precedere la costruzione ‘stare+V.GERUNDIO’ dall'avverbio negativo ‘non’, es. ‘sto scrivendo’ > ‘non sto scrivendo’. In

inglese, all'interno della costruzione be+V-ing si fa seguire il verbo be ‘essere’ dall'avverbio negativo not ‘non’, es. I'm writing ‘sto scrivendo’ > I'm not writing ‘non sto scrivendo’. Dagli studi sulla negazione dell'aspetto progressivo nella lingua cinese emerge un quadro molto più complesso. Gli avverbi negativi 不 bù e 没 méi20 possono ricorrere insieme alla marca progressiva zài, ma

questo, come viene provato dallo studio basato su corpora svolto da Xiao & McEnery (2008) avviene con scarsa frequenza. Inoltre le ricorrenze di bù insieme a zài sono per la maggior parte in frasi che contengono doppia negazione e in domande retoriche.

(28) 天安门广场周围的简易水管无时不在供水。

Tiān'ānmén guǎngchǎng zhōuwéi de jiǎnyì shuǐguǎn

Tian'anmen piazza attorno DET semplice rubinetto

wúshí zài gōng shuǐ

non.c'è.momento NEG PROG fornire acqua

I semplici rubinetti attorno a piazza Tian'anmen distribuivano sempre l'acqua.

(Xiao & McEnery, 2008: 299) L'esempio (28) mostra l'utilizzo di bù zài preceduto dall'espressione 无时 wúshí. Si forma così una frase con doppia negazione.

(29) 金英不是,现在不在念书吗?

Jīn Yīng shì xiànzài zài niàn shū ma

Jin Ying NEG essere adesso NEG PROG studiare libro Q

Non è Jin Ying, non sta studiando adesso?

(ibid.)

L'esempio (29) mostra l'utilizzo di bù zài in una domanda retorica.

20 L'avverbio negativo bù è utilizzato con tutti i verbi eccetto il verbo esistenziale 有 yǒu ‘esserci/avere’. L'avverbio negativo méi è l'unico a potere essere utilizzato con il verbo yǒu. Méi, inoltre può negare anche tutti gli altri verbi. Quando ciò accade esso implica significati aspettuali diversi rispetto a quando i verbi sono negati con bù. Es.: Wǒ

(30) 也不在找房子也不是啥。

zài zhǎo fángzi shì shá

anche NEG PROG cercare casa anche NEG essere cosa

Non sta né cercando casa né altro.

(ibid.) L'esempio (30) mostra uno dei rari casi in cui bù zài non viene utilizzato in una frase con doppia negazione o in una domanda retorica.

Nel corpus analizzato da Xiao & McEnery, le occorrenze di méi insieme a zài sono ancora più rare; un esempio è dato in (31):

(31) 他们确实没有在为自己开脱。

tāmen quèshí méiyǒu zài wéi zìjǐ kāituō

loro in.realtà NEG PROG per se.stesso assolvere

In realtà non si stanno auto-assolvendo.

(Xiao & McEnery, 2008: 300-301)

La ricorrenza di entrambi gli avverbi di negazione con zài ha fatto sì che tra i linguisti si siano create idee diverse circa la negazione dell'aspetto progressivo. Hsieh (2001), Wan (2001) e Lin (2003) affermano che l'aspetto progressivo viene negato solo da méi; Li (1999) afferma invece che il progressivo si può negare sia con bù che con méi. (Xiao & McEnery, 2008: 297). La ragione per la scarsa frequenza di ricorrenze di zài con i due avverbi negativi, secondo Xiao & McEnery è da ricercarsi nella natura assertiva di zài. Questa avrebbe fatto sì che in molti casi esso non potesse ricorrere con bù e méi. In seguito a questo per negare le situazioni progressive non si è stabilita una negazione standard, bensì si ricorre a diversi sistemi. Si può negare una situazione progressiva:

 con méi+V come avviene per le situazioni perfettive:

(32) 病痛在减轻。/ 病痛没有减轻。

bìngtòng zài jiǎnqīng bìngtòng méiyǒu jiǎnqīng

malattia PROG alleviarsi malattia NEG alleviarsi

La malattia si sta alleviando / La malattia non si è alleviata.

Nell'esempio (32) gli autori costruiscono una frase negativa a partire da una frase affermativa trovata in un corpus. Nella frase ottenuta si nega il valore progressivo della situazione servendosi dell'aspetto perfettivo.

 con bù+V+le COS, dove il le COS indica un cambiamento di situazione avvenuto nel tempo S, appreso nel tempo S oppure comunicato nel tempo S come novità a chi non ne è ancora al corrente, e rende plausibile un interpretazione progressiva (9b):

(33) 雪还在下着。/雪不下了。

xuě hái zài xià zhe xuě xià le

neve ancora PROG scendere DUR neve NEG scendere COS

Sta ancora nevicando. / Non nevica più. => Non sta nevicando.

(ibid.)

Nell'esempio (33) la frase affermativa contiene l'avverbio hái ‘ancora’, per cui la traduzione è ‘sta ancora nevicando’. Da notare che in questa frase si ha l'utilizzo combinato delle due marche progressiva zài e durativa zhe. Ciò permette di porre enfasi sia sul fatto che la situazione è in corso nel momento presente che sul fatto che la situazione si protrae nel momento presente a partire da un punto passato imprecisato. Questa frase è tratta da un corpus. Gli autori costruiscono una corrispettiva frase negativa dal significato ‘Non nevica più.’, per mezzo della negazione bù seguita dal verbo senza zài con il le COS a fine frase. La frase riporta perciò una situazione presente introdotta come una novità. A differenza di prima, ora non nevica più, quindi ‘non sta nevicando’.

 negando con méiyǒu la presenza del soggetto di un predicato marcato con zài (9c):

(34) 有人在等我。/ 没有人在等我。

yǒurén zài děng méi yǒu rén zài děng

esserci.uomo(qualcuno) PROG aspettare io NEG esserci uomo PROG aspettare io

Qualcuno mi sta aspettando. / Non mi sta aspettando nessuno.

(Xiao & McEnery, 2008: 301-302)

Nell'esempio (34), come nei due esempi precedenti la frase negativa viene costruita dagli autori a partire da una frase affermativa trovata in un corpus. La frase negativa viene costruita ponendo la negazione méi non prima della costruzione zài+V bensì prima del soggetto. Il soggetto cambia quindi da yǒurén ‘ci sono persone/qualcuno’ a méiyǒurén ‘non ci sono persone/nessuno’,

permettendo di cambiare il senso da affermativo a negativo mantenendo la marca di aspetto progressivo. Si ottiene una frase con il significato di ‘Non c'e nessuno che mi sta aspettando.’, ovvero ‘Non mi sta aspettando nessuno.’

 facendo precedere zài+V dalla negazione della copula, bù shì.

(35) 我们绝对不是在吵架。

wǒmen juéduì shì zài chǎojià

noi assolutamente NEG essere PROG litigare

Non stiamo affatto litigando.

(Xiao & McEnery, 2008: 302)

La frase negativa nell'esempio (35) non è costruita dagli autori a partire da una frase affermativa, bensì è tratta direttamente da un corpus, e mantiene, come l'esempio (34), la costruzione progressiva

zài+V facendola precedere in questo caso dalla copula 是 shì ‘essere’ negata da bù. Bù shì nega

quindi la proposizione che segue (zài chǎojià ‘stiamo litigando’). La frase così ottenuta presenta una struttura e un significato simili alla frase italiana ‘Non è vero che stiamo litigando’. Questo tipo di negazione è usato per conferire enfasi, ad esempio per smentire quanto affermato dall'interlocutore.

Xiao & McEnery affermano che in seguito alla domanda 你 在 做 什 么 ? nǐ zài zuò shénme? (tu PROGR fare cosa) ‘cosa stai facendo?’, due risposte plausibili possono essere: 我在看书 wǒ zài kàn shū (io PROGR leggere libro)‘sto leggendo’; 我没做什么 wǒ méi zuò shénme (io NEG fare cosa) ‘(lett.) non ho fatto niente’ ovvero, ‘non sto facendo niente’.

Secondo Lin (2003) bù è totalmente incompatibile con zài, e riporta i seguenti esempi (31a, b) come agrammaticali.

(36) *他不在洗澡。

zài xǐzǎo

lui NEG PROG lavarsi

Non si sta lavando.

(Lin, 2003: 429)

zài gài fángzi

lui NEG PROG costruire casa

Non sta costruendo una casa.

(ibid.)

Lin fa seguire poi l'esempio (37) dopo l'affermazione che la negazione delle frasi progressive si effettua con méi e non con bù.

(37) 他没在洗澡。

méi zài xǐzǎo

lui NEG PROG lavarsi

Non sta costruendo una casa.

(Lin, 2003: 430)

Prima dei tre esempi rimanda ad una nota nella quale discute un esempio riportato da Ernst (1995). L'esempio è:

(38) 红梅不在说话。

Hóngméi zài shuō huà

Hongmei NEG PROG dire parola

Hongmei non sta parlando.

(Ernst, 1995: 693)

Ernst fa seguire l'esempio da una precisazione secondo la quale l'uso di bù con zài è più comune per i parlanti meridionali, mentre l'uso di méi con zài è più comune per i parlanti settentrionali.

L'argomentazione di Lin consiste nel fatto che lui personalmente non conosce nessuno di Taiwan che riconosca la frase (38) come corretta e nell'affermazione che in nessun altro articolo si trovi scritto che bù possa ricorrere con zài. Questa affermazione è tuttavia smentita dal fatto che la possibilità di zài di essere preceduto da bù nella negazione di una situazione progressiva è confermata nelle grammatiche di riferimento di Li & Thompson (1981 ) e Yip & Rimmington (1997) con i seguenti esempi:

(39) a. 他不在睡觉。

zài shuì jiào

lui NEG PROG dormire sonno

(Li & Thompson, 1981: 437)

b. 我不在跟你说,我在跟她说。

zài gēn shuō zài gēn shuō

io NEG PROG con tu parlare io PROG con lei parlare

Non sto parlando con te, sto parlando con lei.

(P.Yip, D.Rimmington, 1997: 61) A proposito della frase nell'esempio (39a), Li e Thompson segnalano la corrispondente frase negata da méi(yǒu) come errata.

Hsieh (2001) afferma che la negazione bù zài è comune nella varietà taiwanese del mandarino (Xiao & McEnery, 2008: 323). Xiao & McEnery nello stesso passaggio indicano che tuttavia in seguito alle prove di elicitazioni effettuate con parlanti provenienti dalla Cina continentale, da Hong Kong e da Taiwan le opinioni ottenute a riguardo sono diverse e divergenti.

Risulta chiaro che la questione circa la possibilità di bù e méi di negare la costruzione progressiva

zài+V dipende dal background linguistico dei parlanti.

I dati raccolti dalla mia ricerca e presentati nel capitolo 4 presentano in parte coerenza con la teoria di Ernst, ma non totalmente. Un numero maggiore di informatori sarebbe necessario per vedere se è possibile stabilire delle isoglosse a livello geografico o se fattori diversi da quello geografico

influiscono sull'uso delle due forme progressive negative. Potrebbe rivelarsi utile con gli

informatori che utilizzano entrambe le forme cercare di individuare dei motivi che portino in alcuni casi a usare una forma e in altri un'altra.

Capitolo 3

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