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L E DIFFERENZE TRA LE DUE PROVINCE ESAMINATE

4. Atteggiamenti e soddisfazione

Il paragrafo “Gli atteggiamenti rispetto al lavoro”6, ha classificato gli inter-vistati a seconda di quale fosse la loro concezione generale del lavoro, indi-pendentemente dal giudizio sulla loro attuale occupazione. I diversi item sono stati aggregati in tre gruppi principali, che sottolineano rispettiva-mente l’aspetto del lavoro come necessità, il lavoro come valore (con la variante che enfatizza maggiormente gli aspetti di autorealizzazione), il

Maggiore istruzione

Provincia di Torino

Soddisfazione per il lavoro Non profit

Pubblico

Insoddisfazione per il trattamento

economico

Giovani Tipo

di organizzazione

6 Pagina 108 e seguenti; si rimanda al paragrafo citato per le modalità con cui sono stati elaborati i gruppi.

lavoro come strumento di guadagno e successo. Gli intervistati sono stati classificati all’interno dei gruppi così definiti o in gruppi che rappresenta-no una combinazione di due gruppi principali. Si era altresì constatato che il lavoro inteso come guadagno e successo non era presente se non combi-nato con aspetti di necessità.

La tabella 74 classifica gli atteggiamenti nei confronti del lavoro in generale considerando separatamente gli intervistati cuneesi e torinesi; le differenze non sono molto forti, ma confermano comunque gli orienta-menti emersi in precedenza: tra i cuneesi gli aspetti di necessità sono nel complesso più rilevanti, soprattutto per la più ampia quota di intervista-ti classificaintervista-ti all’interno del gruppo che, insieme alla necessità, sottolinea come il lavoro può essere uno strumento di guadagno e di successo. I torinesi, e in particolare coloro che lavorano in strutture cittadine, sono più propensi a intendere il lavoro come valore o come autorealizzazione.

Le tre modalità di risposta che citano questo tipo di atteggiamenti, da soli o combinati con la necessità, raggruppano il 46,3% degli intervistati del-la provincia di Torino (e il 52,4% di chi del-lavora in strutture del capoluo-go) contro il 41,6% dei cuneesi.

Tab. 74 Atteggiamenti nei confronti del lavoro, secondo la provincia (%)

PROVINCIA DI TORINO

PROVINCIA

–––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––

TUTTI CITTÀ FUORI CITTÀ CINTURA DI CUNEO

Lavoro come...

Necessità 47,3 41,6 48,0 57,0 41,6

Valore 12,5 19,0 10,9 2,9 9,6

Autorealizzazione 5,2 3,6 7,0 2,9 5,2

Necessità e insieme valore 28,6 29,8 27,9 28,6 26,8

Necessità e insieme guadagno e successo 6,4 6,0 6,2 8,6 16,8

Sebbene le differenze non siano così marcate, anche in questo caso appare una maggiore propensione dei cuneesi a valutare gli aspetti materiali contro una tendenza torinese a enfatizzare gli aspetti di valore; anche questa

rela-zione non è riconducibile all’arela-zione di altre variabili quali l’età degli inter-vistati, il loro titolo di studio o il tipo di organizzazione di appartenenza.

Uno degli aspetti sui quali più si è concentrato questo studio è costi-tuito dalla soddisfazione per il lavoro svolto, cui è stato dedicato uno specifico paragrafo (pag. 112 e sgg.) al quale si rimanda per i problemi relativi a come è stata elaborata la successiva tabella 75. In questa tabel-la tabel-la soddisfazione per il tabel-lavoro svolto in generale e per specifici ambiti è suddiviso a seconda della variabile territoriale. Ne emerge una comples-siva maggiore soddisfazione dei cuneesi, evidente soprattutto con riferi-mento agli aspetti di sicurezza e comodità del lavoro svolto e soddisfa-zione connessa ai rapporti interpersonali sul luogo di lavoro. Le diffe-renze sono minori per quanto riguarda la soddisfazione derivante dal perseguire finalità sociali, mentre per quanto riguarda i vantaggi mate-riali – in generale l’ambito che meno frequentemente costituisce fonte di soddisfazione per tutti gli intervistati – non si nota una significativa dif-ferenza tra le due province.

Tab. 75 Soddisfazione per il lavoro svolto secondo provincia (%)

PROVINCIA DI TORINO

PROVINCIA

–––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––

TUTTI CITTÀ FUORI CITTÀ CINTURA DI CUNEO

Soddisfazione per il lavoro...

In generale 43,1 41,3 46,7 35,3 53,2

Gradevolezza del lavoro 22,5 14,5 27,6 22,6 26,8

Vantaggi materiali 8,4 3,6 9,4 15,1 10,4

Sicurezza e comodità 24,6 20,0 28,8 20,8 31,8

Rapporti interpersonali 24,0 20,0 28,2 18,9 36,0

Finalità sociali 29,7 31,0 31,2 20,8 32,1

Nel paragrafo VI.2 si è argomentato che la soddisfazione è influenzata da diverse variabili, legate sia alle caratteristiche socio-demografiche dell’in-tervistato (età e titolo di studio), sia all’organizzazione di appartenenza;

anche in questo caso si tratta quindi di capire in che rapporto si pongano

la variabile territoriale e le altre variabili considerate. Gli esiti di quest’a-nalisi possono essere sintetizzati come segue:

• rispetto alla soddisfazione per il lavoro in generale, anche se l’esito dei modelli non è del tutto definito, sembra confermata la rilevanza della variabile territoriale costituita dalla provincia di appartenenza, che anzi in alcuni modelli “oscura” gli effetti connessi al titolo di studio7;

• gli item raggruppati nel concetto di “gradevolezza del lavoro” sono correlati in modo più debole con le diverse variabili; in ogni caso l’ef-fetto dell’appartenenza territoriale, pur non molto intenso, “sopravvi-ve” anche se considerato insieme alle altre variabili e tende anzi a ren-derle meno significative;

• gli intervistati che traggono soddisfazione dalla remunerazione e dal progresso di carriera sono probabilmente troppo pochi per avere indi-cazioni sicure sulle variabili che contribuiscono a influenzare tale valu-tazione; la relazione con la variabile territoriale, pur non scomparendo, tende ad essere assorbita dall’organizzazione di appartenenza;

• l’analisi contemporanea delle diverse variabili non mette invece in dub-bio la relazione tra ambito territoriale di appartenenza e soddisfazione per la sicurezza e la comodità del lavoro svolto; anzi, questa relazione può8assorbire anche quella altrove sottolineata tra soddisfazione per la sicurezza del lavoro e il basso titolo di studio;

• lo stesso accade per la soddisfazione derivante dai rapporti interperso-nali sviluppati sul lavoro, che si può rilevare in misura maggiore tra i cuneesi; anche in questo caso la variabile territoriale può assorbire l’ef-fetto del titolo di studio;

• la soddisfazione per il perseguimento di finalità sociali condivise

dal-7 I cuneesi sono più soddisfatti. I meno istruiti appaiono essere più soddisfatti perché vi è una mag-giore quota di non istruiti tra i cuneesi; ma tenendo sotto controllo la variabile territoriale le diffe-renze di soddisfazione tra istruiti e non istruiti sfumano.

8 La formula in parte dubitativa utilizzata qui e successivamente è dovuta al fatto che le afferma-zioni fatte sulla capacità di una variabile di “assorbirne” un’altra sono frutto di ipotesi testate su più modelli, che possono fornire risultati non sempre univoci; sebbene quindi alcuni di essi non fal-sifichino l’ipotesi in cui l’effetto del titolo di studio sia assorbito dall’appartenenza a un certo terri-torio, sono non falsificati anche modelli in cui i due effetti convivono e si sommano. La scelta dipende in realtà dalla ragionevolezza della proposta teorica su cui i modelli si basano.

l’intervistato non è invece significativa e viene assorbita dall’età e dal tipo di organizzazione di appartenenza.

Riassumendo, i dati esaminati consentono di affermare che, tenendo sotto controllo le altre variabili considerate nella ricerca, gli intervistati cuneesi esprimono una maggiore soddisfazione e una maggiore volontà di continua-re ad operacontinua-re all’interno dell’organizzazione rispetto ai torinesi. In partico-lare, vi sono alcuni elementi quali la gradevolezza dei rapporti interpersona-li e le caratteristiche di comodità e sicurezza, che fanno emergere una mag-giore soddisfazione degli intervistati cuneesi. Non emergono invece partico-lari relazioni tra appartenenza territoriale e soddisfazione per gli aspetti che coinvolgono maggiormente la sfera dei valori di solidarietà.