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IL CICLOTURISMO NELLE REGIONI NORD – OCCIDENTALI E NELL’ITALIA CENTRALE

2. LA MESOPOTAMIA D’ITALIA

3.2 CICLOTURISMO IN ITALIA: FOCUS SUL TERRITORIO POLESANO

3.2.2 IL CICLOTURISMO NELLE REGIONI NORD – OCCIDENTALI E NELL’ITALIA CENTRALE

Tra le regioni nord occidentali, si distingue la Lombardia, la quale ha saputo dare molto spazio alla crescente domanda di cicloturismo, investendo molto nelle infrastrutture cicloturistiche e proponendo oggi più di 4000 km di piste, articolati in 100 itinerari organizzati in una rete che collega tutte le varietà culturali ed ambientali che il paesaggio lombardo offre176. L’itinerario più importante è la Ciclovia dei Laghi, denominata in questo modo perché incontra ben 14 laghi ed è caratterizzata da brevi distanze tra una tappa e l’altra per dare modo al turista di visitare il patrimonio culturale della zona. La maggioranza degli itinerari si sviluppano nella provincia di Brescia (ben 44 itinerari) che per la loro diversità sono adatti sia ad essere percorsi in mountain bike che con biciclette da città177. A livello di promozione dell’utilizzo urbano della bicicletta, si riporta l’esempio di San Donato Milanese, il quale ha saputo incrementare l’uso della bici attraverso un Piano Comunale per le piste ciclabili, promuovendo norme edilizie favorevoli a questi mezzi e la realizzazione di una Stazione delle Biciclette utilizzata anche come punto informativo di riferimento per le ciclogite, favorendo inoltre il noleggio e l’intermodalità delle bici con gli altri mezzi pubblici, con conseguente aumento significativo dell’uso delle biciclette178. Il capoluogo di regione si è impegnato proprio nel 2017 in un servizio di bike sharing dal nome Mobike, ancora da perfezionare negli aspetti tecnici delle bici fornite, come rilasciato dagli utenti che hanno usufruito del servizio179. Tra le altre città lombarde che hanno attivato il servizio di bike sharing per favorire la mobilità ciclistica, si menzionano Mantova, Cremona, Pavia e Como.

176 http://www.lombardia.movimentolento.it/it/ 177 Cicloturismo .. Op. Cit Pp. 89-90-91

178 Secondo la testimonianza di Marco Menichetti alla Prima Conferenza della Bicicletta, l’utilizzo medio della bicicletta

è aumentato notevolmente, passando da un 3,5% rilevato nel 2002 ad un 12% nel 2005. Due ruote per il futuro, Op. Cit. p. 142

179 Il seguente articolo riporta le prime impressioni dei milanesi nei confronti del nuovo servizio Mobike promosso dal

comune

http://milano.repubblica.it/cronaca/2017/09/03/news/il_test_pregi_e_difetti_del_nuovo_servizio_condiviso_bene_l_app _e_il_pagamento_da_migliorare_la_sella-174481392/

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Nell’Italia centrale emerge per il suo impegno nello sviluppo del cicloturismo e nell’uso quotidiano della bicicletta la regione Marche. La morfologia del territorio permette di essere scelta da tipologie di cicloturisti diverse, presentando anche al Bit 2015 di Milano la sua offerta aggiornata nel volume

Guida ai percorsi cicloturistici, promossa anche nel portale della destinazione http://www.turismo.marche.it/viviamolemarche, che illustra 64 itinerari proposti dalla regione. L’eccellenza delle Marche è rappresentata da Pesaro, città che nel 2017, secondo una ricerca di Legambiente, si è posizionata nella rosa delle cinque città che pedalano di più, registrando che oltre il 20% degli spostamenti è stato effettuato in bicicletta180. La vera novità presentata da questa città è il progetto già realizzato della prima Bicipolitana181, una rete di ciclopercorsi evidenziati da colori diversi, ispirata al modello delle metropolitane, articolata in tutta la città.

In Toscana lo sviluppo del cicloturismo ha seguito l’aumento della domanda estera americana e tedesca interessata soprattutto alla zona senese e successivamente ampliando e diversificando la sua offerta in 39 itinerari sportivi per i più allenati, 105 itinerari escursionistici nei luoghi più suggestivi, 4 itinerari urbani attraverso le città d’arte e ben 248 itinerari per famiglie, molto semplici passando per dolci colline e centri cittadini182. La realizzazione di questi itinerari è il risultato di progetti inseriti nel Programma Regionale di Sviluppo Economico 2007-2010, in cui è stato presentato anche il progetto Bed&Bike ausilio per la promozione di pacchetti completi. Dal 2017 la città di Firenze si aggiunge alle città che offrono il servizio bike sharing, già attivo a Siena dal 2015 con il progetto SiPedala183, attrezzandosi con 15 stazioni dove ricaricare, prelevare e restituire i mezzi a due ruote. Anche Pisa riscuote un ottimo successo in termini di uso della bicicletta, soprattutto quando nel 2015 guadagna il titolo di Città delle due ruote registrando 906 passaggi di biciclette su 1424 passaggi totali di mezzi, riportando dunque una circolazione di biciclette pari al 63,6%184.

Nelle regioni dell’Italia meridionale si verifica un minor utilizzo della bicicletta, spesso dovuto alle caratteristiche del territorio non sempre favorevoli e poco supportate anche dalla rete di mezzi pubblici. Sono i progetti nazionali proposti dalla FIAB che aiutano il loro coinvolgimento, come si vedrà nel capitolo successivo. Tuttavia va menzionato l’impegno della regione Puglia nell’aderire ad un progetto di cooperazione transnazionale CE.R.E.S (Cycle Route Network of the Mediterranean) che la integra con circuiti EuroVelo e Bicitalia di portata maggiore. Si fa menzione anche della regione Sicilia che nel Giugno 2017 ha ottenuto la completa accessibilità di tutte le mountainbike nel

180 https://www.legambiente.it/sites/default/files/docs/ecosistema_urbano_2017_dossier.pdf

181 Maggiori informazioni al seguente sito: http://www.pesaromobilita.it/index.php?id=2331, ultima consultazione

30.01.18

182 Ulteriori informazioni sono riportate nel seguente sito dedicato https://www.visittuscany.com/it/temi/in-bicicletta/ 183 Per informazioni si suggerisce la consultazione della seguente pagina web http://www.comune.siena.it/La-

Citta/Comunita/SiPedala

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tratto di ferrovia dismessa lungo la Valle dell’Anapo che va da Ponte Diga a Fusco, appartenente ad una riserva naturale185.