S ODDISFAZIONE E MOTIVAZIONE
4. Il trattamento economico ricevuto dall’organizzazione
È emerso come uno degli aspetti più interessanti sia costituito dal rappor-to tra soddisfazione economica e altri aspetti del rapporrappor-to con l’organizza-zione. Agli intervistati è stato chiesto di indicare in che misura essi rite-nessero adeguata la retribuzione percepita con riferimento ad alcuni fatto-ri relativi alla qualità del lavoro svolto.
I risultati sono sintetizzati nella tabella 54. In primo luogo essi forni-scono una conferma di quanto più volte affermato rispetto alla soddisfa-zione dei lavoratori provenienti dai diversi tipi di organizzasoddisfa-zione. I dipen-denti di enti pubblici sono i più insoddisfatti, seguiti dai dipendipen-denti di imprese private for profit. Più soddisfatti sono invece i lavoratori di orga-nizzazioni non profit, con valori più alti per coloro che operano all’interno di non profit laiche rispetto a quelli che lavorano all’interno di organizza-zioni non profit religiose.
Va inoltre segnalato che, per tutti gli item e per tutti i tipi di organiz-zazione, la piena soddisfazione per la remunerazione percepita interessa, al massimo, poco più di un terzo degli intervistati, mentre al minimo il 30%
ritiene che vi sia almeno un ambito rispetto al quale manca l’adeguato rico-noscimento economico del suo operato; è d’altra parte prevedibile che cia-scuno possa individuare un qualche buon motivo per godere di una remu-nerazione superiore.
Per tutti i tipi di organizzazione l’aspetto su cui i lavoratori percepi-scono una maggiore inadeguatezza della remunerazione è costituito dagli stress e dalle tensioni connesse al lavoro, mentre è diffuso il riconoscimen-to che la retribuzione percepita non sia gravemente inadeguata rispetriconoscimen-to alle responsabilità.
Tab. 54 Percezione di adeguatezza della propria remunerazione, per tipologia di organizzazione (%)
ENTI FOR PROFIT NON PROFIT NON PROFIT
PUBBLICI LAICHE RELIGIOSE
–––––––––––––– –––––––––––––– –––––––––––––– ––––––––––––––
– ± + – ± + – ± + – ± +
Considerando
le responsabilità che ha 27,6 49,4 23,0 17,3 51,1 31,5 5,9 59,8 34,4 12,1 57,4 30,6 Tenendo conto
dell’addestramento
e della formazione 36,8 48,1 15,1 29,9 50,7 19,4 21,6 50,1 28,3 18,8 54,9 26,3 che ha accumulato
Considerando
l’esperienza acquisita 35,1 47,2 17,7 28,7 51,0 20,3 17,6 46,3 36,1 17,9 56,0 26,1 Considerando l’impegno 34,6 45,4 20,0 29,0 48,7 22,3 14,3 48,0 37,7 19,5 50,4 30,1 Considerando
il lavoro ben svolto 41,0 37,5 21,5 37,1 37,0 25,9 22,3 38,9 38,8 23,7 45,2 31,1 Considerando gli stress
e le tensioni che derivano 52,7 31,1 16,2 45,4 36,4 18,2 30,9 41,6 27,5 35,3 38,4 26,3 dal suo lavoro
Considerando
le disponibilità economiche 38,0 41,2 20,8 37,2 41,7 21,1 19,7 48,7 31,6 25,4 48,5 26,1 dell’organizzazione
I lavoratori delle organizzazioni for profit si distinguono per la convinzione che una delle maggiori cause di inadeguatezza della loro retribuzione – dopo lo stress e le tensioni sul lavoro, comuni a tutti – derivi dalla conside-razione delle disponibilità economiche della loro organizzazione: in altre parole, i guadagni dell’organizzazione sono ritenuti alti rispetto ai redditi da loro percepiti. Proprio questa voce è invece quella che maggiormente iden-tifica nel senso opposto – determinando cioè la convinzione che la retribu-zione percepita sia adeguata – le organizzazioni non profit laiche rispetto agli altri tipi. Ciò concorda con quanto affermato a riguardo dell’ambiente di lavoro e alla soddisfazione per i rapporti all’interno dell’organizzazione:
le non profit laiche hanno come punto di forza la capacità di instaurare un rapporto soddisfacente tra lavoratori e tra lavoratori e dirigenti; si constata
infatti una disponibilità all’ascolto di proposte e idee da parte dei dirigenti, unito alla soddisfazione nella relazione con compagni di lavoro e dirigenti (mentre, ad esempio, le non profit religiose conseguono un miglior rappor-to tra lavorarappor-tori e volontari): in tutti questi ambiti le non profit laiche non solo ottengono performance assai migliori rispetto alle imprese for profit e agli enti pubblici, ma sono superiori anche alle non profit religiose. Di qui la percezione che – stante una sostanziale uniformità di retribuzione – le non profit laiche distribuiscano una remunerazione bassa, ma derivante da condizioni oggettive e non dalla appropriazione di risorse eccessive da par-te di dirigenti o dell’organizzazione in quanto tale. Dunque la remunerazio-ne bassa è da mettersi in relazioremunerazio-ne con eventi esterni, in primo luogo le tarif-fe corrisposte dall’ente pubblico, con buona possibilità che tale percezione possa rinsaldare anziché dissolvere l’organizzazione.
Per il resto vale probabilmente l’ipotesi già definita in precedenza: che la retribuzione minima in grado di non generare insoddisfazione vari a seconda di altri fattori. Minore è la comodità e la sicurezza del lavoro, il senso di utilità nello svolgerlo, la gradevolezza dei rapporti interpersonali, più la retribuzione sarà caricata di aspettative, più facilmente – a parità di stipendio – sarà considerata insoddisfacente.
L’esito è sintetizzato nella tabella 55, che espone i risultati ottenibili utilizzando diversi criteri per considerare il giudizio degli intervistati sul trattamento economico ricevuto.
Le remunerazioni erogate dalle organizzazioni non profit sono conside-rate inadeguate riguardo a un numero minore di aspetti; solo un quinto degli intervistati di organizzazioni non profit laiche ritiene che vi siano più di due motivi, tra quelli citati nella tabella 54, per i quali la retribuzione non è ade-guata, mentre la metà ritiene che non ve ne sia alcuno; a poca distanza si tro-vano i lavoratori di organizzazioni non profit religiose, mentre solo un terzo degli intervistati di imprese for profit o enti pubblici ritengono che non vi sia alcun aspetto di inadeguatezza nel trattamento economico ricevuto.
Tab. 55 Motivi per cui la retribuzione è considerata inadeguata, per tipologia di organizzazione (%)
NON PIÙ NON PIÙ NESSUN MOTIVO
DI DUE MOTIVI DI DI DUE MOTIVI DI FORTE INSODDISFAZIONE DI FORTE* INSODDISFAZIONE
INSODDISFZIONE
Non profit laiche 64,0 79,7 53,9
Non profit religiose 58,0 72,5 52,2
Private for profit 50,6 63,8 34,9
Enti pubblici 39,0 55,5 35,1
* È stata considerata “forte insoddisfazione” l’attribuzione di un punteggio inferiore a 3 a una del-le domande circa l’adeguatezza della retribuzione percepita (cfr. tabella 52), mentre è considerata
“insoddisfazione” l’attribuzione di un punteggio inferiore a 4.