2. LA MESOPOTAMIA D’ITALIA
3.2 CICLOTURISMO IN ITALIA: FOCUS SUL TERRITORIO POLESANO
3.2.4 LE ASSOCIAZIONI ITALIANE
Tra le varie associazioni nazionali attive nella promozione dell’uso della bicicletta e del cicloturismo va menzionata in primo luogo la FIAB, Federazione Italiana Amici della Bicicletta, fondata nel 1988. Come apprendiamo dal sito ufficiale http://www.fiab-onlus.it/bici/ essa viene definita come un’organizzazione ambientalista, che si propone come obiettivo principale “la diffusione della bicicletta quale mezzo di trasporto ecologico, in un quadro di riqualificazione dell’ambiente”. Riunisce 130 associazioni autonome locali, tutte accomunate dallo stesso obiettivo teso alla promozione dell’uso della bicicletta a livello quotidiano e ricreativo, contribuendo nello stesso tempo ad un miglioramento ambientale.
Per raggiungere quest’obiettivo, la FIAB attua una campagna di sensibilizzazione al tema della bicicletta, che si concretizza in molteplici modi: organizza numerose attività ciclo-escursionistiche
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(da uscite giornaliere a vere e proprie vacanze), pubblica guide e percorsi, si adopera in attività didattiche nelle scuole. Tale associazione ricopre poi un altro ruolo di fondamentale importanza: lavora attivamente e concretamente alla realizzazione di itinerari cicloturistici. Ne sono un esempio la proposta di rete ciclabile nazionale Bicitalia, per la quale si batte affinchè tutte le regioni seguano un modello unitario e restino nei tempi prefissati, e la rete ciclabile europea Euro Velo, per cui la Fiab è stata nominata il Centro Nazionale di Coordinamento per quanto riguarda i tratti italiani, aderendo anche alla European Cyclists’ Federation.
Per quanto concerne il progetto Bicitalia, FIAB propone un network di livello nazionale che coinvolga spazi vasti quindi percorsi interregionali o di collegamento con i paesi confinanti. Le motivazioni a sostegno di tale proposta sono identificate in una domanda crescente di un tipo di turismo interessato alla scoperta delle località minori con mezzi rispettosi dell’ambiente e nelle seguenti necessità principali: la prima di tipo trasportistico in quanto una rete di questo tipo sarebbe un esempio concreto e spettacolare dell’impegno dello Stato nei confronti di una mobilità lenta e più sostenibile, aspetto che attualmente manca, considerando che l’attenzione alle infrastrutture di trasporto è diretta principalmente a quelle pesanti (strade, ferrovie...). Segue una necessità turistica, in quanto è importante ed urgente indirizzare i turisti verso una tipologia di vacanza più rispettosa dell’ambiente in cui viaggiano e vivono e, contemporaneamente, per rispondere alla già presente domanda estera che vorrebbe fruire, in maniera più agevole, del nostro meraviglioso paese. Una terza necessità coincide con la conservazione del territorio, identificando nelle strutture già esistenti o potenziali basi perfette su cui realizzare i percorsi, ne sono un esempio gli argini dei fiumi, i sedimi delle vecchie ferrovie dismesse, strade secondarie abbandonate ecc..Una quarta necessità è individuata nel sostegno alle economie locali, possibile in quanto la tipologia di turismo lento permette di addentrarsi in quelle località meno conosciute sfruttando i servizi ristorativi, ricettivi e di informazione presenti nel territorio e rappresentando per loro una vera fonte di ricchezza. Infine, è necessario potenziare l’intermodalità ed una rete nazionale è un’occasione preziosa al fine di migliorare tale servizio che al momento risulta molto debole.
Un altro importante progetto ideato e realizzato da FIAB è Albergabici188. Si tratta di un servizio che riunisce in un sito web tutte le strutture ricettive adatte ad ospitare cicloturisti. All’interno del sito è possibile fare una ricerca delle strutture per zona ed è possibile selezionare b&b anche negli altri paesi europei. Attualmente è possibile scegliere tra 1000 strutture ricettive italiani quali hotel, b&b, pensioni, campeggi, agriturismi, rifugi montani, residence e alberghi diffusi.
Le caratteristiche obbligatorie che ogni struttura deve possedere per poter essere inserita nella rete di Albergabici sono le seguenti:
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✓ Possibilità di pernottare nelle strutture anche per una sola notte (escluso il mese di Agosto);
✓ Possibilità di sistemare i mezzi in un luogo sicuro e chiuso senza alcun supplemento; ✓ Dotazione di materiale informativo (mappe cicloturistiche, cartine stradali) da poter
essere distribuito gratuitamente o prestato ai ciclisti;
✓ Messa a disposizione di lavanderia o spazi idonei dove lavare ed asciugare i vestiti; ✓ Assistenza tecnica agli ospiti per riparazioni, dunque dotazione di attrezzi per
interventi base e principali;
✓ Conoscenza di attività quali negozi o riparatori di biciclette da poter indicare al cliente ✓ Colazione con prodotti ad hoc per l’alimentazione di un ciclista (muesli, yogurt,
confetture, miele, frutta, pane fresco).
Queste credenziali permettono di ottenere il riconoscimento di Albergabici Amici della Bicicletta, attribuito sempre da FIAB, ed essere ritenute in tal modo idonee ad ospitare cicloturisti perché in grado di fornire tutti i servizi base di cui necessitano, facilitando ed impreziosendo il loro viaggio. Inoltre le strutture possono offrire anche una serie di altri servizi aggiuntivi come: eventuali sconti per comitive o singoli soci FIAB, indicazioni sulla pendenza del territorio in prossimità della struttura, presenza di un esperto che conosca i riferimenti dell’Associazione FIAB e i vari itinerari della zona o sappia indicare una guida / accompagnatore di riferimento, disponibilità a recuperare ciclisti in difficoltà, noleggio biciclette, presenza di un libro degli ospiti dove i cicloturisti precedenti hanno riportato la loro esperienza.
Essere inseriti in questa rete è un importante finestra pubblicitaria perché permette di essere conosciuti e rintracciati da questo specifico segmento di turisti es ampliare così il proprio mercato, fornendo comunque un prodotto mirato e ben costruito.
Nel 1998 in Italia nasce l’Associazione italiana greenways189, dedicata alla gestione dei corridoi
ecologici. Per capire a cosa ci si riferisce con il termine greenways, l’Associazione fornisce la seguente definizione, reperibile all’interno del suo statuto: “un sistema di territori lineari tra loro connessi, protetti, gestiti e sviluppati in modo da ottenere benefici di tipo ricreativo, ecologico e storico-culturale, situati lungo corridoi naturali come rive di fiumi, torrenti e litorali, o lungo linee ferroviarie dismesse, alzaie dei canali e strade campestri”190, per l’Europa si intende come greenway
189 http://www.greenways.it/ ultima consultazione 20.01.18 190 Due ruote per il futuro, Op. Cit. p. 107
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una struttura separata dalla strada adibita allo scorrimento dei mezzi motorizzati. Il vincolo che l’Associazione si dà è l’utilizzo di infrastrutture lineari già esistenti per promuovere la riqualificazione ambientale, ed impiegarle al fine di mettere in collegamento la popolazione con le ricchezze del territorio e con grandi e piccole città. Proprio quest’ultimo aspetto, sommato all’accessibilità di tale percorso, che deve essere percorribile da tutte le tipologie di utenti così come sia da pedoni che ciclisti che persone a cavallo, rappresentano le caratteristiche che una greenway dovrebbe avere.
A livello internazionale, tale associazione è supportata dall’Associazione europea delle greenways, nata un anno prima dell’associazione italiana ed avente sede in Belgio. Il suo ruolo principale riguarda la promozione a livello internazionale dell’attività cicloturistica, la partecipazione a progetti, attività finalizzate al coinvolgimento delle istituzioni internazionali per renderle partecipi in termini di finanziamenti, studi e normative. Fra gli esempi di greenways realizzate a livello europeo troviamo il caso belga con un percorso di circa 2.000 km, la greenway Praga-Vienna che costeggia per 440km il Danubio, la greenway spagnola con 1.600 km di ferrovie riconvertite. Proprio le ferrovie rappresenterebbero un’ottima opportunità di sviluppo del cicloturismo italiano e valorizzazione del territorio attraverso la riqualificazione ambientale, grazie anche alla loro struttura fisica particolarmente idonea a tale pratica in quanto principalmente lineare, ma attualmente la situazione italiana si presenta indietro rispetto a tali progetti.