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2. LA MESOPOTAMIA D’ITALIA

3.3 FOCUS SUL CICLOTURISMO IN POLESINE

Il Polesine, terra compresa tra i due fiume Adige e Po, si presta particolarmente bene allo sviluppo di forme di turismo lento. Un progetto che ha avuto particolarmente successo nel territorio è stato il progetto di “SLOW TOURISM Valorizzazione e promozione di itinerari turistici slow tra Italia e Slovenia” attuato nel 2009 e finanziato dal Fondo europeo di sviluppo regionale e dai fondi nazionali, nell’ambito del Programma per la Cooperazione Transfrontaliera Italia – Slovenia 2007-2013, che ha coinvolto anche il territorio della provincia di Rovigo. Le Linee Guida191 permettono di capire gli obiettivi di tale progetto e come si sarebbe articolato. La finalità mirava al sostegno e sviluppo di forme di turismo lento attraverso la realizzazione di prodotti turistici ecosostenibili al fine di riuscire a creare una rete in cui inserire le risorse ambientali e rurali. Nel concreto si puntava alla creazione di un circuito nell’Alto Adriatico attraverso concreti progetti pilota che prevedessero interventi di marketing e di formazione e comunicazione così come veri e propri punti slow nei territori coinvolti

191 Le Linee Guida per lo Slow Tourism, Valorizzazione e promozione di itinerari turistici “slow” tra Italia e Slovenia,

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in entrambi gli stati. Gli attori partecipanti a questo partenariato sono le Agenzie di Sviluppo Locale e i Gruppi di Azione Locale, insieme a enti come Province, Comuni, Enti Parco ed il Dipartimento di Scienze Politiche e Sociali dell’Università di Trieste. Essi hanno lavorato con il supporto di enti specializzati nel marketing turistico appartenenti alle regioni Emilia Romagna, Veneto e Friuli per quanto riguardava l’Italia e Gorenjska e Goriska da parte della Slovenia.

Al fine di creare un terreno fertile in cui sviluppare il suddetto progetto, la squadra di lavoro ha ritenuto necessario esplicare nelle Linee Guida il concetto di turismo slow, soffermandosi sul suo significato, su che cosa prevede e chi coinvolge, sul comportamento che hanno i fruitori, il modo in cui vivono questa tipologia di viaggio e cosa cercano, inoltre spiegando come dovrebbero proporsi gli attori del territorio compreso ciò che dovrebbero offrire.

L’itinerario che passa per il Polesine è uno dei 40 percorsi realizzati nell’ambito del progetto e si articola in “Polesine e il suo Delta” (fig.3), parte da Rovigo per dirigersi lungo la sinistra del fiume Po verso Adria, proseguendo per la Via delle Valli ed arrivando a Rosolina Mare; “Pedalando tra due fiumi” (fig.4) sempre con partenza da Rovigo, segue l’argine sinistro del Po in direzione opposta rispetto l’itinerario precedente quindi diretta verso Polesella, poi Fratta Polesine con Lendinara per concludere a Badia Polesine; “L’Isola della Donzella e la Sacca degli Scardovari” (fig. 5) è un percorso alla scoperta del Delta del Po, dal Museo della Bonifica di Ca’ Vendramin al Ponte di Barche di Santa Giulia si arriva all’Oasi di Ca Mello; infine “Fino alla foce tra canneti e paradeli” (fig. 6) conduce fino ai margini della terra polesana che poi sfocia al mare, è un percorso che alterna la bicicletta a barche a fondo piatto addentrandosi tra i canneti fino a Pila, al Faro di Punta Maistra e poi Scano Boa192.

Fig. 3 Itinerario “Il Polesine e il suo Delta”

Fonte: https://www.slow-tourism.net/contentsite/docs/WP4-2_Guida-editoriale_TRILINGUE.pdf

192 Maggiori dettagli sugli itinerari del progetto consultabili al link seguente:

80 Fig.4 Itinerario “Pedalando tra due fiumi”

Fonte: https://www.slow-tourism.net/contentsite/docs/WP4-2_Guida-editoriale_TRILINGUE.pdf Fig. 5 Itinerario “L’Isola della Donzella e la Sacca degli Scardovari”

81 Fig. 6 Itinerario “Fino alla Foce tra canneti e paradeli”

Fonte: https://www.slow-tourism.net/contentsite/docs/WP4-2_Guida-editoriale_TRILINGUE.pdf

Il territorio offre poi 12 itinerari greenways193 (per un totale di 682.60km) che lo attraversano, toccando molti dei comuni polesani di varia lunghezza, adatti a tutti i tipi di turisti o escursionisti in base all’allenamento di ogni individuo.

L’ “Itinerario Destra Adige” (82,7km) parte da Badia Polesine e costeggia il fiume omonimo fino a raggiungere il mare a Rosolina Mare conducendo il visitatore tra cave, golene e laghetti inaspettati e piccole cittadini ricche di storia.

L’ “Itinerario Naviglio Adigetto” (61km) comincia a Badia Polesine come il sopracitato fino a giungere a Pettorazza Grimani. Passa per Lendinara, Villanova del Ghebbo, Costa di Rovigo ed il capoluogo di provincia, infatti si tratta della pista ciclabile che attraversa tutta la città costeggiando il corso fluviale Adigetto, prosegue poi per Villadose e Adria. Si tratta di un percorso principalmente culturale proprio per le città che attraversa.

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L’ “Itinerario Anello Po di Goro – Po di Venezia” (118,60km) è un percorso circolare che da Taglio di Po si addentra nell’Isola della Donzella per poi ritornare al punto di partenza. Gli elementi di interesse naturalistico prevalgono nella zona dell’anello.

L’ “Itinerario Torretta-Castelmassa” (10,60km) parte da Castelnovo Bariano e si dirige verso Castelmassa attraversando il bosco del Tartaro e la golena Cibo, che rappresentano i punti più naturalistici, includendo nel percorso il Museo Archeologico di S. Pietro in Polesine.

L’ “Itinerario Badia Polesine – Salara” (22,70km) è un concentrato di elementi storico culturali testimoni delle vicende svoltesi in queste terre. A cominciare dal Museo Civico “Baruffaldi”, un susseguirsi di ville e chiese guidano il turista verso la sua meta, per culminare con il monastero di Santa Croce, poco prima di Salara.

Anche l’ “Itinerario Lendinara – Occhiobello” (36,5km) è di carattere principalmente storico- culturale. Partendo da Lendinara, ricca di chiese tanto da essere considerata meta di pellegrinaggio per ospitare il santuario della Madonna Pellegrina, ci si dirige verso il fiume Po. Oltre alle mete culturali più tradizionali, rappresentate dalle ville venete di Fratta Polesine, tappe obbligate di tale percorso sono il Mulino a Pizzon e le antiche Distillerie Mantovani che ospitano un piccolo museo che ne illustra la storia.

L’ “Itinerario Boara Polesine – Guarda Veneta” (16,9km) taglia come il precedente il Polesine verticalmente, questa volta passando da Rovigo, dove intrattenersi per una visita del centro, per poi dirigersi verso Guarda attraversando la campagna di Pontecchio.

“Itinerario Pettorazza Grimani - Bottrighe” (17,9km) attraversa il centro dell’antico porto fluviale, ovvero di Adria, che si presenta illustrando le sue antiche origini al Museo Archeologico.

Con l’ “Itinerario Volto – Mesola” (25,7km)” si inizia a toccare le prime località del Parco del Delta del Po e partendo proprio da Rosolina, attraversando Porto Viro, Taglio di Po e l’Isola di Ariano si giunge al confine con l’Emilia Romagna, dove Mesola accoglie il visitatore con il suo castello. L’ “Itinerario Portesine - Porto Tolle” percorre la parte alta del Parco del Delta del Po facendo conoscere al turista il suggestivo paesaggio delle sacche e delle valli da pesca.

L’ “Itinerario Tartato-Fissero-Canalbianco” (109,50km) comincia a Melara e giunge a Porto Viro costeggiando il Canalbianco. Alterna tappe culturali a tratti di percorso più naturalistici. È il secondo itinerario per lunghezza e permette di avere una buona panoramica del territorio polesano.

Infine l’ “Itinerario Sinistra Po” segue il corso del grande fiume da Melara a Porto Tolle, come punto riferimento cittadino, in realtà porta il visitatore fino alla punta più estrema del Parco del Delta del Po, addentrandosi tra paesaggi di assoluto fascino.

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Di seguito una mappa (fig. 7) che illustra le 12 greenways distribuite nel territorio ed identificate con colori diversi:

Fig. 7 Greenways del Polesine

Fonte: http://www.polesineterratraduefiumi.it/mappa-polesine/greenways.php

In aggiunta alle greenways sopra proposte, FIAB suggerisce altri 10 percorsi, tre dei quali sono di tipologia ad anello e coinvolgono le cittadine di Badia Polesine, Villanova del Ghebbo, Trecenta e Rovigo; due si concentrano nel Parco del Delta del Po e presentano la medesima tipologia dei precedenti e ad essi se ne aggiunge un terzo che in maniera lineare collega Rosolina Mare alla Via delle Valli costeggiando il littorale adriatico; infine vengono proposti 4 itinerari sull’argine sinistro del Po, ad altezze diverse due concentrati nell’Alto Polesine e due nel Basso Polesine.

La medesima associazione di Rovigo, all’interno del suo sito web, illustra anche i 16 tratti di pista ciclabile che sono presenti all’interno del centro cittadino rodigino e che lo collegano con le sue prime periferie194.

Ai visitatori più tecnologici, si consiglia l’utilizzo della App Delta del Po195, uno strumento che permette di muoversi all’interno del Parco del Delta del Po attraverso una selezione di itinerari alla

194 Maggiori dettagli consultando la pagina del sito web dedicato https://rovigoinbici.org/itinerari/

195 L’Applicazione è stata ideata da Civiltà dell’Acqua Onlus in collaborazione con Mazzanti Apps con lo scopo di

avvicinare all’uso dei corsi d’acqua come vie di spostamento e di viaggio, oltre ad incentivare anche altre forme di turismo lento come lo spostamento a piedi ed in bicicletta. Di seguito il sito per scaricare l’App:

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scoperta delle isole di Camerini e della Donzella, delle zone presso la foce del Po di Goro e Po di Gnocca, oppure conduce alla romantica Isola dell’Amore o al più selvaggio ramo del Po di Maistra.

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4. IL PROGETTO