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5. Confronto dimensionale

5.2 Assistenza distrettuale

5.2.4 Assistenza riabilitativa

L’assistenza riabilitativa distrettuale include i centri o gli istituti eroganti tra i propri servizi attività di riabilitazione cardiologica, motoria, neurologica, pneumologica, psico – sensoriale e servizi per la neuropsichiatria infantile sotto forma di assistenza ambulatoriale, semi – residenziale e/o residenziale. Internamente agli Annuari Statistici forniti dal Ministero della Salute sono consultabili i dati relativi al numero di utenti accedenti alle tre tipologie di assistenza sopra elencate per ogni forma di attività riabilitativa, tuttavia, non essendo i dati suddivisibili tra settore pubblico e privato accreditato, non verranno trattati sottostante. Vengono però resi disponibili internamente all’Allegato 11 i dati relativi al numero di strutture e al numero di posti letto (per assistenza semi-residenziale e residenziale) suddivisi tra settore pubblico e privato accreditato. Osservando l’andamento del numero di strutture private accreditate eroganti assistenza riabilitativa (Figura 45), risulta evidente la volontà dell’Emilia – Romagna di mantenere valori di questa grandezza inferiori a quelli delle altre

0,00 2,00 4,00 6,00 8,00 10,00 12,00 14,00 16,00 18,00 20,00 N °/ 1 .0 0 0 .0 0 0 a b . Emilia - Romagna Lazio Lombardia Toscana Veneto

Figura 45: Andamento dal 1997 al 2018 del numero ogni 1.000.000 abitanti di strutture eroganti assistenza riabilitativa appartenenti al settore privato accreditato in Emilia - Romagna, Lazio, Lombardia, Toscana e Veneto.

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Regioni sotto analisi; in particolare, l’Emilia – Romagna è stata l’unica tra le realtà analizzate a diminuire il numero di strutture private accreditate sul proprio territorio, passando da 1,02 strutture ogni milione di abitanti (pari a 4 strutture) nel 1997 a 0,67/milione di ab. (3 strutture) già dal 1999, numero poi rimasto inalterato negli anni, che ha portato nel 2018 a una differenza, sempre relativamente al settore privato accreditato, di circa 3 strutture ogni 1.000.000 abitanti con il Veneto, 6,2 con la Lombardia, e un distacco di oltre 16 strutture ogni 1.000.000 abitanti rispetto alla Toscana e al Lazio. La decisione di questa Regione di limitare il numero di strutture private accreditate non viene però compensata da una forte presenza del settore pubblico che, invece, è rimasto inesistente fino al 2012, ad eccezione dell’anno 1999, per poi far la sua comparsa con una sola struttura sul territorio regionale; questa comparsa ha permesso che la percentuale di presenza del privato accreditato scendesse dal 100% al 75% (Figura 46), tuttavia bisogna riconoscere il comunque limitato interessamento dell’ Emilia – Romagna verso l’assistenza riabilitativa distrettuale. La scelta operata a livello di numero di strutture dall’Emilia – Romagna si ripercuote sul numero di letti complessivi a disposizione per l’assistenza riabilitativa distrettuale (Figura 47), diminuiti da 12,91 ogni 100.000 abitanti nel 1997 a 6,31 nel 2018, un calo di circa il 51%. Questa decrescita è stata a carico del settore privato accreditato, passato da 12,91 posti letto ogni 100.000 ab. nel 1997 (il 100% di quelli a disposizione quell’anno), a 3,95 ogni 100.000 abitanti (il 63% del totale); il settore pubblico in questa Regione ha invece registrato un incremento da 2,04 posti letto ogni milione di abitanti nel 2013 (rappresentanti il 34% del totale) a 2,36 nel 2018. Scelta analoga a quella dell’Emilia – Romagna relativamente al dimensionamento nel campo dell’assistenza riabilitativa distrettuale è stata intrapresa dal Veneto che, sebbene abbia un numero di strutture complessive e accreditate maggiore, pari a circa 2,48 strutture accreditate ogni milione di abitanti nel 1997 e a 3,67 strutture accreditate ogni 1.000.000 abitanti nel 2018, ha stabilito di detenere un numero di istituti o centri riabilitativi pubblici limitati fino al 2005, poi scomparsi dall’anno successivo, permettendo così al privato accreditato di giungere a una percentuale di presenza sul territorio del 100%. Nonostante le strutture sul territorio siano aumentate così come descritto, il Veneto ha deciso di ridimensionare il numero di posti letto, passati da 15,83 ogni 100.000 abitanti nel 1997, interamente appartenenti alle strutture private accreditate, a 12,70 ogni 100.000 abitanti, anche in questo caso interamente accreditati per via della mancanza di strutture pubbliche descritta pocanzi; Veneto ed Emilia – Romagna, pertanto, sono in

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questo ambito di assistenza accumunate dal dimensionamento contenuto dal punto di vista sia del numero di strutture sia del numero di posti letto rispetto alle altre Regioni sotto analisi, affidando l’erogazione del servizio prettamente a privati accreditati (in Veneto si parla della totalità dei posti letto dal 2001 e della totalità delle strutture dal 2006), ma differenziandosi l’un l’altra per la tipologia di assistenza a cui destinare i posti letto messi a disposizione della popolazione, con la preferenza dell’erogazione di assistenza residenziale in Emilia – Romagna e di assistenza semi-residenziale in Veneto come si vedrà in seguito. Anche la Regione Lombardia ha optato negli anni per una riduzione del settore pubblico nel campo dell’assistenza riabilitativa, calo che è stato in parte compensato dall’incremento del numero di strutture private accreditate, passato da circa 5,39 ogni 1.000.000 abitanti nel 1997 a circa 6,87 ogni 1.000.000 abitanti nel 2018; il privato accreditato in questa Regione non ha comunque sostituito in toto la scomparsa delle strutture pubbliche, portando a una riduzione complessiva della disponibilità di istituti o centri di riabilitazione. A causa della decisione

20% 30% 40% 50% 60% 70% 80% 90% 100% Emilia - Romagna Lazio Lombardia Toscana Veneto 0,00 10,00 20,00 30,00 40,00 50,00 60,00 70,00 80,00 P L /1 0 0 .0 0 0 a b . Emilia - Romagna Lazio Lombardia Toscana Veneto

Figura 46: Andamento dal 1997 al 2018 della percentuale di strutture eroganti assistenza riabilitativa appartenenti al settore privato accreditato in Emilia - Romagna, Lazio, Lombardia, Toscana e Veneto.

Figura 47: Andamento dal 1997 al 2018 del numero di posti letto accreditati ogni 100.000 abitanti interni strutture eroganti assistenza riabilitativa in Emilia - Romagna, Lazio, Lombardia, Toscana e Veneto.

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di limitare la presenza del pubblico sul territorio regionale, anche in Lombardia si è assistito ad un aumento della percentuale di presenza del settore privato, passato dal 63% nel 1997 al 91% nel 2018, percentuale che però è più contenuta se si osservano i dati relativi al numero dei posti letto; in questo caso, la percentuale di presenza del privato accreditato si attesta al 58% nel 2018, valore rimasto pressoché costante nel tempo, con picchi del 71% nel 2006. Questo andamento può essere spiegato con la riduzione dei posti letto avvenuta tra il 1997 e il 2018 quasi in egual misura sia per il settore pubblico, decresciuto del 44%, sia per il settore privato accreditato, calato del 44,6%, decisioni che hanno portato a una stabilità della percentuale dei posti letto appartenenti al settore privato accreditato nonostante il numero di posti letto complessivi sia andato a decrescere notevolmente passando da 83,14 posti letto ogni 100.000 abitanti nel 1997 a 46,26 ogni 100.000 abitanti nel 2018. Lazio e Toscana risultano essere le Regioni tra quelle sotto analisi con il numero maggiore di istituti o centri di riabilitazione privati accreditati; in particolare, in Lazio si è registrato un incremento da circa 10,12 strutture accreditate ogni milione di abitanti nel 1997 a 18 strutture accreditate ogni milione di abitanti nel 2018, pari ad un aumento del 44%, mentre negli stessi anni la Toscana è passata da accreditare 9,16 strutture ogni milione di abitanti a 17,14, registrando così un aumento del 47%. Nonostante queste somiglianze, il numero complessivo di istituti e centri di riabilitazione è notevolmente differente, vedendo la Toscana essere la Regione con il numero maggiore di queste strutture, pari nel 2018 a circa 48,5 ogni 1.000.000 abitanti, superiore di 29,46 strutture ogni milione di abitanti rispetto al Lazio, di 40,92 rispetto alla Lombardia e di oltre 44 strutture ogni milione di abitanti rispetto al Veneto e all’Emilia – Romagna. Il Lazio, dunque, nonostante un numero di strutture accreditate similare a quello della Toscana, non registra i suoi stessi dati in termini di strutture pubbliche, comportando dunque una percentuale di presenza del privato in Regione quasi assoluta, pari al 95% nel 2018, con un picco del 99% nel 2006. Relativamente ai posti letto interni agli istituti e centri di riabilitazione, si osserva che sono sempre queste due Regioni a detenerne il numero maggiore rispetto alla popolazione; in particolare, internamente alle strutture private accreditate, che abbiamo visto essere in numero similare, si osserva dalla Figura 47 un numero di posti letto accreditati crescente sia in Toscana, in cui questa grandezza è passata da 42,31 a 52,80 posti letto ogni 100.000 abitanti tra il 1997 e il 2018, sia in Lazio, dove i posti letto sono incrementati da 71,39 a 73,32 ogni 100.000 abitanti nell’arco temporale considerato. Se per il Lazio analizziamo i dati relativi al numero complessivo di posti letto

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per l’assistenza riabilitativa distrettuale, osserviamo valori molto similari a quelli del solo settore privato accreditato, sinonimo che, anche per questa grandezza, il privato accreditato è prevalente, attestandosi al 93% di presenza nel 2018, con picchi del 98% tra il 2004 e il 2006; in Toscana si rileva una percentuale del settore pubblico più elevata rispetto al Lazio, ma comunque limitata al 14% nel 2018. Relativamente alla Toscana, i dati sopra esposti rivelano da un lato l’importanza attribuita al campo della riabilitazione da parte di questa Regione, dall’altro la volontà di rispondere a questo interesse non solo con lo strumento dell’accreditamento, ma soprattutto investendo sulle strutture pubbliche, aumentate del 174% tra il 1997 e il 2018, portando nell’arco del ventennio sotto analisi la prevalenza (in termini di percentuale di presenza sul territorio) del pubblico sul privato accreditato, percentuale che per quest’ultimo settore è diminuita dal 44% nel 1997 al 35% nel 2018; nonostante la prevalenza del pubblico sul privato accreditato in termini di numero di istituti, se si analizzano i dati sui posti letto si osserva che, viceversa, è il privato accreditato a prevalere con una percentuale dell’86% nel 2018, dato che può portare ad ipotizzare che le strutture pubbliche vengano utilizzate prettamente per l’assistenza ambulatoriale, lasciando così al privato accreditato il compito di colmare gli ambiti di assistenza semi – residenziale e residenziale. Un’ultima osservazione nel campo dell’assistenza riabilitativa può esser fatta sulla tipologia di assistenza erogata correlata alla presenza di posti letto, distinguibile in residenziale e semi-residenziale. In Figura 48 viene riassunta la distribuzione percentuale nel 2018 internamente alle Regioni sotto analisi. Si osserva come il settore privato accreditato sia prevalente in tutte le Regioni, con addirittura la mancanza di posti letto pubblici in Veneto; internamente al settore privato accreditato si registra una superiorità dell’assistenza residenziale in Lombardia, dove si giunge al 62%, e in Emilia – Romagna dove questo campo rappresenta la totalità dei posti letto privati accreditati a disposizione, mentre l’assistenza di tipo semi – residenziale è viceversa prevalente in Lazio, con una percentuale del 57% e in Veneto dove si giunge a una percentuale del 74%. La Toscana registra una sostanziale equità di posti letto interni a strutture private accreditate dedicati

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all’assistenza semi – residenziale, che assorbe il 51%, e all’assistenza residenziale, che assorbe il rimanente 49%.

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